Stiamo arrivando alla fine dell’anno e, oltre all’appuntamento dedicato al Calendario dell’Avvento, è giunto il momento di aprire con le danze degli Spaziogames Awards 2018.Eccoci dunque di fronte a un’altra grande annata di videogiochi, in cui cercheremo di trovare chi è riuscito a spuntarla in alcune categorie, alcune classiche altre un po’ più particolari. Le votazioni sono state svolte dall’intera redazione di Spaziogames.it, e siccome le nominations sono state collegiali, estrapoleremo da queste una classifica, per ogni categoria con i titoli più meritevoli, in ordine di numero di preferenze.Ricordiamo che la redazione di Spaziogames mostra delle preferenze e non esprime assoluti, perciò ci farebbe piacere scoprire le vostre preferenze nella zona dedicata ai commenti.
A questo link potrete trovare tutte le votazioni già svolte:Tutti i vincitori degli Spaziogames Awards 2018
Dopo Narrativa, Annuncio, Comparto Tecnico e Game as Service, arriviamo dritti a un Awards tipico seppur intrinsecamente particolare. Abbiamo infatti chiesto ai redattori di Spaziogames di valutare la direzione artistica dei giochi usciti durante l’anno. Ovviamente questa richiesta è stata interpretata diversamente a seconda del senso artistico di ciascuno, tra chi valuta più la tecnica e chi si fa coinvolgere più dalle emozioni. La classifica qua sotto è il risultato di queste votazioni.
11-11 Memories Untold – 5° Classificato
Il titolo si prende come obiettivo quello di raccontare le atrocità del primo conflito mondiale, tramite gli occhi di due uomini che incroceranno le loro vite sul fronte. Se sul piano narrativo c’è indubbiamente qualche problema, ad averci convinto è la qualità dell’art-design del gioco. Con un effetto “pennellata” dinamico molto originale, il titolo ha saputo affascinarci. L’evanescenza dell’immagine ci ha portati su un piano del ricordo che è arrivato a molti di noi e per questo motivo abbiamo voluto inserire questo titolo in questa classifica.
Octopath Traveler – 4° Classificato
Già nominato, seppur non vincitore, nella categoria miglior narrativa ritroviamo il classic RPG esponente di Square Enix. Il fascino della pixel art non è mai passato di moda e trovarla come portabandiera di un titolo del 2018, pur nostalgico dei bei tempi del 2D che furono, è stato sicuramente d’impatto per i nostri redattori. Non a caso alla cernita di fine anno, tra i tanti esclusi, siamo qui ad elegiorne i successi e concedergli un posto d’onore in classifica.
Red Dead Redemption 2 -3° Classificato
Stavolta ritroviamo Red Dead Redemptione 2 ma non in prima posizione: solo sul gradino più basso del podio. La direzione artistica di questo titolo è incredibile, fedele a rendere un West crepuscolare dalle tinte sempre più sbadite, a braccetto con il comparto grafico. Un lavoro magistrale che, se vogliamo, rimane all’interno dei binari della classicità ed è forse per questo che non è riuscito ad agguantare le due posizioni più elevate.
Return of the Obra Dinn – 2° Classificato
Dal creatore di Papers, Please, è arrivato il puzzle game più sorprendente di quest’anno. Un giallo ambientato al ritorno della nave Obra Dinn, una nave fantasma della compagnia delle indie orientali, che sorprende non solo per le sue trovate di gameplay, ma anche per uno stile artistico che osa più di quanto sia immaginabile. Il nero e il bianco si incastrano in una vista dei poligoni, quasi wireframe, che opprime ed esce dallo schermo come la pagina illustrata di un vecchio libro. Indubbiamente uno dei videogiochi più particolari di quest’anno. Podio obbligato.
God of War – 1° Classificato
Finalmente sopra il rivale: nella categoria dedicata alla direzione artistica vince God of War. Il gran titolo dei Santa Monica riesce nell’impresa di prendere un immaginario solido e stranoto per trasformarlo in qualcosa di totalmente nuovo. Kratos e l’Olimpo diventano Kratos e il Valhalla e la fusione tra questi due mondi è tanto riuscita da non averci fatto pesare il passaggio. Una direzione artistica fallace avrebbe trasformato un capolavoro in una barzelletta e l’onere che aveva sulle spalle il team era enorme con un passato del genere per l’IP. Forse è lo stesso rischio che ha dato ancora più valore a questo successo e ha portato in vetta God of War.