Jusant | Recensione - E se Ico e Death Stranding avessero un figlio?
Cosa succederebbe se Ico e Death Stranding avessero un figlio? Ve lo raccontiamo nella nostra recensione di Jusant, l'ultima creatura di DON'T NOD.
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a cura di Giulia Francolino
Redattrice
In sintesi
- Un gioco rompicapo di arrampicata semplice ed emozionante.
- Si fa notare da subito per la sua splendida direzione artistica.
- Un'avventura intima e introspettiva.
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Dontnod
- Produttore: Dontnod
- Distributore: Dontnod
- Testato su: PC
- Piattaforme: PC , XSX , PS5
- Generi: Avventura
- Data di uscita: 31 ottobre 2023
Come sarebbe il mondo se smettessimo di prendercene cura? Può una sola persona ritrovare ciò che sembra perduto per sempre? Jusant risponde a queste domande in punta di piedi, prendendoci per mano e accompagnandoci in un viaggio fatto di silenzi, luci ed echi di un lontano passato.
Se la prima occhiata alla nuova opera di DON’T NOD aveva suscitato il nostro interesse, l'esperienza col gioco completo ci ha completamente catturati, confermando le nostre impressioni estremamente positive sul progetto.
“Jusant” è un termine nautico francese che indica una marea che si ritira: è proprio questa la storia che il gioco ci racconta con tanta cura, quella di un mondo che ha dovuto abituarsi alla scomparsa dell’acqua e, con lei, della vita.
L’opera ci mostra un mondo desolato ma bellissimo, in cui l’estinzione è arrivata troppo in fretta. Non incontreremo nessuno durante il nostro viaggio: cammineremo da soli e in silenzio, diventando piano piano spettatori di una catastrofe lenta ma inesorabile che ha cambiato il mondo che conoscevamo rendendolo arido, silenzioso e ostile.
Jusant è un’opera intima e introspettiva che riesce a sorprendere il giocatore con ogni immagine, luce o nota incontrata durante il viaggio, proponendo una varietà incredibile di scenari dalla bellezza unica, una storia quasi sussurrata e personaggi in grado di riaccendere una speranza ormai perduta.
Ve lo raccontiamo nella nostra recensione.
Guardiani di fari in un mondo senza oceano
Jusant è un gioco rompicapo di arrampicata che racconta il viaggio di una ragazza e di una piccola creatura fatta d’acqua, alla scoperta del passato. Durante la nostra avventura partiremo alla ricerca dell’acqua armati di corda e chiodo, e andremo a cercarla nel posto più improbabile di tutti: verso l’alto. Ci sarà ancora vita oltre le nuvole? Basterà raggiungerle per scoprirlo.
Ed è così che partiremo alla scoperta di una torre talmente alta che sembra non finire mai, circondati da montagne e dai resti di un passato lontano.
L’impressione che abbiamo avuto fin dal principio, è quella di un gioco figlio di opere come Ico e Death Stranding: del primo abbiamo ritrovato soprattutto le ambientazioni e il senso di giustizia che spinge un eroe a intraprendere un viaggio in solitudine per salvare qualcosa di prezioso.
La creatura di DON’T NOD attinge a piene mani anche dall’opera di Hideo Kojima (potete recuperarla su Amazon a prezzo scontato), proponendo scenari solitari e sconfinati dalla presenza talmente forte da diventare quasi personaggi senzienti, e mettendo in scena un silenzio costante e quasi perforante, interrotto in rari momenti da brani musicali dalla bellezza unica.
Anche in Jusant la musica è un regalo, una vera e propria ricompensa da cui lasciarsi cullare dopo una scalata impossibile e faticosa. Le costanti dell’equazione sono l'estinzione, la nostalgia del mondo di una volta, la fatica fisica della scalata resa perfettamente dal gameplay e il senso di incredibile resilienza mostrata dagli esseri umani: spesso e volentieri ne basta uno per salvare il mondo.
La bellezza degli scorci, seppure arida e priva di tutto ciò che ricorda la vita, regala comunque un senso di speranza. In questo senso, il gioco sembra sussurrare in ogni momento al giocatore che “andrà tutto bene”, circondandolo di creaturine dalla forma peculiare sopravvissute alla catastrofe o rinate miracolosamente nonostante l’assenza dell’acqua.
Oltre a provare a salvare il mondo partendo per un lungo viaggio alla ricerca della vita, avremo modo di ricostruire il passato tramite il ritrovamento di testimonianze scritte da persone che non incontreremo mai, che narrano le difficoltà di un mondo verticale, sfinito e sull’orlo del collasso.
I messaggi e le iscrizioni che troveremo sul nostro cammino sono veri echi del passato che rimandano a un’epoca ancora più lontana in cui esistevano gli oceani, le nuvole e la pioggia.
In più occasioni, Jusant è una vera e propria finestra sul passato: durante il nostro viaggio potremo raccogliere da terra diverse conchiglie, che ci regaleranno per qualche secondo una fotografia sonora di quel mondo che non esiste più, lasciandoci ascoltare il suono della pioggia, il chiacchiericcio della gente impegnata in attività quotidiane, il rumore del traffico e tanti altri suoni appartenenti a un tempo perduto.
