Hotel Barcelona è l'horror di Suda 51, Swery e Keiichiro Toyama, ma i dubbi sono tanti - Speciale
Hotel Barcelona è il nuovo progetto horror di un trio potenzialmente esplosivo. Nonostante i nomi, però, i dubbi sono ancora molti.
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a cura di Domenico Musicò
Deputy Editor
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Suda 51, Swery 65
- Produttore: Devolver Digital
- Piattaforme: SWITCH , MOBILE , STADIA
- Generi: Survival Horror
- Data di uscita: TBA
Completamente a sorpresa, durante un livestream, Suda 51 e Swery hanno scherzato sulla possibilità di lavorare insieme a un horror dopo delle simpatiche battute e le reciproche rivelazioni sull’aver cestinato un paio di progetti finiti in alto mare per via di una gestione non proprio inappuntabile. Hotel Barcelona è quello che potrebbe essere il nome definitivo dell’horror che vedrà anche il ritorno del maestro assoluto del genere, Keiichiro Toyama, che ha dato i natali a Silent Hill e a Forbidden Siren. Tuttavia quest’ultimo, da quanto lasciato intuire, avrà un ruolo marginale, e questo è principalmente il motivo per cui, già dalle premesse, l’operazione non pare essere in grado di esaltare gli amanti dell’horror. Converrebbe già da adesso abbassare tantissimo la barra dell’hype e prepararsi a qualcosa di molto più in piccolo rispetto a quanto si possa pensare.
Un’operazione con troppi interrogativi
Sembrava quasi una chiacchierata da bar, quella che abbiamo visto nel livestream, culminata col momento più importante che ha visto Suda e Swery mandare una mail in diretta a Toyama proponendogli di partecipare al progetto. Il papà di Silent Hill ha accettato senza pensarci su due volte, Hotel Barcelona appare solo come un’operazione per mettere al centro dell’attenzione grandi nomi per valorizzare un progetto che nell’intenzione sarà un indie, nonostante l’importante budget che potrebbe esserci alle spalle. Si consideri infatti che Devolver Digital, publisher top per le opere indipendenti di grande spessore e quasi sempre molto controverse per le tematiche che tratta, avrebbe stanziato ben un milione di dollari per supportare il trio creativo e la loro squadra. Tuttavia si è lasciato intendere che in realtà è ancora tutto nel pieno delle trattative, pertanto non è ancora chiaro se ciò che circola in rete in maniera sin troppo entusiastica corrisponderà alla realtà dei fatti.
Per quanto mi riguarda, il ritorno di Toyama all’horror è meglio di un Natale anticipato, probabilmente la notizia più di rilievo per un’artista che dopo Gravity Rush ritorna a fare ciò che gli riesce meglio. Il problema è la presenza di Suda 51, la sua filosofia punk, il suo amore per lo splatter fine a se stesso e senza costruirgli attorno un contesto credibile, la guasconeria dei suoi personaggi, quel suo modo di fare humor da commedia popolare, la distanza siderale che lo separa dall’orrore davvero credibile. Tutti elementi che, in parte, si sono visti in Shadows of the Damned e in Lollipop Chainsaw. Se Suda 51 ritornasse al suo passato remoto, ossia a ventitré anni fa, quando sfornava giochi come Twilight Syndrome, Moonlight Syndrome (e non si dimentichi quella mosca bianca chiamata Project Zero 4 per Wii), allora il discorso sarebbe completamente diverso. Se non altro, potenzialmente molto più interessante.
Discorso completamente diverso invece per Swery, che delle suggestioni new weird ha fatto il suo vessillo, con un Deadly Premonition che sotto la scocca malandata aveva un motore rombante e dalle grandi prestazioni: era un progetto pieno di situazioni angoscianti, assurde, che sapevano come mettere a disagio il giocatore; i dialoghi erano surreali, le sezioni di gioco strampalate, le scene fuori dagli schemi. E poi era un po’ il Twin Peaks dei videogiochi, serie da cui anche Hotel Barcelona prenderà spunto, a quanto pare. Swery ha affermato inoltre di ridere di fronte agli horror “normali” o in quelli in cui l’idea religiosa della morte coincide con la serenità del paradiso. Hidetaka Suehiro preferisce la suspense e l’incertezza, l’horror di tipo psicologico (capito, Suda?).
Cosa è Hotel Barcelona?
Repetita iuvant: Hotel Barcelona potrebbe non essere il nome finale, potrebbe anche non essere un progetto concreto fino in fondo. Eppure stavolta Suda e Swery hanno promesso di essersi seduti a tavolino senza lanciarsi in sproloqui alcolici e sparare in tutte le direzioni idee fumose tra il serio e il faceto. Il livestream sembrava indicare il contrario, ma se Devolver Digital ha un milione di buone motivazioni per dar loro grande solidità, non c’è motivo di non credere ai due volponi giapponesi.
In quel brainstorming visto in diretta sono uscite fuori alcune informazioni piuttosto importanti: alcune non esattamente positive, perché danno una dimensione molto contenuta al progetto e riducono enormemente la sua scala (e, di conseguenza, il ventaglio di possibilità che vuole concedersi); altre, invece, si sono rivelate stuzzicanti. Ecco una rapida carrellata di ciò che si è evinto sinora.
Innanzitutto, si è menzionata la possibilità che possa essere a scorrimento laterale, probabilmente (questo mi permetto di aggiungerlo per ovvie affinità) sulla falsariga di Detention. L’idea è che sia immediato e intuitivo, orientato dunque per mercati come quello di Switch, Stadia e per dispositivi mobile. Swery vuole che ci sia un personaggio davvero “cattivo al 100%” e che lo sia senza nessuna particolare ragione. Il giocatore, a un certo punto, potrebbe anche controllarlo ed essere costretto a compiere azioni terribili, testimoniando la nequizia di quest’essere immondo. La storia potrebbe non essere ambientata a Barcellona, ma in qualunque città del mondo, e potrebbe esserci un detective o giornalista pronto a investigare sull’hotel e su cosa succede al suo interno.
Dovrebbero essere presenti gli inservienti ma soprattutto le diverse personalità all’interno delle stanze, che avranno visioni completamente diverse su ciò che accadrà, in maniera non diversa da quanto avveniva proprio in Forbidden Siren (ecco perché Suda ha pensato subito di coinvolgere Toyama). L’idea di base della storia potrebbe ruotare attorno alla presenza di distorsioni temporali o mondi paralleli, motivo per cui nella stessa stanza si potrebbero avvicendare più personaggi in momenti diversi, con visioni differenziate sugli accadimenti. Il “Colpevole” potrebbe essere un essere umano o un’entità soprannaturale, visto che Suda ha amato molto il film “Kurowan” in cui era presente una sorta di mostro invincibile che infine viene sconfitto in modo poco ortodosso.
Hotel Barcelona è un progetto horror ancora molto fumoso, una suggestione, un insieme di idee frutto di un brainstorming in diretta che non ha ancora nulla di davvero concreto. Ci sono anche dei seri dubbi sull’alchimia delle personalità coinvolte, con Suda 51 che sembra proporre e scherzare su idee poco affini al genere. il new weird di Swery e il coinvolgimento del maestro assoluto del genere Keiichiro Toyama fanno ben sperare, ma il ruolo di quest’ultimo potrebbe essere molto limitato all’interno del gioco. Al momento è dunque bene tenere a freno i facili entusiasmi, in attesa di capire con più chiarezza con cosa avremo a che fare.
Voto Recensione di Hotel Barcelona - Recensione
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