Il 2020 è stato un anno importante, per le protagoniste nel mondo dei videogame: come evidenziava un approfondimento di Wired lo scorso mese di ottobre, i creativi videoludici hanno proposto nel 18% delle loro storie un'eroina, a fronte del 23% degli eroi maschili e del 54% di videogame del 2020 in cui invece la scelta era affidata alle preferenze dell'utenza. Si tratta di un numero in forte crescita rispetto al 2019, dove le protagoniste rappresentavano solo il 5% dell'offerta videoludica uscita nei dodici mesi – e di un passo in avanti davvero importante, se pensiamo che solo qualche anno fa Remember Me non riusciva a trovare un publisher perché «non puoi avere una protagonista in un videogioco».
Vi ho già parlato (perdonerete la prima persona) abbondantemente dell'argomento in un articolo dello scorso agosto, dove raccontandovi molto di una storia personale in cui decine di giocatrici mi fecero sapere di essersi rilette, discutemmo dell'importanza delle protagoniste nei videogiochi – che faranno sentire a casa, mai più fuori posto, mai più eccezioni, le giocatrici di domani.
In occasione della Giornata Internazionale della Donna, dove è sempre buona cosa riflettere sui passi in avanti fatti sulla via dell'uguaglianza sociale slegata dal genere e sui tanti, tantissimi, rimasti ancora da fare, è a quelle protagoniste che vogliamo lasciare spazio.
Eccovi, allora, una carrellata di alcuni dei migliori videogiochi con protagonista donna: videogiochi che raccontano grandi avventure e che concentrano il viaggio su personaggi che non devono essere necessariamente la spalla di un altro, come succedeva un tempo. Icone del videogioco di oggi e pietre angolari, finalmente, delle videogiocatrici che verranno.
Migliori giochi con protagonista donna
- Hellblade: Senua's Sacrifice
- Control
- Shadow of the Tomb Raider
- The Last of Us - Parte II
- Dishonored 2
- Horizon: Zero Dawn
- The Walking Dead
- Half-Life: Alyx
- Resident Evil 2 e 3
- Mass Effect
Hellblade: Senua's Sacrifice
Nella mente di Senua
Un videogioco con protagonista femminile assolutamente da non perdere è Hellblade: Senua's Sacrifice. Mettendovi nei panni della guerriera celtica, e soprattutto facendovi vivere in prima persona tutto quello che succede all'interno della sua mente, Ninja Theory è riuscita a creare un universo coinvolgente e un personaggio di straordinaria umanità: una donna che evidenzia la sua forza e la sua vulnerabilità al contempo, insinuandosi dove i giocatori non potranno mai più dimenticarla.
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Control
I misteri della Oldest House
Dopo grandi personaggi come Alan Wake, del videogioco omonimo, Sam Lake e compagni hanno dato vita a Jesse Faden, protagonista dell'intrigante Control: questo shooter in terza persona vi porta all'interno della Oldest House, dove il Federal Buraeu of Control è alle prese con misteriosi fenomeni. Jesse, che è la nuova direttrice ma si trova in realtà lì per motivi personali, deve trovare la chiave di volta: degli avvenimenti inquietanti nella Oldest House e delle sue vicende. Per farlo, ha dalla sua un "dono", dei poteri che le permettono non solo di resistere alle possessioni che animano il palazzo, ma anche di usare la sua mente come un'arma. Ce n'è forse una più letale?
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Shadow of the Tomb Raider
Lara Croft all'ennesima potenza
Dopo la sua nuova gioventù, Lara Croft è tornata all'ennesima potenza in Shadow of the Tomb Raider che, complici anche i suoi scenari tra giungla e foresta, è quello della nuova trilogia che più ci ha rimandato con il pensiero ai capitoli tradizionali. La nuova Lara, ora più adulta rispetto all'avventura vissuta a Yamatai nel primo Tomb Raider, è ancora alle prese con la Trinità e deve risolvere il problema una volta per tutte. L'archeologa più famosa dei videogiochi, più inarrestabile che mai, riuscirà a salvare il mondo intero?
