God of War è uno dei franchise più amati in assoluto dagli appassionati di videogiochi.
Grazie alle sue ambientazioni oggi intrise di mitologia norrena e al suo carismatico protagonista Kratos, la saga continua a riscuotere un successo strepitoso dal lontano 2005.
I giocatori di tutto il mondo sono impazienti di provare il nuovo God of War Ragnarok, seguito diretto del titolo uscito nel 2018 e in arrivo l’anno prossimo.
Malgrado le avventure di Kratos siano conosciute e apprezzate a livello mondiale, ci sono alcune curiosità che potrebbero essere sfuggite persino ai giocatori più attenti.
Vediamole insieme in attesa dell’uscita del nuovo capitolo.
1. Il nome di Kratos deriva dalla mitologia greca
God of War è una saga che affonda le sue radici nella mitologia: se l’ultimo capitolo uscito nel 2018 prende a piene mani alcuni elementi della tradizione norrena, i primi titoli raccontavano le vicende di alcune divinità appartenenti agli antichi miti greci, strettamente connesse alla storia di Kratos.
A questo proposito, sebbene il protagonista del franchise possa sembrare un personaggio puramente immaginario, egli non è altro che un chiaro riferimento al dio greco della forza, Cratos.
Nonostante ciò, Kratos non ha molto in comune con questa creatura divina se non la forza e la propensione per la guerra.
Figlio di due titani, egli era infatti una divinità a tutti gli effetti con nulla di umano.
Nella mitologia greca, Cratos si schierò dalla parte di Zeus per sconfiggere i titani, mentre gli appassionati dei giochi originali sapranno bene che il tanto amato protagonista di God of War fece l’esatto contrario e mettendosi addirittura contro suo padre.
2. Vecchi artwork di Kratos
Al momento della creazione del protagonista del gioco, il director di God of War David Jaffe aveva un’idea precisa di come sarebbe dovuto essere.
Innanzitutto l’assenza di un’armatura l’avrebbe reso un personaggio unico e diverso da tutti gli altri: questa caratteristica era inoltre stata pensata per conferirgli l’aspetto forte di un uomo che non ha bisogno di alcuna protezione per combattere.
Furono subito scartati alcuni artwork che lo ritraevano con grandi elmi, cappelli o accessori appariscenti.
Uno dei design più interessanti ma che venne subito scartato, è quello che ritrae Kratos intento a portare un piccolo bambino sulle spalle.
Si tratta di un’immagine molto particolare e molto lontana da quella scelta in seguito per il protagonista della saga.
I fan delle opere di Kojima troveranno sicuramente una forte somiglianza con Sam Porter Bridges, che in Death Stranding compie il suo lungo viaggio verso Ovest con la sola compagnia di un neonato.
3. I Simpson hanno fatto un piccolo tributo a God of War
Nel corso degli anni, sono stati molti i media ad aver reso omaggio a God of War: il personaggio di Kratos è stato inserito in Mortal Kombat (2011), in Super Smash Bros e in PlayStation All-Stars Battle Royale.
L’eroe della guerra non è comparso solamente in giochi di lotta, ma anche in un celebre videogioco del 2007 dedicato ai Simpson e chiamato The Simpson Game.
Qui, possiamo trovare una rivisitazione del personaggio di Kratos disegnato su un grande cartellone appeso sopra un molo. L’immagine recita le parole «God of Wharf», in italiano “dio del molo”.
4. God of War è stato eletto miglior videogioco di sempre
Recentemente, God of War è stato al centro di un sondaggio indetto da IGN US per eleggere il miglior videogioco di sempre.
Si trattava di un gioco a eliminazione in cui il celebre action-adventure di Santa Monica Studio è risultato vincitore.
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Il tweet recita:
«Dopo sei round di votazioni su diverse piattaforme, i lettori di IGN hanno incoronato God of War (2018) come il miglior videogioco di tutti i tempi, battendo GTA V durante l’ultimo turno».
Lo stesso Cory Barlog, creatore della saga, si è dichiarato stupito e commosso dal risultato del sondaggio, ringraziando i fan per la grandissima dimostrazione di affetto.
5. In God of War 2018 l’ascia di Kratos cambia dimensioni
A distanza di tre anni dall’uscita di God of War, l’animatore dell’avventura di Kratos e Atreus Robert Morrison ha deciso di rivelare un dettaglio sfuggito alla maggior parte dei giocatori.
A quanto pare, la famosa ascia di Kratos è dotata di due diverse dimensioni, che cambiano a seconda del fatto che si trovi sulla sua schiena o nella sua mano.
Lo scopo di questa scelta molto particolare è quello di ottenere dall’oggetto la massima resa visiva in tutti gli scenari e in contesti.
