In aggiunta troviamo un arco superiore con base in acciaio, anch’esso imbottito con un cuscinetto in memory foam piuttosto generoso e morbido, ricoperto in eco-pelle. Anche questo risulta essere molto sobrio, in linea con il resto del design. Non abbiamo particolari marchi o abbellimenti extra, se non la scritta “PRO” leggermente scavata nella parte superiore.
Il peso non è eccessivo (320g), ed è attutito veramente bene dall’imbottitura. La pressione dei padiglioni non è eccessiva sulle orecchie, e la morbidezza dei cuscinetti permette di indossare le cuffie con comodità anche se si portano gli occhiali.
La combinazione di tutti questi elementi genera un prodotto davvero molto confortevole, adatto a essere utilizzato senza problemi anche per lunghe sessioni gioco.
A cause delle dimensioni abbastanza generose (138x94x135 mm) e dell’impossibilità di piegare completamente i padiglioni, le cuffie non sono esattamente “portatili”. Purtroppo, pecca anche la custodia: non si tratta di un supporto rigido, ma semplicemente di un sacco in tessuto, buono per evitare gli sfregamenti, ma non il massimo se si vuole preservare la periferica da urti vari.
Lo stile ci piace molto, ma sappiamo bene che (a dispetto dell’importanza del comfort) non si tratti della caratteristica più importante da tenere in considerazione: passiamo, quindi, alla componente più tecnica.
Le cuffie presentano Driver PRO-G da 50 mm, una risposta in frequenza da 20Hz a 20kHz, con un’impedenza di 35 ohm. Si rivelano ottime sia in gioco che per l’ascolto musicale. Dal momento che però nascono come cuffie per l’eSport ci siamo focalizzati anzitutto sul loro funzionamento in tal senso.
Prima di tutto, abbiamo provato le cuffie con alcuni titoli FPS, Battlefield V e Rainbow Six: Siege, ormai classici del genere: si tratta di giochi in cui la direzione dei passi diventa fondamentale.
Le cuffie hanno risposto in maniera ottima. In ogni circostanza è stato possibile sentire i passi dei nemici, la direzionalità non è mai mancata ed è anche stato possibile riconoscere il livello spaziale di allocazione dei nemici.
In particolare, in Battlefield è stato possibile anche fare un test sulla qualità del suono più generale, come ad esempio la profondità della colonna sonora, la divisione tra rumori di fondo e suoni di gioco e le voci.
L’audio è sempre giunto in maniera molto pulita e, soprattutto, nitida. Le esplosioni giungono alle nostre orecchie forti e chiare, i bassi sono buoni e gli alti e i medi sono bilanciati: il tutto ci permette di sentire perfettamente il suono delle voci nemiche in mezzo al rumore degli spari.
Ottimo è l’isolamento acustico, offerto in particolare dai padiglioni in eco-pelle, che aiutano a non disperdere il suono; questo effetto peggiora leggermente con i cuscinetti in tessuto che, se da un parte permettono una maggiore traspirazione (che sarà utile soprattutto in estate) dall’altra lasciano scappare qualche suono e entrare qualche rumore di fondo. In generale però il tutto è davvero ben bilanciato.
Piccolo accenno anche alle loro prestazioni in ambito musicale. Sebbene sappiamo che le cuffie Logitech G Pro X non siano state realizzate per questo scopo, abbiamo voluto fare un test: nonostante questo non sia il loro ruolo primario, non siamo rimasti delusi dalle loro performance.
I bassi si percepiscono benissimo, ma anche i medi sono bilanciati – e lo stesso dicasi per gli alti. L’unica pecca, soprattutto durante l’ascolto musicale, è una leggera preponderanza dei bassi sulle voci, che “sporca” leggermente un risultato finale che, in linea di massima, è in ogni caso davvero ottimo, soprattutto per il prezzo del prodotto.
Ottimo è anche il microfono. La scelta di Logitech di acquisire Blue (e quindi di sfruttare la tecnologia Blue Voice per le sue periferiche) è stata intelligente – e i risultati si vedono. Il suono che ne proviene è davvero eccellente, pulito, ma soprattutto ben bilanciato. Naturalmente non si tratta di un microfono da studio/registrazione, ma di uno dedicato al mondo dell’eSport: per questo segmento di mercato è perfetto, fa esattamente quello che deve fare e, grazie al software di gestione, saremo in grado di regolarlo al meglio delle sue capacità, al fine di far risuonare la nostra voce in maniera sempre chiara.
Sarà possibile connettere le cuffie secondo differenti sistemi: potremo utilizzare subito il jack da 3,5 mm, ma se si dispone ad esempio di due jack di ingresso separati (per cuffie e microfono), potremo utilizzare il cavo sdoppiatore presente all’interno della confezione, per un collegamento semplice e diretto.
Naturalmente però, il miglior modo per sfruttare a pieno la periferica è quello di connetterla alla scheda audio con cui viene equipaggiata, tramite il jack da 3,5 mm. A sua volta questa piccola scatolina potrà essere connessa al PC tramite USB.
Tutto sotto controllo
Per spingere al massimo le nostre cuffie dovremo fare uso della scheda audio di casa Logitech, ma come facciamo a sfruttare a pieno le sue capacità? La risposta è semplice: tramite il software di gestione G HUB.
Quest’ultimo si presenta veramente molto completo e offre una vasta gamma di regolazioni, sia per quel che concerne l’audio delle cuffie, sia per quel che riguarda il microfono.
Nella scheda principale troviamo l’equalizzatore composto da cinque diverse bande. Avremo la possibilità di personalizzare ogni caratteristica a nostro piacimento o, per chi cerca qualcosa di più intuitivo, potremo anche sfruttare i preset.
Dopo aver sistemato l’equalizzazione delle cuffie, è tempo di spostarci verso il nostro microfono. Anche qui l’offerta è buona: potremo regolare gain, sidetone e, analogamente alla riproduzione del suono, potremo modificare l’equalizzazione. Potremo inoltre andare a regolare la riduzione del rumore e molti altri interessanti dettagli tecnici. In assenza di sufficiente dimestichezza, anche qui potremo tranquillamente sfruttare i preset offerti da Logitech.