Marvel's Avengers | Video Recensione - Uniti si vince?
Marvel's Avengers offre una campagna in singolo e una modalità multiplayer da game as service che si svilupperà in futuro con nuovi contenuti. Scopriamo il gioco più ambizioso di Crystal Dynamics nella nostra recensione.
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a cura di Domenico Musicò
Deputy Editor
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Crystal Dynamics
- Produttore: Square Enix
- Distributore: Koch Media
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , PS5
- Generi: Azione , Avventura
- Data di uscita: 4 settembre 2020 - 18 marzo 2021 (PS5, Xbox Series X|S)
ATTENZIONE: Quella che leggerete poco sotto è la recensione della campagna e della base multiplayer su cui si poggia Marvel's Avengers. In futuro, naturalmente, torneremo sul gioco con altri articoli di approfondimento che analizzeranno la portata contenutistica dell'opera e la tenuta sul breve-medio periodo.
Marvel's Avengers viene definito come il gioco più grande e ambizioso di Crystal Dynamics, che tramite un game as service vuole tentare di tirare dentro l'impressionante numero di fan che sono stati letteralmente rapiti da uno dei più grandi fenomeni cinematografici e di massa degli ultimi anni. Il rischio dei game as service, come ampiamente dimostrato dagli ultimi esprimenti del genere non andati esattamente a gonfie vele, è che il pubblico possa stancarsi ben presto della formula e far scemare l'interesse fino a disertare i server, con gli sviluppatori che farebbero fatica a garantire un adeguato supporto.
Gli sviluppatori di Marvel's Avengers sono piuttosto convinti del fatto che col loro titolo questo non accadrà, e hanno già garantito una serie di nuovi contenuti post-lancio che saranno completamente gratuiti, rimpolpando quella che è un'offerta di base già di buon livello. La domanda però nasce spontanea: Marvel's Avengers è davvero in grado di misurarsi con la fama degli iconici supereroi e dar loro il giusto tributo? La risposta definitiva, considerando la natura del genere, potrà arrivare solo dopo questa recensione, ma già oggi ci sono tutti gli elementi per far comprendere ai giocatori se Marvel's Avengers è un progetto di altissimo livello destinato a durare nel tempo o se cade vittima di sin troppi errori e incertezze.
La storia e le missioni
La storia di Marvel's Avengers inizia durante l'A-Day, quando Capitan America, Iron Man, Hulk, Vedova Nera e Thor svelano il loro nuovo quartier generale a San Francisco, incluso l'Helicarrier alimentato da una fonte energetica sperimentale. Le celebrazioni si trasformano ben presto in un catastrofico incidente che provoca massicce devastazioni, danni ingenti per cui gli Avengers vengono ingiustamente accusati. Il tragico evento porta alla disgregazione del gruppo di eroi, fino a quando una ragazzina del New Jersey di nome Kamala Khan (Alias Ms. Marvel) scoprirà una scioccante cospirazione ordita dall'AIM, pronta a soggiogare la Terra con una minaccia di proporzioni bibliche.
Senza fornire ulteriori dettagli su una trama legata alla Terrigenesi e agli Inumani, sappiate che della campagna bisogna fare due netti distinguo: la qualità della narrazione e il design dei livelli viaggiano su due binari completamente diversi e non riescono mai ad appaiarsi al fine di garantire lo stesso standard qualitativo.
Evitando di prendere in considerazione le missioni secondarie, la campagna di Marvel's Avengers ha una durata che si aggira attorno alla decina di ore, rivelandosi narrativamente appena convincente, lontana dagli standard moderni e piena zeppa di filmati poco significativi e spesso inutili nell'economia di un racconto che ha come unici picchi la prima e l'ultima missione.
Se Marvel's Avengers si fosse mantenuto sui livelli qualitativi dell'apertura e della conclusione, oggi staremmo parlando di una valutazione della campagna di gioco completamente diversa, ma la verità è che quanto offerto da Crystal Dynamics è piuttosto blando, poco incisivo e persino al di sotto delle già poco impegnative (e spesso triviali) storie a marchio Marvel.
Ha certamente i suoi buoni momenti che faranno felici gli estimatori dei Vendicatori, alcuni scorci di grande spettacolarità, molto fan service e delle scene coerenti e funzionali alle missioni che verranno affrontate di lì a breve, pertanto da questo punto vista non c'è una sonora bocciatura, che al contrario risulta essere inevitabile per il level design.
Si consideri infatti che in Marvel's Avengers, dall'inizio alla fine, le missioni sono estremamente lineari, guidate, scriptate e ambientate in corridoi che talvolta vengono ben mascherati e altre volte proprio no, dando spesso la sensazione di muoversi lungo un budello restrittivo che è quanto di più lontano ci si potrebbe aspettare da un gioco di fine generazione.
