Fairy Tail 2 | Recensione – Non è tutto oro ciò che è magia
Abbiamo giocato la versione definitiva di Fairy Tail 2, nuovo JRPG che propone le ultime avventure di Natsu e compagni: ecco la recensione!
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a cura di Marino Puntorieri
Redattore
In sintesi
- Un JRPG con qualche discreta idea sul combat system.
- Nel bene e nel male ripropone la stessa tipologia di narrazione vissuta nella serie animata.
- Tanti limiti sul comparto tecnico.
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Koei Tecmo
- Produttore: Koei Tecmo
- Testato su: PC
- Piattaforme: PC , PS5 , PS4 , SWITCH
- Generi: Hack n' slash
- Data di uscita: 12 dicembre 2024
Sono passati circa quattro anni dalla pubblicazione, da parte del team Gust e di Koei Tecmo, del primo importante videogioco dedicato a Fairy Tail, un titolo che – al netto dei diversi limiti manifestati – era comunque riuscito ad accontentare in parte i desideri dei numerosi fan del mondo nato dalla penna del leggendario Hiro Mashima.
In questo fine 2024 il team con sede nella città giapponese di Nagano torna alla carica con un nuovo capitolo, ovvero Fairy Tail 2, per cercare di alzare un po’ il livello qualitativo generale e portare su schermo le ultime saghe che hanno coinvolto il protagonista Natsu e i suoi numerosi compagni di Gilda.
Obiettivo portato a compimento? In realtà vi anticipiamo fin da subito come la risposta sia più amarognola di quanto avessimo previsto e, nonostante traspaia fin dai primi minuti l’amore degli sviluppatori per il materiale di riferimento, il risultato finale non riesce ad andare oltre la soglia di un mero e scarno compitino.
Ma andiamo con ordine.
Un impero da sconfiggere
Come anticipato, Fairy Tail 2 percorre dal punto di vista narrativo tutto l’arco (apparentemente finale) della Saga dell’Impero Alvarez, presente nella stagione 9 della controparte animata.
Nello specifico abbiamo Natsu, Lucy, Elsa, Gray e tutti i loro amici delle gilde di maghi presenti nel continente vedersela con le forze armate dell’imperatore Zeref.
Quest’ultimo è pronto ad un’invasione di massa dell’intero continente per ottenere un misterioso potere presente proprio nelle profondità della Gilda di Fairy Tail e, ovviamente, toccherà ai nostri eroi impedirlo in una lotta sulla carta impari e con poche speranze di vittoria.
Alternando momenti estremamente fedeli a quanto visto nell’anime o nel manga originale, ad altri brutalmente tagliati o riassunti per scelte logistiche, vestiremo i panni di diversi personaggi principali alle prese con gli Spriggan 12, ovvero i pericolosi generali alla guida delle numerose armate che portano il vessillo dell’impero invasore menzionato.
Ovviamente non vogliamo dilungarci sugli aspetti della storia in sé, ma ovviamente si susseguono su schermo numerosi momenti – almeno sulla carta – ricchi di tensione e stupore, tra legami che si rafforzando e si distruggono ora dopo ora davanti al giocatore.
In realtà, già dal punto di vista della storia di Fairy Tail 2 abbiamo i primi singhiozzi e dubbi, in parte figli di un materiale originale non proprio qualitativamente all’altezza dell’effettivo potenziale, in parte accentuati da tantissimi dialoghi acerbi e non riuscitissimi.
Questi difetti sono anche conditi da scelte registiche che confondono il giocatore in più occasioni, soprattutto quando si cerca di raccontare eventi sensibili che accadono in parallelo passando da un campo di battaglia all'altro.
Un peccato, perché tra fan service e chiari riferimenti demenziali, lo spirito dell’opera può strappare un sorriso ai fan più accaniti, ma difficilmente riesce a coinvolgere con convinzione.
E la cosa risulta ancora più difficile se, invece, ci si avvicina al mondo di Hiro Mashima per la prima volta, col rischio di rimanere spaesati di fronte a ciò che accade su schermo.
Temi come l’amicizia, l’amore e i poteri magici, qui affiancati a qualsiasi forma di legame emotivo (tipici di numerosissimi shonen più e meno blasonati) funzionando solo fino a un certo punto e non riescono a convincerci più di tanto.
Un peccato – perché di avvenimenti, giocando a Fairy Tail 2, ne avvengono tantissimi e sulla carta i momenti per rimanere sorpresi non mancano di certo.
