Immagine di NBA 2K24 | Recensione - Salti e inciampi
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NBA 2K24 | Recensione - Salti e inciampi

NBA 2K24 avrebbe tutto il potenziale per essere il miglior gioco di basket su ogni piattaforma, eppure microtransazioni e versione PC ci fanno ricredere.

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a cura di Giulia Garassino

Redattrice

In sintesi

  • Miglior feeling nel gameplay rispetto alla scorsa edizione
  • Interessante l'introduzione della WNBA
  • Sconsigliato, anche quest'anno, se siete utenti PC

Informazioni sul prodotto

Immagine di NBA 2K24
NBA 2K24
  • Sviluppatore: Visual Concepts
  • Produttore: 2K Games
  • Distributore: Take-Two Interactive
  • Testato su: PS5
  • Piattaforme: PC , PS5 , XSX , PS4 , XONE , SWITCH
  • Generi: Sportivo
  • Data di uscita: 08 settembre 2023

NBA 2K24 si lancia sulla scena con un’edizione dedicata al famoso campione Kobe Bryant venuto, purtroppo, a mancare in un incidente in elicottero. Le premesse sono invitanti, dal momento che questo nuovo capitolo, oltre a tante piccole migliorie, introduce anche la WNBA. La W consente di ottenere grandi risultati nella competizione al femminile, scegliendo tra due diverse strade di partenza: quella del college o quella della fama europea.

In ogni caso, si tratta di una sfida stimolante che – però – è completa solo sulle console di questa generazione: PlayStation 5 e Xbox Series X/S. Qualcosa che non sorprende davvero, poiché anche le modalità The City e MyNBA presentano lo stesso problema.

Una sorpresa e un affronto verso la comunità dei PC player che si ritrova tra le mani un gioco incompleto, una versione quasi “ridotta”, su una piattaforma che potrebbe invece performare meglio delle altre.

Tuttavia, nonostante il disastroso lancio su Steam, NBA 2K24 ha diverse carte da mostrare – almeno su console – dunque, andiamo ad analizzare il titolo più nel dettaglio.

Un gameplay che ha poco da rimproverarsi

Partiamo dal punto più forte di NBA 2K24, il gameplay: dal punto di vista della giocabilità in campo, il titolo potrebbe davvero ritenersi il più emozionante gioco di basket mai presentato.

Durante le partite sentiamo un ottimo feeling che arriva dal connubio di molteplici fattori, dal cambiamento del gameplay alla rivisitazione delle animazioni.

Una interessante novità è rappresentata da ProPLAY, una tecnologia che migliora i movimenti e le animazioni dei giocatori in campo.
Tutto ci fa pensare a un basket migliorato, immersivo, capace di lasciarci incollati allo schermo. Ad avvalorare questo sentimento arriva la tecnologia ProPLAY, attraverso la quale il titolo migliora ulteriormente la fluidità delle proprie animazioni.

Il risultato è frutto di un lavoro complesso che va oltre il precedente sistema di motion capture – che risultava, di tanto in tanto, legnoso e innaturale. Il nuovo sistema, infatti, non si basa più sulla cattura delle performance degli attori, ma ricava i movimenti da giocate reali e naturali che possiamo vedere durante le partite di NBA.

La tecnologia ProPLAY riproduce le giocate dei campioni del basket esattamente come se stessimo assistendo a una vera partita. Questo aggiornamento nelle animazioni aiuta a creare un’atmosfera unica e decisamente coinvolgente, rendendo davvero credibile quello che avviene sullo schermo.

Naturalmente, non si tratta soltanto di un effetto visivo, ma migliora la gestione del nostro giocatore sul campo, cambiando, ad esempio, il tempismo dello scatto o tiri in sospensione.

In generale, tiro, controllo e avversari, sono ben commisurati al livello di difficoltà selezionato e questo consente di godere di un buon gameplay sia come principiante, sia come veterano.

Verso canestro secondo le proprie capacità

NBA 2K24 offre un buon livello di giocabilità che riesce ad accontentare un pubblico vasto. Anche quest’anno il nostro tiro sarà condizionato dal timing di rilascio e lo stesso vale per le altre giocate.

Un piccolo tutorial iniziale ci permette di familiarizzare con tutte le diverse azioni a canestro, come il tiro in sospensione, il terzo tempo, la schiacciata a due mani, le schiacciate a una mano sola e così via.

Lo stesso momento di attacco si trasforma in una nuova giocata grazie alla possibilità di realizzare un tiro al volo dopo un rimbalzo offensivo. Questo consente di creare buone strategie di gioco, sempre differenti a seconda degli avversari in campo.

