Legacy of Kain: Soul Reaver 1&2 Remastered | Recensione - Raziel è rinato
Abbiamo giocato Legacy of Kain: Soul Reaver 1&2 Remastered, il ritorno del leggendario Raziel: leggi la nostra recensione!
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a cura di Marcello Paolillo
Senior Staff Writer
In sintesi
- Una trama oscura e affascinante.
- Gameplay e puzzle tra due dimensioni.
- Grafica aggiornata ma fedele.
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Aspyr, Crystal Dynamics
- Produttore: Aspyr
- Testato su: SWITCH
- Piattaforme: PC , PS4 , PS5 , XSX , XONE , SWITCH
- Generi: Action Adventure
- Data di uscita: 10 dicembre 2024
Quando si parla di remake o remaster, si rischia sempre di trovarsi di fronte a una nostalgia forzata, magari fine a se stessa, ma in questo caso non è così. Legacy of Kain: Soul Reaver 1&2 Remastered è una di quelle operazioni che riescono a stuzzicare il cuore e la mente di chi ha vissuto il videogioco degli anni '90 e dei primi 2000.
La compilation in questione dedicata ai due grandi classici (che potete recuperare anche in versione Evercade su Amazon) non è infatti semplicemente un tuffo nel passato, ma un riscoprire un'eredità che non ha mai smesso di parlare, evolvendo in un modo che, sebbene non sia perfetto, sa come conquistare anche le nuove generazioni.
Ma chi è Raziel e perché la sua gesta meritano ancora oggi di essere raccontate?
Bentornati a Nosgoth
Il mondo di Nosgoth, dove si svolgono le vicende di Legacy of Kain, è stato sempre un riflesso distorto della morale, della vendetta, della redenzione e dell’ambizione sfrenata. Il protagonista, Raziel, è un vampiro tradito dal suo stesso padrone, Kain, e destinato a un lungo viaggio di vendetta e riscoperta.
Il primo titolo, Soul Reaver (1999), introduce una narrativa gotica e complessa, incentrata su un protagonista che deve affrontare una serie di sfide non solo fisiche, ma anche esistenziali. Raziel, in quella che sembra una missione di vendetta, si trova spesso di fronte a questioni più profonde sul destino, l’identità e l’equilibrio tra il bene e il male.
Il gioco è caratterizzato da un sistema di combattimento innovativo e una struttura di mondo "aperto" con elementi metroidvania che permettono di esplorare Nosgoth come mai prima d'ora. Il passaggio tra Regno Spettrale e Reale era – ed è – il fulcro del gameplay, mescolando combattimenti e rompicapo ambientali con una fluidità unica.
Arriva, poi, Legacy of Kain: Soul Reaver 2 (2001), che amplifica la trama e le dinamiche del primo titolo, esplorando in modo ancora più profondo la mitologia e i temi affrontati. Il gioco introduce nuovi alleati, nemici e complessità che alimentano l’impossibilità di vedere il mondo di Nosgoth in bianco e nero.
Ma in questi due giochi, più che la trama, era la sensazione di immersione a farla da padrone: un mondo magnificamente sinistro dove ogni angolo sembrava raccontare una storia, un luogo ricco di misteri da svelare.
Il remaster non è solo un restauro grafico, ma un amorevole tributo a una delle saghe più affascinanti e purtroppo dimenticate del panorama videoludico. Quando si parla di remaster ci si aspetta, giustamente, delle migliorie, ma mai a discapito dell’esperienza originale.
Eppure, in questo caso il lavoro svolto è ottimo. I modelli 3D sono stati aggiornati senza compromettere l’atmosfera dark e gotica che contraddistingue Nosgoth, con texture più dettagliate che restituiscono l’anima del mondo senza snaturarlo.
Vero anche che il tutto appare meno "sporco" e non più avvolto da una costante nebbia ("trucchetto" che ai tempi veniva usato per nascondere pop-up e clipping), cosa questa che va a scapito dell'atmosfera generale. Ovviamente, potete ritornare alla grafica originale quando volete, nel gioco, anche per quanto riguarda la Modalità foto.
La fluidità del gameplay è stata notevolmente migliorata, soprattutto nella gestione dei combattimenti e dei puzzle, che ora risultano decisamente più intuitivi, anche se in molti frangenti il tutto risulta essere invecchiato piuttosto male (specie il combat system). Le animazioni, pur mantenendo un’aria vintage, risultano più morbide e meno rigide rispetto alle versioni originali.
Questa cura per il dettaglio si estende anche ai materiali bonus e ai livelli perduti che sono stati inclusi in questa versione. Chi ha giocato il gioco all'epoca ricorderà i tanti angoli oscuri, le storie incompiute e i dettagli lasciati nel limbo. Ora questi contenuti mai visti prima, come nuove aree e approfondimenti sui personaggi, arricchiscono un’esperienza che già di per sé aveva un fascino potente.
