LG OLED CX, la next-gen dei televisori per PS5 e Xbox Series X?
Il televisore più indicato per gli utenti next-gen? Lo abbiamo provato e...
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a cura di Paolo Sirio
Ad ogni salto generazionale, il gaming richiede un aggiornamento delle proprie postazioni, con alcune componenti che sono più “vistose” e per questo costose da potenziare. Ovviamente, per quanto riguarda il mondo console, parliamo delle piattaforme in sé, da acquistare (nel sempre più raro caso che siano disponibili per l'acquisto, s'intende) in barba agli investimenti fatti soltanto pochi anni prima per potersi godere il massimo dell'esperienza videoludica corrente e futura.
Ma parliamo anche dei televisori, che vivono ormai simbioticamente il loro rapporto con i videogiochi e in certi momenti li aspettano, in altri premono sull'acceleratore per spingerne le innovazioni (com'è stato per il 4K e l'HDR) e inaugurare così pure loro una generazione tutta nuova.
Nel caso di PS5 e Xbox Series X|S, siamo tutti a conoscenza dei ben noti problemi delle due console nel mostrare il loro lato davvero next-gen, complici gli inghippi logistici legati o meno alla pandemia e alla carenza di titoli propriamente di nuova generazione che è tipico dell'uscita di prodotti del genere (sebbene non al day one ma soltanto in una fase successiva, quella del primo anno di vita).
Questo non vuol dire, però, che non abbiano entrambe gettato le basi per sfruttare in un futuro a medio e lungo termine gli ultimi ritrovati tecnologici, tra cui i 120 fotogrammi al secondo – una prerogativa in passato soltanto del PC gaming – uniti al 4K al quale facevamo riferimento poc'anzi e che si spera sia sempre più “vero” e non upscalato come abbiamo visto capitare spesso nella mid-gen scorsa.
Da questo punto di vista, e qui prendo fugacemente la parola al di là dei tecnicismi, mi ero preparato alla next-gen con un nuovo monitor PC che supportasse i 120fps e l'avevo affiancato al mio televisore 4K ormai di fascia media perché sapevo che quest'accoppiata – oltre ad essere più economica – mi avrebbe potuto servire in tutte le mie declinazioni videoludiche, che fossero le nuove console sugli sparuti giochi che supportano i 120fps o il PC che a quelle vette ci può arrivare all'incirca regolarmente.
Ovviamente, queste considerazioni sono venute meno quando LG ci ha proposto di provare il suo ultimo OLED della linea CX da 48”, l'OLED55CX6LA, un televisore propriamente next-gen che non ha bisogno di alcun compromesso o dispositivo ausiliario che debba compensarne e risolve, in un colpo solo, tutti i dubbi che potreste avere riguardo all'acquisto di un televisore che supporti appieno la vostra nuova console. Se c'è qualche tecnologia che esiste ad oggi su PS5 e Xbox Series X, l'ultimo TV di LG la supporta e lo fa in maniera brillante.
Esperienza senza compromessi e super intelligente
Quella proposta dall'OLED55CX6LA è un'offerta premium e next-gen senza alcun compromesso. Come abbiamo anticipato, i pannelli in circolazione che non supportino il nuovo standard dell'HDMI 2.1 non riescono a portare a casa il traguardo del 4K a 120fps, ponendo una scelta tra l'uno o l'altro; con il televisore LG, che rappresenta non a caso l'ideale non a caso per i gamer e fa parte di una rosa ancora limitatissima di dispositivi che non devono chiudere un occhio su questa o quella mancanza, entrambe le ambizioni massime di PS5 e Xbox Series X|S vengono raggiunte senza alcun intoppo.
Naturalmente, la next-gen dei videogiochi non è rappresentata soltanto da questi due numeri ma ha molto di più, che la assimila ulteriormente alle tecnologie che vediamo messe in opera su PC: Xbox Series X, su cui abbiamo effettuato il quantitativo maggiore di test, supporta una modalità a bassa latenza e la frequenza di aggiornamento variabile, con la prima che punta a ridurre l'input lag e la seconda ad attenuare sensibilmente di sistema il tearing nei giochi con oscillazioni di frame rate, e come potete vedere nella foto allegata tutte e due queste tecniche sono supportate dal televisore. In aggiunta, oltre ad un HDR10 puntuale, è supportata anche l'alternativa di Dolby, Dolby Vision, che nel gaming non ha ancora preso piede ma ha molti estimatori che la preferiscono allo standard concorrente perché più vivido.
