Jojo's Bizarre Adventure: All Star Battle R | Recensione - Un picchiaduro bizzarro
Il picchiaduro di Jojo torna in una nuova edizione più grande e piena di novità.
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a cura di Silvio Mazzitelli
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: CyberConnect 2
- Produttore: Bandai Namco Entertainment
- Distributore: Bandai Namco Entertainment
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , SWITCH , PS5
- Generi: Picchiaduro
- Data di uscita: 02 settembre 2022
Gli appassionati di manga e anime conosceranno sicuramente Le Bizzarre Avventure di Jojo, serie realizzata dal poliedrico mangaka Hirohiko Araki che va avanti ormai dalla fine degli anni ’80. L’opera è sempre stata molto popolare tra gli appassionati di fumetto giapponese, ma dopo l’arrivo, una decina di anni fa, di una serie animata che riadatta fedelmente tutto il manga originale (attualmente siamo giunti alla sesta serie, da poco disponibile su Netflix), Jojo ha ottenuto un successo ancor più esplosivo, riuscendo a farsi conoscere a un nuovo pubblico in tutto il mondo.
Questo si traduce anche in nuovi prodotti che sfruttano la licenza del popolare manga, tra cui medium transmediali come i videogiochi: infatti, già nel 2014 era uscito Jojo’s Bizarre Adventure: All Star Battle (anch'esso recensito su queste pagine), picchiaduro per PlayStation 3 creato da CyberConnect2 – sviluppatori ormai specializzati in manga game dopo il successo della loro serie su Naruto.
A distanza di otto anni arriva una versione rinnovata di questo picchiaduro, chiamata Jojo’s Bizarre Adventure: All Star Battle R, che vede numerose migliorie e aggiunte rispetto alla vecchia versione. Il titolo è stavolta disponibile non soltanto per la famiglia delle console PlayStation, ma anche per le console Xbox, Switch e per PC.
Scopriamo dunque se All Star Battle è invecchiato bene, dopo tutti questi anni.
Le novità di Jojo’s Bizarre Adventure: All Star Battle R
Dopo aver testato a dovere il nuovo Jojo’s Bizarre Adventure: All Star Battle R (già disponibile su Amazon), possiamo affermare che ci troviamo di fronte non tanto un vero sequel del primo titolo, ma più a una versione 1.5 che apporta profondi cambiamenti al gioco originale, ma senza sconvolgerlo alla base.
Il roster è incredibilmente grande: parliamo di ben 51 personaggi in totale, con 10 nuove aggiunte rispetto all’originale (questo di base comprendeva 32 personaggi a cui se ne erano poi aggiunti altri 9 tramite DLC). Dunque se in passato avete giocato al titolo di base senza i suoi DLC, vi ritroverete con un totale di 19 personaggi completamente nuovi.
Il cast fa riferimento a tutte e otto le serie in cui è diviso il manga di Araki: naturalmente quelle più popolari e grandi hanno più personaggi – ad esempio, per Stardust Crusaders, Diamond is Unbreakable e Vento Aureo circa una decina – ma tutte sono degnamente rappresentate, tranne l’ottava e ultima che ha solo un personaggio.
All’epoca dell’uscita dell’originale All Star Battle la scelta aveva senso, dato che il manga era iniziato da poco tempo e non si sapeva ancora molto dei poteri dei personaggi; non stonava il fatto che fosse presente solo il protagonista Josuke Higashikata, ma l’ottava parte, chiamata Jojolion, si è conclusa ormai lo scorso anno e oggi avremmo gradito vederne qualche personaggio in più.
Si spera nell’aggiunta tramite DLC, dato che è già stato annunciato un Season Pass per il gioco, con l’arrivo in futuro di almeno quattro ulteriori protagonisti. Segnaliamo nel roster anche la presenza di Ikuro Ashizawa, meglio conosciuto come Baoh, ossia un personaggio tratto dal manga di Araki realizzato prima di Jojo e che già era stato introdotto nei DLC dell’originale All Star Battle.
