Capcom tra remake e sequel: cosa aspettarci dal prossimo futuro - Speciale
La software house giapponese ha di recente fatto sapere di voler rispolverare alcune sue vecchie IP dopo il successo di Devil May Cry 5 e del remake di Resident Evil 2. Ipotizziamo quali titoli sarebbero più adatti per un grande ritorno
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a cura di Silvio Mazzitelli
Redattore
Ormai è passato quasi un anno dall’arrivo del remake di Resident Evil 2 di Capcom – un titolo che andrebbe annoverato come l’esempio perfetto da seguire per qualunque software house che decida di creare a sua volta un remake. Non era facile riproporre una pietra miliare nel campo dei survival horror come lo è stato RE2, riuscendo a lasciare intatte le atmosfere e le sensazioni che molti giocatori hanno vissuto nel lontano 1998, anno in cui uscì l’originale.
Eppure Capcom ce l’ha fatta, anzi ha superato ogni aspettativa in uno degli anni migliori per la software house di Osaka, che ha piazzato ben tre titoli che hanno avuto alcuni tra i punteggi più alti nella media Metacritic nel 2019: Resident Evil 2, Devil May Cry 5 e l’espansione Monster Hunter World: Iceborne.
Capcom è riuscita nell’impresa mantenendo una fedeltà maniacale al capitolo originale, catturando le atmosfere di oltre vent’anni fa, dovute soprattutto alla telecamera fissa e a un gameplay volutamente ingessato, grazie allo studio di nuove formule che trasmettessero quelle stesse emozioni senza essere considerate sorpassate. Oltre a questo, c’è stato anche un tocco di classe fatto di lievi aggiunte e una narrazione più moderna e cinematografica, che ha reso attuale il titolo senza snaturarlo, ma anzi dando un valore aggiunto all’esperienza complessiva, cosa che nel 1998 non era stato possibile fare per gli ovvi limiti tecnici. Non a caso il remake di Resident Evil 2 ha ricevuto la nomination come miglior gioco ai Game Awards 2019.
Nel frattempo si susseguono con sempre maggior insistenza voci che vogliono l’arrivo anche di un remake di Resident Evil 3: Nemesis, cosa piuttosto prevedibile dopo i quasi 5 milioni di copie vendute in tutto il mondo da RE2, se si considera inoltre che molti asset sono già pronti, facilitando di molto i lavori per gli sviluppatori.
Ma la questione remake non si conclude con la sola saga horror a tema zombie: infatti, Capcom ha più volte ribadito che la sua intenzione è quella di dare nuovo lustro a molte sue IP dimenticate da lungo tempo, proponendo nuovi capitoli e probabili remake. La software house giapponese ha in mano delle IP che hanno fatto la storia dei videogiochi e molte sono sopite da tanto, forse troppo tempo. Dunque facciamo un po’ il punto della situazione su cosa Capcom potrebbe tirare fuori dal cilindro magico nel prossimo futuro.
I titoli più probabili
Durante lo scorso E3 molti rumor davano quasi per certo l’arrivo di un remake di Dino Crisis, una sorta di Resident Evil con i dinosauri uscito nel 1999 sulla prima PlayStation. Il titolo ebbe un discreto successo ai tempi (anche se non come il cugino con gli zombie), portando alla realizzazione di un secondo capitolo un po’ più action, sempre sulla prima console Sony, e poi a un terzo episodio sulla prima Xbox – cancellato dalla memoria da molti fan. Il motivo è che gli sviluppatori avevano voluto inserire dei dinosauri mutanti a bordo di una navicella spaziale, idea non molto brillante, dato che quelli erano dei semplici mostri e il fascino dei rettili preistorici si era così totalmente perso. Da allora la saga è scomparsa dai radar.
Un remake di Dino Crisis fatto con gli stessi criteri di RE2 sarebbe davvero un sogno. La qualità c’era tutta e manca da tempo nel mercato un buon titolo action/horror a tema sauri preistorici. Secondo noi Dino Crisis non avrebbe nemmeno bisogno di essere troppo fedele all’originale, ma anzi in questo caso le aggiunte sarebbe molto gradite – dato che, ad esempio, l’originale aveva davvero poche specie di dinosauri nel suo bestiario e anche poche armi. Incrociamo le dita e speriamo che il sogno diventi realtà.
