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Lenovo Legion Go S | Recensione - Scelte sensate?

Lenovo lancia Legion Go S, una nuova handheld da affiancare alla sua sorella più potente dal costo più contenuto, ma basterà per competere?

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a cura di Silvio Mazzitelli

Redattore

In sintesi

  • Ottimi lo schermo e la qualità costruttiva.
  • Performance non molto soddisfacenti con i titoli più recenti.
  • Windows 11 sulle handheld è sempre un supplizio.
  • Pro
    • Schermo ampio e molto nitido.
    • Materiali di costruzione di ottima qualità.
    • Molto comoda da impugnare, anche per lunghi periodi.
  • Contro
    • Performance molto altalenanti, soprattutto sui giochi più recenti.
    • La batteria dura ancora troppo poco.
    • Windows 11 è una croce per queste handheld.

Conclusioni Finali di SpazioGames

Il secondo PC Handheld di Lenovo non riesce a trovare un punto valido e convincente in cui posizionarsi sul mercato. Le sue performance con i titoli recenti lasciano molto a desiderare nella sua versione a 16 GB e al prezzo della versione a 32 GB (ma anche della 16 GB, in realtà) il mercato offre alternative migliori nell’affollato panorama dei dispositivi da gaming portatili. Tra problemi di performance e di ottimizzazione dovuti al pesante Windows 11, questo PC handheld può essere accettabile soltanto per far girare qualche gioco del passato, magari da recuperare da un backlog molto lungo. Se l’hardware a livello di resa e rapporto qualità/prezzo (perfino con la precedente Legion Go, molto superiore) non è il massimo, almeno a livello di design Legion Go S si salva facendo un buon lavoro sia dal punto di vista della qualità costruttiva che per il suo ottimo schermo – che, per il suo prezzo, è davvero notevole. Peccato appunto che le performance della macchina non gli rendano giustizia.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Legion Go S
Legion Go S
  • Sviluppatore: Lenovo
  • Produttore: Lenovo
  • Testato su: PC
  • Piattaforme: PC
  • Data di uscita: Febbraio 2025

Dall’uscita di Steam Deck in avanti, il mercato dei PC handheld è esploso in maniera imprevedibile, spingendo sempre più aziende a immettere sul mercato il proprio modello proprietario.

A fine 2023 Lenovo entrava in questo segmento con la sua Legion Go, una macchina che a livello di design prendeva molta ispirazione dalla Switch di Nintendo, soprattutto per i suoi controller scollegabili.

La handheld ha avuto un discreto successo che ha spinto l’azienda cinese a proseguire su questa strada – e infatti quest’anno usciranno ben due nuove portatili: la Legion Go 2, presentata al CES di Las Vegas di inizio 2025, con un arrivo previsto entro il 2025, e la Legion Go S, una versione più low budget rispetto alla handheld originaria e alla sua futura seconda incarnazione.

Legion Go S è anche, come noterete, l'oggetto di questa recensione.

Dopo l'arrivo di fine febbraio anche in Italia, abbiamo infatti avuto modo di testare la nuova handheld per un bel po’ di settimane per capirne i punti forti e i punti deboli, e vi diciamo già da subito che è una portatile ben difficile da inquadrare, proprio per questo suo volersi inserire in una fascia più entry level per le sue prestazioni, quando però il prezzo non è affatto da entry level.

Stiamo infatti parlando di 629 euro per la versione da 16 GB di RAM e 512 GB di spazio di archiviazione – che è quella da noi testata e anche la più economica – e ben 799 euro per la versione con 32 GB di RAM e 1 TB di archiviazione. In entrambi i casi, parliamo di modelli dotati del nuovo Z2 Go di AMD, APU costruito proprio tenendo a mente Legion Go S. Ma se la cava, rispetto a quello che costa?

Design e qualità

Una volta tirata fuori dalla scatola, il primo impatto con Legion Go S (la trovate su Amazon) a livello visivo è molto piacevole. Il design si discosta dalla Go base e dalla sua forma scomponibile in stile Switch per tornare a un classico pezzo unico molto in linea come dimensioni e aspetto con altre handheld, soprattutto con ROG Ally.

L’elemento che più risalta nel complesso è il suo schermo, un display da 8” davvero ampio, che supporta la risoluzione massima di 1920x1200. Non è un OLED, ma supporta il VRR e il suo refresh rate arriva fino a 120Hz con dei risultati davvero eccellenti con qualsiasi gioco che abbiamo avuto modo di provare. Senza alcun dubbio proprio il display è uno dei pregi più grandi della Legion Go S.

Altra cosa che ci ha piacevolmente colpito è la sua maneggevolezza. Non soltanto è leggera, con soli 730 grammi di peso, ma la sua ergonomia la rende comodissima da tenere in mano anche per ore senza mai stancarsi.

