Monster Hunter World: Iceborne a caccia su PC - Recensione
La caccia ai gelidi mostri è aperta anche su PC: come si comporta il titolo Capcom?
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a cura di Luca Bianchi
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Capcom
- Produttore: Capcom
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE
- Generi: Azione , Gioco di Ruolo
- Data di uscita: 26 gennaio 2018 - 9 agosto 2018 (PC)
Monster Hunter World: Iceborne, uscito a settembre su PlayStation 4 e Xbox One, si è rivelata essere l’espansione che l’intera community di cacciatori stava aspettando, in grado di sistemare quelle carenze nell’endgame e nel bilanciamento che avevano impedito all’ultimo capitolo della famosa serie Capcom di raggiungere lo status di capolavoro.
Dai primi di settembre, il popolo dei cacciatori console sta solcando le Distese Brinose e si sta impegnando in quello che una volta veniva denominato g-rank (ora Master Rank), un ulteriore livello di difficoltà in grado di mettere alla frusta anche le abilità dei più temerari. Il popolo PC invece è rimasto nuovamente a bocca asciutta – e, esattamente come accadde con con il gioco originale, ha dovuto aspettare diversi mesi, in cambio di una versione sicuramente molto più godibile da giocare.
Il 9 gennaio è finalmente scoccata l’ora di Iceborne anche su Steam e, dopo una settimana e oltre 40 ore passate nel nuovo mondo, siamo finalmente pronti a dirvi con quanta cura sia stato realizzato questo porting.
Bufera di neve e fiamme
Diciamo fin da subito che, a livello contenutistico, questa versione PC appare identica alla controparte console di settembre.
Parliamo di settembre non a caso, dato che le varie aggiunte arrivate tramite aggiornamenti nei mesi passati arriveranno su PC solamente da febbraio, a cadenza mensile.
Precisiamo anche un’altra cosa: per quanto Iceborne venga catalogato e venduto come tale, non può semplicemente considerarsi un’espansione. I 40 euro richiesti per l’acquisto, infatti, aggiungono al titolo una mole di contenuti paragonabile a quella di un gioco completo, con una campagna principale terminabile in una trentina di ore abbondanti (affrontando solo gli incarichi principali) e un endgame in grado di intrattenere per centinaia di ore.
Nello specifico, Iceborne introduce un intero nuovo continente, con nuove zone come le Distese Brinose – area grande circa due volte le Guglie Selvagge – e un nuovo hub chiamato Seliana, che ha sovrastato Astera sotto tutti i punti di vista.
Capcom ha ascoltato attentamente le lamentele della community legate alla disposizione su più piani dei vari punti d’interesse, che costringevano i giocatori a inutili andirivieni fra le varie zone di Astera: per questo, con la nuova cittadina innevata ha cercato di raggruppare il più possibile la forgia, la cucina e i vari NPC con i quali è prassi interagire fra una caccia e l’altra.
La campagna principale di Iceborne ci farà rimbalzare continuamente fra le zone già viste e il nuovo continente, intervallando le varie cacce con cut-scene e dialoghi che tratteggiano un racconto ancora una volta abbastanza mediocre, ma comunque leggermente più interessante di quello visto nel gioco vanilla.
I nuovi mostri inseriti sono stupendi e, pur basandosi sugli stessi scheletri già utilizzati nel gioco base, riescono a stupire con un’aggressività e dei pattern d’attacco in grado di far sembrare i mostri del gioco base lenti e impacciati. Molte di queste nuove creature sono in realtà mutuate da precedenti capitoli della serie, ma è più legittimo considerarli graditi ritorni, piuttosto che un riciclo: pur mantenendo le stesse caratteristiche che li hanno resi noti (sia come move-set, sia come equipaggiamento craftabile con il loro loot), ci hanno stupito con una cura nelle animazioni straordinaria.
Oltre a queste nuove aggiunte, Capcom ha inserito molte varianti dei bestioni già esistenti, come il Tobi Vipera o l’Anjanath Tonante, semplici reskin (visivamente parlando) corredati però di nuove meccaniche e nuove abilità che li rendono un’esperienza decisamente diversa dalle loro versioni base.
Chiudono il cerchio delle nuove mosse, disponibili per quasi tutte le armi del gioco, e il rampino con il quale potremo attaccarci ai mostri e sferrare dei coreografici attacchi che danneggeranno (rendendo deboli) alcune parti, o che faranno cadere dei frammenti da usare successivamente con la fionda.
+ Endgame ampliato e bilanciato
+ Il salto grafico rispetto alle versioni console è impressionante
- Un bug può causare la cancellazione del salvataggio al primo avvio
- Il comparto narrativo resta mediocre, e ne avremmo fatto volentieri a meno
9.2
Monster Hunter World: Iceborne è esattamente l’espansione che tutti i fan di Monster Hunter stavano aspettando. Aggiunge un’enormità di contenuti, lima molti difetti, amplia il ventaglio di mosse disponibili e – soprattutto – dà nuova linfa vitale a un endgame sì ricco, ma non quanto quello dei vecchi Monster Hunter.
La versione PC si riconferma come la migliore: i 60 fps e la maggiore qualità visiva non sono semplici orpelli, ma riescono a migliorare significativamente l’esperienza complessiva. Sembrerebbe tutto perfetto, ma anche questa volta Capcom è caduta su un’ottimizzazione precaria e non è riuscita a limare alcuni pesanti bug che hanno fatto perdere diversi anni di vita a chi ci si è imbattuto.
Considerata però la celerità con cui problemi analoghi furono risolti con la versione vanilla del gioco, non ce la sentiamo di penalizzare troppo quella che è, a tutti gli effetti, una delle migliori espansioni degli ultimi anni e un must buy per tutti gli appassionati di Monster Hunter World.
Voto Recensione di Monster Hunter World - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Quantità di contenuti paragonabile a quella di un gioco completo
-
Endgame ampliato e bilanciato
-
Il salto grafico rispetto alle versioni console è impressionante
Contro
-
Scarsa ottimizzazione, con pesanti problemi di performance in alcune configurazioni
-
Un bug può causare la cancellazione del salvataggio al primo avvio
-
Il comparto narrativo resta mediocre, e ne avremmo fatto volentieri a meno