Altra IP molto probabile è Onimusha. L’indizio più interessante è stato dato dal rilascio della remastered del primo capitolo a gennaio di quest’anno. Onimusha era stato realizzato in origine come un Resident Evil ambientato nel Giappone Feudale, ma durante lo sviluppo la parte action prese il sopravvento facendolo diventare il titolo che tutti conosciamo.
Furono realizzati in totale quattro capitoli e due spin-off. Il terzo episodio è rimasto impresso in molti per la partecipazione straordinaria dell’attore Jean Reno, presente come personaggio giocabile. L’ultima apparizione della serie avvenne nel 2006 con il quarto capitolo, Onimusha: Dawn of Dreams. L’arrivo della remastered potrebbe essere visto come un tentativo di tastare il terreno per la popolarità di questo franchise e dunque speriamo che in futuro possa arrivare una nuova versione di quest’interessante saga.
Non un remake in questo caso, ma sono alte le probabilità di vedere un sequel di Dragon’s Dogma. Dopo Devil May Cry 5, il director Hideaki Itsuno ha subito dato inizio allo sviluppo di un nuovo titolo. Sappiamo inoltre che, prima dell’inizio dello sviluppo del quinto capitolo della saga dedicata a Dante, Itsuno in una discussione con il fondatore di Capcom, Kenzo Tsujimoto, aveva detto di voler realizzare Devil May Cry 5 e Dragon’s Dogma 2. Il presidente gli diede carta bianca, dicendogli di scegliere quale fare per primo e tutti sappiamo come poi sia andata. Che dunque entro pochi anni si possa giocare al sequel dell’interessante action RPG fantasy?
Capcom e le botte
Quando si pensa a Capcom il primo nome che viene in mente è sicuramente Street Fighter, il picchiaduro che in pratica ha creato questo genere. Ma Ryu, Ken e tutti gli altri personaggi della serie non sono gli unici combattenti creati dalla software house nipponica.
Altra famosissima saga è quella di Darkstalkers, conosciuta in Giappone con il titolo di Vampire: ne furono realizzati tre capitoli, inizialmente rilasciati su piattaforma arcade a metà degli anni ’90. Il gioco presenta personaggi ispirati alle varie leggende e storie horror, tra vampiri, licantropi, zombie e molto altro. Ancora oggi esiste una nutrita schiera di appassionati legati a questo ottimo picchiaduro e l’ultima apparizione del gioco risale al 2013, con la raccolta Darkstalkers Resurrection, che aveva all’interno tutti e 3 i capitoli rimasterizzati in HD.
Da allora non si è più saputo nulla, ma dato l’amore dei fan e la vena di riscoperta delle proprie IP di Capcom, sicuramente è uno dei titoli da tenere d’occhio per un nuovo capitolo o un reboot totale della saga horror/picchiaduro.
Capcom ha avuto un periodo di decadimento all’inizio di questo decennio, ma dopo aver creato titoli incredibili come quelli usciti negli ultimi due anni, ormai possiamo dire che il pericolo di un crollo è passato. Data l’elevata qualità dimostrata di recente, non vediamo l’ora di vedere quali remake o sequel di IP storiche ci riserva il futuro della software house nipponica.
Voi quale titolo o serie vorreste vedere rifatto dalla Capcom di oggi?
Voto Recensione di Capcom (software house) - Recensione
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Capcom ha avuto un periodo di decadimento all’inizio di questo decennio, ma dopo aver creato titoli incredibili come quelli usciti negli ultimi due anni, ormai possiamo dire che il pericolo di un crollo è passato. Data l’elevata qualità dimostrata di recente, non vediamo l’ora di vedere quali remake o sequel di IP storiche ci riserva il futuro della software house nipponica.
Voi quale titolo o serie vorreste vedere rifatto dalla Capcom di oggi?
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