I tasti sono tutti facili da raggiungere, sia quelli frontali che sul dorso della handheld, e non affaticano le dita; ci sono anche due tasti extra programmabili sul retro che si possono utilizzare facilmente.

L’unico elemento incomprensibile è il trackpad posizionato sotto l’analogico destro: questo dovrebbe sostituire il mouse, ma è così piccolo e così scomodo da utilizzare che lo abbiamo subito dimenticato preferendo utilizzare il touch screen dello schermo, che risulta molto preciso.

I materiali da cui è composta sono di ottima qualità e, una volta impugnata, danno proprio la sensazione di una grande solidità, dove ogni elemento da cui la handheld è composta è stato pensato con cura. Il device è provvisto sulla parte superiore di due porte USB 4, utilizzabili sia per ricaricarla che per attaccarci delle periferiche, mentre nella parte inferiore è presente uno slot per la MicroSD Card, nel caso si volesse espandere la memoria.

Specifiche Tecniche

Il modello recensito è quello entry level, con le seguenti caratteristiche:

APU AMD Z2 Go
Archiviazione 512 GB SSD
RAM 16 GB 7500MHz LPDDR5X
Dimensioni 22,6 x 127,55 x 299 mm 
Peso 730 grammi
Display  WUXGA 8″ 1920×1200 (16:10), 120 Hz, VRR
Batteria               55,5 Whr
Connessioni wireless Wi-Fi 6E 2x2AX, Bluetooth 5.3
Memoria esterna  Porta per schede micro SD, SDXC e SDHC
Connettività      2x USB4 (40Gb/s, DisplayPort™ 1.4, + Power Delivery 3.0)

Software e modalità

Come sempre il vantaggio di queste portatili basate su sistema operativo Windows è la possibilità di poter utilizzare qualsiasi piattaforma disponibile sui diversi PC, potendo scaricare Steam, Epic Games Store, Ubisoft Play e molti altri servizi, tra cui Xbox Game Pass, che nella versione Windows è integrato.

Il grosso problema della versione di Legion Go S da noi osservato è proprio il sistema operativo Windows 11. Non è un problema che affligge solo Legion Go, in quanto anche Rog Ally X lo aveva, ma il sistema operativo è chiaramente non ottimizzato per una handheld con cui si dovrebbe solo giocare, come già si fa ad esempio con Steam Deck.

Si passa una marea di tempo a configurarla con opzioni che non si useranno mai, come l’installazione del pacchetto Office, e una volta finito questo calvario continuano a spuntare notifiche e altri messaggi legati a programmi preinstallati davvero inutili e della cui presenza non si capisce il motivo, che appesantiscono unicamente l'esperienza di chi ha comprato il dispositivo per ciò per cui è costruito: giocare

Alla fine, il sistema si comporta come se fosse in un PC desktop, creando spesso problemi all’utente, magari non gravi, ma che risultano estremamente fastidiosi e che spesso pesano sulle performance generali. Ad esempio, a volte ci è capitato che si aprissero programmi o pagine di Microsoft Edge senza volerlo perché dentro l’app Legion Space provavamo a cercare informazioni di un gioco, altre volte le finestre per installare un titolo venivano tagliate sullo schermo, non facendoci vedere i comandi per proseguire nell’installazione o per accettare qualcosa e continuare a giocare.

Il sistema operativo utilizzato è davvero una piaga per queste handheld, che necessitano di un sistema pensato da Microsoft appositamente per loro al più presto. Fortunatamente, da quanto visto all’ultimo CES e dalle indiscrezioni dei giorni scorsi, sembra che qualcosa si stia muovendo in questa direzione, speriamo che arrivi presto qualche annuncio ufficiale. 

Nel frattempo è stato annunciato un modello di Legion Go S che avrà al suo interno SteamOS, il sistema che fa girare Steam Deck: arriverà ad aprile e magari oltre alla navigabilità migliorerà leggermente anche le prestazioni dello Z2 Go, che vedremo tra un attimo. Tra l’altro, Legion Go S sarà anche la prima portatile non creata da Steam a supportare il sistema operativo di Valve.

Abbiamo accennato anche all’app Legion Space, che dovrebbe fare da hub per tutti i giochi presenti nella nostra portatile. Nonostante anche questa, sempre per il peso di Windows 11, non sia eccezionale, l’abbiamo trovata più performante dell’Armoury Crate di Rog Ally X, più snella e facile da utilizzare come impostazioni e anche facilmente richiamabile con i tasti posti ai lati dello schermo: uno serve per richiamare la home, un altro invece apre un pannello con diverse opzioni, tra cui delle utilissime scorciatoie che consentono di usare comandi rapidi come Alt+F4 o di mettere in finestra un gioco e poi farlo ritornare in full screen.

