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RECENSIONE TECH

Blue Yeti Yeticaster: la combo perfetta per gli streamer di videogiochi?

Abbiamo messo alla prova il microfono Blue Yeti nel suo bundle Yeticaster, che fornisce tutto quello che serve per streammare: è il top?

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Quando ci si attrezza per mettere in piedi un proprio canale Twitch per streammare videogiochi, o un canale YouTube dove pubblicare le registrazioni dei propri commenti o video gameplay, spesso ci si concentra puramente sulla parte visiva.

Serve lo sfondo giusto, serve la videocamera giusta, servono soprattutto le luci giuste. Quello che non va mai, mai dimenticato, è che per una buona registrazione o per una buona live, serve anche e soprattutto il microfono giusto. Avere un'immagine nitida in 4K serve a poco, se non abbiamo modo di far passare il nostro messaggio senza compressioni eccessive, senza rumori di fondo, senza scricchiolii.

A fronte di questa necessità, sono sempre di più i produttori professionali che si sono affacciati al mercato da plug-and-play pensato per i consumatori di tutte le fasce: è in questo settore che si è affermato un microfono come il Blue Yeti. Grazie a Blue abbiamo avuto la possibilità di mettere la periferica alla prova per verificare se la grande popolarità che riscuote sia giustificata o meno.

Avrà superato la prova di SpazioGames e, nello specifico, quella di una maniaca per i dettagli in video e dirette come la sottoscritta?

Blue Yeti: il kit Yeticaster

Quello che abbiamo ricevuto in redazione è il kit Yeticaster che trovate normalmente sul mercato: al suo interno potete trovare il microfono Blue Yeti e, pronti da installare, il braccio Compass (valore di mercato $99) e lo shock-mount Radius III (valore di mercato $49,99, ma in realtà in Italia si trova intorno agli 80€ al momento in cui scriviamo).

Per riassumere, nella scatola (che dalla forma vi ricorderà quella di una chitarra) troverete:

  • 1 x Blue Yeti microfono nero
  • 1 x braccio per microfono ufficiale in alluminio Compass
  • 1 x shock-mount per microfono Radius III
  • 1 x cavo USB per collegamento e alimentazione
  • 1 x perno per fissaggio microfono all'asta.

Se avete un po' di dimestichezza, noterete subito che all'interno di questo kit non è presente il supporto da scrivania: questo significa che il bundle da noi ricevuto prevede l'utilizzo del microfono esclusivamente con l'asta in dotazione, dove rimane sospeso a testa in giù.

Manca anche una spugna che faccia da filtro anti-pop, di solito inclusa nell'edizione standard del microfono, che prevede però un utilizzo più ravvicinato rispetto al kit Yeticaster.

Nel complesso, quella dell'uso esclusivo con asta a testa in giù è una scelta stilistica molto interessante che si sposa bene all'idea di dirette live e podcast, dal momento che il microfono è sufficientemente sensibile da permettere di catturare un audio pulito anche senza che debba necessariamente entrare nella vostra inquadratura, rimanendo sospeso sopra di voi.

Il microfono Blue Yeti: montaggio ed ergonomia

Il microfono Blue Yeti è famoso per il suo form factor, per cui è abbastanza corpulento, ma robusto ed elegante. Nello specifico di quello che abbiamo ricevuto, la livrea nera ci ha colpito per sobrietà e l'abbinamento con l'asta darà un tocco molto professionale alla vostra postazione da video o streaming.

Installare il microfono e l'asta è risultato abbastanza elementare, una volta compreso che lo Yeti sarebbe rimasto sospeso al contrario: l'asta si applica con un morsetto incluso (e imbottito) al bordo della vostra scrivania e si fissa molto facilmente.

Una volta fatto, è possibile inserire lo shock-mount sulla testa dell'asta e, con un apposito perno, bloccare il microfono al suo interno. Rispetto a un normale supporto, lo shock-mount permette al microfono di oscillare e assorbire eventuali impatti dati da movimenti improvvisi: se doveste urtare la scrivania, ad esempio, non ci sarebbero scossoni violenti che comprometterebbero la qualità audio.