Oltre a ricevere il supporto delle console, sempre più smart quando c'è da determinare quale sia la migliore qualità dell'immagine, i giocatori muniti di LG CX hanno dalla loro un aiuto in più: il televisore è super intelligente ed è dotato di molti preset, che consentono di personalizzare senza stress la resa dell'immagine. Abituati ad un TV di fascia media, pensavamo che avremmo dovuto mettere mano direttamente nelle impostazioni e calibrarle al millimetro (senza neppure avere la sicurezza di stare facendo bene o male), mentre ci siamo accorti fin da subito che – oltre a garantire una transizione smart al rilevamento del dispositivo collegato e messo in funzione – un menu a tendina consente di scegliere rapidamente la modalità che più si confà al contenuto di cui vorremo fruire.
Ad esempio, per guardare una partita potreste preferire il preset Nitidezza, che punta molto sulla chiarezza dell'immagine, mentre per il gaming competitivo facilmente vorrete la modalità Gioco che ha da tradizione parametri rivolti alla bassa latenza e colori più caldi al confronto.
Se l'aspetto visivo è assai curato, al pari di quello che probabilmente vi aspettereste da un device top di gamma, la qualità dell'audio ci ha sorpreso in modo particolare. Senza ricorrere a soundbar o casse esterne, rispetto al nostro televisore 4K con qualche anno sul groppone, giocare ad un open world urbano come Yakuza Like a Dragon è stato come uscire da una “bolla” e sentire per la prima volta, con tutti i dettagli ambientali – dal chiacchiericcio della folla fino al rombo dei motori in strada – connotati da una loro precisa pesantezza e distinti nelle loro sfumature, che fossero basse o alte, per creare un inatteso effetto di avvolgimento dell'ascoltatore.
L'aspetto smart, per un TV di fascia altissima
Quando parliamo di televisore intelligente, ovviamente, il pensiero va subito alla componente smart, quella che ci permette di godere di un sistema operativo (webOS 5.0) completo e di un numero di applicazioni tali da non richiedere l'utilizzo di un dispositivo esterno per goderci l'ultima serie TV o un film in streaming.
I TV LG della linea CX non costituiscono un'eccezione in tal senso, anzi godono di un'offerta completa che punta a non farveli spegnere mai o farvi sentire la necessità di alzarvi dalla poltrona per dirigervi in un altro punto della casa per guardare altro. Al di là dell'esperienza console, quindi, vi troverete tutti i comfort da Netflix a Prime Video, da Disney+ a Rai Play, passando per lo sport di DAZN.
Alcuni di questi nomi sono richiamabili già dal telecomando, dove trovano residenza dei comandi appositi, ma per tutte le altre applicazioni potete semplicemente scorrere una barra orizzontale disposta lungo la home e scegliere cosa guardare; la selezione e l'avvio delle app sono rapide, e abbiamo notato che la qualità di alcune è superiore a quanto abbiamo riscontrato passando per le console – è il caso del già menzionato DAZN, con cui siamo spesso incappati in una visione dalla bassa qualità su console, contrariamente a quanto abbiamo apprezzato sul TV.
Ovviamente, la proposta di LG è di fascia altissima e in quanto tale si fa pagare in maniera piuttosto sonora. La cifra che dovrete investire per acquistarlo è pari a €1.599,99 per il modello da 48", praticamente pari a più di tre volte il prezzo di una Xbox Series X o una PlayStation 5, e questo è comprensibile che possa spaventare o allontanare i gamer che hanno già fatto una spesa importante per aggiornare il proprio parco “macchine”.
Nel prossimo e ultimo paragrafo discuteremo della risposta del gaming ad un prodotto di questo tipo – ovvero se allo stato attuale valga la pena effettuare un acquisto del genere – ma quel che ci è apparso evidente nella nostra prova su strada di un mese abbondante è che, forse contrariamente alle console che devono ancora dimostrare di che pasta siano fatte, LG OLED CX è davvero un televisore next-gen a prova di futuro e, una volta acquistato, è destinato a rimanere nel vostro salotto come dispositivo (smart e non) di un livello top; oggi non solo non riusciamo ad immaginare come possa venire superato in ambito puramente qualitativo nel ciclo di console appena inaugurato, ma fatichiamo anche a vederlo datato quando Sony e Microsoft decideranno di dare il via a quello successivo.
