Dead Island 2: Haus | Recensione - Zombie dissacranti
Il primo contenuto scaricabile di Dead Island 2 propone un folle viaggio a Malibu, nelle grinfie di un culto malato. Ne usciremo vivi?
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a cura di Gianluca Arena
Senior Editor
In sintesi
- Un contenuto scaricabile stiloso, ma non essenziale.
- Nessuna novità di rilievo.
- Ideale per chi non si fosse ancora stancato di massacrare zombie.
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Dambuster Studios
- Produttore: Deep Silver
- Distributore: Plaion
- Testato su: XSX
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , PS5
- Generi: Survival Horror
- Data di uscita: 21 aprile 2023
Nel pieno rispetto della roadmap annunciata in concomitanza con la pubblicazione del gioco originale, e freschi di un'inattesa nomination nella categoria "best action game" ai TGA, gli sviluppatori di Dambuster Studios pubblicano Haus, primo contenuto scaricabile per Dead Island 2, disponibile da qualche giorno su tutte le piattaforme.
Memori delle divertenti ore passate in compagnia del gioco base, ci siamo avventurati in questo nuovo contenuto in versione Xbox, e quelle che seguono sono le nostre impressioni dopo averlo sviscerato (no pun intended, ndr) in ogni sua parte.
Ricordati che devi morire
Ci sono sempre stati, da Nostradamus in poi, i catastrofisti, coloro che si preparano al peggio anche in tempi di pace e che si fanno spesso latori, almeno a parole, della fine dei tempi, come ben noto ai fan di Massimo Troisi («sì, mo me lo segno» cit).
Soprattutto negli Stati Uniti, dove abbondano panic room, rifugi antinucleari e sette di complottisti, il fenomeno è di quelli da non trascurare, e Dambuster Studios (team di inglesi, non a caso), che già non ci era andata leggera con il titolo base, non poteva farsi sfuggire l'occasione per l'ennesima critica sociale alla "American way of life".
La scrittura pungente, le battute salaci, le derisioni tra le righe rimangono uno dei punti forti di Haus, dopo aver trainato Dead Island 2: nonostante il maestro Romero non sia in alcun modo coinvolto nel progetto, crediamo avrebbe apprezzato oltremodo i toni e le accuse, velate e non, ad un certo stile di vita e alla facilità con cui abitudini e credenze completamente fuori di testa possono radicarsi nel cervello del gregge.
Accettare l'invito porterà il giocatore in una enorme magione che faceva da casa ad un culto di sciamannati, fissati tanto con il latex quanto con la morte, che però, intanto che viveva, si godeva le spiagge ed il sole di Malibu. Non male per chi brama di passare all'altro mondo, insomma.
Lattice e viscere, ma dove sono le novità?
Riassunta in poche righe, la morale di questa recensione potrebbe essere: poco o niente di nuovo, se vi è piaciuto Dead Island 2 qui troverete ancora tre o quattro ore di contenuti nel più classico dei more of the same.
Ma se vi aspettavate che il team di sviluppo tirasse fuori dal cilindro qualche novità capace di risvegliare l'interesse per la mattanza vista nel gioco principale, potreste rimanere delusi: Haus propone una quest piuttosto sbrigativa che si snoda in una manciata di nuove location, ma che, al di fuori dell'essere completamente slegata dalla narrativa principale, avrebbe potuto tranquillamente far parte del gioco base, che pure non lesinava in quanto a contenuti, sotto forma di missione secondaria.
Qualche nuova carta abilità, tipologie di nemici rimescolate e la pur ben accetta balestra, ideale per passare inosservati mentre si spacca qualche cranio marcio, non bastano a ravvivare una progressione fin troppo simile a quella del titolo di cui Haus è una diretta emanazione.
n particolare, la balestra si rivela uno strumento piuttosto sbilanciato, perché consente di sfoltire i ranghi nemici a distanza e di prendere di mira le tipologie di zombie più fastidiose, come i corazzati o gli esplosivi, prima ancora che possano arrecarci danni.
Se siete veterani del gioco base in cerca di una sfida, insomma, non la troverete qui.
Aperitivo un po' povero
La scarsa durata complessiva, in forte contrasto con l'abbondanza di contenuti che caratterizzava invece l'avventura principale, non gioca poi a favore del rapporto qualità/prezzo, che rimane deficitario, nonostante i più che buoni valori produttivi derivanti da un comparto grafico ancora ottimo, in linea con quello del gioco uscito lo scorso aprile (ma con una tonnellata di lattice in più!), ed un lavoro più che buono anche per quanto concerne la scelta delle voci e tutto il comparto audio in generale.
Anche dedicandosi all'esplorazione e al completamento di piccoli incarichi opzionali, è difficile impiegare più di quattro ore a portare a termine Haus, che quindi acquista senso solamente nell'ottica dell'intero season pass, come antipasto ad un secondo contenuto scaricabile di natura narrativa che sarà disponibile nei primi mesi del 2024. A meno che, certo, non stiate cercando semplicemente un altro paio di serate a spaccare mascelle e a staccare arti, nel qual caso il download rimarrebbe comunque consigliato, a prescindere dai tredici euro di listino richiesti.
A chi non si fosse ancora avventurato nella Los Angeles putrescente ideata da Dambuster Studios, consigliamo piuttosto l'acquisto della Gold Edition del gioco base, che include tutti i DLC ed è in sconto al momento di redigere questo pezzo per effetto dei saldi legati al Black Friday.
Sotto molti punti di vista, ricalcando lo schema a cui molti videogiocatori sono ormai abituati da anni di Season Pass et similia, Haus sembra l'espansione più debole e meno corposa delle due che usciranno, un aperitivo in attesa del vero piatto forte, di cui conosciamo già il nome, SOLA festival.
Pochi giochi nella recente storia videoludica, d'altronde, sono riusciti a piazzare due espansioni di pari valore dopo il lancio, tanto che a memoria ci sovvengono solo Grand Theft Auto IV e The Witcher.
Speriamo allora che Dambuster Studios possa nuovamente stupirci con la prossima espansione, come ha già fatto qualche mese fa.
Le Migliori Offerte per Dead Island 2
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
-
More Dead Island 2, nel bene e nel male
-
Direzione artistica e scrittura sempre over the top
Contro
-
Nessuna novità sostanziale
-
Appena tre ore di gioco
-
Narrativa quasi completamente slegata da quella principale
Commento
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