ID@Xbox 2019 - i nuovi indie di Microsoft
Siamo stati alla quarta edizione dell'evento milanese di Microsoft dedicato ai titoli degli sviluppatori indipendenti
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a cura di Silvio Mazzitelli
Redattore
Per il quarto anno di fila si è tenuto a Milano l’ID@Xbox, showcase dedicato ai principali titoli indie di Microsoft. A introdurre l’evento è stato Agostino Simonetta, ID@Xbox Regional Lead EMEA, che ha parlato del supporto che Microsoft ha dato in questi anni agli sviluppatori indipendenti e dei dati relativi all’ultimo anno.
Dalla nascita del programma ID@Xbox sono stati rilasciati ben 1000 titoli, di cui 400 solo nel 2018. Attualmente invece sono in sviluppo addirittura 1600 titoli, per una crescita costante di questa fetta di mercato, supportata anche da Xbox Game Pass, che sostiene molti di questi giochi indipendenti integrandoli nell’offerta del servizio sin dal day one. Grazie alla loro inclusione in Xbox Game Pass, secondo i dati di Microsoft, questi titoli vengono proposti all’attenzione di una fetta maggiore di pubblico e molti utenti hanno scoperto giochi che altrimenti non avrebbero mai scelto di acquistare sin dal giorno del lancio.
All’evento sono stati presentati 13 nuovi titoli, di cui 7 italiani; per quanto riguarda i giochi sviluppati all’estero abbiamo fatto la conoscenza di After Party, Children of Morta, Star Renegades, Atomicrops, Crosscode e The Good Life, mentre dalla parte italiana c’erano Alaloth di Gamera Interactive, Daymare: 1998 di Invader Studios, Dry Drowning di Studio V, Follia – Dear Father di Real Game Machine, Close to the Sun di Storm in a Teacup (già recensito sulle nostre pagine), The Suicide of Rachel Foster di 101% e Reddoll Games e Active Soccer 2019 di Gianluca Troiano.
I titoli interessanti erano molti, ma per questioni di tempo e data la gran quantità di giochi presenti non siamo riusciti a focalizzarci su tutti, dando priorità a quelli non ancora usciti sul mercato. Ecco dunque le nostre prime impressioni.
Alaloth – Champions of the Four Kingdoms
L’RPG di Gamera Interactive ha fatto parlare molto di sé negli ultimi tempi, sia per il suo particolare gameplay che per il nome dietro la storia, ossia quel Chris Avellone che tutti conoscete bene. Il gioco ci permetterà di impersonare uno dei quattro eroi che devono portare a termine la cruciale missione di sconfiggere Alaloth, l’oscuro signore che sta minacciando l’intero mondo. Avremo un’ampia gamma di scelte da compiere nella personalizzazione del nostro campione, cominciando dalle quattro razze presenti: umani, elfi, nani e orchi, che rappresentano anche i quattro regni in cui è diviso il mondo di gioco. Potremo poi selezionare alcuni dettagli importanti come lo stile di combattimento e la divinità di cui siamo seguaci. La classe non sarà vincolata a una precisa scelta, ma avremo la possibilità di imparare 4 abilità su 36 totali, senza la possibilità di cambiarle una volta scelte e queste spazieranno dalle magie elementali a quelle da druido e così via. Potremo quindi costruire degli ibridi interessanti, magari fra guerriero e mago o fra druido e paladino, e starà a noi decidere il nostro stile di combattimento.
Questo è anche realizzato in maniera unica, mescolando meccaniche prese dai soulslike, con l’importanza della barra della stamina da gestire tra schivate e attacchi, e altre tratte dai cRPG più famosi, con ad esempio la possibilità di avere fino a 3 companion che agiranno in maniera indipendente, ma a cui potremo dare ordini. Ci sarà anche una componente alla Diablo per quanto riguarda utilizzo di abilità speciali e loot.
Altro punto interessante del titolo è la gestione del tempo. Ogni nostra azione e spostamento farà passare i giorni all’interno del gioco e non saremo i soli a cercare di sconfiggere il signore oscuro Alaloth, ma oltre a noi saranno presenti altri tre campioni che proveranno a salvare il mondo e se dovessero riuscirci prima di noi allora sarà game over. Naturalmente sarà possibile anche avere delle vere e proprie sfide tra team di eroi diversi, magari per conquistare uno dei frammenti necessari a fermare il temibile demone.
Alaloth sembra dunque offrire una quantità di contenuti enormi, con quattro grandi regioni, divise ciascuna in sette città e sette zone di combattimento per un totale di 28 per entrambe le categorie. Anche il fattore rigiocabilità sarà alto, dato che ogni partita, anche a seconda della razza scelta, cambierà molto il proseguimento dell’avventura. Al momento il gioco è previsto per un generico 2020 e noi non vediamo l’ora di poterlo analizzare con più calma e con più ore a disposizione.
Daymare 1998
Nato come remake fanmade di Resident Evil 2, Daymare 1998 è poi diventato un gioco ispirato al classico di Capcom, anche per via dell’uscita del remake ufficiale a inizio anno, che ha poi preso una direzione tutta sua. Il gioco di Invader Studios vuole ricreare le atmosfere inquietanti e cariche di tensione dei titoli horror degli anni ’90.
