Dirt 5, la next-gen dei racing sfreccia a 120fps - Anteprima
Una nuova stagione, anzi quattro nuove stagioni, per i videogiochi automobilistici
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a cura di Paolo Sirio
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Codemasters
- Produttore: Codemasters
- Distributore: Koch Media
- Piattaforme: XONE , XSX
- Generi: Simulazione
- Data di uscita: 6 novembre 2020
Codemasters ha dato il via alla stagione dei racing next-gen con l’annuncio di Dirt 5, che sarà disponibile per Xbox Series X e PS5 ai rispettivi lanci – nonché da ottobre per PC, PlayStation 4 e Xbox One. L’annuncio è arrivato, insieme ad un primo gameplay trailer, durante l’Inside Xbox del 7 maggio e ci ha fornito alcuni particolari molto interessanti che rendono l’idea di quanto sia destinata a cambiare la serie con l’approdo sulle nuove piattaforme entro la fine dell’anno.
La volontà dello sviluppatore britannico, fresco di lancio di GRID e Dirt Rally 2.0, era realizzare qualcosa di più grande grazie alla potenza di calcolo aggiuntiva concessa dalle console di prossima generazione firmate Sony e Microsoft, e a quanto abbiamo avuto modo di vedere sembrano esserci tutte le carte in regola – tecnicamente e concettualmente – per riuscire a farlo.
La base di partenza è certamente di alto livello: il development director Robert Karp ha affermato di aver preso come esempio Dirt 2 e 3, due dei motoristici più ispirati degli ultimi anni.
Un gioco per tutte le stagioni
Similmente a quanto fatto da Playground Games con Forza Horizon 4, Dirt 5 introdurrà il concetto di stagioni, che plasmerà – a seconda di quella selezionata – la forma e il contenuto delle aree geografiche che visiteremo di volta in volta. Il gioco non è passato alla formula degli open world, chiaramente, per cui il concetto è ancora più curioso da analizzare e spiegare.
Un esempio utile è quello di New York: scegliendo la Grande Mela come location per le nostre scorribande, noteremo che in inverno avremo un East River completamente ghiacciato percorribile in tutta libertà su una pista realizzata ad hoc per sfruttarne l’estensione integrale, mentre in estate, primavera e autunno il ghiaccio sarà sciolto e di conseguenza il fiume non sarà attraversabile e verranno aperti altri percorsi.
Nella modalità Arcade sarà possibile scegliere liberamente la propria stagione preferita per affrontare una determinata area geografica, consapevoli del fatto che ad ogni stagione corrisponderanno tot percorsi e non tutti saranno disponibili simultaneamente.
In questa modalità si potrà accedere anche ad impostazioni legate al meteo dinamico e al ciclo giorno/notte, determinando quanto rapidamente passeranno le ore sul circuito e che ventaglio di condizioni atmosferiche lasciar imperversare sopra le nostre teste.
Altre aree rivelate finora includono sommariamente l’Italia – saremo curiosi di scoprire quali città verranno coinvolte, se avremo qualche layout generico o se ci sarà proposto una sorta di medley –, zone remote della Grecia e della Cina, l’Arizona, e Rio de Janeiro, dove percorreremo le iconiche favelas salendo fino allo spettacolare monumento del Cristo Redentore.
Codemasters si è assicurata di fornire esperienze diverse su ciascun tracciato e mettere gli utenti nelle condizioni di agirvi quanto più creativamente possibile (l’inclusione di buggy e spring car è tutt’altro che casuale, in questo senso, ma non mancheranno auto da rally classiche e moderne, camion e rock bouncer). Anche da un punto di vista estetico si noterà sempre la differenza tra le diverse zone del pianeta che visiteremo, grazie ad una scelta oculata della paletta di colori – non a caso molto catchy proprio come nella già menzionata serie di Playground Games.
