Little Goody Two Shoes | Recensione - Fiaba a tinte horror
Little Goody Two Shoes è un'avventura con elementi RPG che amalgama perfettamente fiaba, amore e horror: vediamo come nella recensione.
Advertisement
a cura di Nicolò Bicego
Redattore
In sintesi
- Un'avventura ben confezionata, che offre un gameplay completamente diverso tra giorno e notte.
- Mescola piuttosto bene molti generi diversi, dall'avventura grafica al gioco di ruolo, passando per il dating sim.
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: AstralShift
- Produttore: Square Enix
- Distributore: Square Enix
- Testato su: SWITCH
- Piattaforme: PC , SWITCH , PS5 , XSX
- Generi: Gioco di Ruolo , Avventura
- Data di uscita: 7 novembre 2023
Ogni mese, gli store digitali delle nostre console sono invase da nuovi giochi: tenere traccia di tutto quello che esce diventa quindi molto difficile, e a farne le spesse talvolta sono anche dei giochi che, in realtà, meriterebbero molta più attenzione di quanta ne ricevono.
Ed è questo il caso di Little Goody Two Shoes, disponibile su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One, Nintendo Switch e PC.
Si tratta di un’avventura grafica con elementi RPG dalle tonalità fiabesche, che nasconde però un cuore molto più oscuro di quanto possa sembrare in un primo momento: scopriamolo insieme.
I virtuosi saranno premiati
Partiamo dalla storia di Little Goody Two Shoes, che prende il nome da una fiaba per bambini pubblicata nel 1765, attribuita a Oliver Goldsmith, sebbene non vi sia completa certezza su chi sia il vero autore della storia.
“The History of Little Goody Two-Shoes”, questo il titolo originale, narra di una ragazza orfana (“Goody”, abbreviativo di Goodwife, era un modo formale di rivolgersi ad una donna, sostituito nel tempo dalle forme Miss, Mrs., Ms.) di umili origini, di nome Margery Meanwell.
Si tratta di una fanciulla tanto povera quanto buona: la sua sfortuna nella vita è stata tale da non permetterle di comprarsi neanche una seconda scarpa, motivo per cui deve accontentarsi di una. Questo fino a quando un uomo ricco non le regala una seconda scarpa; l’evento riempie Margery di una gioia tale da spingerla a raccontarla a tutti nel villaggio.
Crescendo, Margery diventa una insegnante, e infine si sposa con un ricco vedovo. Il suo essere virtuosa, insomma, è stato ricompensato: era questo l’insegnamento che la fiaba voleva tramandare ai bambini, e si tratta di un tema piuttosto comune nella narrativa fiabesca dell’epoca.
Ecco, la storia narrata nel gioco c’entra ben poco con la fiaba che vi abbiamo riassunto in poche righe, anche se ci sono alcune similitudini. Vestiremo infatti i panni di Elise, una ragazza che ha da poco perso la nonna, l’unico essere umano con cui sia cresciuta; anche Elise, dunque, è orfana e povera come Margery.
E allo stesso modo, Elise passa il tempo aiutando gli abitanti del villaggio di Kieferberg, sebbene il suo più ardente desiderio sia quello di diventare un giorno ricca e non dover più sgobbare per aiutare i suoi vicini.
La sua vita prende una strana piega dopo due eventi ravvicinati: nel suo giardino, trova un bellissimo paio di scarpette rosse; come se non bastasse, in una notte buia e tempestosa scopre che qualcuno è stato a casa sua. Si tratta di una ragazza, di nome Rozenmarine, a cui Elise si affeziona immediatamente.
Ben presto, nel villaggio cominciano ad accadere cose strane, ed il sospetto si dirige inizialmente verso Rozenmarine, che potrebbe essere una strega. Così, mentre il cuore di Elise si divide tra la misteriosa Rozenmarine, la gentile Freya e la sua amica d'infanzia Lebkuchen, la ragazza scoprirà che nel bosco si celano orrori molto più grandi di quanto avrebbe mai potuto sospettare.
Già nella storia potete vedere come Little Goody Two Shoes mescoli diversi elementi: un po’ fiaba, un po’ storia d’amore, un po’ horror. Inizialmente eravamo poco convinti di questo mix, ma è incredibile come gli sviluppatori siano riusciti ad amalgamare tutte queste anime senza farle cozzare tra di loro, rendendo il gioco un’esperienza varia ma estramamente coerente e soddisfacente.
Abbiamo apprezzato in particolar modo la resa delle tre storie d’amore: tutte e tre risultano ben scritte e costituiscono una buona occasione per approfondire i personaggi. Complice queste scelta, il gioco presenta numerosi bivi e finali multipli, che saranno un buon incentivo per rigiocare l’avventura, o quantomeno per approfittare del generoso numero di slot di salvataggio offerto dal titolo.
Esteticamente, il gioco adotta uno stile pixel art davvero deliozoso, che si sposa benissimo con le tematiche e i toni dell’avventura. Anche qui, è incredibile come la direzione artistica riesca a passare senza alcun intoppo da un perfetto scenario da favola a momenti che sembrano partoriti da incubi grotteschi, senza far scontrare questi due frangenti tra loro.