Per quanto riguarda le modalità, il cambiamento più grande è l’eliminazione del vecchio Story Mode per la modalità All Star Battle. Il vecchio gioco non aveva uno Story Mode troppo elaborato: si trattava di affrontare diversi scontri che ricostruivano quelli principali della trama di ognuna delle serie presenti, introdotte da un semplice testo su schermo che ne raccontava in breve le vicende.
Finita una delle otto saghe, si sbloccava la possibilità di ripercorrerla utilizzando però i personaggi malvagi. Qui invece è stato abbandonato anche questo minimo accenno alla trama, per presentarci una selezione di pannelli in cui sono presenti vari scontri divisi tra: Normali, ossia quelli avvenuti ufficialmente anche nella storia; extra, scontri What If tra personaggi anche appartenenti a serie diverse; Boss, battaglie più difficili del normale, solitamente contro i villain principali, come Jotaro Kujo contro Dio Brando.
Ogni scontro può essere affrontato quando più si desidera e in qualsiasi ordine si voglia: volendo si può partire direttamente dall’ottava serie. L’unica eccezione sono gli scontri con i Boss, che avranno bisogno del completamento di alcune sfide prima di essere accessibili.
La storia in pratica si riduce alle citazioni che i personaggi fanno durante la loro intro prima di un combattimento, un vero peccato per i fan che speravano in un maggior coinvolgimento delle vicende dell’opera originale. Già All Star Battle non eccelleva per il suo Story Mode e in questo caso ci si è voluti concentrare ancor di più sui combattimenti.
Ogni battaglia avrà poi dei segreti da sbloccare, compiendo determinate azioni o eseguendo certe mosse durante lo scontro, così da poter ottenere vari oggetti per la personalizzazione – come frasi, colori alternativi o le celebri pose che hanno reso famoso Jojo.
Il gioco ha un negozio interno, dove sarà possibile acquistare di tutto utilizzando l’oro guadagnato nelle modalità principali: musiche, bozzetti, modelli 3D e molto altro, nonché gli elementi che permetteranno di personalizzare in vari modi il proprio combattente e la propria scheda giocatore per gli scontri online.
Il titolo, pur non offrendo uno story mode degno di questo nome, si rifà con tanto fanservice sparso qua e là, tra citazioni da selezionare per il vostro personaggio preferito, mosse e stage fedeli al manga originali e animazioni prese alla perfezione da quelle del manga e dell’anime.
Insomma, CyberConnect2 si riconferma una garanzia per quanto riguarda l'attenzione ai dettagli.
Oltre all’All Star Battle, nel gioco troverete anche parecchio altro: c'è la classica modalità Arcade, composta da otto scontri; abbiamo una sorta di Survival, qui chiamato Endless Mode; c'è anche il Versus, dove è possibile affrontare scontri in singolo, in team 3vs3, in stile King of Fighters, o partecipare a dei tornei.
Non manca poi la modalità Allenamento, con le tipiche opzioni e modalità per testare i vari combattenti.
Stand, energia concentrica e combattenti a cavallo
Il combat system di Jojo’s Bizarre Adventure: All Star Battle R non è cambiato molto nella sua essenza, nonostante siano state ora introdotte delle meccaniche molto importanti. Quella più evidente è la presenza di un personaggio Assist, che potrà intervenire in battaglia sia per attaccare che per difendere.
Ogni Assist avrà un diverso numero di utilizzi a round, divisi in attacco e difesa (solitamente due per tipo) che una volta esauriti lo renderanno inutilizzabile. In attacco il personaggio entrerà per continuare la vostra combo o per colpire a sorpresa l’avversario, in difesa invece interromperà la combo nemica salvandovi da una brutta situazione.
È dunque fondamentale utilizzarlo al momento giusto, soprattutto in difesa, per riuscire a vincere uno scontro. C’è da dire che il tempismo del richiamo a volte è calcolato male: infatti ci è capitato, per fare un esempio, che l’Assist intervenisse in nostro soccorso quando ormai eravamo già fuori pericolo, facendoci così sprecare un suo utilizzo.
