PowerA Fusion Pro è il controller definitivo per Nintendo Switch? | Recensione
Com'è giocare su Nintendo Switch con un controller come PowerA Fusion Pro? Lo abbiamo provato per raccontarvelo.
a cura di Stefania Sperandio
Editor-in-chief
Nintendo Switch è una console diversa da tutte le altre. Lo è nel fatto di avere una natura ibrida e lo è anche per i possibili approcci agli input che ha scelto di avere: ha un touchscreen, ha dei Joy-Con che all'occorrenza si staccano dal suo corpo diventano un mini-controller singolo, ha un grip per tenerli insieme in modo più ergonomico e, per chi vuole un'esperienza più tradizionale, propone un controller Pro che somiglia a quelli che siamo più abituati a vedere.
Allo stesso pubblico si rivolge anche PowerA con il suo nuovo Fusion Pro: parliamo di un controller wireless con licenza ufficiale (sul sito ufficiale tutte le specifiche) appena arrivato sul mercato a 99 euro (probabili, il prezzo di listino è di $99, ci ha comunicato il produttore), che vuole offrire anche ai giocatori dell'ibrida di Nintendo la possibilità di interagire con i loro giochi preferiti senza compromessi.
Più o meno.
La versione Pro di un controller Pro?
Disponibile dallo scorso 15 maggio, questo controller è essenzialmente il corrispondente dell'omonimo già realizzato da PowerA per piattaforme Xbox. Questo significa che porta le medesime caratteristiche sulla console di casa Nintendo – ma anche che non tiene conto delle sue unicità. Proposto in una pregiata confezione dentro cui troverete una robusta pochette nera per riporlo, il prodotto include nella sua borsa:
- Controller Fusion Pro per Nintendo Switch
- Cavo USB in filo intrecciato da 3 metri per uso cablato
- Uno stick sostitutivo con testa convessa
- Uno stick sostitutivo con testa concava e dall'asta più lunga
- Pro Pack posteriore mappabile e rimovibile
- Retro standard in caso di rimozione del Pro Pack
- Faceplate magnetica nera
- Faceplate magnetica bianca.
Si tratta, come si evince da questo elenco, di una proposta molto ricca, che non può competere con offerte come quelle del controller Elite di casa Microsoft, ma che permette al giocatore sia di sostituire gli stick analogici con facilità, qualora quelli alternativi fossero più vicini alle sue necessità, sia di personalizzare l'aspetto del controller: semplicemente tirando è infatti possibile rimuovere la scocca, applicata con calamite, per far diventare la periferica bianca o nera, a seconda della vostra preferenza.
Vale lo stesso anche per il Pro Pack: questa parte rimovibile si applica sul retro del controller e vi permette di mappare quattro grilletti aggiuntivi a vostro piacimento, portandoli a sostituire i tasti tradizionali. Potreste, ad esempio, affidare una delle leve all'acceleratore in un gioco di corsa, o trovarvi meglio con il Pro Pack rispetto ai grilletti standard durante le vostre sparatorie in Splatoon 2.
A questo si aggiunge la presenza di un jack da 3,5 mm per collegare gli auricolari, che funziona però solo con il controller cablato. Utilizzandolo via Bluetooth, invece, il jack non sortisce effetti ed è necessario collegare le cuffie direttamente al corpo della console, come da tradizione.
Le specifiche tecniche sono, insomma, quelle di un controller che non accetta compromessi e che mira soprattutto ai giocatori che vogliono il massimo dell'esperienza. È effettivamente così?
Esperienza controller alla mano
Appena impugnerete il vostro Fusion Pro vi renderete conto della sua straordinaria solidità. Il corpo del controller è piacevole al tatto, gommato, con il retro che presente una texture a reticolo per favorire il grip su entrambe le impugnature. Stessa logica anche per gli stick analogici: se quelli del normale controller Pro di Switch presentano una texture per cerchi paralleli, in questo caso abbiamo una grana che impedisce lo scivolamento delle dita.
Non abbiamo ravvisato differenze significative, invece, relativamente "all'orbita" sopraelevata in cui sono incavati gli stick analogici, che dovrebbe favorire un controllo più preciso e più confortevole rispetto alla piattezza del controller Pro.
Ottima la risposta dei grilletti dorsali, buona quella del Pro Pack. I tasti di azione sono rispondenti e precisi (e richiedono una buona forza di attuazione), anche se il meglio è probabilmente nel D-Pad, che risponde sempre senza incertezze e permette di avvertire in modo più significativo le pressioni – quasi come su una tastiera meccanica con switch rossi, per capirci.
Oltretutto, le direzioni della croce sono state anche saggiamente rappresentate da apposite frecce su ciascun vertice, in maniera tale che sia facile anche all'approccio tattile orientarsi in modo estremamente rapido, laddove invece il controller Pro presenta una croce in un pezzo senza incisioni o scanalature.
