Marvel's Spider-Man 2 | Recensione - Doppio guaio a Manhattan
Marvel's Spider-Man 2 dona maggiore solidità alla serie e si rivela uno dei migliori giochi sui supereroi, ma non c'è stata la svolta che ci aspettavamo.
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a cura di Domenico Musicò
Deputy Editor
In sintesi
- Miglioramenti evidenti a gran parte dei sistemi di gioco.
- Uno dei migliori giochi sui supereroi.
- Sezioni stealth elementari e non proprio perfette.
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Insomniac Games
- Produttore: PlayStation Studios
- Distributore: Sony Interactive Entertainment
- Testato su: PS5
- Piattaforme: PS5 , PC
- Generi: Action Adventure
- Data di uscita: 20 ottobre 2023 (PS5) - 30 gennaio 2025 (PC)
Non ci sono grossi dubbi sul fatto che Marvel's Spider-Man 2 sia uno dei migliori videogiochi dedicati ai supereroi.
Non si tratta solo di un dato di fatto legato ai valori produttivi e alla qualità generale, ma anche del modo in cui riesce ad aderire al personaggio e a tutto ciò che gli ruota attorno senza note stonate.
Tra progetti andati in malora, altri che si sono rivelati ben al di sotto delle aspettative, e altri ancora classificabili come senza infamia né lode, è forse la sola serie Arkham a svettare in modo così netto su tutti gli altri.
Marvel's Spider-Man è l'altra punta di diamante, l'altra garanzia a cui è stato piuttosto semplice dare fiducia, soprattutto considerando il team di sviluppo al timone.
Marvel's Spider-Man 2 è però il terzo gioco di una serie nata ormai un lustro fa, che è quasi il tempo che intercorre tra una generazione e l'altra di console. La cultura dell'espansione degli orizzonti di gioco in termini contenutistici, senza aggiungere novità davvero di peso, è una consuetudine a cui siamo stati mal abituati da diversi anni.
Anche Insomniac e Sony hanno seguito questa linea, ma è impossibile non vedere come quest'ultimo capitolo sia la sublimazione di una saga che nel tempo è diventata sempre più solida e con poche sbavature.
Marvel's Spider-Man 2, una storia per due
Eppure non riusciremmo a immaginare un terzo capitolo principale con le stesse dinamiche e meccaniche di cinque anni fa, perché Marvel's Spider-Man 2 (trovate su Amazon la console in bundle col gioco) ci ha fatto comprendere come si sia arrivati a un punto di saturazione oltre il quale è complicato accettare di buon grado l'ennesima reiterazione della formula.
Anche durante l'avventura, questa sensazione di stanca farà capolino a più riprese, alternando ottimi momenti ad altri in cui si portano a termine molte attività col pilota automatico.
Alla luce di quanto accaduto nel primo capitolo e in Miles Morales, Marvel's Spider-Man 2 ospita adesso i due arrampicamuri in un'unica avventura che ingloba al suo interno una storia condivisa e diverse questioni personali dei due che sono rimaste giocoforza in sospeso. In una campagna principale che vi porterà via meno di quindici ore, i due Spider-Man dovranno fermare a tutti i costi il piano ordito da Kraven, determinato a sbarazzarsi di alcuni tra i più iconici nemici storici per motivi che chiaramente non vi riveleremo.
Marvel's Spider-Man 2 parte subito con grande spettacolarità, facendovi letteralmente volare tra i grattacieli di New York mentre affronterete Sandman nella sua forma più colossale. Si tratta del tipico "gancio" utile a stupire, a coinvolgere sin da subito il giocatore e a fargli pensare che se questo è solo l'inizio, allora bisognerà aspettarsi qualcosa di ancora più grandioso e fuori scala. La verità, naturalmente, è ben diversa, perché il racconto è come un ottovolante con dei picchi e dei momenti di stagnazione inframmezzati da segmenti di normalità molto più lunghi del previsto.
Parte della trama, degli sviluppi e in fin dei conti anche del finale non sono così difficili da intercettare in anteprima e, al di là di sparuti momenti inattesi, la storia preferisce non fare mai azzardi. Se il filone principale funziona, incuriosisce e ha le fasi della narrazione ben orchestrate, lo stesso non si può dire per gli elementi di contorno. Per esempio, Miles Morales subisce in modo piuttosto evidente le conseguenze del confronto con Peter Parker, rivelandosi in definitiva il personaggio meno interessante e con la storia più debole in assoluto.
Questo è davvero un gran peccato, perché la sua storia personale di vendetta e di ingiustizia avrebbe dovuto avere maggior respiro e centralità, mentre in realtà viene un po' banalizzata da consuetudini che gli fanno perdere forza e persino un po' di appeal. Molto meglio con quello che può – e deve – essere considerato lo Spider-Man principale, che ancora una volta tiene in piedi tutto senza particolari prodigi di sceneggiatura.
Parecchi momenti clou di Marvel's Spider-Man 2, soprattutto quelli più spettacolari, vengono però orchestrati seguendo il solito schema composto da QTE e passaggi dove viene richiesta l'azione del giocatore tramite interventi diretti che non cambiano alcunché di rilevante. Lo stesso avviene durante le fasi più strettamente legate al gameplay, in cui la scena avanza solo quando si porta a compimento una sequela di azioni scriptate dove tutto è gestito tramite acrobazie e colpi spettacolari obbligati.
