Nagini - Storia della Magia per Babbani
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a cura di SirFran Snee
Una donna mite, messa letteralmente in gabbia da un domatore circense, freddo e cinico. Pelle candida, dall’aria spaventata e insicura, senza sapere a quale baluardo di certezze aggrapparsi. Come può una giovane ragazza dagli occhi a mandorla asiatici avere a che fare con un terribile serpente dalla morsa mortale? Lo scopriremo molto probabilmente solo tra un po’, ma la storia narrata ne I crimini di Grindelwald lascia intendere a grandi linee cosa succederà. È proprio questo flashback delle vicende che conosciamo a narrare le origini di Nagini, un tempo parte del Circus Arcanus e costretta a piegarsi sotto la terribile frusta di Skender. Come una qualsiasi attrazione circense infatti, la giovane si ritrova a dover cambiare pelle a comando e presentarsi sotto le squamose spoglie di un serpente ogniqualvolta il domatore lo desideri.
Tutto sommato, le premesse fanno comprendere che non si tratti affatto di un personaggio qualunque, anzi. Solo più avanti nella storia il terribile serpente diventerà non solo un “animale da compagnia” del Signore Oscuro, ma anche uno degli “elementi” ritenuti più sicuri e all’altezza di contenere un suo frammento di anima: un horcrux. Una vita trascorsa di prigionia in prigionia, dal circo, alle sue spoglie rettili, alla condanna (magari sopportata con fanatico piacere) di dover servire Voldemort fino alla fine dei suoi giorni e portando con sé una sua parte di anima. Quanto sarebbe originale e stuzzicante potersi ritrovare nei panni di un personaggio simile, invece che del solito maghetto dotato di bacchetta e incantesimi?
Finora infatti possiamo ricordare chiaramente di aver visto Minerva McGranitt trasformarsi in un gatto, o Sirius Black in un grosso cane nero (da cui il soprannome Felpato). Come se non bastasse però, non si tratta solo di una donna dalle capacità mutanti notevoli, ma anche di un Maledictus, ossia una persona dall’anima dannata sin dalla nascita, nel caso specifico una maledizione ereditata geneticamente dalla madre. Difficilmente uno spettatore dei film finora proiettati sul grande schermo potrebbe essere al corrente della definizione di Maledictus, dunque la novità portata da Nagini è tanto importante non solo ai fini dell’introduzione di una nuova realtà magica agli occhi degli spettatori, ma anche di un’ulteriore espansione dell’universo finora noto al pubblico.
Nondimeno, si potrebbe trattare anche di una categoria presente nella prossima “unione di maghi” dettata dal nuovo titolo a tema potteriano, potenzialmente utile per far piazza pulita della magia nel mondo babbano. Con molta difficoltà potremo calarci nei panni di Nagini stessa, ma cosa potrebbe significare per un giocatore avere la possibilità di impersonare, o anche solo avere a che fare in modo più o meno diretto, con personaggi di questo tipo? Sarebbe assolutamente un valore aggiunto al titolo, permettendo ancora una volta l’incontro-scontro di punti di vista diversi su una narrazione dall’evidente complessità in crescendo. Proprio in concomitanza con l’uscita del secondo film della saga Animali Fantastici siamo alle prese con tante novità, tra cui questa nuova realtà magica; coincidenze?
Tralasciando ogni speculazione su possibili incontri videoludici, si tratta sicuramente di un personaggio davvero simbolico e importante, non solo ai fini di una maggiore comprensione della trama, ma anche perchè si pone come un’espansione delle vicende. Nagini assurge a personaggio comprimario di indubbia importanza che spalanca le porte a una nuova categoria magica mai trattata prima, una novità inattesa che sarebbe utile sviluppare seguendo ulteriori vie, anche nel settore gaming.
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