Novità Oculus a E3 2019: Stormland e Asgard's Wrath
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a cura di Matteo Bussani
Ci sono due anime della VR: una più commerciale che cerca di regalare un’esperienza a prezzi abbordabili pur con dei limiti tecnici noti (come con i visori PSVR o Oculus GO) e l’altra, “premium”, che trasporta l’offerta tipica del gaming PC e ce la fa vivere attraverso le lenti di un dispositivo VR, come Oculus RIFT. E’ in quest’ambito che lo sviluppo delle nuove tecnologie e la sperimentazione di questo particolare virtuale fermentano. Non é potuto mancare durante la fiera un appuntamento dedicato proprio a Oculus, che ha portato in fiera le dimostrazioni di alcuni dei giochi più promettenti di cui è sostenitore e piattaforma.
Asgard’s Wrath: Gli dei sono tra noi
Abbiamo potuto assistere a una demo di Asgard’s Wrath, un action/god simulator in terza persone che nonostante le scarse attese ci ha davvero intrigato. Prendiamo le parti di una divinità minore alle prese con l’ascesa alla notorietà. Il dio dell’inganno ci accompagna in questo viaggio in cui dovremo creare fedeli supportandoli nelle loro eroiche missioni, contro altri uomini o contro altre divinità. Loki si dimostra fin da subito molto più opportunista di quanto i suoi preziosi suggerimenti ci lascerebbero intendere, ma la conferma di questa sensazione di 30 minuti di demo, andrà confermata solamente approfondendo a tempo debito la storia che si dipanerà nel corso di più di 30 ore a detta degli sviluppatori (Sanzaru Games). Ogni capitolo riguarderà il successo di un mortale e avrà una propria storyline con una mappa appositamente pensata per lui.
Il gameplay è per la maggior parte del tempo action visto che la divinità è in grado di entrare nel corpo del mortale e dotarlo di poteri sovrannaturali. In questi panni combatteremo con spada e scudo nelle due mani, in prima persona e governeremo un minion esterno dalle fattezze animalesche, abile sia ad attaccare sia a sfruttare sue particolari abilità che ci faranno avanzare nel livello come in un classico metroidvania. Uscendo dal suo corpo potremo invece agire sul mondo di gioco, agevolati da una visuale dall’alto. Le meccaniche non si discostano da quelle di un God simulator, seppur sembrano abbastanza semplici e dimostrano che non sia questo il focus principale di Asgard’s Wrath.
Tra i pregi del gioco troviamo un’ambientazione d’intramontabile impatto e la feature del passaggio senza soluzione di continuità dalla visuale “divina” a quella “umana” che passa dalla isometria alla prima persona con una fluidità sorprendente e con l’Oculus che guadagna in immersione.
Stormland: un sorprendente gioco in VR
Se però dobbiamo trovare un vero campione di questa avventura in realtà virtuale, questo si chiama Stormland. Insomniac Games sa lavorare su prodotti con una determinata cifra tecnica: gli action in cui si spara, tra una sezione di platforming e l’altro e non mancano momenti ad alta velocità. Ponete tutti questi elementi in un concept narrativo un po’ più impegnato del solito. La tempesta ha fatto a pezzi il corpo del protagonista, ma questo non è un problema troppo grave perché essendo robot/androidi basterà trovare i giusti pezzi per poter aggiustare tutto. La tempesta ha però anche stravolto totalmente il nostro ecosistema, con tutti gli androidi che sono finiti morti e noi non sappiamo il perché. Ad alimentare la scoperta delle vicende del gioco c’è proprio questa premessa, che fa svelare la storia con una narrativa emergente tra dialoghi passati, vecchi ologrammi e qualche contatto inaspettato. Su questa idea Insomniac costruisce un gameplay che è la summa di ciò che sa fare meglio.
Muovendo i primi passi insieme al robot prendiamo confidenza con il sistema di gioco che come in ogni titolo VR si basa sostanzialmente sulla presa degli oggetti. Così recuperiamo pezzi per l’androide che gli consentono di sparare, di legare al cinturone nuove armi, bombe e altri elementi. Si prendono con i movimenti tipici utilizzati nella realtà virtuale e si controllano in tempo reale con le posizioni in 3D dei controller, si spara tranquillamente con le mitragliette che passano dall’utilizzo a mano singola, meno preciso, a quello a doppia mano, più complicato da gestire ma gratificante.
Dopo gli scontri con sentinelle guardiane, e dopo aver preso il giusto power up del personaggio è il momento di scalare lunghe pareti aiutandosi con slanci molto dinamici per raggiungere le zone più lontane. La tempesta ha poi lasciato uno strato di nuvole sulla base della stazione sopra cui possiamo muoverci agilmente come se avessimo un velocissimo hoverboard sotto le gambe. In tutto questo movimento Stormland non ci ha portato a Motion Sickness. Oltre all’ottimo lavoro sulla fluidità, nel menù ci sono numerose impostazioni per ovviare al disorientamento dei veloci movimenti di telecamera, letale per gli stomaci più deboli, a dimostrazione che i ragazzi di Insomniac vogliono arginare il più possibile spiacevoli reazioni.
Tra una sosta e l’altra c’è tempo per lavorare sul crafting di nuovi pezzi, tutti costruiti a partire dai materiali recuperati dall’esplorazione.
Le mire di stormlands sono davvero alte e si vede chiaramente il lavoro sul gameplay che sfrutta le possibilità offerte dalla VR piuttosto che considerarle come impedimenti. Per non parlare dell’aspetto tecnico grafico, a tratti sbalorditivo.
La nostra gita a E3 2019 a contatto con Oculus Rift ci ha portato a scoprire due giochi davvero interessanti che sfruttano in modo totalmente diverso la realtà virtuale per dare vita a prodotti in parte innovativi o comunque molto ambiziosi nel mercato videoludico. Sia Stormlands di Insomniac, vero re dello stand, sia Asgard’s Wrath, ci hanno convinto per quello che si può dire di una breve demo di 30 minuti, e aspettiamo la release ancora legata a un non meglio precisato 2019 per entrarne sempre più nel dettaglio.