Circa sei mesi fa avevamo conosciuto Lincoln Clay e la sua New Bordeaux fatta di violenza, discriminazione e negazione dei diritti umani e civili su base razziale; tutti ingredienti che hanno fatto di Mafia III un titolo delle indubbie qualità narrative, che cadeva però vittima di un comparto tecnico claudicante, una IA assai deficitaria e una ripetitività delle missioni sin troppo evidente.
Al contrario di quanto avviene con altre produzioni, in cui i DLC arrivano solitamente a breve distanza dall’uscita del gioco, l’opera di Hangar 13 ha avuto bisogno di più tempo per accogliere i contenuti aggiuntivi, per ovvi motivi legati alla gran mole di problemi presenti al lancio (che tutt’ora, seppur in misura minore, permangono).
Run, baby, run!
Al di là di una patch che sistema alcuni dei difetti più critici, una demo arrivata in colpevole ritardo e una programmazione dei contenuti scaricabili ancora non chiara, Mafia III tenta una sorta di rilancio attraverso “Faster, Baby!“, primo dei tre DLC previsti per approfondire il mondo di gioco creato da Hangar 13.
L’espansione in questione mette a disposizione un nuovo paesino rurale di campagna chiamato Sinclair Parish, situato a ovest del Bayou. Che abbiate già vissuto e risolto le vicende legate ai Marcano o che siate appena all’inizio, non fa differenza: una volta superata la prima fase, ossia da quando potrete reclutare il vostro team ed esplorare liberamente la mappa, potrete accedere alla nuova area, teatro di una storia legata all’odio razziale ingiustificato e gratuito.
Tutto comincia quando un leader locale che si batte per i diritti civili viene assassinato a sangue freddo dallo sceriffo “Slim” Beaumont, un’autorità corrotta su cui l’uomo stava indagando. Clay, in contatto con Charles “La Voce” Laveau, decide di occuparsi della faccenda a suo modo, facendosi accompagnare per l’occasione dalla conturbante e risoluta Roxy.
Sebbene le new entry – e in particolare lo sceriffo – abbiano un buon impatto scenico e siano tutto sommato ben caratterizzati, il modo in cui viene presentata e sviluppata la storia ridimensiona sin troppo quanto di buono viene proposto, soprattutto per via di un racconto esposto in maniera sin troppo sbrigativa e poco approfondita. Si consideri, a tal proposito, che in circa un’ora e mezza avrete già completato i contenuti legati alla storia, costituiti da un paio di missioni principali che si configurano come una variante rispetto a quelle ormai solite che i giocatori hanno imparato a conoscere a menadito. Il resto del pacchetto offre invece altre missioni facoltative che non si discostano da quelle già viste nell’avventura principale (le cosiddette fetch quest).
Il braccio violento della legge
Il DLC si concentra in particolar modo su delle sezioni a bordo di automobili, mettendo in risalto diverse meccaniche di gioco di cui è possibile disporre alla guida. Durante gli inseguimenti, le fughe e le manovre di evasione al volante è infatti possibile usare le granate mentre la nostra compagna di disavventure spara ai veicoli della polizia; usufruire di innumerevoli rampe di lancio per esibirsi in spettacolari voli, distruggere parti dello scenario (come richiesto da una specifica missione) e, ancora, attivare la guida al rallentatore per affrontare più agevolmente le curve o infilarsi in strette stradine. Al di là di un po’ più di pepe nelle missioni, che potrebbero divertirvi durante i primi minuti, “Faster, Baby!” non ha in effetti molto da offrire, con l’aggravante rappresentata dalle criticità del gioco di base, rimaste sostanzialmente invariate.
Durante le sezioni a piedi in cui bisogna introdursi in edifici o affrontare gruppi di nemici, vi renderete conto di quanto i problemi emersi in sede di recensione ritornino “in grande spolvero”, con tutte le conseguenze che ne derivano. Il livello di sfida rimane pertanto troppo basso, con l’intelligenza artificiale che si dimostra ancora una volta inadeguata per un gioco di alto profilo come Mafia III: è possibile attirare a sé i nemici prima di farli fuori e, nella maggior parte dei casi, mentre si avvicineranno a voi da veri sprovveduti, non vedranno nemmeno i corpi dei loro compari a un palmo dal proprio naso. Più in generale, dunque, le patch non fanno notano progressi significativi e i bug sono ancora presenti in gran numero.
Su “Faster, Baby!” – oltre a informarvi che vi dà accesso a nuove vetture, abiti e un’arma per Lincoln – possiamo solo aggiungere in ultima analisi che si tratta di un’espansione dai contenuti piuttosto risicati, soprattutto se si considera il prezzo a cui viene venduta (15 euro).
– Una nuova zona da esplorare
– Discreti i nuovi personaggi
– Prezzo troppo elevato rispetto ai contenuti offerti
– La storia è raccontata in maniera sin troppo sbrigativa
In attesa dei prossimi due DLC, che speriamo possano essere più corposi e interessanti, su “Faster, Baby!” c’è davvero poco per cui esaltarsi. Si tratta di un contenuto aggiuntivo poco soddisfacente, in grado di offrire una mini storia poco elaborata e approfondita ma con dei discreti personaggi. Le missioni sulle autovetture, sebbene riescano a divertire durante i primi minuti, devono chinare il capo di fronte ai difetti che il gioco di base si porta dietro suo malgrado: li ritroverete tutti quando Lincoln scenderà dalla vettura e dovrà fare, in definitiva, tutto ciò che lo scorso ottobre vi ha già mostrato.