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The Last of Us - Parte II
Vette videoludiche
Quando si parla di protagoniste nei videogiochi, The Last of Us - Parte II è probabilmente la vetta raggiunta fino a oggi dal medium. I personaggi giocabili dell'opera di Naughty Dog non godono di edulcorazioni, di contorni rifiniti alle loro personalità e alle loro mancanze: sono donne a trecentosessanta gradi e portano sullo schermo il fatto che siamo straordinariamente lontane da quell'etichetta che ci vorrebbe tutte dedite alla grazia, alle emozioni più nobili, all'equilibrio. Ellie, e con lei gli altri protagonisti a prescindere da quale sia il loro sesso, sono persone vere, credibili, vive e per questo soggette a compiere scelte che non sono immediatamente identificabili come giuste o sbagliate: a volte, sembrano solo l'unica cosa da fare.
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Dishonored 2
I poteri di Emily
Se l'originale episodio della serie vi permetteva di vestire i panni di Corvo Attano, l'eccellente Dishonored 2 è un videogioco che non solo continua a splendere per il suo level design e il gameplay emergente reso possibile da Arkane Studios, ma anche per la capacità degli sviluppatori di rimescolare le carte: ecco che così, all'inizio della campagna, è possibile decidere se vestire i panni di Corvo o di Emily Kaldwin – che gode di poteri e abilità tutte sue, capaci di portare una ventata di novità nell'esperienza di gioco.
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Horizon: Zero Dawn
Sopravvivere a un futuro distopico
Quando Sony presentò Aloy, disse di volerne fare una nuova icona del mondo dei videogiochi. Con il successo di Horizon: Zero Dawn e i lavori in corso su Forbidden West, siamo piuttosto sicuri che questa visione si sia realizzata: la giovane e tenace guerriera dai capelli rossi si trova alle prese con un futuro distopico in cui la nostra civilizzazione è crollata e gli uomini devono condividere la vita – se ci riescono – con enormi robot ostili simili a dinosauri. È a questa realtà che si intreccia la vita di Aloy, che tanto ha imparato da chi è venuto prima di lei, e che tanto ancora deve imparare, una freccia scoccata (o non scoccata) alla volta.
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The Walking Dead
Il percorso di Clementine
The Walking Dead è un vero e proprio romanzo di formazione videoludico. Se nell'episodio originale le vicende della protagonista, Clementine, sono raccontate dal punto di vista di Lee, in tutti i successivi abbiamo potuto vestire direttamente i panni della giovane, vivendo attraverso i suoi occhi il mondo contaminato raccontato da Telltale Games. Una storia difficile da dimenticare, con una protagonista tra le migliori del videogame.
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Half-Life: Alyx
A tu per tu con Vance
Il ritorno roboante della serie di Valve, in Half-Life: Alyx, è passato per le mani di nientemeno che Alyx Vance, che dà nome al titolo. All'interno di un'universo in VR che riscrive la grammatica della tecnologia, vi ritroverete alle prese con una vicenda davvero all'altezza degli episodi usciti in precedenza e che, in un certo senso, vi farà domandare quello che state già pensando: quando avrò un altro Half-Life?
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Resident Evil 2 e 3
Una brutta giornata a Raccoon City
Il ritorno sugli scudi dei remake di Resident Evil 2 e di Resident Evil 3 ha portato con sé un'interessante costante: le coraggiose protagoniste delle vicende di Raccoon City. Così, se nel secondo episodio potete, come da tradizione, affrontare la campagna nei panni di Leon e in quelli di Claire, ecco che Resident Evil 3 è (quasi) interamente concentrato su una reinventata Jill Valentine, che dovrà risolvere il problema del Nemesis una volta per tutte.
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Mass Effect
L'indimenticabile comandante Shepard
Vogliamo chiudere la nostra rassegna di videogiochi con protagoniste femminili citando una trilogia (che tornerà presto con la Legendary Edition) dove, in realtà, era il giocatore a scegliere il sesso dell'eroe. Vogliamo parlare di Mass Effect, però, perché è uno dei primi casi in cui il comandante Shepard nella sua rappresentazione femminile è diventato famoso tanto quanto (se non di più) la controparte maschile. Così tanto, che Jennifer Hale – che ha dato voce a Jane Shepard – si è commossa a scoprirne il ritorno annunciato da Electronic Arts. Non ci sono grandi differenze tra il vestire i panni del comandante o della comandante della Normandy, ma la possibilità di esprimersi pienamente, in un futuro in cui quell'N7 è marchiato a fuoco sul petto dell'uniforme portata da una donna, ha tanto, tantissimo fascino per tutte le videogiocatrici. E, perché no, per tutti i videogiocatori.
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