Call of Duty: Modern Warfare, impressioni dal secondo weekend di beta
Torniamo sul campo di battaglia
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a cura di Nicolò Bicego
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Infinity Ward
- Produttore: Activision
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE
- Generi: Sparatutto
- Data di uscita: 25 ottobre 2019
Finalmente, anche gli utenti Xbox One e PC hanno avuto modo di testare con mano il prossimo episodio di Call of Duty. Ma non solo; con la seconda settimana di beta, gli sviluppatori di Infinity Ward ci hanno dato modo di assaggiare nuovi contenuti dal loro Modern Warfare. In particolare, abbiamo potuto giocare due nuove modalità (scontro e guerra terrestre), provare nuove mappe e notare alcuni, piccoli cambiamenti apportati a quanto avevamo già visto durante la scorsa settimana. Se non avete avuto modo di provare la beta personalmente, dunque, non preoccupatevi; siamo qui per raccontarvi le nostre impressioni.
Piccole novità
Innanzitutto, partiamo con le novità che sono state introdotte rispetto a quanto avevamo già visto nel corso dell’ultimo weekend. Adesso è possibile scegliere il proprio supporto da campo, che prima era unicamente lo scudo mobile; dal menù principale, possiamo infatti selezionare una delle numerose alternative disponibili (non tutte sbloccate nella beta), tra cui rifornimenti di munizioni, drone da ricognizione, l’abilità silenzio di tomba ed altre ancora. Noi, per il momento, siamo rimasti fedeli allo scudo mobile, che in più di un’occasione ci ha fornito un riparo sicuro dal fuoco nemico, utile soprattutto in modalità come quartier generale o dominio, in quanto di fondamentale aiuto in fase di conquista dell’obiettivo. Un’altra modifica riguarda la modalità “visore notturno”; se prima la partita cominciava con il visore già indossato e non era possibile farne a meno, adesso è stata introdotta la possibilità di indossare a piacimento il visore. Per il resto, non abbiamo notato grandi cambiamenti rispetto allo scorso weekend; segnaliamo che la minimappa sembra essere stata definitivamente reintrodotta dopo l’assenza dai primi giorni di beta, vista la grande richiesta da parte dei fan.
Scontro
La prima delle nuove modalità introdotte nel secondo weekend di beta è “scontro”, una tipologia di gioco estremamente dinamica, pensata per squadre composte da due giocatori. Per adesso, è disponibile una sola mappa per questa modalità, che ovviamente è di piccole dimensioni in ragione del ridotto numero di giocatori. Ad ogni round ci viene affidato un armamentario casuale, pertanto non potrete affidarvi alla vostra bocca da fuoco preferita, ma dovrete adattarvi a quanto il gioco vi fornisce di volta in volta. Complici le dimensioni ridotte della mappa, i match sono estremamente rapidi, ma al contempo è necessaria una coordinazione tattica tra i due giocatori; lanciarsi a viso aperto nel mezzo della mappa non sarà mai la scelta corretta, perché con ogni probabilità andremo ad esporci al fuoco di uno dei nemici, appostato dove meno ce lo aspettavamo. Tattica e dinamicità, dunque, sono le parole d’ordine di questa modalità, che ci ha saputi divertire offrendo un’esperienza diversa rispetto a quella di un classico match di Call of Duty.
Guerra terrestre
Dulcis in fundo, la vera novità di questa settimana, la modalità “guerra terrestre”, la più ambiziosa tra quelle finora presentate per il nuovo Modern Warfare, che ospiterà ben 100 giocatori nella stessa partita. Nella beta, questo numero è stato ridotto a 64, ma il numero è comunque impressionante se consideriamo gli standard da cui proviene (ad eccezion fatta per la modalità “blackout” di Black Ops 4). In “guerra terrestre”, veniamo catapultati in una mappa di dimensioni davvero generose, su cui sono disponibili molteplici punti di respawn. L’obiettivo è quello di conquistare questi obiettivi, permettendo alla nostra squadra di avere il maggior numero di punti di rientro strategici, mentre cerchiamo di portare a casa la vittoria a suon di uccisioni. In buona sostanza, dunque, questa modalità potrebbe essere paragonata ad una sorta di “quartier generale” su vasta scala. Ovviamente, già il fatto di avere a che fare con una squadra avversaria di 32 giocatori cambia completamente l’approccio al gioco, perché viene resa più difficile l’avanzata audace e tattica possibile nelle altre modalità. Questo è ancora più vero per la presenza dei veicoli. Dopo anni di assenza, infatti, i veicoli fanno il loro ritorno su Call of Duty: su questa mappa, è possibile guidare un AV e un carro armato, ed entrambi hanno posti per più di un giocatore, ciascuno deputato ad un ruolo specifico. La loro presenza contribuisce a rendere questa modalità un piacevole caos in cui immergersi, con un totale cambiamento di ritmo rispetto a quanto offerto dal resto di questo Modern Warfare. Per certi versi, la presenza dei veicoli ci ha riportati al vecchio Call of Duty 3, l’unico altro capitolo di Call of Duty che poteva contare su una loro massiccia presenza nella componente online. Non ci aspettavamo di trovare qualcosa di simile nel nuovo Modern Warfare, e dobbiamo dire che la cosa ci ha davvero sorpresi in positivo.
+ Guerra Terrestre ci ha sorpresi in positivo
Il secondo weekend di beta per Call of Duty: Modern Warfare è stato sostanzialmente una conferma delle buone impressioni che avevamo già avuto la scorsa settimana. Le nuove modalità aggiungono, per motivi diversi e quasi opposti, dei piacevoli cambiamenti di ritmo alla classica formula di Call of Duty. In particolare, Guerra Terrestre è una modalità davvero ambiziosa, che promette di fornire un’esperienza pressoché inedita per questa longeva serie, facendoci immergere in una battaglia tanto caotica quanto divertente.