Aggiornamento 5 novembre: inseriti dettagli dal video gameplay presentato il 4 novembre
Quando un videogioco sparisce lungamente dai radar, sono tanti gli interrogativi che attanagliano i fan – ancora di più in un'epoca in cui i lavori vengono scossi da una pandemia globale che costringe a ricalendarizzare anche la più semplice delle mansioni, come vi abbiamo fatto raccontare in questo articolo direttamente da chi i videogiochi li produce. Era anche il caso di Elden Ring.
Annunciato all'E3 2019, il nuovo gioco di From Software sotto etichetta Bandai Namco – con cui è stata già pubblicata la serie Dark Souls – è poi sparito dalle scene senza lasciare traccia. Anni di silenzio hanno lasciato i fan con la consapevolezza che il director Hidetaka Miyazaki avrebbe lavorato a un nuovo universo da incubo in cui misurare le proprie capacità, affiancato dalla penna inconfondibile di George R. R. Martin.
Lo scrittore, celebre soprattutto per Cronache del Ghiaccio e del Fuoco (da cui la serie epocale Il Trono di Spade di HBO) ha lavorato con From Software per la costruzione del mondo di gioco. Un mondo di gioco che, ci ha confermato il video che venne mostrato durante la Summer Game Fest, si presenta come un incontro tra fantasie e persecuzioni oscure di ogni sorta.
In occasione della Gamescom 2021 sono arrivati ulteriori dettagli, e il 4 novembre è stato pubblicato un ricco video gameplay che ci ha portato più in profondità nel mondo di Elden Ring. Cosa possiamo aspettarci, allora, dopo tutto quello che abbiamo visto? Facciamo il punto.
Elden Ring: la trama
La premessa narrativa di Elden Ring ha in tutto e per tutto le tinte del fantasy, rimarrà da scoprire quanto poi virerà verso il dark: i giocatori vestiranno i panni del Senzaluce, un personaggio chiamato a recuperare l'Anello Ancestrale, da cui il nome del gioco. Sembrano evidenti, con l'immagine mitologica di un anello dalla grande potenze, i richiami a Il Signore degli Anelli di cui Martin ha fatto generosa elargizione anche in Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.
L'Anello Ancestrale, infatti, viene descritto da From Software come «la sorgente dell'Albero Madre», quello che abbiamo visto donare luce e probabilmente speranza agli scenari ricchi di desolazione e creature abbiette protagonisti del nuovo video. Per riuscire a mettere le mani sull'Anello dovremo però misurarci con gli esseri che popolano l'Interregno, la regione in cui a governare è la Regina Marika l'Eterna.
La progenie della regina, considerata costituita da semidei, si è spartita i frammenti dell'anello che danno origine a un potere troppo grande perfino per loro: la follia che originano porta il mondo di gioco dell'Interregno a vivere un enorme conflitto, conosciuto come la Disgregazione.
Nel tentativo di risolvere questa situazione e di conquistare l'ambito anello, il Senzaluce – che fa parte di quegli umani che «sono stati esiliati dall'Interregno» – dovrà superare «il mare nebbioso» (che sembra un po' un richiamo al lago di Bloodborne, ndr) con l'ambizione di diventare il nuovo lord ancestrale.
Il protagonista viene descritto dagli sviluppatori, per il suo essere fuori dalla grazia della luce (da cui il nome), come un individuo «senza vita eppure vivente». Vedremo, quindi, se questa sua condizione influenzerà in qualche modo anche le dinamiche di gioco e se la condizione di vivo e morto al contempo gli donerà delle abilità specifiche.
Il mondo di Elden Ring
From Software sottolinea a più riprese il lavoro di Martin nella costruzione dell'universo di gioco di Elden Ring e la sua mano sembra preludere a un mondo fantasy molto diverso da quelli visti in passato. Si tratta di una scelta evidente anche nella direzione artistica e nella scelta delle palette di colori che vanno ad animare gli scenari in cui vagheremo.
Nell'Interregno scorgiamo rovine desolate in lontananza, cattedrali gotiche decadute, ma anche panorami mostrati in campo lunghissimo che sembrano davvero alludere – come suggerì tempo addietro una serie di rumor – ad atmosfere contemplative e titaniche come quelle di Shadow of the Colossus. Dopo aver visto il gameplay del 4 novembre, si direbbe davvero così.