Il ritorno dello split-screen
Lo sviluppatore inglese aveva rinunciato con l’amaro in bocca allo split-screen per Dirt 4, dopo avervi fatto ricorso in Dirt 3 pochi anni prima. La scelta faceva parte di un trend che vedeva questa modalità non solo estremamente esigente in termini prestazionali – ricorderete che nella current-gen, pensiamo ai vari Black Ops, non sono pochi i compromessi per renderla fattibile – ma anche sorprendentemente poco utilizzata dai giocatori.
Almeno uno dei due punti è stato risolto in Dirt 5, dove – complice l’arrivo delle nuove e più performanti console – Codemasters ha implementato lo split-screen per un massimo di quattro giocatori sulla medesima piattaforma, sia nell’Arcade che nella Carriera.
Si tratta di un debutto per il gioco a schermo condiviso per un numero di utenti così elevato, dal momento che, escluso Dirt 4 che non ne disponeva affatto, Dirt 3 si era fermato appena a due con una barra orizzontale a dividere la sessione. Probabilmente, al di là della bellezza estetica già assicurata dal primo trailer, è su questo aspetto che si misurano più che altrove le ambizioni della software house per questa nuova uscita della serie motoristica.
Le novità da un punto di vista tecnico non sono certo finite qui. Dirt 5 godrà di una modalità fotografica da avviare in qualunque momento nel corso di una gara, e questa fungerà anche da incentivo ad utilizzare lo strumento interno per la personalizzazione delle livree, a detta del team di sviluppo reso più profondo che mai prima d’ora nella storia del franchise.
Altre feature saranno rivelate presto, come anticipato su Xbox Wire dal social e community manager Chris Groves, ma intanto abbiamo la certezza della presenza di un multiplayer con sessioni da 12 giocatori connessi in simultanea e ricco di modalità objective-based che punteranno allo spirito strettamente ludico delle corse all’infuori di quelle competitive più tradizionali.
Considerando che per GRID in versione Google Stadia – che stavolta sarà supportata soltanto da inizio 2021 – Codies ha sviluppato una apposita modalità online da 40 giocatori, non è da escludere che tra le funzionalità che verranno annunciate in un secondo momento spunti fuori qualcosa di similmente “esotico” sotto il profilo del multigiocatore.
La nuova Carriera ha una storia, e le voci di Troy Baker e Nolan North
Quando si parla di Dirt 5 come un prodotto più grande, il riferimento è però ovviamente alle ambizioni riposte nella nuova Carriera. La modalità punta a fare un vero e proprio salto di qualità non solo a livello di serie ma anche di genere, introducendo una storia e alcune funzionalità che faranno piacere agli amanti dei giochi non lineari.
La Carriera presenterà un’autentica trama come quelle che siamo abituati ad affrontare nei giochi action adventure o RPG, e introdurrà il concetto di player agency nella possibilità di prendere decisioni e scegliere quali eventi affrontare (e quali no) imprimendo un proprio personale impatto sul proseguimento della narrazione.
Le premesse non saranno particolarmente originali da quanto abbiamo appreso, ma si tratta comunque di qualcosa su cui Codemasters sembra puntare parecchio: com’è tradizione, infatti, avremo sponsor – dal mondo reale – che ci assolderanno e pagheranno per le nostre partecipazioni, e si spera vittoria, negli eventi motoristici più prestigiosi sparsi per il mondo.
Non ci è dato sapere quale sarà il background del personaggio che interpreteremo né quali saranno le sue motivazioni, ma quel che è sicuro è che dalla nostra parte avremo un mentore d’eccezione: Troy Baker, la voce di Joel in The Last of Us Part II e decine di altri videogiochi moderni. Baker fungerà non solo da voce narrante ma da nostro consigliere, fornendoci suggerimenti e dandoci indicazioni come una figura paterna – l’esperienza con Naughty Dog deve averlo segnato profondamente.
