PlayStation Plus ha presentato oggi i giochi gratuiti riservati agli abbonati per il mese di giugno e, rispetto alle sorprese e ai rumor delle scorse ore, non ci sono stati grossi scossoni.
Al posto di comando è stato confermato Call of Duty WWII, la cui inclusione è stata formalizzata inaspettatamente il 25 maggio per celebrare il Memorial Day negli Stati Uniti.
Il gioco è stato già incluso nell’abbonamento, per cui potete ottenerlo subito senza aspettare che si aggiorni, com’è invece tradizione, la lineup mensile.
Il secondo titolo che sarà aggiunto soltanto dal 2 giugno sarà, come trapelato stamattina tramite una pubblicità partita troppo in fretta su Instagram, Star Wars Battlefront II.
Lo shooter di Electronic Arts e DICE ha da poco interrotto il supporto in termini di aggiornamenti e contenuti addizionali ma conta ancora su un multiplayer vibrante. Si tratta della versione base del gioco.
Fight to save the world, or to save the Galaxy. COD: WWII and Star Wars Battlefront II are your PS Plus games for June: https://t.co/qyrvIsW0oM pic.twitter.com/0YMovyPf1X
— PlayStation Europe (@PlayStationEU) May 28, 2020
Inoltre, rispetto al primo capitolo della serie riavviata dallo studio scandinavo, presenta anche una modalità storia realizzata da Motive Studios e canonica – una chicca per i fan della saga di Star Wars.
Le due scelte di giugno saranno disponibili per il riscatto fino al 7 luglio.
Gli utenti in possesso di un abbonamento hanno ancora qualche giorno – fino all’1 giugno – per poter riscattare la lineup di maggio, dopodiché toccherà in solitaria a queste new entry.
La selezione per il mese corrente ha portato in dote due titoli dal valore inopinabile ma che hanno fatto discutere per il loro gameplay molto particolare a confronto con le abitudini dei gamer su console: Cities Skylines e Farming Simulator 19.
Per giugno, Sony ha optato invece per due sparatutto di sicuro effetto su PS4, puntando sulla qualità (quella di Call of Duty WWII è una delle migliori campagne single-player degli ultimi anni nel suo genere) sebbene rinunciando almeno in parte alla varietà.