L'asta è dotata di tre snodi principali a molla e può essere bloccata nella posizione a voi più congeniale attraverso delle apposite manopole: il peso del microfono (mezzo chilogrammo circa) farà il resto, evitando che si alzi eccessivamente.

Rispetto ad aste più economiche, quelle in dotazione di Blue Yeti nel kit Yeticaster è di una fascia estremamente più alta: affidabile, robusta, piacevole al tatto e alla vista, non vi darà mai la sensazione di traballare o di non riuscire a direzionare il microfono come più vi aggrada.

Inoltre, sul suo corpo è presente una scanalatura che permette di nascondere il cavo USB che collega il microfono al PC e lo alimenta: in questo modo, il cable management risulta sopraffino, anche considerando che la porta di alimentazione è sul fondo dello Yeti e, quindi, favorevole per il passaggio del cavo all'interno dell'asta.

Versatile, pulito, di qualità

Per quanto riguarda la resa della qualità audio, cominceremo con la specifiche tecniche del microfono. Per gli amanti dei puri numeri:

  • Potenza e consumo: 5V e 150 mA
  • Sample rate: 48 kHz
  • Bitrate: 16 bit
  • Capsule: 3 capsule a condensatore Blue 14mm
  • Pattern: cardioide, omnidirezionale, bidirezionale, stereo
  • Frequenza: 20Hz-20kHz
  • Peso microfono: 0,5 kg
  • Peso braccio: 1 kg
  • Impedenza uscita cuffie: 16 ohms
  • Frequenza uscita cuffie: 15Hz-22kHz

Sul suo corpo, oltre alla porta di alimentazione USB, il fondo del microfono presenta anche una porta jack da 3,5 mm che fa da monitor per le cuffie. Collegando i vostri auricolari o il vostro headset, potete monitorare in tempo reale la resa dell'audio.

Nella parte frontale è presente un pulsante per attivare la modalità Muta, che permette di disattivare subito il microfono in caso di necessità (e fa anche da spia per segnalare che il microfono è alimentato e in funzione, illuminandosi di rosso). Inoltre, è presente una manopola per la gestione del volume delle cuffie.

Sul retro, invece, trovate altre due manopole: la prima permette di gestire il guadagno del microfono e, come di consueto, la nostra raccomandazione è di tenerla al minimo per non rischiare di sporcare il suono, aumentando eccessivamente e artificialmente il livello dell'audio.

La seconda è invece quella che permette di passare alle diverse modalità di cattura del microfono, scegliendo il pattern. Quello standard, cardioide, è ideale per live e video: cattura solo l'audio dalla parte frontale, isolando i suoni che arrivano dal retro.

La modalità omnidirezionale cattura l'audio circolarmente, da tutti i lati del microfono; la modalità stereo gestisce separatamente i canali destro e sinistro ed è molto utilizzata da chi, ad esempio, esegue live e video binaurali in ASMR. L'ultima modalità, la bidirezionale, è quella ideale in caso dobbiate ospitare qualcuno nella vostra live, seduto magari all'altro capo della scrivania, di fronte a voi, poiché catturerà l'audio sia davanti che dietro.

Soprattutto con la modalità cardioide, dobbiamo dire di essere rimasti colpiti in positivo dalla resa del microfono: spesso, i microfoni alimentati e collegati mediante lo stesso USB (basta collegare il cavo per iniziare a usarlo, senza installazioni di sorta), rispetto a quelli di fascia più alta con collegamento XLR, possono avere un ronzio di fondo e dei rumori bianchi.

Non è il caso del Blue Yeti, a meno che non aumentiate il guadagno dall'apposita manopola: tenendolo basso, come raccomandato, l'audio è straordinariamente pulito e sfaccettato. Oltretutto, la buona resa si mantiene anche quando parlate a una certa distanza dalle capsule, mentre con il nostro fidato Rode NT USB (il microfono che personalmente uso, di solito, durante le dirette Twitch) è necessario rimanere abbastanza vicini per avere la miglior resa possibile nella cattura audio.

Si tratta effettivamente dell'approccio a cui Blue aveva pensato per questo kit Yeticaster, motivo per cui -- a meno che non parliate letteralmente attaccati al microfono, e in caso vi raccomandiamo di comprare il Blue Yeti senza asta né shock-mount -- non sentirete nemmeno il bisogno della spugna o di un filtro anti-pop per mascherare le esplosioni di "p" e "b".

