Immagine di Neva | Recensione - Le stagioni della vita
Recensione

Neva | Recensione - Le stagioni della vita

Neva è la nuova perla degli autori di GRIS che racconta la vita durante le sue fasi mentre il mondo attorno decade lentamente: la nostra recensione.

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

In sintesi

  • Un'opera breve ma sempre varia e mai scontata.
  • Sistemi di gioco soddisfacenti, nella loro semplicità.
  • Level design di buon livello e musiche stupende per un'avventura toccante.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Neva
Neva
  • Sviluppatore: Nomada Studio
  • Produttore: Devolver Digital
  • Testato su: PC
  • Piattaforme: PC , SWITCH , XSX , PS5
  • Generi: Avventura , Platform , Puzzle game
  • Data di uscita: 15 ottobre 2024

Se non fosse per il curriculum di Nomada Studio, già autori dell'intenso ed emozionate GRIS, probabilmente Neva sarebbe stato derubricato dai più come l'ennesimo indie drammatico che si aggiunge a una lista già nutrita e ricca di grandi nomi.

Questo sarebbe stato estremamente sbagliato, certamente superficiale, perché Neva non è affatto uno dei tanti. Quando Nomada Studio si presentò al grande pubblico con GRIS, fece capire a critica e pubblico di avere quel quid in più che è lontano dalle consuetudini di un periodo storico in cui regna il copia e incolla.

Neva, come già lasciato intendere dalla nostra precedente prova dello scorso luglio, presenta un mondo dalle atmosfere incredibilmente dolci, quasi fatate. Sebbene non voglia replicare i medesimi messaggi della precedente opera, con le stesse pressanti inquietudini, ci sono diversi tratti in comune che identificano chiaramente la poetica drammatica dello studio spagnolo, ormai esperto nel raccontare i drammi moderni.

Neva, un lupo per amico mentre il mondo muore

Esattamente come in GRIS, anche in Neva non ci sono dialoghi atti a raccontare la trama, che si avvantaggia al contrario della narrazione ambientale e di alcune scene che non necessitano di parole per lasciar bene intendere quali sono i grandi messaggi che sorreggono l'opera.

Se di primo acchito potrebbe apparire come un titolo che parla del legame tra la giovane Alba e il cucciolo di lupo in cui s'imbatte, mentre sullo sfondo prospera la grande catastrofe ambientale di cui parlano parecchi altri titoli su questa falsariga, ben presto scoprirete come in realtà ci sia altro dietro questa breve avventura di circa quattro ore.

Gli ambienti sono bucolici e agresti, incontaminati e selvaggi, ordinatamente dominati dalla natura e da una grande calma, mentre distese a perdita d'occhio inframmezzano scenari con vegetazione più fitta e piattaforme di origine quasi collinare. Lì dove abbonda la bellezza, non esiste l'uomo, sostituito da animali dalle dimensioni fuori scala.

Esattamente come in GRIS, anche in Neva non ci sono dialoghi atti a raccontare la trama, che si avvantaggia al contrario della narrazione ambientale e di alcune scene che non necessitano di parole per lasciar bene intendere quali sono i grandi messaggi che sorreggono l'opera.

Eppure quasi ogni scenario è minacciato da entità oscure, da qualcosa che cambia forma e vuole pervadere il mondo, consumandolo, cambiandolo e rendendolo nero, sporco, inquinato, morto. 

Sono creature che possono legarsi ad altre, come infezioni parassitarie difficili da debellare. Già dopo pochi minuti, Neva dimostra di aver compiuto un passo evolutivo netto rispetto a GRIS. Se non altro, dal punto di vista dei sistemi di gioco.

Se GRIS parlava del grande passeggero oscuro, della minaccia della depressione e delle sue conseguenze, Neva vira su altro senza utilizzare eccessivamente il grande ermetismo che aveva permeato l'opera precedente. In un susseguirsi di stagioni che sono metafora di ben distinte fasi di vita, Alba testimonierà come il suo amico a quattro zampe muti nel tempo. 

