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RECENSIONE

Castlevania Advance Collection è il trionfo della nostalgia canaglia | Recensione

La saga Konami proposta in una nuova compilation, stavolta dedicata all'epoca del Game Boy Advance.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Informazioni sul prodotto

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Castlevania Advance Collection
  • Sviluppatore: Konami
  • Produttore: Konami
  • Distributore: Konami
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH
  • Generi: Piattaforme
  • Data di uscita: 24 settembre 2021

Prima della Castlevania Advance Collection, la saga Konami - assieme a quella di Metal Gear Solid e Silent Hill - fa parte di quelle parcheggiate in un angolo dal publisher giapponese in attesa di tempi migliori.

Vero anche che nel 2010 si è tentato il rilancio del franchise con il tutto sommato notevole Castlevania Lords of Shadow, un gioco che fungeva da vero e proprio reboot, raccontando una storia dalle tonalità dark fantasy in grado di farsi piacere sia ai fan storici che ai nuovi arrivati, anche grazie ad alcuni accenni neanche troppo velati alle meccaniche di gioco dei primi God of War.

Le buone intenzioni vennero però gambizzate pochi anni dopo con il sequel diretto, Lords of Shadow 2, un titolo che chiuse - male, per non dire malissimo - l'epopea del Dracula di MercurySteam, nonostante con Mirror of Fate su Nintendo 3DS si tentò la strada della portabilità in 2D con un gioco che omaggiava i classici Castlevania dell'era a 16 e 32-bit.

Proprio i capitoli bidimensionali classici, Symphony of the Night su tutti, sono infatti quelli maggiormente amati dai fan storici, tanto che ora il publisher giapponese ha deciso - a sorpresa - di fare un piccolo regalo a tutti quei giocatori rimasti orfani di un nuovo metroidvania ambientato nei meandri del castello di Dracula.

Con la nuova Castlevania Advance Collection Konami ha infatti deciso di riportare in auge con un solo schiocco di frusta gli amati capitoli usciti originariamente per la storica console portatile Game Boy Advance, tre giochi che nel loro piccolo hanno segnato l'ultima epoca di assoluto splendore per il franchise, prima che quest'ultima finisse suo malgrado nel dimenticatoio in attesa del rilancio che merita.

La Castlevania Advance Collection, come il titolo del resto suggerisce a chiare lettere, è una raccolta che mette insieme alcuni tra i migliori capitoli usciti sulla piccola e indimenticata piattaforma tascabile di Nintendo, una collezione che gli appassionati della serie chiedono a gran voce da diverso tempo, specie dopo l'uscita di Castlevania Anniversary Collection, altra compilation tremendamente nostalgica che riproponeva di fatto i primi episodi della serie, per un totale di otto giochi.

Nella Advance Collection si è invece optato per quattro titoli (uno in più rispetto a quanto inizialmente pronosticato), ossia i classici Castlevania Circle of the Moon, Castlevania Harmony of Dissonance, Castlevania Aria of Sorrow e, ultimo ma non meno importante, Castlevania Vampire's Kiss. Questo, nello specifico, è il capitolo uscito originariamente su Super Nintendo/Super Famicom, una sorta di porting (o meglio, una sorta di adattamento) del leggendario Dracula X, incluso nella Advance Collection come vero e proprio bonus di un certo spessore.

Ad occuparsi della conversione troviamo nuovamente i talentuosi sviluppatori del team M2, davvero in gamba nel riproporre in ogni singolo pixel tutto il fascino e il carisma dei titoli usciti su Game Boy Advance, convertendo i vecchi capitoli sulle piattaforme moderne ma con - ovviamente - alcune opzioni di visualizzazione inedite e vari contenuti bonus che rendono il tutto ancora più appetibile rispetto al passato.

Nonostante l'operazione nostalgica sia quindi sulla carta sicuramente delle migliori, la conversione di titoli pensati nello specifico per una "piccola" console portatile a 16-bit riescono ancora a risultare godibili sulle piattaforme da gioco attuali (ossia Nintendo Switch, PlayStation 4, PC Windows e Xbox One), con tutto ciò che ne comporta dal punto di vista visivo e ludico? La risposta è abbastanza evidente andando ad analizzare singolarmente ogni gioco appartenente alla raccolta.

Circle of the Moon

Dopo che Castlevania Symphony of the Night si impose sulla prima PlayStation come uno dei capitoli in 2D più rivoluzionari (e riusciti) di tutti i tempi, Konami decise di proseguire il filone su GBA proprio con Circle of the Moon: uscito nell'ormai lontanissimo 2001, il gioco proseguiva infatti la formula dei metroidvania utilizzata in precedenza, con in più tutta una serie di novità sostanziali che tentavano di distinguere l'avventura dalla precedenti.

Nei panni del protagonista Nathan Graves siamo infatti chiamati ad affrontare il Principe delle Tenebre, in un gioco tanto oscuro dal punto di vista estetico quanto da quello puramente tecnico: difatti, il suo essere così "buio" lo rese uno dei motivi per cui la gente detestò lo schermo non retroilluminato del GBA, cosa questa che lo rende decisamente più godibile oggi rispetto a ieri, grazie anche e soprattutto alla possibilità di giocarlo su piattaforme maggiormente "luminose".

Rispetto agli episodi precedenti, Circle of the Moon offre inoltre un sistema legato all'utilizzo di carte particolarmente intuitivo, grazie al quale è possibile assegnare varie abilità speciali al protagonista. Insomma, un piccolo classico da riscoprire.