Questo dovrebbe bastare a rendere l'idea del prodotto che potreste stare pensando di portarvi a casa, al netto di una spesa che, specialmente coi tempi che corrono, rimane un impegno importante ma giustificato bene dal ventaglio di funzioni che introduce e dal modo in cui queste si fondono con le visioni dei platform owner per le loro nuove piattaforme.
La next-gen dei videogiochi è pronta?
La domanda che siamo abbastanza sicuri vi starete ponendo è: devo acquistarlo ora per godermi PS5 e Xbox Series X|S? Il discorso next-gen è ancora in fieri ma è bene precisare fin da adesso che il vostro televisore 4K HDR va probabilmente più che bene per supportare la qualità dell'immagine che Microsoft e Sony si aspettano di raggiungere in media nelle case dei giocatori.
Il punto dell'avere un televisore come quelli della linea LG OLED CX è sbloccare il pieno potenziale di queste macchine e farlo da subito, ma qual è questo potenziale? Di fatto, al di là delle tecniche che abbiamo menzionato in apertura e costituiscono sfumature per occhi esperti, si tratta della possibilità di avere 4K e 120fps allo stesso momento, caratteristica per la quale non vi basterà un monitor con supporto all'HDMI 2.0 poiché tale standard non è equipaggiato con una banda sufficiente per passare il segnale di cui necessiterebbero i due insieme.
Questo allo stato attuale non costituisce un dramma, dal momento che sono pochissimi e perlopiù indie con una scarsa mole poligonale da gestire quei giochi che hanno l'ambizione di girare alla risoluzione nativa 4K mentre vanno a 120fps. Attualmente, il frame rate elevatissimo è presente su 24 titoli per Xbox Series X e appena 11 su PS5 (fonte Eurogamer.net), il che rende bene l'idea di chi ci stia puntando e chi no (complice il fatto che lo sblocco ai 120hz sui titoli già esistenti non richiede una patch su Xbox, laddove su PlayStation 5 il processo di upgrade è più complicato, vedasi il caso di Warzone e Rocket League).
Ciò sembra di fatto suggerire una certa cautela nell'acquisto di un televisore di fascia tanto alta e ad un costo così elevato, prima di tutto perché la penuria di console sta presumibilmente impedendo a tantissimi tra voi di avere una nuova console tra le mani, in secondo luogo perché quand'anche doveste averne una vi ritrovereste con delle macchine che 1) stanno faticando a mostrare un salto generazionale, 2) legittimamente, non sono abbastanza potenti da elaborare un'immagine in 4K a 120fps ed è probabile che passerà almeno un'altra generazione prima che questo possa succedere (ammesso che gli sviluppatori desiderino aderire ad uno standard così esigente quando ancora si dibatte di una transizione ai 60fps).
Per i test che abbiamo condotto sui giochi a 120fps vi rimandiamo all'articolo specifico realizzato al momento del lancio di Xbox Series X, ma sfruttando l'LG OLED65CX6LA fornitoci in prova ne abbiamo condotto altri e ad esempio abbiamo notato come su un pannello da 48" in Dirt 5, passando alla modalità a 120fps, si noti ulteriormente l'impoverimento poligonale e della risoluzione, che acuisce quell'effetto “da cabinato” di cui abbiamo discusso al tempo del day one novembrino. Di contro, giochi first-party come Gears 5 non presentano perdite di qualità particolari e risultano ancora più frenetici in multiplayer, e la fluidità rimane apprezzabilissima e conferisce un grado di “leggerezza” sorprendente su Ori and the Will of the Wisps, nonché una sensazione di precisione non avvertita neppure a 60fps.
Sono oscillazioni abbastanza comprensibili nel momento in cui si affacci per la prima volta sulla scena del gaming una funzionalità così esigente e siamo curiosi di capire come verrà padroneggiata dalle produzioni più articolate in futuro; allo stesso tempo, tuttavia, non la vediamo diventare uno standard né oggi né probabilmente mai, rimanendo – in un ambiente console che punta storicamente all'estetica anziché alle performance, in contrasto con i dettami che sembrano arrivare dall'alto per le piattaforme di nuova generazione – “soltanto” un lusso da hardcore gamer.
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Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
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Tutto quello che vi serve per la nextgen (e pure per la prossima)
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Sistema operativo intelligente
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Lato smart completo e funzionale
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Ottima esperienza sonora
Contro
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I giochi lo "rincorreranno" per un po'
-
Il prezzo può scoraggiare i gamer
Commento
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