Il design dei livelli si tira fuori da questa impasse solo quando offre zone generalmente più ampie, che però si limitano a grandi piazzali poco esplorabili e a imponenti edifici in cui bisogna soddisfare determinate condizioni per avere la meglio. Si tratta di una libertà illusoria che mette in luce una conclamata povertà di soluzioni e un level design davvero scolastico, risalente agli albori di ben due generazioni fa.
Se a ciò aggiungiamo un evidente riciclo delle aree e una ripetitività delle missioni ingiustificata, si capisce come ci sia ben poco da gioire per la campagna, schiacciata dal peso di un'arretratezza strutturale che si pone a distanza siderale dalle ambizioni che un gioco di simile portata avrebbe dovuto avere.
Gli Avengers e il sistema di combattimento
Al di là della prima missione che funge da showcase degli eroi e delle loro abilità, il primo personaggio di cui prenderete il controllo è Kamala Khan, chiamata a riunire gli Avengers dopo cinque anni dal disastro per affrontare la nuova minaccia. Ms. Marvel dispone di poteri polimorfi e può mutare il proprio corpo allungandosi, crescendo a dismisura con un'abilità speciale a tempo, ingigantire i propri pugni ed effettuare una sorta di schivata tramite la deformazione del proprio tronco e degli arti.
Trattandosi di un personaggio di supporto ha anche la possibilità di usare la guarigione al momento opportuno, mentre nei momenti in cui si è circondati risulta utile l'abilità di afferrare gli avversari e scagliarli via dall'area di combattimento. I suoi pugni allungabili non hanno una grande portata come gli altri eroi, e men che meno degli attacchi di Iron Man, personaggio decisamente ideale per il combattimento a distanza e la rapidità in volo che gli garantisce la supremazia aerea. Tony Stark può utilizzare la propria energia intrinseca per emanare raggi, usare l'armatura Hulkbuster per un breve lasso di tempo e fungere da supporto agli altri eroi che combattono a terra, spazzando via torrette mentre è in volo e sfoltendo le fila nemiche dove ce n'è più bisogno.
Vedova Nera è invece un personaggio molto agile ma con meno possanza, è equilibrato e possiede la capacità di combattere rapidamente a corpo libero, a distanza con le sue pistole e all'occorrenza sfruttare la capacità di rendere invisibile se stessa e gli Avenger che si trovano nei paraggi.
Stordisce rapidamente, può concatenare gli attacchi grazie all'uso del rampino ed è probabilmente l'eroe più tecnico da usare, persino più di Capitan America. Steve Rogers è un leader naturale e possiede anche abilità di supporto come il buff dei personaggi che gli stanno attorno, in grado di aumentare l'ammontare di danni inferti e colpi critici ai nemici. Ha grandi capacità difensive ed è un ottimo combattente, l'unico in grado di poter spedire indietro i proiettili al mittente.
Thor è invece con ogni probabilità il supereroe che in molti sceglieranno sovente durante le missioni, poiché è dotato di un equilibrio sostanziale in tutte le specialità; è possente e può volare, è rapido e agli attacchi mêlée può aggiungere i danni da elettricità, fondamentali contro le macchine. Hulk, come è facile immaginare, è il tipico tank inarrestabile: lento, devastante e in grado di subire un buon quantitativo di danni prima di capitolare, può andare in rage aumentando il quantitativo di danni e può caricare e afferrare i nemici per scagliarli addosso ad altri seminando devastazione ovunque.
Il problema di Marvel's Avengers è che le battaglie sono spesso troppo caotiche e confusionarie, la telecamera non sempre collabora e in non pochi casi vi ritroverete a fare solo button mashing da abbinare alle schivate prima di avere le mosse super caricate e sfogarle addosso a qualunque cosa si muova su schermo.
Ciò è consentito agevolmente a livelli di difficoltà bassi e medi, mentre è solo a quella più proibitiva che si può davvero usufruire di tutto ciò che il team di sviluppo ha messo a disposizione per ottenere il meglio da ogni sfida: in questo caso specifico le evasioni, i parry e i counter giocheranno un ruolo chiave, e avrà più senso scegliere con attenzione in che modo si vuole far progredire il proprio eroe e le abilità associate. Abilità che, di base, hanno dei comuni denominatori con delle logiche varianti legate alle attitudini degli diversi Avenger.
Ci sono poi quattro tipologie di equipaggiamenti diversi reperibili nei campi di battaglia, con alcuni più rari che possono essere trovati all'interno di alcune casse o rilasciati da nemici facoltativi più potenti. Man mano che progredirete dovrete sbarazzarvi di quelli vecchi per lasciare l'inventario libero o potenziare quello che avete in dotazione, ma quest'ultima è un'operazione poco consigliata per via della rapidità con cui si entra in possesso di pezzi migliorati e più performanti.