Gli sviluppatori assicurano che, durante le nostre scorribande incontreremo avversari dalle forti e uniche personalità: questo significa che dobbiamo aspettarci di misurarci non solo con creature silenziose e dedite a farci a pezzi, ma con personaggi a tutti gli effetti sfaccettati, «ciascuno animato da differenti motivazioni» e con alcuni intenzionati «a ostacolarti o ad aiutarti nel corso del tuo viaggio». Al momento non è chiaro se sia in qualche modo possibile influenzare chi preferirà aiutarci e chi cercherà invece di farci passare a miglior vita.
Tuttavia, considerando che quanto mostrato fino a oggi sembra alludere a scenari molto differenti l'uno dall'altro (pensate a quanto siano notevoli le differenze, anche architettoniche, tra le arcate in rovina delle aree aperte e la silenziosa magnificenza della cattedrale gotica pennellata da luci blu) è possibile che il viaggio porti il giocatore a misurarsi con un'area per ogni discendente della Regina Marika. Questo spiegherebbe, insomma, la varietà degli scenari e si ricollegherebbe alle vicende già anticipate da From Software sulla missione ultima del Senzaluce.
Ai microfoni di IGN USA, Miyazaki ha effettivamente confermato che nel gioco troveremo sei aree principali, una per ogni discendente della regina, e che potremo completarle nell'ordine che preferiremo. Sarà presente un hub di gioco e ci saranno mini-dungeon, fortezze, castelli e catacombe, quindi preparatevi a dungeon di ogni sorta.
Giocare Elden Ring
Partiamo da un aspetto che ha monopolizzato l'attenzione dei fan dopo la nuova presentazione di Elden Ring: l'esplorazione. Le scene di gameplay all'E3 ci hanno mostrato un'apertura notevole rispetto alle precedenti produzioni di From Software, anche a bordo di un cavallo che potrà spostarsi anche in verticale. Sembra, infatti, che potremo sfruttare dei punti specifici per far spiccare una sorta di salto magico al nostro destriero, così da cambiare altitudine senza troppe difficoltà.
A proposito dell'esplorazione, From Software ci descrive l'esperienza di Elden Ring come la possibilità di «muoverti senza soluzione di continuità tra distese immense e angusti dedali sotterranei». Non fatevi ingannare, insomma, dai tanti scorci aperti mostrati nel video: i dungeon non mancheranno e probabilmente ci faranno sudare sangue come di consueto. Peraltro, per incoraggiare le scorrazzate libere From ha confermato che i danni da caduta saranno molto ridotti (e si è visto bene nel più recente gameplay), in modo che non abbiate paura di spingervi un po' più in là con il naso, in uno scorcio dove magari potreste cadere da qualche parte.
Tra gli scenari con cui ci misureremo, con ovviamente anche la libera decisione di muoverci anche a piedi, se lo vorremmo, gli sviluppatori anticipano montagne, praterie, paludi e castelli «spettrali» che potrebbero far invidia alle presenze dimenticate di Cainhurst. L'idea è chiara: il mondo esplorabile di Elden Ring è il più imponente mai realizzato da From Software, motivo per cui sono state integrate soluzioni come il cavallo e gli spostamenti verticali del destriero per consentire di accedere all'esplorazione in modi più rapidi. Il cavallo, però, non si potrà usare in multiplayer; oltretutto, sarà presente una mappa, ma solo per il mondo aperto: nei dungeon dovrete cavarvela da soli.
Durante la Gamescom è stato confermato che durante il gioco sbloccherete dei checkpoint che diventeranno dei punti di destinazione del viaggio rapido – in modo che possiate trasportarvi rapidamente da uno all'altro. Non sarà invece possibile teletrasportarsi fuori da un dungeon, che rimarrà un'esperienza in cui dovrete cavarvela con le vostre forze, senza la possibilità di sfruttare il checkpoint per uscirne.
È stato anche dichiarato che sarà possibile utilizzare dei marcatori per i punti di interesse nel mondo di gioco che, vista la sua vastità, vi consentirà così di tenere a mente dove fosse un boss, dove fosse un particolare tesoro o una porta chiusa che potreste voler provare a riaprire in un futuro, con nuove risorse.
Parliamo anche del combat system. Sappiamo che, come nella tradizione di molti lavori firmati Miyazaki, potremo creare liberamente il nostro protagonista, personalizzandolo nell'aspetto e nello stile di combattimento. Avremo a disposizione armi, incantesimi e abilità: è probabile quindi che la sequenza in cui la spada del Senzaluce, nel video, si trasformava in una lunga lama luminosa per colpire il nemico sia legata all'uso di una magia o di un'abilità specifica. Di recente, Bandai Namco ha sottolineato che «i giocatori hanno a disposizione tante diverse opzioni, base o avanzate, per il combattimento, con armi o discipline magiche». Rimane da capire, certo, come affrontare la messa in piedi della build del proprio personaggio, e se saranno possibili ibridazioni tra diverse specialità.
