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Recensione

My Time at Sandrock | Recensione - Mettere in pausa il mondo

My Time at Sandrock è il seguito di My Time at Portia, un life simulator divertente, rilassante e dalle meccaniche di gioco rinnovate.

Avatar

a cura di Giulia Francolino

Redattrice

In sintesi

  • My Time at Sandrock è un life/farming simulator con meccaniche RPG.
  • A differenza di altri titoli dello stesso genere, il gioco offre un'esperienza tranquilla e rilassata.
  • Ambientazione western/post-apocalittica molto suggestiva.

Informazioni sul prodotto

Immagine di My Time at Sandrock
My Time at Sandrock
  • Sviluppatore: Pathea Games
  • Produttore: Pathea Games, Focus Entertainment
  • Distributore: Focus Entertainment
  • Testato su: SWITCH , PC
  • Piattaforme: PC , PS5 , XSX , XONE , SWITCH
  • Data di uscita: 26 maggio 2023 (Early Access) - 02 novembre 2023

Scenari desertici, miniere da esplorare, tempeste di sabbia e misteriosi nemici. Questo, e tanto altro, è ciò che propone la nuova opera di Pathea: My Time at Sandrock si inserisce alla perfezione nel filone dei life/farming simulator che da qualche anno a questa parte rallegra le nostre giornate creando un senso di comunità e di responsabilità dei confronti di un piccolo mondo da proteggere.

Il gioco riprende in tutto e per tutto la visione e le meccaniche del fratello My Time at Portia, introducendo una lunga serie di nuovi elementi in grado di rinnovare completamente l’esperienza di gioco e di invogliare a partire per una nuova avventura anche chi aveva completato al 100% il capitolo precedente.

Nonostante gli elementi ricorrenti, quello di My Time at Sandrock è un mondo tutto nuovo, e il verde di Portia è solo un lontano ricordo: questa volta la nostra casa sarà circondata da sabbia, rocce, arbusti e bellissimi scenari tinti di rosso.

Nella nostra recensione vi raccontiamo la nostra seconda vita come costruttori in un mondo arido e dal disperato bisogno del nostro aiuto.

Una nuova vita nel deserto

My Time at Sandrock è un’avventura western/postapocalittica ambientata nel deserto. Il secondo capitolo della serie My Time si svolge in un mondo arido e disastrato, in cui le persone sono state costrette a ricominciare da capo e a condurre una vita più semplice, fatta di agricoltura e lavori umili.

Quello di My Time at Sandrock è un vero microcosmo: già dai primi minuti di gioco abbiamo provato il brivido del nuovo inizio e l’emozione di esplorare un mondo tutto nuovo, con una grande varietà di negozi, pub, case per gli abitanti, fattorie, recinti con gli animali e tutti gli elementi essenziali che caratterizzano un villaggio vivace e accogliente.

Come nel capitolo precedente, gli abitanti sembrano rinnegare la tecnologia e le macchine "del vecchio mondo", ritenendole probabilmente responsabili del disastro avvenuto più di trecento anni prima.

Nonostante i problemi e l’oscuro passato, la comunità del deserto non si arrende al suo destino e affronta ogni nuova sfida con uno spirito allegro e ottimista. Il nostro lavoro sarà quello di salvare la città e rendere più semplice la vita degli abitanti.

Durante la nostra run su Nintendo Switch abbiamo impersonato il nuovo costruttore, arrivato per iniziare una nuova avventura insieme a Mi-An, una giovane ragazza intraprendente e desiderosa di riportare la città all'antico splendore.

Il gioco si apre con un’interfaccia di personalizzazione del personaggio che offre una grande varietà di scelta. In pochi minuti potremo creare un avatar che rispecchia il nostro stile al 100%, caratterizzando ogni tratto somatico, scegliendo da un lungo elenco di tagli e colori di capelli e combinando le diverse opzioni disponibili per ottenere uno stile su misura. 

All'inizio dell'avventura ci viene data la casa di Mason, il vecchio costruttore finalmente in pensione. La nostra piccola bottega diventerà presto la nostra base, dove potremo riposare, decorare gli interni e renderla una casa a tutti gli effetti. Potremo anche espandere e decorare il giardino, rinnovare gli esterni dell’edificio, coltivare ortaggi e tanto altro.