"Io ti conosco Raziel, sei un valoroso."
L’introduzione di questi elementi extra non è un'operazione fan service, ma una vera e propria espansione di un mondo che si arricchisce ulteriormente, come un’opera d’arte che si svela solo quando è pronta per farlo.
Uno degli aspetti che rende Legacy of Kain: Soul Reaver 1&2 Remastered un’esperienza tutt'oggi imperdibile è la trama, che non ha perso di efficacia nemmeno dopo tutti questi anni. Raziel, il nostro anti-eroe, non è solo una marionetta nelle mani del destino, ma un protagonista che deve costantemente confrontarsi con le sue azioni, le sue scelte e le sue ambizioni (sì, la moneta non cadrà di taglio neppure stavolta).
Il tema del tradimento è sempre presente, ma non solo da parte di Kain, il cui personaggio risulta altrettanto ambiguo e affascinante. La forza della saga è proprio nella sua capacità di non darci mai un bene e un male definiti, ma personaggi che si pongono in una zona grigia, permettendo ai giocatori di interpretare la loro lealtà o moralità in base alle proprie scelte. Questa sfumatura, che all’epoca era innovativa, continua a risuonare oggi, rendendo la trama ancora estremamente potente.
Anche il design dei nemici, da una parte più epici e spettacolari, dall’altra più grotteschi e disturbanti, mantiene la stessa aura di inquietudine che ha reso la saga un punto di riferimento per gli amanti dei vampiri nei videogiochi.
Ogni scontro con i boss, ognuna delle sfide che Raziel affronta, non sono mai solo una questione di combattimento fisico, ma anche di un confronto psicologico, di un incontro con il destino e con le proprie paure. Questo è ciò che rende ogni passo di Raziel un viaggio che è, in fondo, il nostro stesso viaggio.
Non è tutto perfetto, chiaramente. Alcune meccaniche, soprattutto per quanto riguarda i controlli, possono risultare leggermente anacronistiche per i giocatori abituati a titoli più recenti.
Ma questo è anche uno degli aspetti più affascinanti del gioco: nonostante il tempo che è passato, il cuore della saga è rimasto intatto, e ogni piccola imperfezione diventa parte di un’esperienza che non vuole essere solo un remaster nel senso tecnico del termine, ma un vero e proprio ritorno a casa. Non è facile farlo oggi, quando i remake tendono a diluire l’identità dei giochi originali, ma questo remaster è riuscito nell’impresa di restituirci un pezzo di storia senza compromessi.
Legacy of Kain: Soul Reaver 1 & 2 Remastered è una testimonianza di come un titolo possa invecchiare magnificamente, pur mantenendo la sua magia intatta. Non si tratta solo di nostalgia, ma di un’esperienza che merita di essere vissuta, che ha ancora molto da offrire a chi sa apprezzare la profondità di una narrazione ben costruita, il fascino di un mondo oscuro e l'emozione di un viaggio solitario alla scoperta di sé. Il lavoro di rimasterizzazione non è solo tecnico, ma culturale, dal momento che restituisce al pubblico un mondo che riesce ancora ad affascinare.
Come ogni grande classico, questo remaster ci ricorda che la perfezione non è mai il fine, ma il viaggio stesso. Legacy of Kain: Soul Reaver 1&2 Remastered è la dimostrazione che anche i giochi che sembrano appartenere al passato possono riservare sorprese, emozioni e storie che continuano a parlare anche nel presente.
Pur con qualche scivolone tecnico, questa operazione di rimasterizzazione riesce insomma a restituire un mondo affascinante e inquietante come pochi altri. Raziel è sempre un personaggio straordinario, un anti-eroe tormentato che si muove tra le nebbie di una vendetta che ha il sapore di una tragedia greca.
Difetti a parte, la grafica mantiene comunque intatta quella sua aura gotica che ha reso Nosgoth uno dei mondi più affascinanti del videogioco. Ma non è solo una questione di estetica: la profondità della trama, quel gioco sottile tra bene e male, tra giustizia e vendetta, è il vero cuore pulsante di questo titolo.
La nostalgia è una componente fondamentale, sì, ma la bellezza di questi giochi, oggi più che mai, non è nell’imitazione, ma nella capacità di rimanere fedeli a se stessi pur evolvendo. Non sarà perfetta, quindi, ma quella che potreste avere tra le mani è sicuramente una collection imperdibile.
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Voto Recensione di Legacy of Kain: Soul Reaver 1&2 Remastered | Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Trama coinvolgente e profonda.
-
Atmosfera gotica intatta e suggestiva.
-
Remaster rispettoso dell'originale.
Contro
-
Alcuni limiti tecnici.
-
Gameplay non sempre al passo coi tempi.
Commento
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