Ci sono poi un po’ di impostazioni grafiche che è possibile cambiare al volo tramite un click, potendo scegliere tra due set di prestazioni personalizzate, risparmio energia o la modalità Prestazioni per spingere al massimo la macchina.

Presenti anche i monitor con tutte le varie statistiche per monitorare il funzionamento delle diverse componenti interne al portatile, e altre opzioni per cambiare risoluzione e frequenza di aggiornamento dello schermo.

Com’è giocare su Legion Go S

Passiamo ora a parlare del punto principale del dispositivo, ossia come girano i giochi sulla handheld.

Lenovo Legion Go S (è già disponibile su Amazon) usa come APU l’AMD Z2 Go, un chip che sulla carta sembra anche di discreta potenza, ma che in realtà non riesce a performare come dovrebbe, anche per diversi problemi di ottimizzazione.

I 16 GB di RAM presenti sul nostro modello, poi, non aiutavano a rendere migliori le prestazioni ed è probabile che certi titoli offrano performance migliori con il modello da 32 GB, anche se bisogna valutare se nel complesso ne valga la pena (dato che quel modello sale ad addirittura 799 euro).

Abbiamo provato la portatile con diversi titoli, sia molto recenti che del passato, per capire un po’ come si comportava. Con videogiochi che richiedono prestazioni per così dire "elevate", o comunque buone, il risultato non è stato molto positivo. Avowed, per citarne uno, girava sì fluidamente intorno ai 30 FPS, ma con settaggi grafici tra il medio e il basso in tutti i campi, e ciò non ha impedito al titolo di crashare almeno tre volte in circa tre o quattro ore di gioco.

Abbiamo provato anche a giocare a Indiana Jones e l’antico Cerchio, ma si è rivelato talmente pesante per Legion Go S che non è riuscito nemmeno ad avviarlo correttamente.

Il recente Ninja Gaiden II Black, rifacimento dello storico titolo di Team Ninja, nonostante sia un gioco molto vecchio, nella sua nuova veste rifatta con Unreal Engine 5 si muoveva in maniera accettabile, oscillando intorno ai 50-60 FPS, ma soltanto con l’impostazione grafica più bassa, altrimenti risultava ingiocabile.

Lo stesso discorso vale anche per il recente indie Eternal Strands, anch’esso abbastanza fluido ma con texture un po’ sgranate e una qualità non molto alta se si voleva arrivare a un frame rate accettabile. Anche attivare la modalità Prestazioni, che dovrebbe sfruttare al meglio la potenza della portatile sacrificando la durata della batteria, non cambia molto l’esperienza: anche con un TDP di 25W o superiore, molti giochi recenti rimangono altalenanti o troppo compromessi per essere godibili.

A proposito di batteria, la handheld di Lenovo ne ha una da 55,5 Whr, che si traduce in un'autonomia estremamente limitata. Anche andando al risparmio, con un gioco importante come un Avowed, se si arriva a superare le 2 ore è già buono – anche se più spesso, con i titoli che richiedono molte risorse, specialmente se fatti girare a modalità Prestazioni, la carica dura a malapena un’ora e mezza.

Ci è durata circa tre ore e mezza al massimo con titoli meno esosi in modalità energetica bilanciata. Dunque, se non potete ricaricarla, non fateci troppo affidamento in viaggio.

Dove Legion Go S invece brilla è con i vecchi giochi, come le remastered di Grim Fandango o Full Throttle, che abbiamo testato. Tra l’altro  le avventure punta e clicca sono perfette per essere giocate con il touchscreen di Legion Go S.

Capite però che il prezzo di partenza, superiore ai 600 euro, rende difficile giustificarne l'acquisto per la sola riproduzione di titoli retrò. Come accennato, la "console" risulta difficile da classificare: chi cerca un dispositivo portatile capace di far girare giochi recenti in modo soddisfacente, senza spendere 800-1000 euro, non troverà in questo modello la soluzione ideale.

Anche la versione da 32 GB, con un costo di circa 800 euro, non rappresenta un'opzione vantaggiosa, data la disponibilità di dispositivi con hardware più performanti nella stessa fascia di prezzo e che montano lo Z1 Extreme, estremamente superiore nella resa a quanto abbiamo visto con Z2 Go.

Se quindi si desidera davvero entrare nel mondo dei PC handheld con l'intenzione di giocare ai titoli più recenti è meglio spendere qualche soldo in più trovando, anche usati, dei dispositivi più performanti. Se invece vi accontentate di giocare a giochi non troppo recenti, senza ambire a prestazioni particolarmente elevate, allora la Legion Go S potrebbe essere un buon compromesso (e proprio "compromesso" è una parola chiave, in questo caso) nella sua versione da 16 GB.

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