Assodata (o quasi) la morte cerebrale di Playstation Vita, abbandonata da Sony e capace di destare ormai solo l’interesse degli sviluppatori indipendenti, giugno è stato, per il resto, un mese più che soddisfacente, soprattutto per gli utenti Switch, che, ancora una volta, fanno la parte del leone, con quattro uscite su quattro da segnalare.
Ce n’è per tutti i gusti, dagli sportivi sui generis ai metroidvania: non avete che da continuare a leggere.
Dopo un capitolo interlocutorio, quello pubblicato su Wii U tre anni or sono, Mario torna ad indossare di nuovo fascia e polsini per sfidare tutti gli abitanti del regno dei funghi sui campi da tennis più disparati: Mario Tennis Aces è uno dei due titoli (l’altro è Project Octopath Traveler) su cui Nintendo sembra scommettere maggiormente per la sua estate, e, per la prima volta nella serie, sembra puntare l’accento sul gioco online più che su quello in solitaria.
La nuova avventura tennistica dell’idraulico baffuto non è priva di difetti, come si evince dalla nostra recensione, ma i pregi superano di gran punga gli aspetti meno riusciti, come una modalità single player un po’ carente tanto in termini contenutistici quanto di puro e semplice divertimento, complice un’intelligenza artificiale avversaria non sempre di primo piano.
In compenso, grazie soprattutto ad un comparto online curato e sempre sul pezzo in quanto a netcode (elemento non secondario quando si parla di Nintendo) e a una giocabilità assai stratificata, che consente di divertirsi tanto all’appassionato quanto al neofita, l’ultima fatica della grande N si candida senza troppi dubbi al ruolo di migliore arcade tennistico per Switch.
Ikaruga
Pensavamo non avesse bisogno di presentazioni, visto che si tratta di uno dei migliori sparatutto di tutti i tempi, nonché uno dei più influenti in termini di innovazione e game design, e invece le vostre (graditissime) reazioni e domande alla nostra recensione ci hanno fatto capire come ci siano almeno due generazioni di videogiocatori che non solo non hanno mai giocato a
Ikaruga, ma non ne hanno mai nemmeno sentito parlare.
Ed è proprio questo il motivo per cui, assieme alla cura riposta nella riproposizione di questo classico, abbiamo deciso di premiare un un voto altissimo lo shoot’em’up Treasure anche nella sua versione Switch, l’unica che consente di adottare il TATE mode senza dover ricorrere ad improbabili acrobazie con televisori CRT che pesavano quanto un’utilitaria.
Ikaruga è difficile, moderno, adrenalinico, strategico e, su tutti, genera dipendenza: l’unico rischio è di farvi scomunicare, se foste dei videogiocatori particolarmente credenti.
Se possedete la console ibrida Nintendo e nutrite un interesse anche solo vago per gli sparatutto, o, semplicemente, per la storia del medium videoludico, il download non è solamente consigliato: è praticamente obbligatorio.
E non dite che non vi avevamo avvisati.
Arrivato quasi in sordina su Switch, unica piattaforma su cui è disponibile a parte il PC, West of Loathing è un prodotto atipico, divertente, capace di attirare tanto i neofiti, che potranno godere del suo humour non sense e di un combat system basilare e semplice da approcciare, quanto i veterani, magari alla ricerca di qualcosa di spiritoso che strappi loro un sorriso in fondo ad una dura giornata di lavoro.
Sviluppato da un team assai ristretto e dall’aspetto di un disegno di un bambino in età prescolare, il prodotto Asymmetric ci ha strappato un sorriso in più di un’occasione, tra achievement interni strampalati, missioni secondarie che sembravano scritte da Terry Gilliam e un set di animazioni incredibile, capace di dar vita a figure stilizzate e composte da tre linee rette in croce.
Se vi fermaste a giudicare il titolo dalla sua estetica commettereste un errore imperdonabile, perché, per meccaniche, offerta ludica e , soprattutto, livello di scrittura, questa buffa avventura western si rivela un prodotto di qualità, proposto, peraltro, ad un prezzo davvero popolare.
L’unica, vera barriera al suo completo godimento è l’assenza di una localizzazione nella nostra lingua, ma a meno di dieci euro sarebbe stato probabilmente chiedere troppo al team statunitense.
Dopo un anno di gestazione seguito alla release su PC, arriva finalmente uno dei titoli indipendenti più attesi dal pubblico, quell’ Hollow Knight capace di riscuotere consensi su tutte le testate di settore ai tempi della sua prima uscita.
In esclusiva su Switch, ecco dunque giungere uno dei metroidvania più difficili, ispirati e ricchi di contenuti degli ultimi anni, ambientato in un mondo morente popolato esclusivamente da insetti, talvolta antropomorfizzati.
Forte di una direzione artistica strabiliante, di una narrativa tanto oscura quanto affascinante e di tre dozzine di boss da sconfiggere, uno più bastardo dell’altro in quanto a difficoltà, la produzione degli australiani di Team Cherry entra prepotentemente tanto nel novero delle produzioni di genere (nonostante l’agguerrita concorrenza dell’ultimo lustro) quanto in quello delle migliori avventure disponibili sulla console ibrida Nintendo.
Che lo giochiate in mobilità o sulla televisione di casa, assicuratevi di essere da soli (cosicché nessuno debba essere costretto a sentire i vostri improperi) e di avere a portata di mano un buon paio di auricolari, o un impianto audio adeguato: non ve ne pentirete.
Tra servizi con palle infuocate (Mario Tennis Aces), tiratissime sfide all’ultimo proiettile (Ikaruga), gare di tiratura dello sciacquone (West of Loathing) e, soprattutto, battaglie all’ultimo sangue con decine di boss (Hollow Knight), quello passato è stato davvero un mese entusiasmante per i possessori di Nintendo Switch, in barba alla pochezza di uscite per 3DS e Vita.
E pensare che, in un ballottaggio con la divertente avventura in bianco e nero di Asymmetric, ha perso per un soffio Sushi Striker, altro prodotto raccomandabile agli amanti degli action puzzle, pubblicato per entrambe le console della casa di Kyoto.
Che luglio ci aspetta?Ci vediamo tra quattro settimane per scoprirlo!