Mortal Shell Complete Edition | Recensione - Come se la cava su Switch?
Il prezzo dell'ambizione
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a cura di Gianluca Arena
Senior Editor
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Cold Symmetry
- Produttore: Playstack
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , PS5
- Generi: Gioco di Ruolo , Soulslike
- Data di uscita: 18 agosto 2020 - 4 marzo 2021 (PS5, XSX)
Tra le console presenti sul mercato, Nintendo Switch è probabilmente quella che all'interno della sua pur sterminata libreria di giochi può contare su un numero minore di esponenti del sotto-genere dei "soulslike", ovvero la progenie di titoli che hanno ripreso gli stilemi canonizzati da FromSoftware e dai suoi punitivi giochi di ruolo d'azione.
Ecco perché l'annuncio ed il rilascio – quasi a sorpresa ed estremamente ravvicinati tra loro, qualche settimana fa – della Complete Edition di Mortal Shell ci avevano incuriosito.
Abbiamo speso parecchie ore in compagnia del prodotto Cold Symmetry e siamo qui a dirvi com'è venuta la versione per la piccola di casa Nintendo, anche perché l'analisi si è rivelata meno banale e semplice di quanto avremmo pensato.
Non c'è due senza tre
Apriamo questa disamina con la consueta premessa che è d'uopo quando analizziamo dei port su Nintendo Switch o qualsiasi altra piattaforma: per un'analisi completa dell'opera di per sé, vi invitiamo a fare riferimento alla prima recensione.
Stavolta la raccomandazione è ancora più valida del solito, perché abbiamo già coperto il gioco in questione con ben due articoli dedicati (qui quello sulla versione next-gen), entrambi a firma dell'ineffabile Domenico Musicò, esperto redazionale di souls.
Dapprima al lancio, con tanto di voto, e poi, più recentemente, in occasione del rilascio della versione per console next-gen, vi abbiamo offerto un'analisi approfondita degli elementi di gioco e delle principali meccaniche di Mortal Shell, e per questo non torneremo su di essi in questa sede.
Come spesso accaduto negli ultimi anni, complice lo stratosferico successo commerciale di Nintendo Switch, che ha fatto moltiplicare port di vario tipo, ci dedicheremo solamente all'analisi degli eventuali contenuti aggiuntivi e, più nello specifico, dell'aspetto tecnico e prestazionale, fondamentali in un titolo come Mortal Shell, che si fonda sulla precisione dei movimenti e sul tempismo di colpi e schivate.
A livello di puro gameplay non è cambiato nulla, al netto delle modifiche e dei bilanciamenti apportati dal team di sviluppo nei mesi successivi al lancio.
i limiteremo a dire, per sommi capi, che Mortal Shell riprende in toto le idee e l'ossatura dei giochi FromSoftware, aggiungendo qualcosa di suo per dare alla minestra un sapore leggermente differente, quanto basta per distinguersi dalla massa di cloni che hanno invaso il mercato negli ultimi dieci anni.
Tutto ciò che c'è nel pacchetto
Come scritto in apertura, uno dei principali punti di forza di Mortal Shell su Switch è la mancanza di concorrenza, che risulta invece assai agguerrita sulle altre piattaforme dove il titolo Cold Symmetry era sbarcato in precedenza.
A meno di non ricorrere ad un cambio di prospettiva, passando alle due dimensioni e a titoli di qualità come Dead Cells, Ender Lilies e Blasphemous, i soli titoli in 3D che la console Nintendo può vantare sono la rimasterizzazione dell'originale Dark Souls e Ashen.
Alla luce di questo, chi amasse il genere e possedesse solo la piccola console ibrida potrebbe prendere in considerazione più seriamente la proposta ludica di questa Complete Edition, che include tutti i DLC (tanto gratuiti quanto a pagamento) usciti fin qui e tutte le migliorie al bilanciamento e alle hitbox che il team di sviluppo ha apportato con le patch correttive dopo il lancio.
Le aggiunte contenutistiche più significative sono tre, alla fine delle fiera: su tutte, il DLC Virtuous Cycle, che aggiunge un taglio spiccatamente roguelike all'avanzamento e allunga consistentemente il ciclo vitale del prodotto tramite una modalità separata da quella principale.
Da non trascurare poi il quinto personaggio giocabile, Hadern, maestro delle prime battute di gioco, che non era presente al lancio e che porta in dote uno stile di combattimento sensibilmente diverso da quello degli altri quattro, e l'aggiornamento Rotten Autumn, con un paio di quest aggiuntive e la modalità fotografica, tra le altre aggiunte.
