RAGE 2 recensione, come dominare il caos con la follia
RAGE 2 è il riuscito sposalizio tra Id Software e Avalache Studios. Scopriamolo nella nostra recensione.
a cura di Domenico Musicò
Deputy Editor
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: ID Software
- Produttore: Bethesda
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE
- Generi: Sparatutto
- Data di uscita: 14 maggio 2019
Sono passati ben otto anni dall’uscita del primo RAGE.
Molto è cambiato nel panorama videoludico e all’interno del genere di appartenenza. RAGE 2, per differenziarsi dagli altri prodotti e per proporre delle accattivanti novità, ha subito una sorta di re-branding che gli ha donato una nuova identità, nata da un curioso e ben assortito sposalizio: quello tra Id Software, pionieri degli FPS, e Avalanche Studios, riconosciuti per essere i fautori delle più esagerate trovate di gameplay all’interno degli open world. RAGE 2 è l’incontro tra ciò che resta del capostipite e la folle frenesia di un sistema di gioco vario, immediato e aperto a molte possibilità di approccio.
La Legge Sono Io
Creduta sconfitta dopo gli eventi narrati nel primo capitolo, l’Autorità si è in realtà rintanata sottoterra, riorganizzandosi e migliorando la propria tecnologia, attendendo il momento propizio per tornare alla ribalta e tentare di dominare la Zona Devastata sotto il comando del generale Cross. Nei panni dell’ultimo ranger rimasto, lo scopo per tutta la durata dell’avventura sarà quello di riunirvi con gli alleati per avviare il Progetto Daga, ultima speranza per entrare nella roccaforte dell’Autorità e porre fine ai piani di conquista di chi ha già assoggettato interi eserciti di mutanti ai propri piedi.
La struttura narrativa di RAGE 2 è molto semplice e lineare, con una storia piuttosto striminzita che funge da pretesto per scatenare l’inferno. Si protrae per circa venti ore, che diventano quasi il doppio se si vogliono portare a termine tutte le attività e missioni secondarie; presenta personaggi pittoreschi e fuori di testa, ma nessuno riesce realmente a bucare lo schermo, perché tutti appaiono come delle macchiette con scarsa personalità, a eccezione forse di uno di loro. Ed è un gran peccato, perché è evidente quanto RAGE 2 sia fortemente sbilanciato sul gameplay, risparmiandosi sin troppo su una trama in definitiva molto banale e utile solo a fare da contorno.
Per avviare il Progetto Daga, bisognerà incontrare John Marshall, Loosum Hagar e il dottor Anton Kvasir, figure chiave per ognuna delle macro aree proposte. Ciascun personaggio vi affiderà delle missioni principali, ma prima di avventurarvi nell’ultima battaglia sarà necessario raggiungere almeno il livello 5 di affinità con tutti e tre, determinato dalle attività portate a termine con successo. Sarete dunque voi a scegliere quando vi sentirete realmente pronti per l’ultimo atto, che potrete concludere ben prima di affrontare le zone di livello 10, lasciandole a disposizione per il ricchissimo endgame.
Il Mondo nelle Vostre Mani in Rage 2
Il fiore all’occhiello di RAGE 2 è rappresentato dalla varietà delle abilità e dalle loro applicazioni, che ampliano in modo creativo le modalità di approccio per ogni giocatore. Trattandosi di un FPS frenetico, dove la velocità di esecuzione è tutto, ai livelli più elevati di difficoltà sarà vitale riuscire a concatenare i poteri per uscire vittoriosi dalle situazioni più complicate. Si pensi ad esempio a “Schianto”, che consente di creare una potente onda d’urto cinetica quando atterrerete su un gruppo di nemici, magari da abbinare a un doppio salto o dopo essersi lanciati da una zona sopraelevata per aumentare i danni. Oppure a “Vortice”, che ha la duplice funzione di lanciarvi in alto o di sparare letteralmente per aria un nugolo di avversari, lasciandovi la possibilità di giustiziarli prima che tocchino terra. Ce n’è una decina e sono tutte potenziabili, con effetti che lasciamo a voi il piacere di scoprire.