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Morrison ha deciso di rendere di dominio pubblico questo dettaglio tramite un tweet, che recita:
«Divertente aneddoto di sviluppo. L’ascia di Kratos ha delle dimensioni diverse quando la impugna e quando la tiene sulla schiena».
6. Nei primi God of War il tatuaggio di Kratos doveva essere blu
Inizialmente, il protagonista di God of War doveva essere ricoperto da tatuaggi blu. Ebbene sì, l’iconico disegno presente sul corpo di Kratos ha rischiato di essere molto diverso.
Da alcuni vecchi artwork è infatti possibile notare lo stesso tatuaggio che i giocatori conoscono molto bene, ma disegnato sui toni del blu.
Il motivo dietro a questa scelta stava nel fatto che il rosso poteva essere interpretato come un colore troppo violento.
Nonostante ciò, gli sviluppatori dovettero cambiare il colore del tatuaggio all’ultimo momento per paura di creare un personaggio troppo somigliante al barbaro di Diablo II.
Come potete notare dall’immagine, i due personaggi sarebbero stati decisamente troppo simili.
7. God of War e l’easter egg del numero di telefono
Quella di God of War è una saga ricca di curiosità ed easter egg pensati per rendere l’esperienza dei giocatori ancora più divertente.
Il piccolo segreto che la maggior parte dei giocatori non ha mai scoperto riguarda due numeri di telefono presenti nella versione rimasterizzata del primo God of War e che i giocatori potevano chiamare per sentirsi ancora più connessi al gioco.
Il primo poteva essere trovato finendo il gioco in Modalità Dio: chiamandolo, i giocatori potevano ascoltare un messaggio di congratulazioni registrato dallo stesso David Jaffe.
Il secondo, nascosto all’interno delle due statue presenti sul trono di Ares, non era altro che un messaggio di Kratos con alcune informazioni sul suo scontro con il dio della guerra originario.
Entrambi i numeri sono rimasti attivi per molti anni, mentre oggi è possibile trovare entrambe le registrazioni solamente su YouTube.
8. In God of War la pelle bianca di Kratos ha un significato particolare
Nella lore di God of War c’è un motivo preciso per cui Kratos ha una pelle così bianca. Chi non ha giocato ai capitoli principali potrebbe pensare che si tratti di un semplice pallore, ma il motivo dietro al colore della sua carnagione è molto più profondo e triste.
Se desiderate recuperare i primi capitoli della saga e scoprirlo da soli vi consigliamo di passare direttamente al prossimo paragrafo, perché questo contiene spoiler.
Il motivo per cui Kratos ha una pelle così pallida – e per il quale viene chiamato Il Fantasma di Sparta - affonda le sue radici in una vera e propria punizione divina per aver ucciso a sangue freddo sua moglie e sua figlia.
In seguito a quest’azione così cruda e scellerata, il protagonista della saga porterà per sempre le bianche ceneri della sua famiglia sulla sua pelle, un modo semplice e crudele per ricordargli ogni giorno il terribile peccato compiuto.
Nonostante si tratti di una storia straziante e pregna di dolore, esiste una seconda motivazione dietro al colore della pelle di Kratos decisamente meno triste della prima.
Pare infatti che gli sviluppatori avessero apprezzato talmente tanto i primi design in bianco e nero del dio della guerra da non riuscire a immaginarlo con una carnagione diversa.
La storia delle ceneri della sua famiglia fu infatti scritta per giustificare il suo pallore.
9. In God of War 2018 c’è un piccolo tributo al mondo degli Avengers
In God of War 2018 è presente un piccolo ma bellissimo tributo all’universo degli Avengers della Marvel.
Completando la missione “Affari di famiglia”, i giocatori potranno ottenere il famosissimo Guanto dell’Infinito di Thanos, il temibile antagonista degli Avengers.
Quest’accessorio potrà essere arricchito da sei diversi incantesimi, e riempiendo i tre slot il giocatore potrà sparare dei raggi di luce viola molto potenti.
10. La data di uscita dei vari capitoli di God of War non è casuale
La maggior parte dei capitoli della saga di God of War è stata resa disponibile al pubblico in marzo.
A quanto pare, c’è una motivazione ben precisa dietro a questa scelta. Il mese di marzo, in inglese March, è considerato il mese di Ares, ovvero il dio greco della guerra.
La stessa divinità, nella mitologia romana, è infatti conosciuta col nome di Mars.
Se conoscevate già tutte queste curiosità e non vedete l’ora di mettere le mani sul prossimo capitolo della saga, potete leggere tutte le informazioni in nostro possesso sul nuovo God of War Ragnarok a questo link!
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