Pac-Man World Re-Pac | Recensione - Il Pac-Man che ci mancava
Bandai Namco riporta finalmente a lustro il primo episodio in 3D di Pac-Man.
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a cura di Nicolò Bicego
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Now Production
- Produttore: Bandai Namco
- Distributore: Bandai Namco
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , SWITCH , PS5
- Generi: Platform , Arcade
- Data di uscita: 26 agosto 2022
Soltanto pochi mesi fa abbiamo recensito su queste pagine Pac-Man Museum+, l’ennesima collection dedicata ai titoli storici del pallino giallo; in quell’occasione ci eravamo lamentati del fatto che Bandai Namco stesse continuando ad ignorare una parte di storia di Pac-Man, quella in tre dimensioni, quando la storica mascotte stava cercando di trovare una nuova identità in un panorama videoludico incredibilmente diverso da quello in cui era nata.
Non sapevamo ovviamente che, di lì a poco, Bandai Namco avrebbe annunciato Pac-Man World Re-Pac, remake del primo episodio della trilogia di Pac-Man World in uscita su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One, Nintendo Switch e PC.
Questo rifacimento, sviluppato da Now Production, si propone di tirare a lucido il classico uscito sulla prima PlayStation per consegnarlo ad una nuova generazione di videogiocatori, visto che il gioco non era più stato rilasciato in altre forme (se escludiamo il suo arrivo sul PlayStation Store all’epoca di PlayStation 3).
Il gioco avrà retto il peso degli anni? Scopriamolo insieme.
Una festa di compleanno finita male
La storia di Pac-Man World Re-Pac (soltanto Re-Pac d’ora in poi) è molto semplice. Fervono i preparativi per il ventesimo compleanno di Pac-Man (in effetti, quando il gioco originale uscì nel 1999, si avvicinava proprio quel traguardo considerando che la mascotte è nata nel 1980), ma il malvagio Toc-Man ha in mente un piano per rovinare tutto.
Grazie all’aiuto dei suoi servi, i fantasmi che da sempre perseguitano Pac-Man, Toc-Man riesce a rapire tutti i membri della famiglia di Pac-Man. Toccherà quindi al nostro eroe imbarcarsi in un’avventura per salvare la sua famiglia, per tornare quindi a festeggiare il suo compleanno con i suoi cari (se volete farlo anche voi potete recuperare alcune collection di titoli storici, disponibili su Amazon).
La storia è sostanzialmente fedele a quella vista nell’originale; vengono cambiati giusto alcuni dettagli nelle cut-scene (ad esempio il modo in cui i membri della famiglia vengono rapiti), ma il resto non ha subito modifiche.
Ovviamente, la trama non è altro che un pretesto per mandare Pac-Man all’avventura; cogliamo però l’occasione per notare che tutti i personaggi hanno cambiato nome e design rispetto al titolo originale. Questo non è dovuto soltanto al cambiamento stilistico avvenuto per la serie dal 1999 ad ora.
Da qualche tempo a questa parte, infatti, Bandai Namco ha cominciato a rimuovere ogni riferimento a Ms. Pac-Man dai suoi giochi, sostituendola con Pac-Mom, un personaggio completamente nuovo.
Bandai Namco non si è mai pronunciata ufficialmente sulla questione, ma alcune ricostruzioni indicano che il motivo della sostituzione sta nella complessa situazione legale dei diritti del personaggio.
Stranamente, però, anche gli altri personaggi presenti sono stati sostituiti da altri: a rimanere gli stessi ci sono soltanto il protagonista Pac-Man ed il Professore.
Ovviamente si tratta di un dettaglio marginale, ma valeva la pena di segnalare questa curiosità.
Tornando al gioco, questo remake è quasi esclusivamente un rifacimento grafico, con poche modifiche a livello di gameplay (come vedremo). Gli sforzi degli sviluppatori, dunque, si sono concentrati tutti sul versante tecnico, ed il risultato si vede.
Il gioco è stato ricostruito da zero, ed adesso i suoi colori vibrano più brillanti che mai. Pur rispettando la direzione artistica originale, Re-Pac riesce a donare una nuova vita allo storico classico. La nostra prova è avvenuta su PlayStation 5: complice sicuramente la natura piuttosto contenuta dei livelli, non abbiamo notato alcuna sbavatura di sorta, e siamo sicuri che sarà lo stesso anche per tutte le altre versioni.
Per la colonna sonora, invece, le sensazioni sono più contrastanti. Da un lato, torna la buona colonna sonora originale, fatta di motivetti orecchiabili che vi rimarranno in testa livello dopo livello; dall’altra parte, però, la qualità del suono non è sempre eccelsa, ed in alcuni livelli si ha quasi l’impressione che i brani non siano stati rimaneggiati per ricostruire la qualità audio originale.
Pac-Man alla conquista delle tre dimensioni
Come abbiamo già accennato, questo Re-Pac è un remake che segue pedissequamente il titolo originale; non sono state apportate modifiche di alcun tipo al gameplay, tantomeno cambiamenti strutturali. Il gioco, dunque, è in tutto e per tutto (o quasi) identico al titolo del 1999.
