New Super Mario Bros. Deluxe, Ruboniglio o Peachette?
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a cura di Matteo Bussani
Vi ricordate quella console Nintendo dopo Wii?
Se siete abitudinariamente su queste pagine sicuramente sì, ma ci sono tante persone che si sono perse questa piccola parentesi buia nella storia delle console di Nintendo. Dopo il successo di Nintendo Wii, planetario oseremmo dire, Wii U non ha fatto breccia nel cuore dei giocatori, se non in quello dei poveri appassionati che hanno saputo coltivare il terreno per alcune grandi esclusive, e hanno vissuto interamente per una generazione solo su di esse. Il grande pubblico in termini numerici è tornato con l’avvento di Nintendo Switch, una console dalle premesse totalmente diverse e con la potenza della portabilità dalla sua. Tornando il pubblico, Nintendo ha pensato bene che fosse giunto il momento di riproporre dei grandi titoli di questo Alto Medioevo Nintendo, che avrebbero meritato un successo maggiore se fossero stati rilasciati su una console di ben altro successo, come Switch.
Mario Kart, Bayonetta, Pokken, Donkey Kong, senza contare alcuni seguiti, alcuni anche molto riusciti ma non particolarmente innovativi rispetto all’originale, “Splatoon” per esempio. A Switch, per completare il parco titoli dedicato a Mario, mancava proprio la sua massima espressione moderna old-school. Ovvero quella del “nuovo” platform in 2D. Per chiudere questa falla, Nintendo ha quindi deciso di recuperare, secondo il format tipico di queste remastered, i due capitoli per Wii U dedicati a questa retroparentesi di Mario: New Super Mario Bros. E New Super Luigi, che diventano New Super Mario Bros. Deluxe. Si capisce subito che la mossa commerciale è destinata non tanto a coloro che hanno spremuto le versioni originali e sperano di trovarle arricchite di qualche nuova modalità (che non troveranno) quanto più a tutti coloro che non hanno ancora avuto modo di giocarci e vogliono colmare la mancanza.
Per l’occasione abbiamo provato in cooperativa 4 giocatori di New Super Mario Bros. Deluxe nella cornice del Videogames Party di Milano, in compagnia degli altri ragazzi della stampa specializzata. Questo per perché nonostante il gioco sia sostanzialmente lo stesso di un tempo, fanno la loro comparsa due personaggi particolari Toadette (che con il potenziamento Corona diventa Peachette) e ruboniglio.
Nel menù di selezione la prima viene definita Easy, mentre il secondo Easiest. Il primo non può morire, se non cadendo in qualche burrone, mentre la seconda in modalità Peachette plana e se cade in un burrone fa un balzo verso l’alto che la fa uscire dalla situazione d’impiccio.
Entrambi semplificano il gioco in maniera netta, soprattutto quando la confusione della cooperativa a 4 giocatori dà del suo meglio in alcuni scenari. Anche tutta la parte relativa alle sfide a tempo diventa sempre più facile, dando a tutti la possibilità di poter competere in amicizia, indipendentemente dalle proprie skills. Il tutto senza considerare il fatto che più si va avanti, più il gioco diventa complicato e talvolta una mano non fa mai male, soprattutto in New Super Luigi che è una versione che nasce appositamente per complicare l’avventura di New Super Mario Bros. Che al termine aveva poco da dire e a tratti sembrava troppo semplice.
Per il momento, la nostra prova che si limita a giusto una manciata di ore con il gioco ci ha mostrato una piccola debolezza del gioco multigiocatore a 4. In pratica, essendo 5 i personaggi, almeno uno nel gruppo dovrà scegliere o Toadette o Ruboniglio, uscendone avvantaggiato e sotterrato di anatemi dei compagni che avranno vita più complicata nel mantenere il numero delle vite intatto. Per il resto non possiamo che ribadire la bontà del level design del platform Nintendo, che è inevitabilmente rimasto inalterato dal passaggio da una console all’altra.
C’è anche da dire che ciò contribuisce al divertimento da couch coop tipico marchio di fabbrica di Nintendo, ma meno si finisce con le mani addosso in famiglia, tra grandi e piccoli, meglio è. Che è anche un po’ quello che abbiamo cercato di dirvi allo sfinimento per quanto riguarda Super Smash Bros. Ultimate.
Questo tipo di manovra di porting alla versione Deluxe su Nintendo Switch non è assolutamente nuovo alla grande N, che ci si è affezionata avendone sperimentato i buoni risultati. Alla console mancava un Mario 2D e questo era il modo più semplice per averlo. Contenutisticamente maestoso per chi non l’ha mai giocato, scontato per chi l’ha già spolpato, New Super Mario Bros. Deluxe, con l’introduzione di Ruboniglio e Toadette, punta ad avvicinare le nuove reclute di Switch al platforming old-school della serie. Un cavallo di razza sicuro, in attesa che le vere novità del 2019 vengano presto a galla perché oramai dal magazzino Wii U non è rimasto molto da recuperare.