Secondo gli autori, e come chiaramente dimostrato dalle fasi di gioco, se all'inizio il cucciolo è una piccola creatura che vi segue, chiede il vostro aiuto persino per saltare oltre dei baratri e vi segue come se foste la sua unica sicurezza, col tempo lo vedrete diverso. Come un figlio, attraverserà la fase dell'infanzia, l'aggressiva ribellione dell'adolescenza con tanto di altero distacco emotivo, la maturità e la consapevolezza che sopraggiunge solo in età avanzata. 

Tutto ciò, oltre a rappresentare una storia toccante e significativa, accompagnata da scene di rara meraviglia e le memorabili musiche di Berlinist (già apprezzato in GRIS), si riverbera anche sulla particolare conduzione di gioco, che non cede mai alle facili convenienze della ripetizione tipica dei loop di gameplay ingessati.

Gameplay

Come lasciato già intendere, Nomada Studio ha creato per i giocatori diversi strumenti attraverso cui interpretare l'avventura. Se con GRIS tutto era un continuo muoversi tra immagini e scenari suggestivi senza che nulla potesse mai abbattervi, in Neva la protagonista può combattere, schivare, eseguire un doppio salto e uno sprint aereo e da terra.

I combattimenti non sono mai particolarmente complessi, e chi viene dai grandi action-adventure non resterà certamente stupito dalla movenze di base dei nemici e dei boss. Sono invece molto più stimolanti i puzzle ambientali, che richiedono tutte queste azioni senza che dobbiate necessariamente far fuori dei nemici.

Talvolta delle radici nere e nodose vi bloccheranno il cammino, altre volte dovrete individuare quella fonte che crea il male che sta inghiottendo il mondo, altre volte ancora dovrete comprendere in quale modo bisognerà arrivare in un determinato punto.

La schivata può farvi passare attraverso dei rami sottili, ma mai oltre dei protuberanti grovigli che si estendono oltre l'area in cui vi trovate. 

Ciò che colpisce di Neva è la capacità di reinventarsi sempre in ogni scenario. Raramente dovrete fare la stessa cosa e ancora più raramente troverete le stesse soluzioni di design. Ogni scenario è un piccolo gioiellino di level design dove le azioni da compiere non sono mai banali, telefonate o scontate.

Se pochi secondi prima dovevate suonare dei gong per alterare le architetture del mondo che vi circonda, con scale intricate, attorcigliate e poste in diverse prospettive come se fossero partorite da un'idea di Escher, nello scenario seguente vi starete muovendo al contrario per far avanzare la vostra replica specchiata su un lago ghiacciato d'inverno.

Allo stesso modo, la variazioni di gioco si estendono non solo ai puzzle, ma anche a combattimenti, sezioni di fuga, salvataggio e altro che preferiamo non rivelarvi. Il computo totale delle ore per portarlo al termine sicuramente aiuta non poco la varietà di Neva, e questo dovrebbe far riflettere tutto quei giocatori che vorrebbero costantemente giochi da cento ore facendo sempre la stessa cosa.

Ecco, Neva è esattamente l'opposto: un'esperienza di gioco breve, varia, commovente e toccante; ma anche ben coesa, senza inutili diluizioni, capace di sorprendere sempre e di confermare come Nomada Studio abbia senza dubbio trovato la propria strada, imprimendo il proprio marchio anche in questa seconda opera che non è dicerto inferiore a GRIS.

Voto Recensione di Neva | Recensione


8.3

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Un'opera breve ma sempre varia e mai scontata.

  • Non è mai ripetitivo, sa come sorprendere e ogni scenario non somiglia mai al precedente.

  • Ancora una volta una grande storia con simbologie di vita reale.

Contro

  • Alcune soluzioni di gioco sanno molto di già visto, nonostante l'ottimo camuffamento del comparto artistico.

Commento

Neva è la nuova perla di Nomada studio che racconta le fasi delle vita mentre il mondo decade attorno a voi. Non raggiunge le vette di drammaticità di GRIS, ma lo supera in quanto a complessità dei sistemi di gioco, ponendosi come un passo in avanti per lo studio spagnolo, che ha trovato la sua strada e sa come imprimere il proprio marchio di fabbrica.
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