Chernobylite vi fa vivere nel terrore del disastro nucleare | Recensione
Chernobylite propone un grande realismo nella ricostruzione degli ambienti e una riuscita commistione di generi. Ve lo raccontiamo nella nostra recensione.
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a cura di Domenico Musicò
Deputy Editor
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: The Farm 51
- Produttore: All In! Games
- Distributore: All In! Games
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , PS5
- Generi: Avventura , Sparatutto
- Data di uscita: 28 luglio 2021 (PC) - 7 settembre 2021 (PS4, Xbox One) - TBA 2021 (PS5, XSX)
A lungo rimasto in accesso anticipato e reduce da un buon numero di consensi ancor prima di uscire in versione definitiva, Chernobylite si propone di farvi immedesimare pienamente nelle famigerate aree coinvolte in uno dei peggiori disastri della storia dell'umanità.
Gli sviluppatori hanno scannerizzato e ricostruito con dovizia di particolari le zone proibite, da tempo abbandonate e lasciate in condizioni miserabili, dove aleggia uno strano e persistente silenzio interrotto solo dal pigro agitarsi del fogliame al vento.
Lì, dove la morte perenne ha sostituito ogni forma di vita umana, sarete coinvolti in una storia che ha ancora tanti interrogativi irrisolti, in grado di insinuarsi tra gretti segreti di spionaggio e i drammi personali di un uomo determinato a scoprire tutta la verità sulla sparizione della sua amata.
Chernobylite: di amori perduti e disastri nucleari
Chernobylite vi mette nei panni di un fisico ed ex dipendente della centrale di Chernobyl, testimone della tragedia che ha segnato per sempre una parte del pianeta ancora oggi vessata dalle conseguenze del disastro radioattivo. Quell'uomo ha anche perso sua moglie in circostanze per nulla chiare, e risvegliatosi da quello che è un incubo ricorrente che lo angustia giorno e notte, si ritrova ancora tra quelle terre interdette, pronto ad affrontare ogni pericolo pur di ricongiungersi alla sua metà.
Eppure sa che qualcosa si nasconde ancora tra le fitte foreste e i casolari abbandonati, qualcosa di non umano, legato alla potenza di un materiale di scarto dal potere insondabile che prende il nome di Chernobylite. Proprio grazie alle sue capacità intrinseche sarà possibile aprire portali per spostarsi dalla propria base alle aree contaminate, ma la sua eccessiva concentrazione permette anche a entità spaventose di riversarsi nella nostra realtà, con esiti infausti e una percentuale di pericolo che aumenta a dismisura.
Chernobylite presenta dunque una storia che si muove su due binari che s'intersecano a più riprese: da una parte bisognerà indagare sulle attività dei militari NAR e su macchinazioni segrete legate a operazioni non governative e attività sovversive, mentre dall'altra si dovranno trovare dati e prove utili per alimentare le speranze residue di ritrovare la donna amata.
Senza suggerirvi dove la storia andrà a parare, sappiate che i due tronconi narrativi sono stati proposti in modo da unirsi per dare vita a un racconto di più ampio respiro, che cresce d'intensità al disvelarsi di alcune dinamiche di cui nemmeno il protagonista era a conoscenza. Chernobylite, tuttavia, sceglie di prendersi i suoi tempi, talvolta anche dilatandoli per necessità legate al sistema di gioco, che prevede una sequela di missioni facoltative solo in apparenza.
Considerando la natura del gioco, che fa della commistione di diversi generi la sua ragion d'essere, s'intuisce ben presto la necessità di scandagliare a fondo gli ambienti per reperire tutte le risorse utili alla sopravvivenza del protagonista e del gruppo che egli andrà formando.
La struttura di Chernobylite prevede un avanzamento di gioco in cui si portano a termine attività di contorno e altre opportunamente segnalate come principali, che si presentano d'improvviso e principalmente tramite messaggi radio o soffiate di persone che incontrerete lungo il vostro cammino. Nelle prime dovrete rifornirvi di cibo, medicine o munizioni, essenziali al sostentamento vostro e dei vostri compagni, che verranno inviati da voi nelle zone di esclusione e che possono ritornare vittoriosi o malconci.
Allo stesso tempo, tramite uno scanner, sarà essenziale raccogliere erbe, materiali elettrici, meccanici e tutto ciò che sarà utile per costruire letti, generatori, banchi di lavoro, macchinari e strutture all'interno della vostra base improvvisata.
Così facendo, non solo avrete numerose facilitazioni quando vi avventurerete fuori dalla zona franca, ma manterrete alto il morale e la salute della vostra truppa, a sua volta essenziale per avere un più rapido recupero di ciò che vi occorre. Nelle missioni principali, la solfa sarà grossomodo la medesima, ma la differenza sarà che vi imbatterete in personalità ed eventi che faranno avanzare la trama.