Alle abilità nanotritiche vanno aggiunti i progetti, divisi in tre tipologie che si integrano alla perfezione. Quelli legati a John Marshall, classificati col nome “uccidi e distruggi”, sono incentrati sul combattimento e diventano disponibili sgominando le tane di mutanti e sterminatori, i covi di banditi e le elettroforge; quelli appartenenti a Loosum Hagar, dal nome “conquista e controlla”, si basano sull’ingegneria e rendono più agevole il crafting e meno dispendiosi gli acquisti dai mercanti. Per ottenerli si dovranno distruggere i temibili convogli itineranti, le potenti sentinelle delle autorità, le stazioni di ricarica, i posti di blocco e i pit stop. Completando le Arche, le missioni Eco Ranger e ripulendo i meteoriti, avrete accesso ai progetti più utili di RAGE 2: quelli del dottor Kvasir sono infatti basato sui nanotriti e vi danno la possibilità di eludere diverse tipologie di nemici, avere vantaggi in battaglia e trovare con meno difficoltà tutti i materiali utili alla crescita del vostro personaggio.
Dominare il Caos
Ottima è anche la varietà dei veicoli da sbloccare e delle armi. I primi comprendono agili e scattanti moto fino ad arrivare a dei carri armati, tutti potenziabili, mentre le armi comprendono un lanciadardi gravitazionale, un revolver con una vampata a innesco manuale e un devastante cannone a impulsi. Tutte, indistintamente, hanno diversi livelli e migliorie da sbloccare. Pensate adesso a tutta questa carne al fuoco e a come le combinazioni diventino impressionanti, nelle mani di chi vuole sperimentare diversi stili di gioco o metodi alternativi per variare di continuo le battaglie e non stancarsi mai.
C’è molto di Bulletstorm, in RAGE 2, ma anche molto della solidità degli sparattutto a marchio Id Software. Avalanche Studios porta però con sé alcune delle criticità che hanno contraddistinto i loro precedenti prodotti. Le missioni secondarie sono dei riempitivi e non sono mai corredate da valide motivazioni o brevi frasi di raccordo che ne giustifichino la presenza, come ormai accade in tutti gli open world moderni. La mappa, sebbene risulti essere piuttosto densa e con pochi punti morti, è di dimensioni tutto sommato modeste, e dopo aver visto i titoli di coda non tutti saranno disposti a completare ciò che manca senza avere degli stimoli narrativi. La modellazione poligonale dei volti e l’espressività dei personaggi secondari sono ridotte ai minimi termini, qualche balbuzie tecnica è presente e il frame rate non è sempre stabilissimo, nonostante si attesti sui 60 fps anche con configurazioni non all’ultimo grido. Bug e glitch fanno talvolta capolino in RAGE 2 e sono involontariamente ilari, ma non inficiano mai in modo importante la conduzione di gioco.
In attesa dei contenuti gratuiti post-lancio e dei DLC già segnalati dalla roadmap mostrata da Bethesda, RAGE 2 riuscirà a divertirvi senza alcuna ombra di dubbio, soprattutto se apprezzate gli sparatutto fuori dagli schemi, dove è sempre possibile improvvisare in modo creativo ogni conflitto a fuoco. Tuttavia, la sua natura scanzonata e folle non giustifica alcune mancanze che impattano negativamente sulla valutazione finale.
+ Frenetico, appagante, immediato e divertente
+ Ricco endgame...
- Storia banale
- Alcuni personaggi secondari sono poco curati; qualche défaillance tecnica
8.2
RAGE 2 vi divertirà parecchio e vi intratterrà per tante ore senza che ve ne rendiate conto. La collaborazione tra Avalanche Studios e Id Software è ben riuscita e mescola una buona solidità a tante trovate geniali di gameplay, benché siano tutte derivative. Si è lesinato un po’ troppo sulla storia, che risulta essere banale e di poco conto, e lo stesso vale per le missioni secondarie, che si ripetono un po’ troppo e non hanno mai una narrativa di raccordo.
Voto Recensione di RAGE 2 - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
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Tante abilità che offrono grande varietà di approccio
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Frenetico, appagante, immediato e divertente
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Ricco endgame...
Contro
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... con missioni che tendono a ripetersi e non hanno una narrativa di raccordo
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Storia banale
-
Alcuni personaggi secondari sono poco curati; qualche défaillance tecnica