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MINI RECENSIONE

Dave The Diver | Recensione - La sorpresa dell'anno?

Dave the Diver parte da meccaniche semplicissime per regalare un'esperienza videoludica di straordinaria personalità: vediamolo nella recensione.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

In sintesi

  • Un po' avventura, un po' gestionale, un po' gioco di ruolo, un po' simulazione: è davvero unico e capace di strappare sorrisi
  • Le meccaniche sono sorprendentemente coinvolgenti
  • A volte mette troppa carne al fuoco

Informazioni sul prodotto

Immagine di Dave the Diver
Dave the Diver
  • Sviluppatore: Mintrocket
  • Produttore: Mintrocket
  • Distributore: Mintrocket
  • Testato su: PC
  • Piattaforme: PC , SWITCH , PS5
  • Generi: Avventura , Simulazione
  • Data di uscita: 28 giugno 2023 (Steam) - 26 ottobre 2023 (Switch) - Aprile 2024 (PlayStation)

Puoi ammaliare chi videogioca, con un concept che parte solo dal fatto di essere un pescatore subacqueo chiamato a procurare un po' di pesce al nuovo ristorante di sushi? La risposta è inaspettatamente sì, perché Dave the Diver è uno dei titoli più interessanti e di personalità che abbiamo giocato in questo affollato 2023.

Come suggerisce il titolo, il lavoro di MINTROCKET vi mette nei panni di Dave, coinvolto da un vecchio amico nell'apertura di un ristorante presso il "giant blue hole", un'area oceanica che si modifica a ogni immersione.

Quella che inizia così come un'avventura in cui rilassarsi imparando a pescare, si trasforma via via in un gioco narrativo, in un gestionale, in uno di quei titoli-calamita in cui dite «gioco ancora un po' e per oggi stacco» – ma la verità è che poi non stacchi mai.

Le avventure di Dave il sub

Lo straordinario merito di Dave the Diver è quello di essere bravissimo ad arricchire una sotto-struttura semplicissima: il ritmo del gioco è scandito dai giorni che si susseguono, in cui alla luce del sole si pesca (almeno all'inizio), la sera si aiuta a organizzare il menù e a servire ai tavoli presso il ristorante di sushi.

Entrambe le meccaniche, molto immediate, si sposano straordinariamente bene e danno soddisfazione immediata: armati di arpione e via via di una serie di gadget curiosi e migliorabili, cercherete di pescare ben presto dei pesci sempre più rari e perfino spaventosi, per servirli alla vostra tavola e vedere la fama del ristorante crescere a colpi di clienti dalle mance generose, recensori che verranno a visitarvi e perfino post condivisi su una specie di Instagram-like per gli amanti della cucina.

Ma, quasi come in un novello gioco Nintendo, Dave the Diver prende questo scheletro semplice e continua ad arricchirlo via via che i capitoli si susseguono: arrivano così le ricerche su un'antica civiltà sommersa, arrivano dei personaggi e dei comprimari caratterizzati alla perfezione, macchiette divertenti che prendono in giro le follie del nostro mondo, arrivano perfino meccaniche da gestionale, da farming, arrivano le side-quest che chiedono di fotografare gli scorci subacquei migliori, perfino le carte collezionabili dei pesci.

Volendo, anzi, proprio questa abbondanza potrebbe essere quasi eccessiva, perché ci sono momenti in cui vi rendete conto che c'è tantissima carne al fuoco, forse troppa, e che non state davvero sfruttando tutta l'abbondanza che il gioco vi mette a disposizione.

A tutte le meccaniche al cuore del gioco, dalla pesca all'allevamento di pesci per non farsene mai mancare, si sposano poi anche dei mini-giochi e l'uso (abuso?) qua e là di QTE, utili a completare alcune azioni o a sfuggire dalle fauci spaventosamente dentate dei grossi pesci che vorrebbero fare di voi un sol boccone.

Controller alla mano, l'esperienza che ne emerge è una da cui è difficile staccarsi e, sebbene il ritmo non sia sempre tenuto alla perfezione, il lavoro svolto da MINTORCKET per tenere incollati alle avventure di Dave è davvero encomiabile.

Ci sono, va detto, alcuni dettagli migliorabili: a volte, ad esempio, i clienti si allontaneranno dai tavoli infastiditi dall'attesa solo perché magari stavate versando da bere a qualcun altro rallentati da un'animazione che alla fine risulta solo inutilmente lunga, o l'uso non sempre preciso dell'arpione.

Uno dei giochi più interessanti dell'anno

Anche dal punto di vista della ricercatezza della direzione artisticaDave the Diver è una sorpresa vera. Lo stile bidimensionale in pixel art, nonostante siano ormai tantissimi i giochi a servirsene, sprizza enorme personalità e ha dato vita anche a delle cut-scene divertentissime e riconoscibili, perfettamente in linea con l'atmosfera leggera del titolo e infarcite di riferimenti pop.

La palette dei colori, la realizzazione dei fondali, il design dei pesci e dei personaggi fanno da fiore all'occhiello all'esperienza del gioco, rendendo il mondo di Dave the Diver perfettamente leggibile e unico, senza nessun bisogno di effetti speciali che oggi vengono sbandierati come se contassero più dell'esperienza interattiva in sé.

Oltretutto, il titolo va a nozze con la fruizione su Steam Deck e affini, dove l'esperienza scandita dal susseguirsi dei giorni sul calendario – un po' à la Animal Crossing, se vogliamo – mentre si sta spaparanzati sul divano risulta davvero ideale. Abbiamo osservato, soprattutto all'inizio (la cosa non si è ripetuta dopo un paio di patch) qualche piccolo problema da limare, con un crash del gioco durante un caricamento risolto solo con un update, su Deck. La sensazione, insomma, era che ci fosse ancora qualcosina da ripulire nel codice, ma a oggi la situazione dovrebbe essere stabilizzata e il titolo è anche Verificato per la handheld.

Il gioco non è purtroppo localizzato in italiano, anche se l'inglese risulta piuttosto accessibile per chi ha almeno una buona infarinatura. Apprezzabile anche il comparto sonoro, che poteva di certo contare su più brani – anche se è intelligente l'idea, un po' da videogioco di altri tempi, di avere tracce specifiche per determinati momenti che, pur ripetendosi, diventano alla fine parte integrante di quello scenario.

Voto Recensione di Dave the Diver | Review


8.2

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Straordinario quello che riesce a fare partendo dal concept della pesca subacquea

  • Direzione artistica in pixel art irresistibile

  • Giocato su Steam Deck è magnetico

  • Grande capacità di fondere tantissime meccaniche...

Contro

  • ... anche se a volte la carne al fuoco è così tanta che ci si può perdere qualcosa

  • Qualche dialogo che si ripete qua e là

  • C'è ancora qualcosina da rifinire in termini di bug e glitch

Commento

Dave the Diver è realizzato con una cura per i dettagli e un amore per il videogioco che traspare letteralmente da ogni pixel. Gli sviluppatori sono riusciti a partire da un concept semplicissimo, arricchendolo di sovrastrutture che si incastrano bene e rinnovano l'interesse per i prossimi passi da fare nei panni del tenace e goffo sub. Addirittura, la sensazione è che di tanto in tanto ci sia perfino troppa carne al fuoco, perché l'esperienza offre così tanto che quasi si fatica a star dietro a tutto. Il risultato è quello di un videogioco che entra di prepotenza tra i più interessanti dell'anno, che con la sua atmosfera leggera vi renderà difficile staccarvi e che sa anche strappare più di un sorriso grazie alle follie caricaturali dei protagonisti a cui vi affezionerete molto presto.
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