Cosa avviene se non ci sono sussulti in grado di tracciare una linea netta tra il passato e questo nuovo capitolo? Non si può di certo far finta di nulla e affermare che in fondo va bene così, perché quando ogni scontro con l'abusato free flow system diventa un balletto di alternanza tra attacchi e semplici schivate, e quando le baruffe iniziano a venire a noia, è evidente che servirebbe un cambio di marcia. E serve anche per la gestione delle missioni secondarie, di cui ben poche riescono a sfuggire alla classificazione di mero riempitivo.
Evoluzioni e novità
Le migliorie e le aggiunte inserite in Marvel's Spider-Man 2 (potete acquistarlo su Amazon) puntano nella direzione di una maggiore varietà di alternative e approcci, assieme a una qualità delle traversate sensibilmente più marcata. Per esempio, la tuta alare, i lanci con le fionde giganti dai tetti per coprire rapidamente grandi distanze e le evoluzioni utili a velocizzare gli spostamenti sono senza dubbio elementi assai graditi e in fin dei conti migliorativi per l'esperienza di gioco.
Si vanno ad aggiungere a una maggiore fluidità, alla grande disinvoltura del comparto tecnico in cui non abbiamo mai notato singulti, e alla certezza che a un'esclusiva così di peso non manchi di certo la tipica direzione ormai nota degli action-adventure targati Sony.
Entrando nel menù, oltre alla mappa, ai gadget e a tutto quello che dal passato è tornato nuovamente, troviamo ben tre alberi delle abilità. Uno è condiviso e sblocca principalmente azioni che migliorano la mobilità, mentre gli altri sono sono stati cuciti addosso ai due eroi e seguono ramificazioni differenti.
Nella sostanza – in tutta franchezza – le differenze non sono così marcate, perché è come se certe abilità fossero dei re-skin applicati con risibili variazioni su Peter e su Miles, che al di là dell'effettistica e di alcuni concatenamenti non sono poi così diversi quando li controllerete.
Non potrete scambiarli sempre a vostro piacimento, perché il gioco tenderà a rendere effettivo il cambio solo durante dei momenti clou o quando la risoluzione di certe missioni diverrà una questione strettamente personale. Nelle secondarie, invece, in determinati punti sarete costretti a passare dall'uno all'altro quando richiesto. La serie di missioni a tema Mysterio è infatti dedicata a Peter, mentre altre possono essere portate a termine solo da Miles.
Poco male perché, come lasciato intendere prima, solo alcuni gruppi di missioni hanno davvero rilievo, soprattutto per il modo in cui sono state strutturate. Tutte le altre si riducono a essere una raccolta di collezionabili, una sorta di scazzottata a tempo, la richiesta di liberare delle zone da criminali, i soliti inseguimenti semplici semplici che si concludono puntualmente allo stesso modo e in pochi attimi, e tutta una serie di attività satellite che possono raddoppiare il tempo di gioco senza tuttavia essere mai significative o importanti nella sua economia.
Questo è un problema che la serie si porta appresso fin dagli esordi e che il team di sviluppo non ha mai voluto risolvere, pensando forse che la quantità giustifichi comunque l'assenza di una buona qualità media nel design delle missioni di contorno, a parte pochi casi.
Tutto il resto, come già detto, rappresenta un miglioramento che va a toccare ogni aspetto tecnico e di gioco, con poche sbavature che lambiscono alcuni modelli 3D e che mettono in risalto una minore cura gli elementi osservati da vicino.
Se infatti Marvel's Spider-Man 2 è molto godibile nella sua interezza, soprattutto quando si attraversano i distretti e tutto fluisce con leggiadria e senza incertezze, lo stesso non si può dire quando ci si sofferma sui dettagli.
Sconsigliamo ancora una volta di giocare in modalità fedeltà, che come negli altri giochi chiede un sacrificio troppo importante in termini di frame rate. Altro discorso, invece, con la modalità prestazioni, che sprigiona tutta la solidità degli FPS senza per questo abbassare di molto il dettaglio grafico.
A scanso di equivoci, vogliamo ribadire ancora una volta che Marvel's Spider-Man 2 è uno dei migliori videogiochi dedicati ai supereroi, ma è chiaro come si inizino a intravedere alcune crepe in una struttura che ha assoluto bisogno di essere svecchiata. L'uso intelligente del parry durante alcuni scontri, i gadget o gli attacchi speciali che offrono maggiori alternative, assieme a tutte le migliorie descritte, non possono bastare da soli a interrompere quel ciclo che si ripete ormai da molti anni, il quale riduce il gioco ad avere lo stesso scheletro con variazioni minime e non così strabilianti.
Voto Recensione di Marvel's Spider-Man 2 | Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
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Migliora tutti gli aspetti di gioco, dalla qualità della traversata al sistema di combattimento.
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Nel complesso, è uno dei migliori giochi dedicati ai supereroi.
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Buona storia, orchestrata coi giusti ritmi e senza mai tradire il DNA Marvel...
Contro
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... Anche se dalle vicende personali di Miles ci si aspettava decisamente di più.
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Le missioni stealth sono bruttine e deficitarie, ancorate alle schematicità degli anni duemila.
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Tante, troppe missioni secondarie inserite a forza per fare da riempitivo.
Commento
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