Continua la diatriba politica tra Stati Uniti e Huawei, dopo che nei giorni scorsi abbiamo appreso della rottura tra le due parti, che ha condotto all’addio di Google agli accordi con il produttore cinese per Android. Questo significa che, nei territori occidentali, Huawei (e di conseguenza Honor) dovrebbero accontentarsi di una versione open source del sistema operativo mobile, priva del supporto ufficiale del gigante di Mountain View.
Secondo quanto emerso oggi, Huawei avrebbe deciso di rispondere alla cosa mettendosi a lavorare su un suo sistema operativo mobile. Le informazioni riferiscono che dovrebbe essere pronto tra l’autunno e comunque entro la primavera del 2020, come avrebbe confermato Richard Yu, a capo della divisione per il consumer business del produttore del Dragone.
Huawei, insomma, accerchiata dalle forze USA, punterebbe a ottenere maggiore indipendenza, in maniera tale che gli utenti che vorranno scegliere i suoi prodotti non si ritrovino in qualche modo ostacolati né limitati dalle decisioni che stanno creando attriti tra Cina e Stati Uniti.
Basterà per fare in modo che Huawei non corra il rischio di dover licenziare parte del suo personale? Speriamo ovviamente di sì.