Il character design è fortemente ispirato agli shoujo degli anni ’90; francamente è uno dei pochi aspetti che abbiamo trovato un po’ straniante rispetto al resto, ma può essere tranquillamente dovuto al gusto personale, e magari altri giocatori non lo troveranno così fuori luogo.
La nostra prova si è svolta su Nintendo Switch (la trovate su Amazon nella splendida versione Oled) e non abbiamo rilevato alcun tipo di problema. È chiaro che si tratta di un gioco poco esigente, per usare un eufemismo, ma fa sempre piacere constatare che anche la conversione per la piattaforma meno potente sia stata gestita con la cura che meritava.
Ottima anche la colonna sonora, che riesce a ricalcare perfettamente i toni del gioco, momento per momento.
Le buone azioni di Little Goody
Passiamo quindi al gameplay di Little Goody Two Shoes (che potete acquistare grazie alle gift card di Amazon). Come vi abbiamo anticipato, si tratta di un’avventura grafica con elementi RPG, e con una vena da dating sim. Durante le prime ore di gioco potreste sentirvi sopraffatti dal quantitativo di attività da tenere a mente, ma vi possiamo assicurare che si tratta solo di un’impressione, e che poco dopo avrete un’assoluta padronanza delle meccaniche di Little Goody Two Shoes.
Il gioco si divide in giornate, a loro volta suddivise in lassi di tempo. La differenza principale è quella tra il giorno e la notte.
Durante il giorno, vi recherete al villaggio di Kieferberg, per dare una mano agli abitanti in cambio di oggetti e denaro. Ogni volta che vi dedicherete ad un lavoretto passerà del tempo, facendo così progredire la giornata.
Per aggiungere pepe a queste sezioni, gli sviluppatori hanno reso con un mini-gioco di stampo arcade ciascuna attività disponibile. Abbiamo trovato quest’idea davvero azzeccata, perché rende tutte le attività più divertenti, spingendo anche a migliorarsi per ottenere più ricompense dagli abitanti.
Certo, non ci sono molti mini-giochi e dopo un paio di giornate li avrete visti già tutti, ma l’idea è sicuramente ottima.
Spesso sarete anche chiamati ad interagire con gli abitanti del villaggio in dialoghi a scelta multipla, dato che ben presto cominceranno ad avere dei sospetti su chi possa aver dato inizio alla serie di strani eventi che affligge il villaggio.
Durante il giorno, dunque, dovrete gestire bene il vostro tempo anche per via delle risorse: ogni notte, infatti, Elise consumerà del cibo, e rimanere senza vi porterà al game over. E ci sono anche altri oggetti di cui avrete bisogno, come i fiammiferi.
Dopodiché, arriva la notte, e con la notte il gioco cambia completamente faccia anche dal punto di vista del gameplay. Sostanzialmente, vi ritroverete ad attraversare veri e propri incubi, in cui sarete chiamati a risolvere enigmi e a difendervi dagli spiriti e dalle creature che infestano questo mondo.
Queste sezioni sono probabilmente le migliori ma anche le più frustranti del gioco. Gli enigmi, infatti, risultano spesso fortemente trial and error; considerando che, mentre cercherete di risolverli, sarete infastiditi da nemici che vi possono fare danno, vi ritroverete spesso a voler ricaricare un salvataggio precedente.
Questo succede anche per via dei fiammiferi, fondamentale per muoversi nel buio, ma anche limitati: esaurirli significherà sostanzialmente dover ricaricare. Il gioco, in effetti, vi consiglierà fin dall’inizio di fare scorta di fiammiferi e di utilizzare ogni slot di salvataggio; date ascolto a questi suggerimenti, perché vi torneranno molto utili e vi aiuteranno a rendere meno frustranti le notti.
Non c’è molto altro da dire su Little Goody Two Shoes: il gioco mantiene più o meno inalterata questa struttura per tutte le sue dieci ore di durata. Come vi abbiamo anticipato, ci sono molti motivi per rigiocare l’avventura, e la durata limitata è un ulteriore incentivo per fare altre partite.
In definitiva, Little Goody Two Shoes è una piccola gemma che non ci saremmo aspettati di incontrare. Al gioco manca quel qualcosa in più per poter fare un salto di qualità e ambire a valutazioni anche superiori, ma già così si tratta di un ottimo lavoro che ha qualcosa da dare a tutti gli amanti delle avventure – in particolare se si amano le atmosfere fiabesche e/o quegli horror sottili e subdoli dove niente è come sembra. Il team AstralShift ha dimostrato di saperci fare con questo genere, e non vediamo l’ora di scoprire quale sarà il loro prossimo progetto.
Le Migliori Offerte per Little Goody Two Shoes
Voto Recensione di Little Goody Two Shoes | Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Amalgama perfettamente diversi stili, narrativi, estetici e di gameplay
-
Storia e personaggi intriganti...
Contro
-
... ma manca quel qualcosa in più per essere davvero memorabile
-
Alcuni enigmi sono fin troppo legati al trial and error
Commento
Advertisement