La versione da noi provata è ormai prossima a quella conclusiva, dato che il titolo è previsto teoricamente per quest’estate. Rispetto alle versioni viste in precedenza abbiamo notato una maggiore pulizia grafica e una maggiore precisione delle armi. Le ambientazioni ricordano molto la sezione del laboratorio di Resident Evil 2 e le creature incontrate risultano terrificanti e pericolose quanto gli zombie della fonte d’ispirazione di Daymare. Non ci resta dunque che attendere l’arrivo della versione finale del gioco in arrivo a breve.
Children of Morta
Children of Morta è un particolare action RPG che ci mette nei panni non solo di un eroe, ma addirittura di un’intera famiglia di eroi. Il giocatore potrà infatti interpretare uno dei sei membri della famiglia Bergsons, ognuno con punti di forza e abilità uniche, famiglia che da generazioni ha il compito di stare a guardia del monte Morta, difendendolo dalle forze del male.
Una volta scelto il personaggio potremo misurarci in una serie di dungeon parecchio ostici, infatti i nemici non ci andranno piano e dovremo avere la padronanza di tutte le nostre tecniche e abilità per avere la meglio sul boss di turno. Sarà possibile affrontare le battaglie anche in cooperativa, in modo da rendere più avvincente l’avventura.
Il gioco ci ha incuriosito sia a livello narrativo che come gameplay, inoltre la pixel art del titolo è davvero ben realizzata. Attualmente Children of Morta è previsto per settembre di quest’anno.
Dry Drowning
Sviluppato dall’italiana Studio V, Dry Drowning è un’interessante avventura investigativa che riprende alcuni elementi da altri famosi titoli del genere, come Phoenix Wright e L.A. Noire, e li adatta a un’ambientazione distopica futuristica. Il giocatore vestirà i panni di Mordred, detective finito in rovina dopo che, indagando su un folle serial killer, ha fatto in modo che due presunti colpevoli finissero in manette per poi essere condannati a morte. Con orrore di tutti verrà poi alla luce che i condannati erano in realtà innocenti. Dopo alcuni anni da quel terribile evento Mordred ha un’occasione di fare i conti con il passato, infatti un nuovo omicidio attira l’attenzione del detective: il modus operandi è lo stesso del serial killer mai catturato, ossia una macabra rappresentazione dei miti greci utilizzando il corpo delle vittime.
Il gameplay si basa principalmente su aree in cui investigare e trovare indizi e dialoghi in cui mostrare le prove giuste al momento giusto, pena il game over. In diversi frangenti avremo delle scelte cruciali da fare che cambieranno il gioco in maniera profonda, infatti ci è stato detto che a seconda delle scelte prese durante il corso dell’avventura il capitolo finale sarà completamente diverso, cosa che comporterà anche molti finali differenti per un’elevata rigiocabilita. Il titolo è previsto per questo agosto.
The Good Life
Presente anche il nuovo gioco dell’eccentrico sviluppatore giapponese Hidetaka Suehiro, meglio conosciuto come SWERY, che ci ha regalato una perla come Deadly Premonition, il titolo che più si avvicina alla follia di Lynch traslata nel medium videoludico.
The Good Life in apparenza sembra un titolo nello stile di un Animal Crossing, in cui dovremo svolgere diverse mansioni in una cittadina chiamata Rainy Woods per guadagnare qualche soldo e estinguere il misterioso debito che la protagonista Naomi ha contratto. La giovane è finita in questo villaggio alla ricerca di uno scoop e le meccaniche legate alle foto saranno cruciali nel gioco: nel corso della nostra prova avevamo infatti il compito di fotografare un tradimento da parte di un uomo nei confronti della moglie proprio nel momento del fattaccio. Ovviamente potremo poi svolgere diverse mansioni per ottenere qualche soldo.
Le cose però si complicano la notte, quando tutti gli abitanti diventano dei gatti senza nessun apparente motivo, inoltre gli stessi abitanti del luogo sono sempre stranamente felici. Tutto ciò sembra legato al misterioso omicidio di una ragazza, Elizabeth, trafitta da una spada e lasciata in mezzo a un lago in una posa che ricorda il famoso quadro dell’Ofelia di John Everett Millais. Naomi dovrà dunque indagare su questo caso, circondata da inquietanti personaggi, con le attività di vita quotidiana che scorreranno parallele a quelle della risoluzione del mistero. L’uscita di The Good Life è prevista per novembre 2019.
Follia – Dear Father
L’horror tutto italiano di Real Game Machine è ormai prossimo all’uscita. Presentato nel 2016 per la prima volta, il titolo dovrebbe essere pronto entro la fine dell’anno. Passi avanti ce ne sono stati per quello che sembra essere uno dei più promettenti horror destinati anche all’utilizzo del VR e tecnicamente il lavoro di pulizia svolto in questi anni è risultato evidente in quest’ultima prova.
In Follia – Dear Father vestiremo i panni di Marcus Pitt, che si avventura all’interno della struttura della Frederick Fidelity University per scoprire i misteri legati ai suoi genitori. La paura non sarà dettata soltanto dai classici jumpscare, ma i nemici infonderanno nel giocatore un terrore psicologico che non lo abbandonerà per gran parte dell’avventura. Lo stile ricorda molto alcuni horror recenti, come ad esempio Outlast, dove è necessario fuggire e nascondersi per avere qualche speranza di non fare una brutta fine. Attendiamo dunque la versione completa in arrivo entro la fine del 2019.
Questa è solamente una selezione dei diversi titoli visti durante l’ID@Xbox 2019. Il ricco evento milanese ha aperto le porte a un anno molto promettente dal punto di vista dei titoli indipendenti, che non vediamo l’ora di provare nelle loro versioni finali.