Il Natale è dietro l'angolo e la lista dei regali per amici e parenti è ormai pronta. Ma hai già pensato a cosa regalare al piccolo cugino di sei anni? Se hai in mente di sorprenderlo con un videogioco, fai attenzione a non scegliere titoli che potrebbero rivelarsi… disastrosi! Sì, perché il mondo dei videogiochi è vastissimo e, sebbene ci siano giochi perfetti per i più piccoli, ci sono anche titoli che andrebbero evitati con cura.
Molti videogiochi, infatti, sono pensati per un pubblico adulto e contengono scene di violenza, linguaggio inappropriato, o sfide troppo complesse che possono generare frustrazione in un bambino. Non tutti i giochi famosi sono adatti ai più piccoli, e fare la scelta sbagliata potrebbe trasformare il momento del regalo in una situazione imbarazzante, o peggio, in un incubo!
I peggiori videogiochi da regalare a Natale a tuo cugino di sei anni
Grand Theft Auto V
GTA V è ambientato in una metropoli violenta e corrotta, dove il protagonista non solo può rubare auto, ma anche compiere rapine, affrontare bande criminali e interagire in un mondo costantemente segnato da linguaggio volgare, attività illegali e scene di violenza esplicita. Per un pubblico adulto, queste caratteristiche contribuiscono al fascino del gioco, ma per un bambino di sei anni possono essere non solo incomprensibili, ma anche potenzialmente traumatiche. Insomma, un titolo avvincente e coinvolgente… ma decisamente non per i più piccoli!
Mortal Kombat 11
Mortal Kombat è famoso per le sue battaglie intense e le mosse "fatality" spettacolari (ma anche molto cruente). In Mortal Kombat 11, i combattimenti sono ancora più realistici grazie a grafiche avanzate e animazioni incredibilmente dettagliate. Tra arti mozzati, esplosioni di sangue e personaggi che arrivano persino a strappare la colonna vertebrale degli avversari, l’esperienza è intensa per i giocatori adulti, ma estremamente violenta e del tutto inadatta a un bambino di sei anni.
Dark Souls III
Dark Souls III è tanto avvincente quanto frustrante, pensato per mettere alla prova anche i giocatori più esperti. Per gli amanti delle sfide estreme, questo è uno dei giochi più soddisfacenti, ma per un bambino di sei anni, la difficoltà di Dark Souls III potrebbe risultare esasperante e incomprensibile. Morire ripetutamente senza capire come andare avanti può trasformarsi in una fonte di frustrazione intensa, che rischia di far passare al piccolo la voglia di giocare. Senza contare le ambientazioni cupe e talvolta spaventose, che non fanno altro che aumentare il senso di oppressione.
Resident Evil Village
Se hai mai giocato a un titolo della saga Resident Evil, sai già che il terrore è garantito. Resident Evil Village porta questo concetto a un livello superiore, con ambientazioni cupe, creature spaventose e situazioni da incubo. È perfetto per i fan dell’horror, ma regalare questo gioco a un bambino piccolo rischia di rovinare il Natale… e di causare incubi per settimane. Se l’obiettivo è un Natale sereno, forse è meglio orientarsi su giochi che non prevedono l’apparizione improvvisa di mostri terrificanti ogni due minuti!
The Witcher 3 Wild Hunt
Anche se The Witcher 3 è considerato un capolavoro e ha conquistato milioni di giocatori in tutto il mondo, non è sicuramente il titolo ideale per un bambino. La storia di Geralt di Rivia è ambientata in un mondo fantasy affascinante, ma anche oscuro e violento, dove ogni missione può rivelarsi brutale e dove i conflitti sono risolti spesso con la forza. Il gioco contiene scene esplicite, dialoghi con un linguaggio adulto, riferimenti sessuali e situazioni moralmente ambigue che richiedono una certa maturità per essere comprese. Inoltre, le creature mitiche e i mostri che Geralt affronta non sono certo le figure "magiche" e rassicuranti dei racconti per bambini, ma esseri terrificanti che emergono da incubi gotici, spesso con dettagli macabri e sanguinosi.
Doom Eternal
Questo gioco è un capolavoro di azione e adrenalina pura. Doom Eternal vede il giocatore combattere contro orde di demoni in un inferno devastante. Il problema? L’azione è frenetica e ogni combattimento è una vera e propria corsa contro il tempo, ricca di esplosioni, colpi rapidi e un ritmo di gioco che non lascia mai tregua. Tuttavia, il problema è che l’intensità dell’azione, unita alla violenza grafica estremamente marcata, risulta essere davvero troppo per un bambino. Le scene di combattimento sono spietate, con dettagli sanguinosi che evidenziano la brutalità di ogni morte e un’estetica decisamente "cruda".
The Last of Us
The Last of Us è un capolavoro narrativo che racconta la storia drammatica e intensa di Joel ed Ellie in un mondo post-apocalittico. Tuttavia, è carico di momenti estremamente violenti, temi complessi e scene emotivamente pesanti che sono decisamente inadeguate per un bambino di sei anni. Questo gioco è famoso per il suo realismo crudo e l'atmosfera tesa, ma immergere un piccolo in questa storia di sopravvivenza, zombie infetti e lotte disperate potrebbe risultare troppo spaventoso e fuori luogo.