Realizzare un’opera derivata da una serie letteraria molto popolare non è mai facile: ci si ritrova infatti a confrontarsi con una fan-base già istituita, che conosce le regole del mondo in cui sarà ambientato il nostro racconto. Sarà anche il caso di The Witcher, la serie Netflix basata sulle opere di Andrzej Sapkowski, che dovrà confrontarsi non solo con i fan dei libri, ma anche con quelli degli amati videogiochi di CD Projekt RED.
A parlare di come la serie si rapporterà con questi appassionati è stato Tomek Bagiński, artista e produttore esecutivo di The Witcher, che in passato ha collaborato anche con la software house. Quando IGN Polonia gli ha domandato se non abbia paura della popolarità dei videogiochi, che hanno già dato ai fan una visione per immagini dell’universo di Geralt, Bagiński si è mostrato estremamente fiducioso:
No, no, no, no, questi sono due mondi diversi [quello della serie e quello dei videogiochi]. CD Projekt RED ha realizzare un gioco fantastico, che si merita tutto l’amore dei fan e tutti i premi che si è portato a casa. In ogni caso, arriviamo dagli stessi materiali da utilizzare come fonte, ma utilizzeremo un linguaggio un pochino diverso per narrare le cose. Penso anzi che questo [il fare le cose in modo diverso, ndr] potrebbe aiutare la serie ad avere successo: chi vorrebbe rivedere la stessa identica cosa per una seconda volta, senza sorprese o cambiamenti?
Nessuna paura, insomma, che The Witcher possa rivelarsi una versione non-interattiva dello stesso identico racconto proposto dalla trilogia di videogiochi.
L’appuntamento è fissato su Netflix per il prossimo 20 dicembre. Voi che aspettative avete?
Fonte: IGN Polonia