Dopo qualche ora, Chernobylite presterà però il fianco a un po' troppa ripetitività, con missioni in realtà piuttosto lineari che si somigliano davvero sin troppo, anche per via di ambientazioni che presentano variazioni minime in termini di attività e conformazione delle strutture.
La tanto decantata libertà di esplorazione è pertanto illusoria, poiché termina dove si innalzano quei muri invisibili rappresentati da radiazioni da cui bisogna giocoforza tenersi lontani. Oltretutto, una volta aver portato a termine le mini quest segnalate nella bussola, non ci sarà davvero nessun altro motivo per trattenersi oltre. Semmai, è la libertà di approccio a essere un valore aggiunto di Chernobylite, capace di lasciare una reale interpretazione al giocatore, che potrà gestire risorse e avanzamento a seconda dello stile di gioco preferito.
Gameplay
Chernobylite vi lascia decidere se giocare in stealth, in modo più aggressivo o con le modalità miste di chi vuole alternare calme esplorazioni e attacchi brutali. Oltre alla barra della salute dovrete tenere d'occhio anche quella legata alla psiche, che diminuirà in presenza di apparizioni ultraterrene o quando farete fuori i soldati di pattuglia. Come in un gioco di ruolo vero e proprio, avrete dopo breve tempo la possibilità di migliorare le vostre caratteristiche, tra cui la facoltà di stordire i nemici per non intaccare la salute mentale.
Assieme a ciò, i miglioramenti prevedono una mira più accurata, la capacità di infliggere maggiori danni, movenze di soppiatto meno goffe e una serie di altre caratteristiche che vi lasciamo il piacere di scoprire. Migliorabili sono anche le armi e le protezioni, ma dovrete ricorrere ad arnesi e macchinari costruiti in precedenza nella base.
Per larghi tratti, e con le dovute differenze, la fase gestionale di Chernobylite somiglia un po' a quella vista in This War of Mine, senza lo scorrere del tempo e senza le sue spigolosità di gameplay: di notte dovrete sopperire alle esigenze fisiche e morali della vostra squadra, di giorno vi dovrete opportunamente preparare per avere la meglio nella zona di esclusione. La formula funziona in verità piuttosto bene, sa essere varia e piuttosto appagante, tuttavia manca un po' di bilanciamento legato al reperimento di alcune risorse specifiche.
In particolare, l'ingente quantità richiesta di erbe e cibo non è così facile da soddisfare, e capiterà anche a difficoltà non elevatissime di dover subire qualche malus di troppo pur mantenendo una condotta attenta e parsimoniosa. Post-lancio ci aspettiamo dunque degli aggiornamenti in merito, che renderebbero meno frustranti alcune fasi cruciali delle partite. Allo stesso modo, anche il quantitativo di danni subiti dai nemici (e dopo rovinose cadute) dovrebbe essere regolato con più attenzione.
L'intelligenza artificiale nemica ci è apparsa invece piuttosto basilare: non esistono reali azioni di concerto atte a stanarvi quando verrete visti e si riesce sempre ad avere la meglio con delle banali manovre di aggiramento, rese molto semplici dalla vegetazione onnipervadente. Oltretutto, basterà sempre avvicinarsi di soppiatto per far fuori chiunque, con l'unica variabile legata all'attenzione da prestare agli altri soldati nelle vicinanze, che possono vedere i cadaveri e reagire chiamando soccorsi.
Convincono a metà le fasi con le apparizioni non umane, che si verificano solitamente in presenza di ammassi di Chernobylite. Taluni vi daranno la caccia aprendosi dei portali dove capita, facendovi perdere rapidamente ogni punto di riferimento. E sebbene presentino un'IA simile a quella umana, ci sono momenti in cui gli scontri possono diventare fastidiosi, come quando avrete poca possibilità di manovra in zone anguste.
Chernobylite ne esce in definitiva meglio di quanto ci saremmo aspettati. La buona mescolanza di diversi generi è riuscita a trovare una buonissima alchimia, che non guasta mai quello che è il nucleo principale dell'esperienza e non lo espone al rischio di un mediocre pot-pourri. Tecnicamente il gioco sviluppato da The Farm 51 è ben al di sopra del livello medio che ci si aspetterebbe da una produzione del genere, e al di là di numerosi episodi di micro lag durante i caricamenti, è di certo un bel vedere.
Nonostante una qualità delle texture non sempre di buon livello, gli ambienti esterni sono piuttosto convincenti, così come l'uso di particellari e degli eventi atmosferici. Il supporto al DLSS, oltretutto, agevola di molto il calcolo computazionale nei momenti più concitanti, mantenendo un frame rate piuttosto stabile.
Versione recensita: PC
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Voto Recensione di Chernobylite - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
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Riuscita commistione di generi
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Ambientazione convincente e di grande atmosfera
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Tecnicamente al di sopra di altre produzioni equivalenti
Contro
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Diffusi episodi di micro lag durante i caricamenti
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Reperimento non semplice di alcuni materiali, da migliorare tramite patch
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IA piuttosto basilare e non troppo elaborata
Commento
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