Gli sviluppatori anticipano che potremo ottenere nuove abilità e nuovi incantesimi via via che procederemo nel mondo di gioco: tuttavia, per ora non ci è dato sapere con precisione come funzionerà lo sviluppo del personaggio: saremo definiti da classi specifiche, magari legate ai frammenti? Sarà possibile sviluppare i livelli come in Bloodborne o per padroneggiare il nostro Senzaluce dovremo diventare sempre più agili e abili nell'uso combinato di armi e incantesimi al momento giusto?
È stato confermato che torneranno le Battle arts in stile Dark Souls III (anche se non saranno bloccate a una sola arma), che permetteranno di sfoggiare oltre cento tecniche. Inoltre, ci saranno da collezionare gli Spiriti, che una volta equipaggiati come evocazioni per metteranno di fare meglio in abilità come difesa, camuffamento o assalto.
Per il momento, From Software anticipa solo che potremo giocare da soli o chiedendo aiuto a degli alleati – il che allude un po' alle meccaniche di collaborazione presenti nei soulslike, dato che è stato confermato anche il multiplayer asincrono – ma non solo: il team ha puntato fortemente sul garantire la massima libertà di approccio, tanto per quanto riguarda l'esplorazione che per ciò che concerne il combattimento.
Aspettatevi, quindi, di poter decidere liberamente se attaccare senza guardare in faccia nessuno, puntando tutto sull'approccio diretto e la brutalità, o di poter tentare di sorprendere alle spalle i vostri avversari, scegliendo un approccio furtivo che tenga conto del fatto che l'Interregno potrebbe masticarvi e sputare le vostre ossa senza troppe remore. La libertà di approccio sarà tale, ha dichiarato Miyazaki, che ci saranno finali multipli e boss opzionali, in cui vi avventurerete solo se lo vorrete.
Inoltre, Bandai Namco ci ha anticipato che nel gioco vivremo la progressione delle giornate e cambiamenti atmosferici: aspettiamoci, quindi, un ciclo giorno-notte e cambiamenti climatici che rimescolino le carte.
Preparatevi anche ai Legacy Dungeon: nel gameplay del 4 novembre, From Software ha sottolineato che parliamo di dungeon su più livelli che richiamano il più classico level design firmato dal suo team – quindi se state cercando un'ardua sfida, sapete già dove dirigervi.
Quando esce Elden Ring e quanto dura
Inizialmente atteso per il 21 gennaio 2022, Elden Ring uscirà definitivamente il 25 febbraio 2022 sia su console di nuova che di vecchia generazione. È stato confermato che arriverà su PC (Steam), PS5, Xbox Series X, Xbox Series S, PlayStation 4 e Xbox One. Il video del 4 novembre 2021 è stato registrato su una build non definitiva che girava su PC.
Il gioco godrà di Smart Delivery su Xbox e chi lo acquisterà su PS4 avrà diritto ad averlo, poi, anche su PS5. La longevità dovrebbe attestarsi intorno alle trenta ore per una run abbastanza lineare. Al momento sembra che sia escluso l'audio 3D di PS5, mentre sono in corso lavori per integrare le feature uniche di DualSense.
Per quanto riguarda le edizioni da collezione, sono andate rapidamente a ruba, ma trovate qui tutti i dettagli: sarà anche lanciata una speciale Launch Edition del day-one, molto più facile da trovare rispetto alle due Collector's, che proporrà dei contenuti bonus per i fan più appassionati.
La certezza, per ora, è che questa lunga estate videoludica abbia dalla sua un primo grande catalizzatore di attenzione (e, in un certo senso, di entusiasmo): Elden Ring è un videogioco estremamente atteso e sapere che, nonostante i silenzi, la release non sia così distante darà sicuramente linfa agli amanti del genere, che non vedono l'ora di tuffarsi nei panni del Senzaluce per misurarsi con la brutale spietatezza di quella From Software che ha fatto scuola.
Se volete aspettare Elden Ring scoprendo l'opera di Martin, portate a casa Cronache del Ghiaccio e del Fuoco per vivere un viaggio che difficilmente dimenticherete.