Mass Effect - Bring down the Sky

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a cura di Fabfab

Il concetto di Next Generation assume varie sfumature: la più evidente è quella di console più grosse ed ingombranti, di giochi dalla grafica più evoluta e sempre più spesso vicina al realismo. Tuttavia esistono mille aspetti di questa nuova generazione che sono stati appena toccati: uno di questi è l’introduzione delle espansioni, la possibilità – impensabile finora – di incrementare i contenuti di un gioco già uscito in vendita, avvalendosi della ormai sempre più diffusa linea veloce, oltre che della presenza dell’hard disk, un elemento prevalentemente da Pc divenuto ormai irrinunciabile sulle macchine di nuova concezione.Non è certo la prima volta che nuovi contenuti si rendono disponibili per un titolo del 360, l’apripista è stato Oblivion e da lì in poi è stato un susseguirsi di contenuti aggiuntivi. Perchè allora occuparsi di questo “Bring down the sky”? Non è ovvio? Perchè qui si parla di uno dei giochi più venduti ed amati di questa generazione, e perchè fin dalla sua prima uscita quest’espansione ha creato molte diatribe nella società dei videogiocatori, tra chi l’ha accolta con favore e chi è rimasto molto deluso. Vediamo allora di esaminarla nello specifico, in modo che ogni lettore possa trarre le proprie conclusioni sull’opportunità di un acquisto.

Terrorismo spazialeL’asteroide X57 è un corpo celeste ricco di giacimenti: per questo gli umani vi hanno installato una stazione mineraria, e ne stanno deviando la traiettoria, in modo da farlo orbitare attorno alla fiorente colonia di Terra Nova.Ma un gruppo di alieni ostili, i Batarian, capitanati dal crudele Balak, prendono il controllo della struttura, uccidendo quasi tutto il personale presente e modificando la traiettoria del corpo celeste, per farlo schiantare su Terra Nova e provocare così una strage.A chi rivolgersi in una situazione tanto critica? Ma ovviamente al comandante Shepard, il primo Spettro umano, l’unico in grado di intervenire con rapidità ed efficacia.Ma chi sono i Batarian? E perchè tanto odio nei confronti degli umani?

Direttamente dal LivePrima di cominciare una premessa: immagino che chiunque legga quest’articolo abbia già giocato a Mass Effect, quindi parlerò liberamente di trama e situazioni di gioco, siete avvertiti.Cominciamo dai dati meramente tecnici. Per giocare a “Bring down the Sky” basta avere 250mb di spazio liberi ed una connessione ad internet. Il pack si carica tranquillamente dal Live e costa 400 Microsoft Points, vale a dire all’incirca 5 euro. Una volta scaricato, il contenuto diventa immediatamente disponibile, ma per accedere alla nuova missione occorre avere un salvataggio di Mass Effect da quando Shepard diventa Spettro a prima della partenza per Ilos. In concreto durante questa fase nella mappa stellare del giocatore appare il sistema Asgard, che è dove si svolge la nuova missione. “Bring down the Sky” è disponibile sia in inglese, sia in una versione interamente doppiata in italiano: occhio dunque a non confondervi quando acquistate l’espansione.

Missione aggiuntivaAndando ora ad analizzare il pack nello specifico, più che di una vera e propria espansione in questo caso si deve parlare di una semplice missione aggiuntiva. “Bring down the Sky” assomiglia infatti molto alle numerose missioni secondarie che si affrontano durante il gioco, rispetto alle quali appare più varia e curata, ma di certo non all’altezza delle missioni primarie.Una volta atterrati col Mako su X57 le cose da fare sono le solite: si esplora la superficie alla ricerca di elementi non segnalati sul radar, si esplorano le quattro strutture presenti (in parte riciclate, in parte del tutto inedite), si combatte molto, si dialoga un poco. Come per il gioco originale, è possibile scegliere quale tipo di comportamento adottare: se dare priorità alla vita degli ostaggi ed agire con cautela, oppure se mirare unicamente all’eliminazione dei Batarian, a discapito di tutto il resto. La grafica è ovviamente la stessa, ma l’asteroide X57 è del tutto inedito e l’ambientazione esterna appare davvero bella. La sensazione di trovarsi su di un corpo vagante nello spazio è fortissima, guardando nel cielo si vedono fluttuare altri pezzi del planetoide, mentre all’orizzonte, enorme, si staglia Terra Nova, sempre più vicino, magnifico! Le strutture, invece, in parte riciclano quelle già viste nelle altre missioni, ma l’edificio centrale, in cui si svolge lo scontro finale, è del tutto inedito, pur se non molto grande.Per finire il doppiaggio italiano ricalca in toto quello del gioco originale, e quindi si attesta su altissimi livelli.Nel complesso l’esperienza non durerà più di un’ora, un’ora e mezzo al massimo e, come per tutte le altre missioni secondarie, non ha ripercussioni sulla trama principale del gioco. Una volta completato, verremo ricompensati con nuovi oggetti, punti esperienza e 50 punti per il Gamescore.

– Ambientazione d’impatto

– E’ bello tornare in azione con Shepard

– Prezzo contenuto

– E’ solo una missione secondaria

– Struttura in parte riciclata

– Non più di 90 minuti di gioco

Concludendo, questo “Bring down the Sky” è poco più di una missione secondaria allungata, buona per tenerci occupati ancora un’oretta e mezza nel magnifico universo di Mass Effect (tra l’altro regalandoci 50 punti aggiuntivi per il disturbo) e interessante perchè sembra porre le basi per una futura, ben più corposa, espansione, con l’introduzione della razza dei Batarian e del loro odio per i terrestri. Tutto sommato, visto anche il basso prezzo, lo considero un acquisto imprescindibile per ogni appassionato.

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