Battlefield V: Focus sulle mappe
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a cura di Giulia Garassino
Redattrice
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Dice
- Produttore: EA
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE
- Generi: Sparatutto
- Data di uscita: 19 ottobre 2018
In Battlefield V non sono presenti soltanto tante classi diverse con moltissime specializzazioni, ma anche differenti mappe che consentono ai giocatori di trovare il loro ritmo.
Tutte le ambientazioni sono abbastanza variegate, alcune sono più grandi e presentano molti spazi aperti per i cecchini, altre invece sono più contenute e si adattano meglio a giocate a corto raggio.
Vediamone quindi tutti i dettagli!
Tante mappe, tanti modi di approcciarci alla battaglia
La grande bellezza della saga di Battlefield è sempre stata quella di mettere a disposizione molti contenuti, sia a livello di equipaggiamenti sia di ambientazioni e modalità, per soddisfare le esigenze di tutti gli utenti; da chi preferisce lanciarsi a capofitto nella mischia imbracciando un fucile d’assalto, a colui che predilige le retrovie per dare supporto; da quelli che, con il loro fucile di precisione, vogliono solo attendere il momento giusto, a quelli che invece, volando nel cielo, provano a dare copertura dall’alto. Insomma, Battlefield è quasi sempre riuscito ad accontentare i più e anche quest’anno la vasta offerta di contenuti (tra quelli presenti al lancio e quelli che verranno in seguito) cerca di mettere tutti d’accordo.
Le mappe rappresentano uno dei tanti modi di DICE di garantire a tutti la possibilità di esprimersi al meglio all’interno del titolo, passando da luoghi più chiusi, adatti agli scontri ravvicinati, a quelli più ampi, territori di mezzi e cecchini.
Otto le mappe presenti al lancio: FJELL 652, Devastazione, Hamada, Arras, Acciaio Fuso, Aerodromo e le due Narvik e Rotterdam, già testate nelle fasi di alpha e beta.
Dalle fredde e innevate montagne norvegesi, nasce FJELL 652, mappa che si articola tra scoscese barriere e stretti sentieri, offrendo ottimi ripari e furiose battaglie nella neve. FJELL 652 è un’ambientazione abbastanza ridotta che a causa della sua conformazione predilige scontri ravvicinati e frenetici e, per questo motivo, è perfetta per modalità come Dominio e Death Match. L’ambiente è disseminato di coperture, cannoni antiaerei e mitragliatrici fisse. Ricorda un po’ la Foresta delle Argonne di Battlefield 1, seppure presenta alcune piccole differenze strutturali che la rendono molto meno lineare.
La mappa è piccola e veloce, ma non è solo adatta alla fanteria: nelle modalità più grandi, infatti, sarà possibile utilizzare anche mezzi aerei per offrire la giusta copertura dall’alto.
All’interno avremo cinque differenti obiettivi (si parla della modalità conquista): A, B, C, D ed E. Ognuno di essi contiene rifornimenti e cure e si differenzia per posizione e caratteristiche: a seconda del gioco che si scegli di fare, infatti, non è sempre necessario avere tutti i punti di cattura nella mappa, ma conquistando e difendendo quelli strategici, si è in grado di vincere la partita.
Il punto A è posto su un’altura, offre alcune casse di copertura e una postazione d’artiglieria. Anche la bandiera B è un’ottima postazione di vedetta, ben difesa da rocce che offrono una grande copertura. Il punto però presenta tutt’attorno moltissimi passaggi grazie ai quali, un buon team, può accerchiare chi ne è a difesa ed espugnare la zona. Il punto C, quello più combattuto, offre zone adatte agli scontri ravvicinati. È importante dominare questa bandiera, ma per farlo è buona cosa avere altri due tra gli obiettivi A, B e D, in quanto questi, posti su alture, consentono di avere una difesa dall’alto. D è una bandiera strutturata sulla difensiva: offre molte zone di copertura e altrettanti vicoli tortuosi. Per finire abbiamo E, una zona abbastanza pianeggiante; anche qui abbiamo diverse aree di copertura, ma molte di queste saranno facilmente distruttibili.
Nelle paludose terre francesi si smuove invece Acciaio Fuso, ambientazione completamente opposta rispetto FJELL 652: vasta e adatta a combattimenti più moderati e a lungo raggio.
La mappa è divisa a metà da un enorme ponte in acciaio, la più grande struttura mai vista all’interno di un Battlefield. Tra zone paludose, case dislocate qua e là e un grosso fiume, i giocatori potranno dare il meglio di sé sia in fanteria che sui mezzi. In particolare, grazie alle sue dimensioni, Acciaio Fuso si adatta perfettamente ad ogni stile di gioco: la fanteria che preferisce lo scontro a corto raggio potrà sfruttare la vegetazione o ancora meglio ripararsi in edifici e trincee presenti nella parte più a sud del ponte; gli amanti dei mezzi invece, potranno distruggere il territorio sui carri presenti o portare a termine perfetti attacchi dall’alto grazie agli aerei, in perfetto stile Battlefield.