Troviamo buoni movimenti anche sul lato difensivo, dove riusciamo a stare al passo dei nostri rivali. Ci è sembrato che anche la conformazione fisica degli atleti giocasse un ruolo maggiore nelle loro azioni: altezza e peso si sentono, specialmente durante un rimbalzo.

Un altro cambiamento riguarda il sistema dell’adrenalina che, ora, sembra disturbare in pieno un’azione offensiva. Se nel capitolo precedente la mancanza di adrenalina rallentava soltanto il giocatore, ora sembra influisca anche sul sistema di tiro. Si tratta di un cambiamento interessante, poiché genera differenze in tutti i momenti di gioco, andando a cambiare anche la strategia da adottare.

Sempre rimanendo in tema, parliamo del Takeover che, una volta caricato, ci permette di scegliere quale abilità attivare, andando a incrementare un particolare dettaglio di gioco. Anche il nuovo sistema di cambio dei giocatori in campo aiuta a rimanere più fedeli alla realtà.

Giocare attraverso il controller è piacevole, almeno nella versione PlayStation 5. Gli stick analogici rispondono bene, i movimenti sono fluidi e ben ottimizzati. Il nostro alter ego in campo è reattivo ai comandi – che si tratti di un semplice scatto, di un tiro a canestro o di un dribbling.

Abbiamo trovato un buon livello di sfida contro l’IA, che si è dimostrata sotto certi versi migliorata rispetto al passato. Notiamo, anche, un migliore controllo e una migliore gestione del campo.

In ricordo di Kobe

NBA 2K24 è dedicato al campione Kobe Bryant: per questo, più di tutte, spicca la modalità Mamba Moments.

Non si tratta di nulla di mai visto prima – anzi, non ha niente di diverso dalla precedente narrazione dedicata a Michael Jordan.

Nonostante questo, parliamo di una modalità piacevole da giocare, oltre che di un ottimo modo per ricordare un grandissimo giocatore. Ci sono tanti diversi momenti da rivivere, sebbene ne manchino alcuni comunque iconici. Nel complesso, però, abbiamo apprezzato la sua realizzazione.

Anche quest’anno non mancano poi le ere in MyNBA che includono anche l’ultima di LeBron. Ci ritroviamo così con l’era di Jordan, l’era di Kobe, quella moderna: un insieme di moltissime possibilità che ci permette di avere il controllo totale dell’NBA.

Potremo, come al solito, prendere decisioni strategiche, seguire il piano di gioco, gestire l’intero spettacolo. Potremo scrivere una nuova storia o riscriverne una del passato.

Tra le altre novità, abbiamo la WNBA e una modalità che celebra la carriera di Kobe.
Quest’anno, inoltre, arriva la possibilità di creare un giocatore completamente al femminile con la W. Al suo interno, avremo modo di vivere la nostra carriera come un vero astro nascente nella WNBA. Dopo aver scelto il nostro background, accresceremo le nostre abilità per competere nei campionati WNBA.

Decideremo di arrivare direttamente dal college o di essere una star del panorama europeo? Questo poco importa: lo scopo sarà dimostrare di essere la migliore in campo.

Naturalmente, torna anche la mia Carriera – in cui vestiremo i panni di una stella nascente della pallacanestro. Al pari di Kobe, Jordan, LeBron, siamo un vero e proprio talento generazionale e, per dimostrare di essere il migliore, dovremo scalare la classifica dei più bravi giocatori dell’NBA, partendo dalla trentaseiesima posizione.

Tra le varie novità introdotte, ci sono le partite chiave, che permettono agli utenti di capire esattamente quando è possibile simulare rapidamente il match e quando è il momento di affrontare invece un momento cruciale.

Troviamo una città grande sulla spiaggia, ricca di arene in cui affrontare le nostre partite. Non mancano negozi, mezzi di trasporto, missioni secondarie e campi da street basket.

La differenza, rispetto al capitolo precedente, consiste nel modo in cui affrontiamo le sfide. Se, infatti, lo scorso anno eravamo costretti a giocare anche le partite di strada, quest’anno non è più così: siamo liberi di scegliere di giocare solo quelle di NBA.

Inoltre, cambiano anche le competizioni che, adesso, possono essere affrontate in maniera offline e non per forza contro altri utenti reali. Questo è un passo in più, che rende l’esperienza gradevole anche a giocatori che non siano maestri e che non intendono misurarsi online con altri utenti. Questo nuovo capitolo introduce anche la modalità Starting 5.

Per quanto riguarda lo scenario generale, sulla spiaggia, noteremo scontri principalmente tra fazioni, RISE vs ELITE. Ognuna di esse presenta dettagli estetici differenti, ma anche vantaggi di gioco diversi.