A conti fatti, però, si tratta di elementi mal gestiti nella maggior parte dei casi o che comunque non riescono a trasmettere quel pathos di qui avrebbe giovato l’intera esperienza.
Tra linee di dialogo a metà tra il confusionario e il banale, così come un ritmo generale non proprio ben gestito proprio per alcuni tagli netti sul fronte registico – evidenti anche a un occhio meno attento – i problemi non mancano.
Oltre a questa saga, in realtà, Fairy Tail 2 propone anche un arco narrativo nuovo di zecca che allunga il monte ore in maniera abbastanza furba. Anche se ripropone gli stessi limiti evidenziati negli altri capitoli più fedeli all’opera originale, invoglia ad essere giocato quanto meno per il suo gameplay.
Guerra tra maghi
Proprio parlando del gameplay di Fairy Tail 2 riusciamo a trovare qualche piccola consolazione.
Nello specifico, il team di Gust ripropone il tatticismo tipico dei giochi di ruolo orientali, amalgamandolo a un ritmo più frenetico, dove il dinamismo legato alle tempistiche differenti per attacchi pesanti e leggeri sostituisce i classici turni.
Una scelta che, da un lato, attira sicuramente i più giovani o comunque meno avvezzi al genere, dall’altro riesce comunque a mantenere una certa impronta tattica per i giocatori più di vecchia data, rispetto ai semplici combattimenti in tempo reale.
In questo caso si tratta di una trovata ben riuscita e che riesce a divertire soprattutto a piccole dosi. Abbiamo, infatti, variabili sempre differenti da considerare, dalle più classiche resistenze e debolezze elementali a scontri abbastanza impegnativi che obbligano – soprattutto con le boss-fight – a cambiare il party in corso d’opera più e più volte.
Ogni personaggio ha un discreto numero di magie da utilizzare e che possono – se soddisfatti determinati requisiti – concatenarsi con gli altri membri del party in vere e proprie mosse finali: soluzione che aggiunge un pizzico di spettacolarità.
Non mancano nemmeno personaggi di supporto e carte da sfruttare in determinate situazioni come variabili, ulteriormente utili a cambiare le sorti della partita: un insieme che aggiunge un ulteriore pizzico di imprevedibilità, soprattutto alle difficoltà più elevate.
Fairy Tail 2 presenta anche un discreto sistema di progressione basato sui più classici livelli, comprese tre differenti ramificazioni delle abilità per ciascun eroe, che dona un gradito tocco di personalizzazione alle varie combo di attacchi e super poteri selezionabili dall’apposito menu.
Un peccato, però, che tali tipologie di combattimenti non siano supportati da un adeguato level design, scricchiolante durante tutte quelle fasi di esplorazione che inframezzano proprio gli scontri.
Le mappe di Fairy Tail 2, infatti, sono estremamente circoscritte, lineari e ridondanti nel loro continuo riciclo di nemici di basso livello in quantità smodata: elemento che mette in evidenza una certa e tediosa ripetitività.
Ed è un peccato, perché si nota un apprezzabile sforzo nell’inserire i classici punti di interesse tipici del genere – come missioni secondarie, collezionabili e qualche risorsa da raccogliere e accumulare, ma niente che riesce a distrarre o incuriosire più di tanto, se non nelle prime ore di gioco.
Per quanto riguarda il comparto tecnico di Fairy Tail 2 il risultato è appena discreto per le texture dei vari personaggi principali, anche se ci sono alcune cut-scene di gioco effettivamente riuscite meglio della controparte animata.
Aggiungiamo anche una colonna sonora fedelmente riproposta dalla serie, espansa con arrangiamenti che ben si prestano ad arricchire il ritmo delle battaglie e che ci ha colpito sopra ogni aspettativa.
<Per il resto, purtroppo, le animazioni e il comparto grafico in generale non sono considerabili al passo, per l’attuale generazione videoludica. Un enorme peccato, considerando il materiale originale – meritevole sicuramente di una maggior cura.
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Voto Recensione di Fairy Tail 2 | Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Combattimenti divertenti e che mantengono una certa tattica.
-
Discrete opzioni di personalizzazione e progressione per il proprio party.
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Finalmente gli ultimi archi narrativi di Fairy Tail trasposti fedelmente…
Contro
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… ma narrativamente riprende e a tratti enfatizza tutti i limiti già evidenti nella controparte animata.
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Esplorazione limitatissima e che enfatizza una certa ripetitività di fondo.
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Tecnicamente ci aspettavamo molto di più.
Commento
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