Troviamo ben 7 punti al suo interno: A, B, C, D, E, F e G.
Tutti offriranno copertura, che sia in mezzo a veicoli in fiamme o tra grossi alberi. L’essenziale è avere il comando del grosso ponte d’acciaio che domina l’intera ambientazione.
Controllare dall’alto, infatti, regala un grosso vantaggio, non solo in termine di gameplay, ma anche di visione globale.
Dai punti B ed E sarà infatti possibile avere buona visuale su quasi tutti gli altri posti più in basso nella mappa. Le bandiere diventano ottime per i cecchini che possono dare supporto alla fanteria e ai mezzi pesanti che si sposteranno per conquistare il resto del territorio.
Altra mappa ambientata in Francia è Arras, territorio di medie dimensioni che si muove tra case pittoresche e colorati campi di contorno.
Gli sgargianti colori ricordano un po’ Soissons da Battlefield 1, anche se qui i gialli sono molto più accesi!
Quest’ambientazione, ampia e ricca di spazi aperti, si presta bene ad un gioco sui mezzi, oppure ad uno scontro di fanteria su lunga distanza, predominata dai cecchini.
A questo proposito quindi, è bene cercare una maggiore copertura erigendo fortificazioni.
La mappa offre 6 punti di schieramento: A, B, C, D, E e F. Tra case, campi e carri in fiamme, sarà possibile instaurare una buona linea difensiva. Sono molto esaltati i combattimenti ravvicinati, in particolare nella zona di E, bandiera più richiesta. Le case offrono un buon luogo dove muoversi, cercando di passare un po’ inosservati per poi partire all’attacco.
Altra mappa di media grandezza è Aerodromo che come si può intuire dal nome, riprende le fattezze di un hangar. Qui sono privilegiati gli scontri a fuoco ravvicinati, in particolare nei pressi della bandiera C.
In tutta la mappa sarà poi possibile erigere fortificazioni che serviranno anche per contrastare l’avanzata dei mezzi terresti pesanti.
La mappa presenta i punti A, B, C, D, E e F e sarà sede di scontri tra fanteria e mezzi di terra.
Il centrale punto C è ovviamente quello più combattuto: questo offre un hangar pieno di aerei oltre che corridoi sopra elevati, il tutto per scontri furiosi. Avere questo obiettivo significa aver conquistato l’80% della mappa, in quanto costituisce il punto di snodo verso le altre bandiere.
Devastazione è la versione distrutta della già nota Rotterdam, vista e giocata durante la fase di Open Beta. La distruzione delle bellissime architetture regala ora claustrofobici viali e strade piene di rovine e ostacoli.
Alcune strutture rimangono in piedi e si adattano per essere luoghi di difesa; le ampie aree di copertura permettono un gioco tattico, pensato in particolare per modalità come Conquista.
Mappa di dimensioni contenute presenta 5 soli punti di schieramento: A, B, C, D ed E. Cruciali per scontri a fuoco sono la bandiera B, la Biblioteca e C, la Cattedrale. Questa in particolare, essendo la zona centrale, costituisce uno dei punti cardine da avere per poter vincere la partita. Attenzione però a non dimenticarvi degli altri! La Cattedrale, infatti, è circondata da tutti gli altri obiettivi, dimenticarsene può avere un brutto effetto collaterale.
Terminiamo con Hamada, la più grande tra le mappe presenti al lancio. Un ambiente arido, spoglio e roccioso, che si districa tra rovine e macerie.
Data la sua grandezza, Hamada nasce in particolare per essere giocata in modalità conquista, dove potrà mostrarci tutta la sua magnificenza.
L’ambientazione sarà sede di potenti scontri a fuoco, terrestri, ma soprattutto aerei.
Così come accadeva in Ferrovia Golmud (su Battlefield 4), anche qui saranno i veicoli a fare da padroni; gli scontri con i mezzi impegneranno gran parte della mappa, in particolare la zona centrale, mentre la fanteria dovrà tentare di appostarsi sulle alture, sperando di riuscire a dare un po’ di filo da torcere.
La mappa presenta 7 punti di spawn: A, B, C, D, E, F e G.
In questo ambiente è essenziale sfruttare le alture per controllare tutto il territorio. La fanteria avrà ruolo predominante su F (il tempio) zona che potrà essere riempita di filo spinato e sacchi di sabbia e su E, punto ricco di rovine e cannoni di artiglieria.
Battlefield V presenta un insieme di mappe abbastanza interessante, alcune più particolari di altre, ma tutte con una storia da raccontare. Le differenti disposizioni, le dimensioni e le coperture offerte, daranno modo a tutti i giocatori di esprimersi al meglio all’interno del titolo. Rimaniamo in attesa delle nuove che arriveranno a ondate, parallelamente alle nuove stagioni delle Tides of War.
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Voto Recensione di Battlefield V - Recensione
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