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Everspace 2 | Recensione - Combattimenti fra le stelle

Dopo il buonissimo primo capitolo, Rockfish Games alza l'asticella con Everspace 2, un sequel semplicemente più vasto e più riuscito

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a cura di Daniele Spelta

Redattore

Informazioni sul prodotto

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Everspace 2
  • Sviluppatore: Rockfish Games
  • Produttore: Rockfish Games
  • Distributore: Rockfish Games
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE
  • Generi: Sparatutto
  • Data di uscita: 06 aprile 2023

Everspace 2 è un continuo susseguirsi di luci, colori ed esplosioni, un bombardamento costante dei nostri sensi che ci ha accompagnato mentre eravamo immersi nello spazio più profondo all’inseguimento di qualche pirata spaziale, mentre stavamo esplorando una nuova miniera nascosta su un pianeta o mentre rovistavamo fra le rovine di qualche immensa navicella precipitata su un desertico satellite.

Il titolo sviluppato da Rockfish Games non fa nulla per nascondere la sua natura di videogioco nel più senso più stretto del termine, uno shooter arcade divertente e frenetico che rigetta completamente qualsiasi velleità simulativa e che, grazie ad una struttura quasi da looter game, si è rivelato perfetto sia per delle lunghe sessioni fra stelle e viaggi spaziali, sia per dei rapidi combattimenti contro flotte nemiche sempre più esagerate.

Come tutti i titoli di questo genere, anche Everspace 2 ha però i suoi difetti strutturali, su tutti una bulimia esagerata di contenuti e di oggetti fra cui alla lunga diventa impossibile orientarsi.

Vediamo tutto con calma nella nostra recensione.

Negli episodi precedenti...

Come si intuisce facilmente dal titolo, Everspace 2 è il secondo episodio di una serie iniziata nel 2017 (trovate il primo capitolo su Instant Gaming), ma in questo nuovo capitolo sono decisamente di più le novità rispetto agli elementi consolidati.

Stiamo sempre parlando di uno sparatutto ambientato nello spazio profondo, ma rispetto al passato è stata completamente rivista la struttura ludica ed è stata abbandonata la progressione in stile roguelite dove, come da tradizione, i livelli erano generati proceduralmente e ad ogni game over faceva seguito il ritorno al punto di partenza e l’inizio di una nuova run.

Everspace 2 è invece molto più vicino ad un gioco di ruolo action, con una progressione lineare e una mappa costellata di sistemi da esplorare a piacimento e sulla quale, missione dopo missione, si posizionano i classici indicatori che orientano gli spostamenti.

L’unico vero punto in comune fra i due capitoli è l’ambientazione – o la lore, se volete fare gli esperti – ma questo non è necessariamente un punto a favore. Data la sua struttura, il precedente titolo non brillava certo dal punto di vista narrativo ed è facile che anche chi abbia speso ore ed ore in sua compagnia non si ricordi i protagonisti e le vicende.

Già dalle prime battute, Everspace 2 riempie subito le orecchie del giocatore con nomi, vicende, luoghi e attori che, almeno secondo gli sviluppatori, dovrebbero essere familiari e su cui si perde decisamente troppo poco tempo, senza approfondimenti o spiegazioni.

Ci sono dei log e qualche riassunto, ma crediamo che in pochi perderanno tempo a sfogliarne le pagine virtuali. Ad esempio, il protagonista è di nuovo Adam, uno dei tanti cloni che venivano rigenerati nelle varie run del primo capitolo, ma che ora ritroviamo in singola copia alle prese con una missione di estrazione mineraria, in attesa della meritata pensione. Che fine hanno fatto i precedenti gemelli? Perché siamo – probabilmente – l’ultima copia rimasta? Perché ci sono dei fuorilegge alle nostre calcagna? Tutte domande senza una risposta.

Ciò non vuol dire però che Everspace 2 non cerchi di rendere più interessante la sua storia e, anche grazie all’abbandono delle meccaniche roguelite, c’è un maggiore spazio per approfondire i vari personaggi, che si tratti di Adam o dei vari comprimari che si uniscono alla squadra nel corso dell’avventura.

Purtroppo la qualità dei dialoghi è abbastanza altalenante, le cinematiche sono delle immagini pressoché statiche e spesso gli eventi si susseguono con una fretta che mal si sposa con un'adeguata esplorazione delle personalità del variegato cast.

Piloti provetti

La vera ragion d’essere di Everspace 2 non è quindi il racconto, ma la freschezza del suo gameplay che fa presto dimenticare la debolezza della storia. Come detto in apertura, l’opera di Rockfish Games non va confusa con un simulatore spaziale e pad alla mano bastano pochissimi minuti per prendere confidenza con un sistema di comandi intuitivo, che si basa su un numero limitato di input e che trae un prezioso vantaggio da un sistema di lock sui nemici davvero preciso e ben calibrato.

Grazie a questa immediatezza, i combattimenti sono un concentrato di divertimento, fra inseguimenti, manovre spericolate e immancabili fughe quando ci si trova circondati.