Riciclare per salvare il mondo

Per iniziare, ci verrà fornita una stazione di assemblaggio, grazie alla quale potremo costruire da zero una grande varietà di macchinari che ci aiuteranno a portare a termine i nostri compiti e a riportare Sandrock al vecchio splendore. 

Fin dai primi momenti di gioco potremo costruire una fornace, una smerigliatrice, una fresatrice e tante altre macchine grazie alle quali potremo dare nuova vita ai cumuli di rifiuti che circondano la città. Inoltre, potremo creare un raccoglitore di rugiada che ci aiuterà a incrementare le nostre scarsissime risorse di acqua.

Come Jusant, anche la nuova opera di Pathea pone il giocatore davanti a uno scenario spaventoso e terribilmente verosimile, mostrandoci una fotografia di un mondo in cui l’acqua scarseggia e la vita è più difficile.

My Time at Sandrock combina la classica modalità di gioco da life e farming simulator con meccaniche RPG.

Nonostante ciò, l’argomento viene trattato con grande allegria e delicatezza, rendendo l’intera avventura una vera propria sfida all’insegna del cambiamento.

Durante tutta la durata dell’avventura, My Time at Sandrock non smette mai di ricordarci che dimenticare il passato è uno degli errori più gravi che la civiltà possa commettere, nonché il modo migliore per ripetere all’infinito gli stessi disastri.

Ecco perché durante le nostre missioni verremo premiati per ripulire il villaggio, raccogliere i rifiuti e dare nuova vita a tutto ciò che sembra semplice spazzatura.

Tra le tante macchine che potremo creare c'è proprio un riciclatore, che ci permetterà di riutilizzare una grande varietà di oggetti e materiali dall'aria apparentemente inutile ma che se riutilizzati possono trasformarsi in veri e propri tesori. 

Inoltre, verremo penalizzati se verremo scoperti a sprecare o inquinare l'acqua, o a tagliare i pochi alberi dall'aspetto ancora sano. Per ottenere la legna necessaria per portare a termine i nostri progetti potremo infatti tagliare arbusti e piccoli cactus, o cercare i mucchi di rifiuti sparsi per la mappa, lasciando intoccato il poco e splendente verde che circonda l’oasi di Sandrock.

Insomma, con poche e semplici regole il gioco insegna al giocatore ad adottare un comportamento più responsabile e sostenibile, mostrando anche quanto sia bello far parte di una comunità che ha a cuore il destino del proprio mondo – e, quindi, e dei propri membri.

Non solo farming

My Time at Sandrock combina la classica modalità di gioco da life e farming simulator con meccaniche RPG, che consentono di far salire di livello il personaggio e di potenziarlo con speciali equipaggiamenti che ne incrementano i punti vita, il vigore e altri parametri.

Come in altri titoli dello stesso genere, come per esempio il recentissimo Fae Farm (che potete trovare su Amazon a prezzo ridotto), decorare la casa con nuovi mobili non avrà solo una funzione estetica e rilassante, ma ci darà anche modo di migliorare ulteriormente i parametri del nostro costruttore.

Nel menu principale troveremo anche una mappa della conoscenza, che ci consentirà di utilizzare i punti lampadina raccolti portando a termine le missioni per migliorare le nostre abilità combattive, la socialità, il vigore e la nostra capacità di imparare nuove attività.

Questi punti potranno essere distribuiti a piacimento: in questo modo, ogni giocatore è libero di plasmare il gioco a seconda delle proprie preferenze, per esempio dando priorità alle relazioni tra i personaggi piuttosto che al combattimento, e viceversa.

Oltre a questa sezione, avremo a nostra disposizione un calendario, la scheda personaggio per verificare i nostri parametri e migliorarli con l'equipaggiamento, una sezione dedicata alle relazioni con gli abitanti di Sandrock, l'elenco delle missioni, il manuale di costruzione, un album di foto, l'enciclopedia di Sandrock, il nostro inventario e la mappa del mondo di gioco.