Abbiamo svolto alcuni test mettendo a confronto lo Yeti con un iper-sensibile registratore stereo Zoom H1n, con il microfono Rode NT USB (stessa fascia di prezzo del Blue Yeti), con il lavalier Rode SmartLav+ e con il sempreverde Samson Meteor Mic. Blue Yeti ha retto perfettamente il confronto: è più ricco (ma viste le dimensioni della capsula non sorprende) del Rode SmartLav+ ma meno caldo del Rode NT USB e dello Zoom H1n, che però richiedono di rimanere molto vicini per il massimo della resa, poiché allontanandosene si genera un'eco simile a quella dei microfoni integrati nelle videocamere.

Rispetto al Samson, infine, non presenta nessun ronzio né rumore di fondo, il che non richiede nessuna scocciatura nella pulitura del catturato in post-produzione su software appositi.

Blue Yeti: le nostre registrazioni

Per aiutarvi a farvi un'idea, abbiamo deciso di proporre qui di seguito diversi video che trovate sui nostri canali, dove potete mettere a confronto i risultati dati dal Blue Yeti rispetto alle altre proposte.

Audio registrato con Blue Yeti, senza post-produzione


Audio live da Blue Yeti

In questo caso, trovate la replica di una live sul nostro canale Twitch con microfono Blue Yeti. Tenete conto del fatto che l'audio viene compresso dal bitrate della diretta e questo è il risultato finale andato in onda.


Confronti con altri microfoni

Nel primo video di seguito, potete sentire un video con audio registrato su Rode NT USB.


In questo secondo video, potete sentire l'audio catturato tramite Rode SmartLav+, interfacciato con Zoom H1n come registratore esterno e ripulito con il filtro di Riduzione Rumore.


Infine, la replica di una diretta live eseguita con Rode NT USB.

Come potete sentire voi stessi, il Blue Yeti consente di avere una grande nitidezza audio nonostante non risulti invadente nella scena, rimanendo anzi sospeso sopra l'inquadratura e sopra il soggetto.

In questo modo, risulta un'ottima scelta proprio per chi vuole realizzare registrazioni in cui non intende dedicare particolare spazio della sua cornice al microfono, e per chi ha le medesime intenzioni per la scena dedicata allo streaming dei suoi videogiochi preferiti, a maggior ragione se utilizza come sfondo un green screen su cui graverebbe la vista del braccio microfonico.

Se al kit Yeticaster che abbiamo recensito preferite il solo microfono Blue Yeti da scrivania, potete trovarlo in diversi colori su Amazon.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Robustezza e qualità costruttiva

  • Grande versatilità

  • Audio pulito e affidabile

  • Facilità di montaggio e utilizzo

Contro

  • Non osate aumentare il guadagno

  • Includere anche la spugna e il supporto da scrivania, anche a qualche euro in più, non avrebbe guastato

Commento

Blue Yeti, anche e soprattutto in questo kit Yeticaster, è un microfono che merita effettivamente la popolarità che ha riscosso. Immediato, affidabile, dalla grande qualità costruttiva, consente con pochissimi sforzi di avere un audio pulito e adattabile alle diverse situazioni, senza rinunciare al tenere la propria scena in ordine. E se si volesse invece includere nella propria inquadratura, il look elegante farebbe sicuramente un'ottima figura. Si tratta di una soluzione che ci sentiamo di raccomandare a chi vuole registrare video o trasmettere streaming di videogiochi, a maggior ragione nel kit che include asta e shock-mount. Se, invece, realizzereste soprattutto video doppiati, probabilmente fareste meglio a valutare il semplice kit da scrivania, per avere un audio più pulito possibile potendovi tenere più vicini al microfono. In definitiva, il rapporto qualità prezzo di Blue Yeti lo pone sicuramente in cima ai microfoni USB che potreste portare a casa per la vostra postazione da streaming di videogiochi: a patto di non osare aumentare il guadagno con l'apposita manopola, non è facile ottenere un audio così nitido e gradevole. E averlo è già un ottimo biglietto da visita per il vostro canale.
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