Red Dead Redemption e il convento birichino | Il Dettaglio
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a cura di Francesco Ursino
Red Dead Redemption 2 è il grande appuntamento videoludico che, tra pochi giorni, delizierà tutti gli appassionati della serie Rockstar: a questo proposito, se vi siete persi qualche particolare vale la pena recuperare l’anteprima dedicata e, in generale, la pagina che riporta tutte le news e i nostri contributi in tema. In questa puntata de il Dettaglio, la rubrica che racconta dei piccoli particolari nascosti all’interno dei grandi giochi, vi parlerò però di un curioso elemento dell’originale Red Dead Redemption, legato più o meno al nostro paese.
Il selvaggio west è un posto strano
Quello di Red Dead Redemption è un mondo ricco di sorprese. Ogni volta che salivo in sella al cavallo e avevo voglia semplicemente di fare un giro, riuscivo sempre a imbattermi in qualcosa che mi incuriosiva o, per un qualche motivo, finivo a giocare a poker (mi succedeva la stessa cosa in GTA San Andreas, quando in qualche modo i miei giri finivano sempre ai casinò di Las Venturas). Il gioco Rockstar è pieno zeppo di easter egg, a partire dalle lapidi con dedica speciale (del tipo: “Riposa in pace, amore. Ora ci riusciremo entrambi”), fino alle citazioni di film come There Will be Blood e Le Colline Hanno Gli occhi.
Non possiamo dimenticare, poi, uno dei personaggi rimasti più impressi nel cuore dei giocatori, ovvero The Strange Man, che ancora oggi non manca di suscitare dubbi e riflessioni. I più attenti, inoltre, avranno sicuramente apprezzato la presenza dell’immancabile Urlo di Wilhelm, utilizzato in decine di film western e ascoltabile nel gioco durante qualche sparatoria (se vi state chiedendo di quale urlo si tratti, questa ottima compilation fa al caso vostro).
Insomma, ancora oggi Red Dead Redemption fa discutere ed emozionare. Il selvaggio West di Rockstar, però, non si dimenticava della fede, ed è proprio qui che voglio andare a parare: come si comportavano, nel gioco, le suore?
Una difficile evangelizzazione
Andiamo per gradi: girovagando per la mappa era possibile imbattersi, saltuariamente, in alcune suore. Lasciando da parte le derive pulp del DLC Undead Nightmare, quello su cui mi voglio concentrare è il loro comportamento nel titolo base. Nel momento in cui si incrociava una suora, questa poteva salutarci con frasi anche piuttosto benevole, del tipo: “The stories about you were true, you are a living saint.”
Le spose di Cristo, però, sapevano anche come difendersi: nel momento una pistola finiva a terra, e il giocatore puntava la propria bocca da fuoco nella direzione di una suora, questa poteva scegliere di correre proprio verso la pistola e iniziare a sparare. La cosa carina è che se nello scontro erano coinvolti anche tutori della legge, questi iniziavano a sparare verso la suora, neanche fossimo davanti a Shirley MacLaine in Gli Avvoltoi Hanno Fame o si stesse parlando di Suor Blandina (tutti riferimenti che vi consiglio di approfondire e ricercare sull’internet).
Piccola parentesi: le suore, da un punto di vista strettamente legato alle dinamiche di gioco, erano importanti perché potevano consegnare a Marston il rosario Obscuridad del Santo Andres, che riduceva del 25% la possibilità che i nemici potessero colpirci con le pistole. Tutto ciò accadeva nel momento in cui il nostro personaggio raggiungeva il livello di onore più elevato.
Il punto migliore per trovare le suore, prevedibilmente, era il convento di Las Hermanas. In questo luogo, all’apparenza pacifico e sereno, si nascondeva però una delle stranezze più originali di Red Dead Redemption: la suora italiana.
Ogni parola, una sentenza
Girando per i locali del convento di Los Hermanas è possibile imbattersi in una suora decisamente diversa dalle altre. Se ci si avvicina abbastanza, infatti, è possibile sentirla parlare non in inglese o in spagnolo, ma in un italiano piuttosto abbozzato. E se in un primo tempo la suora biascica frasi non del tutto sensate, il bello inizia quando ci si avvicina troppo, o si sceglie di urtare o incaprettare la malcapitata.
A quel punto, infatti, la donna di chiesa non si dimostrerà più così morigerata, e inizierà a insultare il buon John Marston con epiteti che non fanno molto onore a una suora. Diciamo che le uniche esclamazioni che possiamo scrivere in questa sede sono “Pazzoide” e “Testa di Cavolo”, che peraltro sono le parole ascoltabili durante i contatti più leggeri. Se si continua a dar fastidio alla suora, questa apostroferà la madre di Marston, oppure se la prenderà direttamente con il protagonista.
La cosa più interessante, secondo me, è da ricercare in una delle frasi che la suora esclama nel momento in cui viene incaprettata; in questi frangenti, infatti, è possibile ascoltarla mentre dice: “Niente più uomini nella mia vita.” Va da sé che una sentenza del genere lascia spazio all’immaginazione: la nostra, magari, da giovane è rimasta invischiata in una di quelle tipiche storie dove le giovani ragazze, per rimediare a un presunto scandalo e ripristinare l’onore e il buon nome della famiglia, erano costrette a prendere i voti e a trascorrere la loro vita in convento.
Se non vogliamo ritornare alla celebre monaca di Monza dei Promessi Sposi di manzoniana memoria, allora forse si può pensare a Maria, la “Capinera” di Verga che nel 1854 consumava la sua tragedia in Sicilia. Red Dead Redemption, d’altra parte, è ambientato nel 1911, non molti anni dopo.
Red Dead Redemption 2 sarà un gioco che terrà impegnati per mesi (se non anni) alla ricerca di misteri, storie da scoprire e stranezze varie. Non bisogna dimenticare, però, che anche in Red Dead Redemption si nascondono vicende tanto affascinanti quanto, purtroppo, facilmente ignorabili. La suora italiana che prende a male parole i giocatori è proprio un esempio di tutto ciò: l’avete mai incrociata durante i vostri viaggi verso il convento di Los Hermanas?
Voto Recensione di Red Dead Redemption e il convento birichino | Il Dettaglio - Recensione
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