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Metroid Prime Remastered | Recensione – Un ritorno sorprendente

Nintendo lancia a sorpresa Metroid Prime Remastered, dopo mesi e mesi di rumor. L’esplorazione di Samus Aran su Tallon IV è una di quelle che vale la pena vivere?

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Informazioni sul prodotto

Immagine di Metroid Prime Remastered
Metroid Prime Remastered
  • Sviluppatore: Retro Studios
  • Produttore: Nintendo
  • Distributore: Nintendo
  • Piattaforme: SWITCH
  • Generi: Action Adventure , Sparatutto
  • Data di uscita: 08 febbraio 2023

Ascoltare la traccia del menu iniziale (questa, per intenderci) di Metroid Prime Remastered significa inevitabilmente entrare in una macchina del tempo piazzata sul 18 novembre 2002.

Si torna all’esordio su Nintendo GameCube di un videogioco destinato a diventare un instant classic, un capolavoro che insieme ad Halo: Combat Evolved aveva spiegato al mondo dei videogiochi come creare esperienze in prima persona su console supportate da un controller.

La saga di Microsoft per l’adrenalina, il gameplay energico e competitivo, quella di Nintendo per quanto riguarda le avventure esplorative e, ca va sans dire, i metroidvania in 3D.

Metroid Prime Remastered arriva a tanti anni dal repulisti di Metroid Prime 4, con uno shadowdrop inaspettato senza rappresentare un gancio per un episodio futuro perché Dread ha già incassato le sue meritatissime vendite da un bel pezzo. E non è neanche decisamente un franchise inedito come Hi-Fi Rush, che è entrato vivacemente in quattro tempi nel mondo del gaming.

Con questa situazione a corredo, l’assenza dei due capitoli successivi della trilogia attualmente dispersi e soprattutto ripensando al trattamento poco elegante che Nintendo ha riservato ai giocatori con Super Mario 3D All-Stars, era lecito approcciarsi ad una produzione con Metroid Prime Remastered con prudenza e una malcelata preoccupazione.

Invece il ritorno di Samus Aran, in attesa di nuove avventure, è una di quelle cose che potrebbe fare solo Nintendo nelle sue occasionali miopie comunicative.

Perché non solo Metroid Prime Remastered non è un porting 1:1 della versione Wii (che era a sua volta un porting, ovviamente) come era lecito aspettarsi, ma è anche un lavoro di rimasterizzazione fatto con cura che sfiora il concetto di remake in più occasioni. Pensare che sia stato lanciato con uno shadowdrop come se fosse un titolo qualunque è un peccato.

Ma andiamo con ordine e facciamo il punto della situazione, in attesa che il gioco arrivi anche in versione fisica dal 3 marzo 2023 (se interessati, potete già prenotarlo su Amazon).

Di nuovo nell'armatura

La modifica più ovvia riguarda i controlli, a cui il team di sviluppo ha lavorato tenendo conto della storia pregressa del titolo.

Metroid Prime su GameCube non utilizzava lo standard del doppio analogico per mantenere movimento e rotazione della visuale, come accade oggi per qualsiasi shooter su console. Con un raffinatissimo sistema di lock con il grilletto sinistro, però, permetteva di esplorare l’ambiente e combattere in un flusso di continuità solidissimo. Il porting su Wii accelerava il processo ulteriormente sfruttando il sistema di puntamento del Wii Mote.

Metroid Prime Remastered fa un ulteriore passo in avanti e implementa dei controlli da shooter classico, con l’analogico destro deputato al controllo della telecamera. Questo – insieme ad un level design ancora oggi di altissima qualità – rende la prima avventura 3D di Samus un titolo che non è invecchiato di un giorno.

Devo essere sincero, in alcuni frangenti ho fatto fatica a ricordare di essere di fronte ad un videogioco che ha vent'anni sulle spalle. Il loop fatto di esplorazione, enigmi, combattimenti, e ricerca di indizi e lore di gioco attraverso il visore scan è ancora oggi un meccanismo ad orologeria inattaccabile.

In più sono stati implementati i controlli basati sui sensori di movimento di Wii, che stavolta vengono supportati dai Joy-Con, quelli classici dell’era GameCube per i nostalgici, e anche un ibrido tra classico e sensori di movimento.

Anche volendosi aggrappare all’estetica di Metroid Prime Remastered per puntare il dito sul calendario del 2002, il lavoro di rimasterizzazione compiuto dal team di sviluppo rende ancora più sorprendente fare il conto degli anni passati dalla pubblicazione originale del titolo.

Metroid Prime Remastered... o Remake?

Se non fosse per il fatto che Metroid Prime Remastered propone, ovviamente, la stessa esperienza di gioco potrebbe essere definito quasi un remake, guardando al lavoro fatto dal punto di vista tecnico ed estetico.

Intanto il titolo viaggia a risoluzione massima con una fluidità all’epoca impossibile, che si riflette ovviamente sul gameplay. Esplorazione e combattimento sono ancora più fluidi e istintivi nel flusso di gioco, anche grazie ai caricamenti tra le stanze totalmente azzerati rispetto all’originale. Un videogioco dal quale è difficile staccarsi dopo un semplice sessione, oggi come all’epoca.

Metroid Prime Remastered è un gioco che brilla di una nuova luce grazie ad una rielaborazione totale dei colori, delle texture e degli effetti particellari e di illuminazione. Il ritorno dell’avventura su Tallon IV di Samus Aran non ha solo degli effetti migliorati, ma il team di sviluppo ne ha inseriti di inediti in varie occasioni e in tutto il corso dell’avventura.

Il braccio cannone e i colpi sparati da esso hanno dei pattern di illuminazione completamente rivisti. La stessa armatura di Samus ora esprime pienamente la suggestione di un grande esoscheletro di metallo, ben lontano dall’aspetto patinato e opaco della versione originale.

Gli ambienti sono stati ripensati anche nella geometria – soprattutto le stanze chiuse, che ora sono più coerenti e adatti alla visualizzazione in modalità 16:9 e con delle proporzioni più azzeccate. Le texture oltre ad essere state riproposte in HD sono, in alcuni casi, state ricreate per l'occasione. Processo valido anche per i modelli 3D e le animazioni, quasi completamente ricostruiti per adattarsi alla nuova fluidità.

L’aspetto rinnovato che senz’altro balza più all'occhio è il sistema di illuminazione che, in alcuni casi, stravolge in accezione positiva tutti gli ambienti di Tallon IV che avevate imparato a conoscere su GameCube e/o Wii. Un lavoro tale che “remastered” è un termine quasi denigratorio da affiancare a Metroid Prime.

Una proposta per avere un classico sempre a portata di mano, o scoprire per la prima volta il primo capitolo di una trilogia accademica che, speriamo, possa essere ampliata presto con il fantomatico Metroid Prime 4.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Un capolavoro classico ora con un gameplay più moderno

  • Rielaborazione estetica sorprendente che sfiora il remake

  • Proposta economica coerente con l’offerta

Contro

  • Dov’è il resto della trilogia?

Commento

C’è poco da aggiungere nel raccontare un videogioco che 20 anni fa ha settato molti degli standard attuali delle avventure in prima persona. Se non che, con Metroid Prime Remastered, ora è possibile riviverlo in una versione definitivamente migliore, perfetta, che rende giustizia ad un capolavoro degno di essere chiamato con l’accezione più fulgida del termine. Una vera sorpresa, un ritorno luminoso oscurato solo parzialmente dall’assenza di un pacchetto con la trilogia completa di Metroid Prime.
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