Si tratta di un menu completo ed esaustivo, da consultare ogni qualvolta avremo dei dubbi su come procedere con la storia o su come portare a termine una determinata missione. Nella sezione dedicata alle impostazioni troveremo anche un tutorial dettagliato e in costante aggiornamento che ci ricorderà in qualsiasi momento come svolgere tutte le attività base del gioco.

In generale, l’interfaccia di gioco è molto intuitiva e contiene sempre tutte le informazioni necessarie per completare le quest nel modo più semplice possibile. 

Per portare a termine le missioni dovremo raccogliere grandi quantità di materiali, costruire nuove macchine, esplorare il deserto e aiutare gli abitanti del villaggio con piccoli lavoretti e commissioni. 

Tra una missione principale e l’altra, potremo dedicarci a un numero molto soddisfacente di quest secondarie, anch’esse dedicate alla raccolta e alla costruzione, ma mai ripetitive o noiose. Inoltre, soddisfare le richieste degli abitanti ci aiuterà a coltivare nuove relazioni.

Parlare spesso con un personaggio, regalargli oggetti e aiutarlo nelle sue attività quotidiane farà infatti salire il livello di amicizia, che più avanti nel gioco potrà trasformarsi in una relazione e addirittura in un matrimonio, con alcuni risvolti davvero molto piacevoli.

Al contrario, non portare a termine in tempo una sotto-quest di un determinato NPC farà calare leggermente il livello di amicizia e dovremo rimediare con regali e attenzioni.

Il gioco propone un’infinità di personaggi secondari molto ben caratterizzati, dal carattere ben delineato e doppiati in modo magistrale, anche se purtroppo non in italiano.

Se nei primi minuti abbiamo inevitabilmente provato un senso di disorientamento dato dalla grandezza del villaggio e dal numero infinito di abitanti, presto o tardi abbiamo cominciato a prendere familiarità con ogni angolo della mappa, sentendoci a casa in ogni scorcio e provando un senso di affetto per la maggior parte degli NPC che abitano il mondo di gioco.

Da questo punto di vista, My Time at Sandrock fa un ottimo lavoro nel creare un piacevole senso di comunità: la nostra piccola avventura come nuovi costruttori ci farà sentire, per qualche ora al giorno, parte di qualcosa di bello e importante. 

A rendere ancora più speciale la nostra seconda vita nel deserto sono i divertenti eventi stagionali. Come in Animal Crossing: New Horizons e altri titoli dello stesso filone, potremo cimentarci in speciali missioni a tema Halloween, Natale e tanto altro, condividendo un momento speciale con gli altri personaggi con divertenti mini-giochi e contribuendo così ad alleggerire l’atmosfera in città.

Oltre alla vita di campagna e di città, My Time at Sandrock include una grande varietà di dungeon con tanto di nemici da sconfiggere e boss, proponendo un livello di difficoltà piuttosto basso, che si alzerà leggermente col proseguire della storia.

Non potevano poi mancare le miniere su più livelli, dove potremo trovare una grande varietà di minerali fondamentali per procedere con la trama e con le missioni secondarie. Anche in questo caso, nonostante l’inevitabile ripetitività data dal genere, la raccolta di materiali non è tediosa o eccessivamente difficile.

Il gioco propone una grande quantità di nemici dal livello di difficoltà più o meno alto, tra cui un famigerato ricercato di nome Logan e una lunga serie di mostri dal nome buffo à la Dragon Quest (per esempio, a noi è piaciuto molto il Pollo D’artificio).

Per sconfiggerli potremo scegliere se darci al combattimento corpo a corpo, o se utilizzare una grande varietà di armi da mischia e da fuoco, che potremo creare al banco da lavoro o trovare nei dungeon e nelle miniere.

Un gioco senza pensieri e preoccupazioni

Un aspetto che spesso finisce per scoraggiare alcuni giocatori in questo genere di giochi, è quello della fretta. La maggior parte dei farming simulator basa il proprio funzionamento sulle missioni a tempo e sullo scorrere decisamente troppo veloce delle giornate, entrambe meccaniche che richiedono un certo sforzo da parte del giocatore, costretto a organizzare in modo maniacale ogni secondo di gioco per non sprecare tempo ed energia.