Ci saranno volti noti dal mondo del motorsport, che dallo studio europeo si dicono sicuri riconosceremo al volo e impreziosiranno ulteriormente la Carriera, ma al di là delle ospitate un’altra voce vi dirà molto: quella di Nolan North, il Nathan Drake della serie Uncharted, che inaspettatamente (ma non troppo, visto quanto è spassosamente istrionico) si cimenterà nel ruolo di nostro antagonista e nemesi. Presumibilmente, ma questo non è stato ancora svelato, sarà un altro pilota a caccia di gloria.
Come girerà su Xbox Series X
Avendo fatto il suo debutto su Inside Xbox, ed essendo legato al marchio da una partnership commerciale, Dirt 5 è stato discusso finora soltanto per le piattaforme di Microsoft ma abbastanza legittimamente ci aspettiamo che tutte le considerazione che faremo da qui in avanti varranno anche per PlayStation 5 quando Sony sarà pronta a parlarne.
Da un punto di vista squisitamente tecnico, Codemasters ha optato per una duplice modalità anziché prendere una decisione netta che potesse scontentare gli amanti del frame rate elevatissimo o quelli della risoluzione e della grafica pompatissima: i giocatori potranno infatti scegliere tra una modalità a 4K e 60fps, e una che girerà a 120Hz per una fluidità mai vista prima su console.
Non è stata annunciata la risoluzione a cui si abbasserà il titolo durante il gameplay per raggiungere questo numero di fotogrammi al secondo, ma è lecito immaginare che in tale modalità l’obiettivo saranno i 1080p cui siamo stati abituati finora – per quanto il più delle volte a un quarto della fluidità.
Nella sua presentazione del gioco all’evento del 7 maggio, il responsabile dello sviluppo Robert Karp ha suggerito che il gioco sfrutterà al massimo il “fast loading”, ovvero la velocità dei caricamenti garantiti dall’utilizzo dell’SSD integrato in Xbox Series X (e com’è noto anche su PS5). Il fatto che sia stato menzionato esplicitamente ci farebbe pensare che ci sia dell’altro a livello di come verrà sfruttato il disco a stato solido, ma il minimo che ci si potrà aspettare sarà una riduzione dei tempi di caricamento drastica rispetto alle piattaforme della generazione corrente.
Infine, lo Smart Delivery: Dirt 5 è uno dei 10 nuovi titoli presentati a Inside Xbox che aderiranno senza se e senza ma (diversamente dall’undicesimo, Madden NFL 21) al programma di Microsoft che consente di acquistare una copia per Xbox One al day one di ottobre e accedere al gioco anche su Xbox Series X al momento del lancio di fine anno senza dovere riacquistarlo. Su questo particolare aspetto PlayStation non si è ancora pronunciata, ma le idee al riguardo dovrebbero essere più chiare nel giro di qualche settimana.
+ Il concetto di stagioni promette varietà
+ Torna lo split-screen
+ Il lato tecnico next-gen è avveniristico
- Il look è abbastanza derivativo
Il debutto di Dirt 5 ci ha restituito una serie in grande smalto, che – complice il trampolino di lancio di Xbox Series X e PS5 – ha approfittato della nuova uscita per aumentare le proprie ambizioni sulla modalità Carriera, non più un semplice susseguirsi di eventi tutti uguali agli altri, e consolidare un pacchetto di funzionalità che si era impoverito nel precedente capitolo. Il lancio si celebrerà a partire dal mese di ottobre, per cui non manca troppo prima di scoprire se queste ambizioni si tradurranno concretamente nel miglior Dirt di sempre.
Voto Recensione di DiRT 5 - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
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Modalità Carriera ambiziosa...
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Il concetto di stagioni promette varietà
-
Torna lo split
-
screen
-
Il lato tecnico next
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gen è avveniristico
Contro
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... ma sono da capire l'impatto del giocatore e la profondità della trama
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Il look è abbastanza derivativo