Una cosa che noterete prendendo in mano il controller, però, è anche il suo peso. Da scheda tecnica si parla di 300 g ma, pesandolo con Pro Pack installato, siamo arrivati a 304 grammi. Per confronto, riferiamo di seguito il peso dei più diffusi controller standard:
- Controller Xbox Elite (con pile) - 348 grammi
- PowerA Fusion Pro per Nintendo Switch: 304 grammi
- Controller Xbox One (con pile): 283 grammi
- Controller DualSense: 282 grammi
- Controller Xbox Series X (con pile): 255 grammi
- Nintendo Switch Pro Controller: 247 grammi
- Controller Xbox One (senza pile): 236 grammi
- Controller DualShock 4: 219 grammi
- Controller Xbox Series X (senza pile): 208 grammi
Fusion Pro non restituisce mai la sensazione di essere un controller realizzato alla bell'e meglio (cosa che infatti non è), nemmeno tenendo in considerazione il suo peso, insomma: anche per via delle impugnature, che come potete vedere dalle immagini sono più spesse e ampie rispetto a quelle del controller Pro, sentirete bene la sua portata tra le mani – con tutto il positivo e il negativo che questo può comportare, anche a seconda delle dimensioni dei vostri palmi.
La qualità costruttiva è indubbia e il fatto che per voi possa essere troppo pesante, o pesante il giusto, sarà molto soggettivo per ciascun utente.
Controller Fusion Pro vs Nintendo Switch
Una delle migliori caratteristiche di Fusion Pro che si avverte durante l'esperienza di gioco, al di là delle ottime risposte già citate per i singoli pulsanti, è nella sua istantaneità anche per l'utilizzo wireless. Accoppiare il controller alla vostra console è semplicissimo e in meno di un minuto sarete già pronti a sfruttarne pienamente le potenzialità.
Semplice anche l'assegnazione dei pulsanti del Pro Pack, per cui basta premere un apposito tasto sul retro, e istantaneo anche il passaggio da utilizzo in Bluetooth a utilizzo cablato: basta, infatti, spingere un apposito interruttore.
Tutto è a portata di mano e abbiamo apprezzato anche la messa in risalto dei tasti funzione e di "-" e "+", molto più facili da premere senza guardare. Di contro, tuttavia, c'è da dire che la batteria da solo 900 mAh (quella di Pro Controller è da 1300 mAh) pesa abbastanza nell'utilizzo wireless: nella nostra prova siamo arrivati tra le tredici e le quattordici ore di utilizzo, prima che fosse richiesta una ricarica.
Oltretutto, è curioso che il sistema di Switch, pur riconoscendo il controller immediatamente, non mostri per questo l'indicatore della batteria, come accade per il Pro e per i normali Joy-Con – facendovi un po' brancolare nel buio sul livello di carica.
In precedenza abbiamo parlato del fatto che Fusion Pro dia la sensazione di aver portato le sue ottime caratteristiche su Nintendo Switch senza badare troppo alle peculiarità della piattaforma – e questo si riflette pienamente nella totale assenza di vibrazione. Se la piattaforma della casa di Kyoto è celebre anche per il suo HD Rumble, che aggiunge una sfumatura sensoriale alle esperienze, giocando con Fusion Pro non sentirete vibrazioni di nessun tipo e dobbiamo dire che menare le mani in Immortals: Fenyx Rising, ad esempio, è stato molto meno piacevole rispetto che con il controller Pro tradizionale.
Questo vale anche per l'assenza del modulo NFC che, di fatto, rende questo controller inutilizzabile per chi vuole servirsi con costanza dei suoi amiibo, e che deve necessariamente passare per un altro dispositivo per farli leggere alla sua console.
Si tratta di mancanze che avranno pesi molto diversi a seconda dei giocatori, ma che sorprendono considerando che parliamo di un controller Switch su licenza ufficiale che si aggirerà sui 100 euro e che, di conseguenza, lascia sorpresi per la scelta di lasciarsi alle spalle alcune feature che sono proprio uniche della piattaforma a cui si dedica.
Segnaliamo anche che, in virtù del prezzo del controller, abbiamo svolto qualche test per saggiare la compatibilità anche con PC, che purtroppo è assente: Steam non rileva il controller semplicemente collegandolo (potete arrivarci giostrandovi un po' in wireless), cosa che invece accade subito con il normale Pro di Nintendo, quindi non potete acquistarlo con l'idea di utilizzarlo sia su Switch che su Windows, a meno di non voler smanettare un po'.
Se volete portare a casa altri ottimi controller su licenza firmati da PowerA, potete trovarne diversi su Amazon a prezzo scontato.
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
-
Ottime risposte di pulsanti, stick e grilletti
-
Qualità costruttiva impari
-
Straordinario grip
-
Ha anche il jack per le cuffie
-
Personalizzabile
Contro
-
Manca totalmente la vibrazione
-
Niente NFC
-
Pesante
-
Niente plug and play su PC