Si tratta, sostanzialmente, di un platform 3D, il primo nella storia di Pac-Man. Strutturalmente è più simile a Crash Bandicoot, nel senso che si tratta semplicemente di andare da un punto A ad un punto B in un livello lineare, collezionando oggetti lungo il percorso.
La struttura del gioco, a dire il vero, è più vicina a quella di un platform 2D; per la maggior parte del tempo, infatti, ci ritroveremo a giocare in situazioni bidimensionali, e la profondità verrà sfruttata soltanto occasionalmente nel corso dei livelli.
Rispetto ai suoi titoli storici, Pac-Man è ovviamente dotato di nuove mosse: può saltare, può eseguire un rimbalzo in grado di fargli raggiungere punti più alti, e può utilizzare una rincorsa per lanciarsi rotolando su delle rampe disposte nei livelli. Ovviamente, queste mosse possono essere anche sfruttate per sconfiggere le manciate di nemici presenti in ciascun livello.
Di norma, i livelli sono piuttosto semplici. Si tratta, come dicevamo, di muoversi dall’inizio alla fine, ma ci sono diversi momenti in cui saremo chiamati ad esplorare più a fondo l’ambiente circostante. In ogni livello, infatti, ci sono diversi elementi collezionabili.
I primi sono sicuramente i frutti: li troveremo sparsi nel livello, spesso all’interno di forzieri da rompere. Essi contribuiranno al nostro punteggio di fine livello, ma serviranno anche ad aprire alcune gabbie disseminate lungo i livelli. In queste gabbiette potremo trovare altri frutti, interruttori oppure dei livelli bonus nella forma di labirinti.
Trovare questi labirinti ci trasporterà immediatamente in essi, e lì sarà come giocare ad una partita al classico Pac-Man, soltanto con un labirinto in 3D ispirato visivamente al mondo in cui ci troviamo. Si tratta di un modo simpatico di rompere il ritmo del platform, che abbiamo apprezzato nell’originale e che apprezziamo anche qui.
Sparse nel livello troveremo anche delle lettere, che una volta raccolte formeranno il nome di Pac-Man e ci garantiranno l’accesso ad un livello bonus una volta terminato il livello principale. Si tratta di un modo di aumentare ancora di più il punteggio di fine livello, grazie ai numerosi frutti presenti in queste sezioni bonus.
Per il resto, i livelli sono abbastanza lineari. Ci sono nemici da abbattere, ma non richiederanno mai particolare impegno; ci sono anche dei basilari puzzle ambientali, per cui dovremo capire come poter raggiungere un determinato punto del livello (solitamente dove si nasconde un collezionabile).
Ogni mondo si compone di tre livelli, dopodiché potremo procedere al mondo successivo attraverso l’hub principale. Ovviamente non prima di aver sconfitto il classico boss di fine mondo.
Le boss fight sono probabilmente uno degli aspetti più riusciti anche del titolo originale. Nonostante nessuna di esse rimanga particolarmente impressa, riescono tutte a divertire e a dare il giusto senso di sfida, cosa non scontata in un platform degli anni ’90.
Ogni mondo presenta un’estetica differente, e porterà con sé nuovi nemici e nuovi ostacoli; non vengono mai introdotte nuove meccaniche di gameplay, però, ed il gioco rimane sostanzialmente lo stesso in tutte le sei ore che richiede per essere completato.
Pur non essendo un gioco particolarmente complesso, i livelli più avanzati di Re-Pac potrebbero costituire comunque una sfida, soprattutto per i giocatori più giovani. Proprio per questo è stata introdotta una modalità facile, che garantirà diversi aiuti per i novizi (come un galleggiamento in aria più lungo ed una minore quantità di vita per i boss).
E ci troviamo già a tirare le somme per questo Pac-Man World Re-Pac. Si tratta di un platform 3D anni ’90 molto semplice, senza la pretesa di costituire un caposaldo del genere; se riuscirete a passare oltre questa sua semplicità troverete un platform colorato e divertente, in grado di divertire tanto i veterani quanto i più giovani.
Questo remake non cambia le carte in tavola, ma svecchia graficamente il gioco, consegnandone una versione incredibilmente migliorata rispetto all’originale, con qualche ritocco alle piccole imperfezioni nei comandi lì presenti.
Considerando che il gioco originale non era più disponibile da moltissimo tempo e che al giorno d’oggi le uscite di questo genere scarseggiano, ci sentiamo di consigliare a tutti gli appassionati questo Pac-Man World Re-Pac (correte quindi a farlo vostro su Amazon).
La nostra speranza è che Bandai Namco si convinca a continuare su questa strada, portandoci un remake anche del secondo capitolo, probabilmente il migliore dell’intera trilogia, dove venivano effettivamente utilizzate le potenzialità del 3D. Per quanto riguarda Pac-Man World 3 e Pac-Man World Rally (sì, è esistito anche questo), diciamo che non ne sentiremmo la mancanza.
Versione recensita: PS5
Voto Recensione di Pac-Man World Re-Pac - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Esteticamente ricostruito da zero
-
Divertente nella sua semplicità
Contro
-
Non porta reali novità per il genere
-
Qualità altalenante delle tracce audio
Commento
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