Sebbene alcuni di questi aspetti siano presenti anche in My Time at Sandrock, il gioco è strutturato in modo da potersi godere la vita nel villaggio con calma e serenità, con missioni a tempo limitate e conseguenze non troppo pesanti.

Per esempio, andare a letto dopo l’orario prestabilito ci farà svegliare la mattina seguente con un po’ meno vigore a disposizione per portare a termine i nostri incarichi. Tuttavia, si tratta di un problema facilmente risolvibile consumando pasti autoprodotti o acquistati al pub del villaggio.

Abbiamo anche apprezzato particolarmente la possibilità di allungare le giornate a piacimento direttamente dal menu delle impostazioni, caratteristica che rende il gioco molto più chill e meno stressante. 

Decorare la casa e il personaggio, raccogliere materiali e aiutare gli altri abitanti del villaggio: tutte queste attività possono essere svolte a cuor leggero e rispettando i propri tempi. Ne risulta un’esperienza di gioco divertente, rilassante e senza pensieri, arricchita anche dalla bellezza degli scenari e dalle tenere interazioni coi personaggi.

Durante la nostra run su Nintendo Switch Lite ci siamo – purtroppo – imbattuti in alcuni problemi tecnici davvero gravi, tra errori del menu, sbavature grafiche piuttosto importanti e bug che ci hanno costretti a ricaricare più volte per riuscire a portare a termine un incarico.

Inoltre, per ora il gioco offre caricamenti lenti e un frame rate spesso insufficiente per godersi appieno la particolarità del gameplay.

La maggior parte di questi errori, che speriamo vengano risolti a breve tramite il rilascio di patch correttive, è invece assente nella versione PC del gioco, a cui abbiamo dato uno sguardo e che ci è sembrata decisamente più fluida e con meno imperfezioni. Insomma, al momento la versione Switch non è la migliore a cui giocare, in attesa di nuove patch, e sarebbe meglio virare su quella per computer, decisamente meglio rifinita.

Nonostante ciò, la nostra esperienza con My Time at Sandrock è stata più che positiva. In una settantina di ore, quelle necessarie a portare a termine la storia principale del gioco, ci siamo goduti un gameplay rilassante e capace di intrattenere.

Malgrado le meccaniche di gioco già viste e ripetitive per design, le missioni della creatura di Pathea sono sempre piacevoli e non annoiano mai, complice un’ambientazione particolare e ricca di dettagli, una colonna sonora allegra e piacevole e un gruppo di personaggi a cui è impossibile non affezionarsi.

Con il suo aspetto spensierato e fiabesco, My Time at Sandrock tratta temi importanti – e oggi ancora troppo poco discussi – con una grande delicatezza e ingenuità, insegnando a chi gioca a prendersi cura del pianeta, a rispettare la natura e le persone.

La versione PC offre anche una modalità online multiplayer che consente di collaborare con un massimo di quattro giocatori allo sviluppo di una bottega da costruttore condivisa, per esplorare e rilassarsi insieme nella cittadina di Sandrock.

Voto Recensione di My Time at Sandrock | Recensione


8

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Gameplay divertente e mai stressante

  • Grande varietà di quest secondarie e mini-giochi

  • Ambientazione molto suggestiva

  • Personaggi secondari ben caratterizzati e a cui è impossibile non affezionarsi

  • Colonna sonora molto piacevole

Contro

  • Per ora, l'esperienza di gioco su Nintendo Switch è compromessa da bug ed errori grafici piuttosto importanti

Commento

My Time at Sandrock è il degno successore di My Time at Portia. Con un'ambientazione tutta nuova e delle meccaniche di gioco completamente rinnovate, il secondo capitolo della serie ci regala un gameplay rilassante, divertente e in grado di rendere gradevoli anche le tantissime missioni secondarie disponibili. Un gioco chill dall'atmosfera allegra e ottimista, che sa bene come farci mettere in pausa il mondo (quello vero) per qualche ora al giorno.
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