L’altra grossa novità è il fatto che ora il titolo giri a 60 FPS. Il vecchio All Star Battle è ricordato da tutti per essere un picchiaduro che reggeva a stento i 30 FPS, penalizzando di molto la fluidità dell’azione. Adesso da questo punto di vista non ci sono problemi, dato che il frame rate si mantiene stabile in ogni situazione o stage.
Per il resto, ci troviamo di fronte a un picchiaduro a metà strada tra un tipico anime game, pensiamo a un Naruto o al più recente Demon Slayer, e un titolo più elaborato, come un Guilty Gear o uno Street Fighter.
Jojo’s Bizarre Adventure: All Star Battle R (che potete acquistare su Amazon) infatti ha un sistema di controllo basato su tre attacchi, leggero, medio e forte, con la possibilità di schivare lateralmente gli attacchi, così come succede in Tekken.
I comandi sono piuttosto semplici e quasi tutte le mosse sono fattibili con quarti di luna e mezzi giri nello stile di Street Fighter; è anche presente una modalità per novizi del genere, chiamata Easybeat, che consente di fare delle semplici combo con la pressione continua di un tasto, un po’ l’auto-combo già vista su altri titoli.
Le combo sono gestite con il metodo classico che permette di cancellare un attacco debole in uno più forte e in più sono presenti mosse speciali che vedono il consumo della barra Heart Heat (HH per abbreviare). Queste sono divise in mosse che consumano una barra soltanto oppure due (ma possono consumarne anche tre per aumentare la potenza dell’attacco) e sono rappresentate da spettacolari filmati che mostrano la piena potenza dei personaggi.
La barra HH servirà anche per altre azioni più avanzate, come la possibilità di cancellare degli attacchi per proseguire una combo normalmente impossibile o per azioni più specifiche legate al tipo di combattente. Ogni personaggio infatti sarà classificato secondo il suo stile di combattimento e nel gioco ne esistono svariati. Energia Concentrica si rifà ai personaggi delle prime due serie di Jojo, che utilizzano una sorta di energia generata dal respiro per attaccare e infliggere maggiori danni ai personaggi vampiri. I nostri combattenti potranno caricare la barra HH con la pressione di un tasto, per poi utilizzare una sorta di mossa EX delle loro versioni normali consumando solo mezza barra.
Stand è invece la tipologia a cui apparterrà la maggioranza dei combattenti del gioco, nonché il marchio di fabbrica di Jojo. Gli Stand sono degli alter ego dei personaggi, composti di energia psichica e con i poteri più svariati. Con la pressione di un tasto, il nostro combattente potrà richiamare al proprio fianco il suo Stand, avendo un set di mosse diverso a seconda che questo sia attivo o meno. I possessori di Stand potranno anche sacrificare una barra HH per agire mentre il loro stand sta eseguendo un’altra mossa.
Abbiamo poi A Cavallo: i personaggi della settima serie, Steel Ball Run, utilizzano un cavallo durante il combattimento e possono montare e smontare a piacimento cambiando di molto il loro set di mosse.
Ci sono poi altri stili, come il Mode, legato agli elementi per gli Uomini del Pilastro della seconda serie, il Vampirismo o altri stili unici dedicati magari a un singolo personaggio, come ad esempio Baoh.
Come abbiamo già accennato, Jojo’s Bizarre Adventure: All Star Battle R è un picchiaduro che nelle meccaniche si dimostra più complesso dei classici giochi tratti da anime, solitamente basati su comandi semplici e azioni spettacolari, e tenta di avvicinarsi ai titoli più competitivi e tecnici, ma senza mai raggiungere quel livello di complessità.
Nonostante ci siano svariate meccaniche e diversi modi di concatenare gli attacchi tra loro, questi non offriranno mai una varietà e una libertà d’esecuzione così sconfinata come in uno Street Fighter o in altri picchiaduro simili. Il titolo presenta anche qualche problema di esecuzione e posizionamento del personaggio per quanto riguarda il concatenamento di alcuni attacchi normali in mosse speciali – anche dopo il cancel, limitando ancor di più i tool di attacco di ogni combattente.