L’abbondanza degli strumenti messi a disposizione aggiunge inoltre un pizzico di strategia. A seconda della nave utilizzata – ne esistono di quattro tier, di peso e dimensioni crescenti – si ha sempre un arsenale ben differenziato e, se se ne riescono a coprire i costi decisamente alti, c’è modo di disporre di mezzi agili e scattanti o, al contrario, di pesanti incrociatori corazzati.

Oltre alle due modalità di fuoco, c’è poi spazio anche tutta una serie di oggetti consumabili, preziosissimi alleati nel momento del bisogno e che variano da ricariche rapide per gli scudi energetici a boost per i danni, a cui si aggiungono poi le abilità speciali, da potenziare in puro stile RPG.

Anche le differenze fra i nemici richiedono – soprattutto ai livelli di difficoltà maggiori – un approccio sempre ragionato e di avvantaggiarsi del classico sistema carta-forbice-sasso per scoprire i loro punti deboli e di scegliere di conseguenza l’arma adatta.

Tanti numeri, anche troppi

Everspace 2 riprende molte delle meccaniche tipiche dei giochi di ruolo, fra cui una progressione a livelli che procede grazie all’accumulo degli immancabili punti esperienza, da spendere per sbloccare le abilità del protagonista e anche i vari perk associati al cast d’appoggio – utili ad esempio per migliorare il raggio d’attrazione o gli scudi difensivi.

Inoltre, anche tutti gli oggetti hanno un loro livello e solo una volta pareggiata questa richiesta, i vari missili, laser e sonar possono essere equipaggiati.

Proprio in questa abbondanza si annida però uno dei principali difetti di Everspace 2: la mole immensa di materiali e i conseguenti sistemi di gioco che ne derivano. Bastano infatti ben poche missioni prima di ritrovarsi con la stiva zeppa di oggetti e di dare il via ad un continuo riordino dell’inventario, a uno smantellamento dei residui bellici oramai obsoleti e a viaggi costanti presso le stazioni dei mercanti per vendere ciò che non è più necessario.

Oltre all’inventario da gestire, c’è poi l’immancabile spazio dedicato al crafting, con i progetti da recuperare esplorando lo spazio e che fa affidamento, ancora una volta, su una serie infinita di risorse da combinare, come cristalli, celle energetiche, ferro e molto altro ancora.

Il rischio è dunque quello di passare più tempo a navigare fra i tanti menu e di sottrarre preziosi minuti al vero cuore pulsante di Everspace 2: i duelli fra le stelle. Il tripudio di esplosioni, i nemici di ogni tipo e anche le situazioni spesso inaspettate – come battaglie già in atto e ottimi pretesti per recuperare dei bottini con rapide incursioni – fanno anche dimenticare un elenco di missioni abbastanza scontato e che si potrebbe ridurre con un: vai nel punto X e recuperare il materiale Y.

Le eccezioni sono abbastanza rare, fra qualche puzzle ambientale immerso in qualche base abbandonata e di cui sbloccare i vari passaggi e sporadiche corse contro piloti rivali. Il senso di ripetitività è comunque affievolito da un’abbondanza di location decisamente superiore al primo capitolo, che non faceva altro che proporre stazioni orbitanti, agglomerati rocciosi e poco più. Ora ci si può invece avventurare sulla superficie di pianeti, esplorarne i segreti nascosti, per poi rigettarsi in orbita e finire dopo pochi minuti al cospetto di una scintillante città futuristica.

Un Unreal Engine spaziale

Infine, per quanto Everspace 2 resti un titolo lontano dai budget di un tripla A, il colpo d’occhio che riesce ad offrire è davvero di primissimo livello, soprattutto grazie ai suoi effetti grafici e ad un sistema di illuminazione che esalta le esplosioni, i tramonti su pianeti desolati o i riflessi di una base orbitante colpita dalla luce della nostra nave.

Inoltre, per chi volesse perdere tempo ad ammirare più da vicino qualche panorama siderale, il team di sviluppo ha messo a disposizione una piacevole modalità fotografica, perfetta per scattare qualche fermo immagine dell’ennesima base pirata fatta saltare in aria.

Voto Recensione di Everspace 2 - Recensione


8

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Combattimenti frenetici, divertenti e molto intuitivi

  • Il sistema di progressione è decisamente migliorato rispetto al primo capitolo

  • Davvero ricco di contenuti...

  • Molto bello da vedere

Contro

  • ... Forse anche troppi

  • Difficilmente la storia resterà impressa nella memoria dei giocatori

Commento

Dopo circa due anni passati in accesso anticipato, Everspace 2 arriva finalmente nella sua versione definitiva e bastano pochi minuti passati a bordo della propria navicella per accorgersi che ogni minuto di sviluppo aggiuntivo sia stato ottimamente utilizzato. Questo sequel è infatti una versione nettamente migliorata rispetto al suo predecessore, a partire dall'abbandono di una struttura roguelite decisamente limitante. Siamo invece ora al cospetto di un action RPG puro, con una spiccata vena da looter shooter. Forse è proprio l'abbondanza uno dei pochi limiti di Everspace 2, che rischia di soffocare il giocatore di numeri e numerini, materiali, modifiche, armi, scudi, barriere, droni, crediti... Fidatevi, l'elenco potrebbe andare avanti a lungo.
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