Se durante le prime ore con Jusant l’universo di gioco sembrerà identico al nostro in tutto e per tutto, più avanti avremo proprio l’impressione di scalare un mondo capovolto, ribaltato dai venti e in cui la forza di gravità è il nostro acerrimo nemico.
Il limite è il cielo
Per giocare a Jusant, non dovremo fare altro che alternare la pressione dei tasti LT ed RT del controller, simulando in questo modo il movimento delle braccia della protagonista e rendendo la scalata incredibilmente realistica.
Durante il nostro viaggio verticale potremo usare i pochi strumenti a nostra disposizione per arrampicarci, dondolarci, calarci e compiere salti lunghissimi.
Inoltre, il gioco ci consentirà di utilizzare il chiodo per ancorarci alla roccia, mettendoci in questo modo al riparo da eventuali cadute e risparmiandoci la fatica di ripetere interi tratti di scalata. Tuttavia, quest’opzione è disponibile per un numero limitato di volte.
Starà quindi a noi calcolare con attenzione quanta corda ci rimane e dove piantare il chiodo. Inoltre, il nostro viaggio sarà reso un po’ più complicato dall’indicatore della stamina, che andrà tenuto sotto stretto controllo per evitare di cadere. In ogni caso, la pressione dello stick sinistro ci farà recuperare un po’ di energia e ci aiuterà a raggiungere la nostra destinazione a cuor leggero.
Col passare delle ore, la natura diverrà ostile e dovremo affrontare sfide sempre più impegnative. Fortunatamente, non dovremo fare affidamento solamente sulle nostre abilità e sugli strumenti in nostra dotazione: al nostro fianco ci sarà sempre Ballast, la piccola creatura fluttuante e fatta d’acqua col potere di risvegliare la natura. Il suo canto farà crescere fiori e radici colorate, che potremo utilizzare per rendere un po’ più semplice la nostra ascesa.
Ballast ci aiuterà anche a raggiungere più facilmente gli obiettivi imposti dal gioco, evidenziando i collezionabili e regalandoci un sorriso tra una scalata e l’altra (sì, potremo anche coccolarla).
Nonostante l’ostilità del territorio, e sebbene la scalata sia estremamente realistica – e faticosa – il gameplay di Jusant è semplice e rilassato per quasi tutta la durata del gioco. Infatti, grazie ai sistemi di sicurezza in nostra dotazione, non sarà mai possibile cadere o imbattersi nel game over.
Malgrado i temi pesanti ed estremamente vicini alla nostra realtà, Jusant è un’opera rilassante e introspettiva, che invita il giocatore a riflettere sul destino del mondo e sul proprio ruolo all’interno di un quadro che fa un po’ paura.
L’intera opera sembra essere stata creata per rappresentare, seppure in modo delicato e con un pizzico di ottimismo, le paure più profonde dei giovani legate al cambiamento climatico, mostrando una spaventosa fotografia di come potrebbe diventare il nostro mondo qualora continuassimo a non prendercene cura.
Un mondo ostile ma bellissimo
Quello di Jusant è un mondo arido e ostile, ma comunque bellissimo e commovente. La sua palette di colori pastello, le sue creaturine allegre e luminose e persino le sue montagne spoglie e prive di vita regalano, nell’insieme, uno spettacolo unico ed emozionante.
Il mondo, seppure completamente spogliato di tutto ciò che una volta lo rendeva vivo e pulsante, continua a mostrarsi con colori tenui ma vivaci, mentre la luce del sole illumina ogni scorcio eliminando quasi del tutto il senso di desolazione e di disastro.
Il gioco propone una grande varietà di scenari dalla bellezza unica da fermarsi a contemplare, in silenzio, per prendere fiato tra una scalata e l’altra.
Con una splendida direzione artistica, una colonna sonora emozionante e un'ambientazione da togliere il fiato, la nostra esperienza con Jusant è stata più che positiva.
Durante la nostra run su PC ci siamo imbattuti in alcuni errori grafici di poco conto che verranno molto probabilmente risolti a breve col rilascio di patch correttive. Inoltre, ci siamo goduti un gameplay rilassante, fluido e ben calibrato anche sfruttando le impostazioni grafiche massime.
In meno una decina di ore di gioco, Jusant ci ha regalato un’esperienza che è stata allo stesso tempo rilassante, emozionante e profondamente riflessiva su alcuni temi fondamentali – di cui oggi si parla ancora troppo poco – trattati con una delicatezza e una sensibilità più uniche che rare.
A novembre è stato già confermato che verrà lanciata una accessibility patch ricca di impostazioni di accessibilità e pensata per consentire a chiunque di godersi appieno l’esperienza di gioco. Infine, segnaliamo in chiusura che il gioco è disponibile in italiano, quindi non ci sono barriere linguistiche per la sua fruizione.
Voto Recensione di Jusant | Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
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Splendida direzione artistica
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Ambientazione da togliere il fiato
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Tratta temi importanti con una delicatezza senza pari
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I rari momenti musicali sono memorabili
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Storia appena accennata, ma di grande impatto
Contro
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Durante la nostra run su PC ci siamo imbattuti in qualche singhiozzo tecnico che verrà probabilmente risolto a breve con una patch correttiva
Commento
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