Harmony of Dissonance

Forse, il capitolo meno riuscito tra quelli presenti nella Advance Collection. A differenza del precedente episodio uscito su GBA solo un anno prima, Castlevania Harmony of Dissonance non tentava in alcun modo di apportare modifiche o migliorie alla formula base, bensì tentava la strada del clone di Symphony of the Night in maniera fin troppo spudorata, senza però riuscire a portare a schermo la stessa cura e maestria ludica dell'illustre predecessore. Come prima cosa il protagonista Juste Belmont (nipote del ben più celebre Simon) non ha il carisma di Alucard, pur tentando di imitarne l'abbigliamento e la folta chioma bianca.

In secondo luogo, Harmony of Dissonance tentava di eludere la scarsa visibilità di Circle of the Moon con una brillantezza di colori e una luminosità fin troppo accentuata, cosa questa che sacrificava quasi del tutto quel tocco gotico che caratterizza il franchise da generazioni.

Anche la colonna sonora, composta da Soshiro Hokkai e non più dalla bravissima e iconica Michiru Yamane, risultava decisamente stonata e fuori forma, creando una dissonanza (appunto) non da poco. Fortuna vuole che la classica formula di gioco action/RPG fin troppo rodata rende questo secondo capitolo uscito su Game Boy Advance un titolo quantomeno sufficiente.

Aria of Sorrow

Terzo titolo sviluppato per Game Boy Advance e primo di una serie di episodi di Castlevania ambientati nel futuro, Aria of Sorrow rappresentò la volontà di Konami di rinfrescare la saga, pur aggrappandosi a stilemi e meccaniche ormai entrate nell'immaginario collettivo. Sempre basata sulla formula di Symphony of the Night, l'avventura vede come protagonista il giovane Soma Cruz, che nell'anno 2035 viene legato a doppio filo alla reincarnazione di Dracula, con tutto ciò che ne comporta.

Aria of Sorrow aggiunge inoltre alcune meccaniche in grado di rendere maggiormente interessante l'esperienza generale, come ad esempio la possibilità di assorbire le anime dei nemici sconfitti e usarle come vere e proprie armi secondarie. Senza contare che il gioco, uscito nel fulcro della generazione a 16-bit del Game Boy Advance, riesce a portare a schermo una grafica 2D davvero strepitosa e ricca di dettagli, bilanciando questa volta sia la palette di colori che la luminosità.

Il gioco ricevette pochi anni dopo un sequel diretto su console Nintendo DS, Dawn of Sorrow, in grado di evolvere gran parte delle idee vincenti del suo predecessore. Un titolo da riscoprire.

Vampire's Kiss

Secondo e ultimo capitolo della serie ad essere sviluppato per Super Nintendo, si tratta di fatto dell'ultimo capitolo della serie ad abbracciare la classica progressione a scorrimento laterale, prima della rivoluzione attuata poco tempo dopo con Symphony of the Night.

Vampire's Kiss è infatti un Castlevania assolutamente consueto, nato come adattamento di Rondo of Blood per PC Engine ma in grado di modificarne sensibilmente l'ossatura: sia la gestione degli oggetti che il design dei livelli risulta infatti profondamente cambiato rispetto al classico Konami del 1993, pur proponendo la medesima dose di azione 2D a cui la saga ci aveva abituato anche e soprattutto nell'era dei 16-bit (come dimenticare infatti il seminale Super Castlevania 4?).

Vampire's Kiss offre quindi un approccio al gioco che prende seriamente le distanze dalla trilogia GBA inclusa in questa Castlevania Advance Collection, cosa questa che rende il titolo una sorta di "intruso" all'interno di una compilation pensata per essere in primis un omaggio alla trilogia Konami su console portatile Nintendo. Ciò non toglie che un bonus di questa portata è sempre ben accetto, dando la possibilità di scoprire - o riscoprire - un titolo appartenente a una generazione di videogiochi ormai dimenticata nel tempo.

Con la Castlevania Advance Collection il team M2 ha dimostrato nuovamente di andare incontro ai fan, sia per la possibilità di giocare una delle tre versioni originali a scelta (tra giapponese, europea e americana), al di là del fatto che dal punto di vista meramente tecnico la riproposizione dei vari capitoli è ottimale, grazie anche e soprattutto alla possibilità di replicare a schermo il formato originale dello schermo del GBA, oltre ad altre due modalità di visualizzazione in grado di mantenere le proporzioni ideali in base alla piattaforma da gioco scelta.

A ciò vanno ad aggiungersi vari extra piuttosto interessanti, tra cui le box art originali dei vari giochi, i libretti di istruzioni, concept art e molto altro ancora. Immancabile anche un player musicale che permette di ascoltare tutte le tracce musicali dei vari episodi.

Versione testata: PS4

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Voto Recensione di Castlevania Advance Collection - Recensione


8

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Quattro giochi in uno

  • Conversioni pressoché perfette

  • Discreto numero di bonus ed extra

Contro

  • Un paio di capitoli non sono invecchiati troppo bene

Commento

Castlevania Advance Collection è un piccolo tuffo nel passato, un trittico di giochi (più uno extra) che ci danno modo di riscoprire l'ultima, gloriosa epoca di capitoli in 2D del franchise Konami. L'ottimo lavoro di conversione attuato dal team M2 rende la raccolta davvero meritevole di attenzioni, sia dai fan incalliti (e un po' attempati) oppure dai giocatori alle prime armi, pronti ad addentrarsi nel castello di Dracula.
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