Ci troviamo comunque di fronte a un buon picchiaduro, che sa divertire grazie alla follia dei suoi personaggi e d’altronde non potrebbe essere altrimenti dato che è tratto da uno dei manga con i combattimenti più assurdi mai concepiti.
I fan del manga di Araki troveranno infatti un titolo che saprà soddisfare il loro amore per gli incredibili personaggi dell’opera, grazie alla fedeltà e al fanservice inserito da CyberConnect. Il roster però presenta degli sbilanciamenti piuttosto evidenti – ma d’altronde, con oltre 50 personaggi presenti, era difficile riuscire a rendere il tutto perfettamente equilibrato, e alcuni combattenti dotati di Stand presenteranno dei notevoli vantaggi grazie ai loro poteri esagerati.
Una componente online rimasta nel passato
Purtroppo, il difetto principale di questo nuovo Jojo’s Bizarre Adventure: All Star Battle R è legato all’online. Il titolo infatti utilizza un vecchio sistema delay e non un rollback netcode, ormai obbligatorio per giocare decentemente online a un picchiaduro.
Le modalità online sono quelle classiche: partite amichevoli e classificate, con anche la possibilità di affrontare delle sfide settimanali, legate ai personaggi utilizzati e ad altri fattori, che sbloccano ulteriore oggettistica di personalizzazione.
Durante la nostra prova abbiamo constatato che nelle partite con altri giocatori europei il titolo funziona discretamente, nonostante varie volte i match non siano proprio partiti, disconnettendoci prima dell’inizio. Con i giocatori d’oltreoceano abbiamo invece sentito un input lag nei comandi che rendeva ogni match ingiocabile.
Sicuramente un passo avanti rispetto al disastroso netcode del gioco originale di otto anni fa, ma nel 2022 ci aspettavamo un rollback netcode per poter giocare online come si deve.
Per quanto riguarda il lato tecnico, graficamente Jojo’s Bizarre Adventure: All Star Battle R si difende più che bene, con un ottimo lavoro di restauro dei modelli 3D che erano già notevoli all’epoca della prima uscita del titolo. Animazioni e texture sono ottime e, come specificato prima, il tutto si muove a 60 FPS costanti.
Anche gli stage sono ben fatti e ricalcano perfettamente le ambientazioni del manga e dell’anime. Questi si sposano alla perfezione con il resto del gioco grazie alla loro interattività, che consente di attivare degli eventi ispirati alle vicende della storia originale che rischiano di danneggiare entrambi i combattenti.
Inoltre, sconfiggendo un avversario in una determinata posizione di uno stage, si attiva un Dramatic Finish, ossia un’animazione di sconfitta speciale che riprende ancora una volta l’opera originale di Araki. L’unico piccolo difetto è dovuto a qualche sbavatura nei personaggi a volte presenti sullo sfondo, che appaiono un po’ sgranati.
Il titolo presenta inoltre testi in italiano e un doppiaggio completamente in giapponese. Rispetto all’originale All Star Battle, molti doppiatori sono cambiati semplicemente perché all’epoca molte delle serie dell’anime non esistevano ancora e i personaggi non avevano ancora dei doppiatori ufficiali: ora, invece, tutti i personaggi apparsi nell’anime dal 2014 in avanti hanno le loro voci canoniche.
Versione recensita: PS5
Voto Recensione di JoJo’s Bizarre Adventure: All-Star Battle R - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Ben 51 personaggi, tutti ben rappresentati e molto vari nelle loro meccaniche
-
Combat system più elaborato rispetto ad altri titoli basati sugli anime, ma senza essere troppo complesso
-
Grande attenzione ai dettagli per i fan della serie
-
Finalmente va a 60 FPS
Contro
-
Netcode ancora troppo instabile
-
Uno Story Mode più articolato sarebbe stato gradito
-
Diversi sbilanciamenti tra la forza dei vari personaggi
Commento
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