Multiplayer e comparto tecnico
Com'è facile immaginare, il destino di Marvel's Avengers è interamente nelle mani della solidità del multiplayer e dei contenuti futuri, che dovranno dare sempre ottimi motivi ai giocatori per prolungare il loro periodo di permanenza all'interno dei server.
L'iniziativa Avengers – nome dato alla modalità multiplayer – prevede partite fino a quattro giocatori, con possibilità di schieramenti misti tra umani e IA qualora non si dovesse trovare il numero ideale di partecipanti oppure in solitaria mentre si è affiancati da bot. Dal tavolo strategico è possibile selezionare la tipologia di missione che si vuole affrontare, avendo bene in vista lo scarto che intercorre tra il livello del giocatore e quello dell'attività da portare a termine.
Alcune sono attualmente fuori portata ed è necessario che i giocatori si impegnino per molte ore prima di potersi anche solo avvicinare alla possibilità di avere la meglio, e ciò apre inevitabilmente una breccia tra chi acquisterà il gioco per il nome che porta e per i personaggi che consente di usare, e tra coloro che invece vorranno davvero andare a fondo e supportare il gioco.
Il successo di Marvel's Avengers è però una grande incognita, e sebbene siano molte le varianti delle missioni, con alcune che appaiono una volta a settimana e altre che potranno essere affrontate solo quando ci si avvicinerà al level cap attualmente fissato a 150, è impossibile non cadere nella trappola della ripetitività tipica di quei giochi che in un certo senso costringono i giocatori a cimentarsi nelle stesse missioni pur di fare grinding e ottenere continuamente gli equipaggiamenti migliori.
Questo sistema potrebbe ovviamente scoraggiare molti utenti, soprattutto se Marvel's Avengers non dovesse tenere botta fino ai nuovi contenuti, che al momento rimangono un'incognita non da sottovalutare. Ottima invece la scelte di relegare le microtransazioni ai soli elementi estetici e a quelli di contorno, mentre il resto è acquisibile (talvolta con fatica) semplicemente affrontando un gran numero di partite. Nonostante il numero estremamente limitato di partite online finora effettuato, la formula sembra poter funzionare a sufficienza, pur con tutti i difetti messi in rilievo nella campagna e quelli strutturali del gioco, ai quali si aggiungono alcuni singulti tecnici.
Marvel's Avenger è afflitto da una media quantità di bug e glitch che si presentano a più riprese, soprattutto durante le collisioni e quando si manca un appiglio, col rischio di assistere ad alcune scene in cui il giocatore s'incastra nello scenario.
Abbiamo provato il gioco su una PS4 standard e il frame rate si è rivelato piuttosto instabile nei momenti in cui il numero di avversari su schermo diventa imponente, mentre il calo degli fps sfiora quasi il blocco del gioco (che talvolta avviene) nei momenti di transizione tra una scena e l'altra, come se il motore grafico s'ingolfasse al punto di non riuscire a gestire la mole computazionale.
Altri bug minori, ma non meno fastidiosi, hanno fatto capolino durante la nostra prova: nella parte finale dell'avventura i personaggi parlavano in inglese per poi riacquisire la conoscenza della lingua italiana, mentre altre volte ci è capitato che dopo un paio di checkpoint il gioco andasse al rallentatore. Questi ultimi sono dei problemi facilmente sistemabili con delle patch, mentre sul resto difficilmente riusciamo a transigere.
E non ci riusciamo nemmeno col comparto artistico, che ha delineato dei personaggi dalle fattezze piuttosto anonime e non in grado di bucare lo schermo. Sebbene si tratti di una visione autoriale ben precisa, già messa in difficoltà dal pesante retaggio cinematografico, non si può fare a meno di notare quanto tutto abbia un aspetto sin troppo generico per incontrare i gusti di chi è stato abituato sin troppo bene dai fumetti.
Al di la di ciò, su Marvel's Avengers non solo grava la spada di Damocle di un genere che deve proporsi al pubblico in maniera sopraffina per avere il massimo della presa e assicurarsi un grande successo nel tempo, ma anche di una discreta base di partenza non così stabile per garantire la solidità di cui l'intero progetto avrebbe avuto bisogno.
Acquistando la Deluxe Edition di Marvel's Avengers in versione PS4, avrete accesso ai costumi di ossidiana di tutti i supereroi, un mese di abbonamento a Marvel Unlimited e la possibilità di aggiornare il gioco alla versione PS5.
Voto Recensione di Marvel's Avengers - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
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Grande personalizzazione degli eroi, sufficientemente diversificati per stile di combattimento e tipologia
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Buona varietà delle missioni nel multiplayer...
Contro
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... Ma si avverte la ripetitività già dopo poche partite
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Struttura della campagna deludente e a corridoi, guidata e sin troppo lineare
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Base di partenza non eccelsa, con l'incognita rappresentata dai nuovi contenuti