MyTeam non si arrende

Anche in NBA 2K24 non manca MyTeam che, come sempre, può essere considerato un gioco quasi a parte. Ci sono alcune nuove introduzioni, come l’implementazione di una modalità di tetto salariale.

In questo caso ci saranno tre sessioni, di due settimane a stagione, dove il costo salariale reale delle carte dei giocatori all’interno della formazione fluttua, al fine di rendere il gioco molto più frizzante. Sicuramente, ne risulta un’opportunità di gestire le cose in maniera diversa e meno monotona.

Il titolo, inoltre, promette di avere un aumento dei tassi di guadagno dell'esperienza – oltre che un rinnovamento del sistema di esperienza nel suo complesso.

Spariscono, invece, le case d’asta per permettere l’arrivo di un nuovo tipo di mercato. Chiaramente, si sente sempre molto forte il sistema di microtransazioni che non sparisce neanche in NBA 2K24.

La progressione avviene in maniera unificata tra la mia Carriera e MyTeam, dove ci saranno premi gratuiti e premi più sostanziosi per chi acquista i pass stagionali Pro e Hall of Fame.

Sempre piacevole da guardare

Per quanto concerne il comparto grafico, non abbiamo visto un salto di qualità significativo rispetto al capitolo precedente. Con questo non vogliamo dire che NBA 2K24 non sia piacevole da guardare – anzi, notiamo sempre un buon livello di dettaglio dei giocatori, soprattutto quelli più importanti.

Sono belli gli effetti di luce, che regalano un ottimo colpo d'occhio anche al campo e alla folla. Il lavoro svolto è assolutamente buono, anche se, con buona probabilità, non ci sono state vere e proprie implementazioni, sotto questo aspetto. In ogni caso, non possiamo lamentarci di quello che osserviamo durante il gioco.

Come già accennato, quello che migliora sono soprattutto le animazioni che diventano decisamente più fluide grazie all’utilizzo di ProPLAY. E non manca la funzionalità per modificare i replay e rendere le catture più suggestive.

Quest'anno come va su PC?

Se dal punto di vista del gameplay abbiamo un vero miglioramento, soprattutto su console, non possiamo dimenticare quello che abbiamo visto su PC, dove abbiamo avuto modo di testare il gioco (la maggior parte della prova si è svolta su PS5, essendo SpazioGames concentrato prima di tutto sulle console).

Ancora una volta, il team di sviluppo dimentica completamente una piattaforma che non ha nulla da invidiare alle console current-gen. Si tratta di un vero e proprio schiaffo alla community che, per un altro anno, deve accedere a un titolo completamente ridotto, sia nei contenuti che nelle migliorie.

Non è chiaro quale sia il problema nello sviluppare un prodotto completo anche su PC, soprattutto tenendo in considerazione le ottime performance di piattaforme da diverse migliaia di euro. Purtroppo, vendere quello che di fatto è un prodotto non completo a un prezzo completo, fa ancora più rabbia, finendo peraltro per escludere una fetta di mercato da un titolo su cui invece spenderebbe volentieri i suoi soldi.

Purtroppo, seppure ci siano grandi potenzialità e nuove implementazioni, non è possibile passarci sopra, non un’altra volta.

Voto Recensione di NBA 2K24 | Recensione


7

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Miglioramento nel gameplay, miglior feeling di gioco

  • Migliori animazioni

  • Finalmente si può saltare lo street basket con i giocatori online

Contro

  • Microtransazioni sempre troppo costanti e invadenti

  • Versione PC da dimenticare

Commento

NBA 2K24 è, almeno su console, un prodotto senz'altro interessante. Si tratta di un buon capitolo che presenta alcune novità decisamente apprezzabili. Il sistema di gameplay, ad esempio, è forse uno dei migliori che abbiamo visto nel corso degli anni, la difficoltà in gioco è commisurata al livello scelto, il controllo dei giocatori è migliorato e lo stesso vale per l’IA. 
Purtroppo, come sempre, non mancano le microtransazioni – che rendono l’esperienza non per le tasche di tutti e, spesso, anche un po’ frustrante. Dover pagare continuamente non è esattamente un punto di forza di un titolo che già si acquista a pagamento.  
Dal punto di vista dei contenuti ci siamo: abbiamo tanta scelta e buona varietà per tutti. 
Peccato per la versione PC, che non rispecchia per nulla quanto detto. Mancano diverse funzionalità e non si sente neppure lontanamente il “miglioramento next-gen”, se così vogliamo definirlo. Non riteniamo accettabile che anche quest'anno una piattaforma perfettamente all'altezza (e superiore) rispetto alle console veda invece la sua utenza costretta ad acquistare un prodotto incompleto e mutilato di alcune sue parti – venduto, oltretutto, a un prezzo pressoché identico a quello della sua "versione completa" su console.
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