A livello contenutistico, quindi, e nel rapporto tra qualità e prezzo, Mortal Shell Complete Edition soddisfa, tenendo anche conto che a breve sarà pubblicata anche la versione fisica (è già disponibile per le altre console, come vedete su Amazon) per quanti la preferissero a quella digitale oggetto di questa prova.
Bene ma si può fare meglio (e si farà?)
Anche su Switch, Mortal Shell utilizza una versione personalizzata dell'Unreal Engine 4, già protagonista di discrete performance sulla console ibrida della grande N: come da tradizione, i giochi che girano su questo motore offrono una qualità dell'immagine buona ma non eccezionale, perché la risoluzione adattiva è la prima arma che questo motore offre agli sviluppatori per far fronte alla minore potenza di calcolo della console ospite.
Giocando su una televisione 4K da 55", gli effetti della risoluzione dinamica sono immediatamente visibili, e, come accaduto già con il port di The Witcher 3, anche qui i valori scendono sotto la soglia fisiologica dei 720p nei momenti più concitati.
A beneficiare del passaggio al più piccolo schermo in modalità portatile è quindi soprattutto la qualità del colpo d'occhio generale, che risulta meno impastato e rende la fruizione in portabilità quella maggiormente consigliata, almeno dai nostri test.
I possessori di televisori full HD potrebbero comunque non notare eccessive sbavature anche giocando in modalità docked, ma ci sentiamo di sconsigliare quest'ultima opzione a quanti si siano già dotati di un pannello con risoluzione superiore, che mette maggiormente in risalto scalettature e texture poco definite.
Ci sono anche dettagli mantenuti in maniera inaspettata rispetto alle altre versioni: le fonti di luce dinamica e il motion blur, ad esempio, sono stati mantenuti e fanno la loro bella figura anche sulla piccola di casa Nintendo.
A livello di performance, il discorso è più articolato: durante la normale esplorazione e la maggior parte dei combattimenti il frame rate si mantiene piuttosto stabile a 30 fps, con cali percepibili ma mai impedienti, ma l'effettistica può far crollare questi valori anche in maniera significativa.
Quando alcuni nemici rilasciano nuvole velenose all'impatto, ad esempio, o muoiono per poi esplodere e danneggiare l'avatar del giocatore, si assiste a crolli verticali, seppure brevi, della stabilità, che, quantomeno al momento di redigere questo pezzo, rappresentano anche il principale tallone d'Achille della modalità Virtuous Cycle, in cui il maggior numero di schivate e l'approccio più rapido ai combattimenti causano non poche difficoltà al motore di gioco.
La forbice, per un gioco di questo tipo, è troppo ampia: si va da un minimo inferiore ai 20 fps ad un massimo di poco superiore ai 30, con spiacevoli effetti di screen tearing che si sarebbero potuti evitare bloccando il frame rate a 30 fps a monte.
Niente che un paio di patch mirate non possano sistemare, beninteso, e da questo punto di vista rimaniamo fiduciosi, visto il solido e continuato supporto post lancio che il team di sviluppo ha sempre dedicato alla sua creatura in tutte le varie incarnazioni.
Allo stato attuale delle cose, quindi, siamo a metà del guado, se così possiamo dire: che questa non sarebbe stata la versione migliore di Mortal Shell era palese sin dall'inizio, eppure, considerando tanto il lavoro di fino dello sviluppatore sulle altre piattaforme quanto la qualità di alcuni dei port visti recentemente sulla macchina Nintendo, ci rimane il dubbio che qualcosa in più potesse essere fatto per mantenere il framerate sempre sui 30 fps in maniera più consistente.
Per il resto, non abbiamo riscontrato problemi di altra natura: nessun crash ci ha rimandato alla dashborad di Switch, e non abbiamo notato artefatti grafici durante le scene di intermezzo, appesantite solamente dalla compressione necessaria per stipare tutti i contenuti in un file inferiore ai 6 GB – ovvero circa un terzo delle dimensioni di quelli relativi alle altre piattaforme.
Fortunatamente la suddetta compressione non ha influito sulla qualità della colonna sonora, che rimane sopra la media per quanto ci riguarda, e degli effetti sonori, molto utili, per quanti giocassero in cuffia, per localizzare minacce magari non immediatamente visibili a schermo o attacchi provenienti da nemici non inquadrati dalla telecamera.
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
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Tutti i contenuti fin qui pubblicati
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Buon sistema di combattimento
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Parecchia libertà nella composizione delle build
Contro
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Frame rate ballerino
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Compressione a tratti eccessiva