Assetto Corsa Competizione, la prova su strada
La ricetta per il successo? Trova la tua nicchia, e poi creane un’altra al suo interno. Vale sui libri di marketing, e forse anche per i simulatori di guida.
a cura di Francesco Ursino
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Kunos Simulazioni
- Produttore: 505 Games
- Distributore: Halifax
- Piattaforme: PC
- Generi: Simulazione
- Data di uscita: 29 maggio 2019 (Steam) - 23 giugno 2020 (PS4, Xbox One)
Era il dicembre 2011 quando Kunos Simulazioni annunciava l’esistenza di un gioco chiamato Assetto Corsa. Da lì a oggi, il panorama dei simulatori di guida su PC ha visto l’entrata in scena di nuovi attori, come i due Project Cars e RaceRoom Racing Experience, e la conferma di colossi del settore, come iRacing.
Si tratta, perciò, di un mercato di nicchia dalle dinamiche estremamente peculiari, in cui lo sviluppatore italiano dimostra di voler giocare una parte importante. E lo fa con una mossa che si potrebbe definire coraggiosa: creare un prodotto di nicchia nella nicchia. Stiamo parlando di Assetto Corsa Competizione.
In uscita dalle insidie dell’early access
Lo sviluppo di Assetto Corsa Competizione ha visto Kunos Simulazioni intraprendere la strada dell’early access, con l’aggiunta graduale di nuove feature che nel corso del tempo sono andate a completare l’offerta del titolo. Dalla nostra prova del novembre 2018, allora, sono cambiate tante cose, ma non quella principale. Assetto Corsa Competizione è, nello specifico, un simulatore di guida PC duro e puro dedicato alla Blancpain GT Series.
Si tratta di un campionato riconosciuto dalla FIA (la Federazione Internazionale dell’Automobile) in cui corrono vetture Gran Turismo con specifiche GT3. Il calendario si dipana su dieci appuntamenti ambientati su circuiti dal fascino senza tempo come Silverstone, Monza e Spa, mentre le tipologie di gare si dividono in Sprint ed Endurance. Nella prima categoria, i piloti si sfidano in due gare da un’ora, precedute dalle necessarie prove e qualifiche. La seconda tipologia, invece, è dedicata alle gare di resistenza, con eventi della durata di tre ore, sei ore (nel caso dell’evento di Paul Ricard) e 24 ore, come nel caso di Spa.
Ci siamo dilungati su questi aspetti regolamentari perché Assetto Corsa Competizione richiama appieno tutte queste dinamiche. Anzi, la personalizzazione delle varie gare ci è sembrato uno degli aspetti meglio riusciti del gioco, perché consente di calibrare bene il tempo da dedicare alle competizioni.
Carriera sì, carriera no
Continuando il discorso relativo alle gare, è necessario parlare più a fondo delle varie modalità di gioco. Per quanto riguarda il single player, allora, è possibile lanciarsi in una sfida singola o scegliere di affrontare un intero weekend di gara, un evento endurance, una semplice sessione di pratica, le modalità hotlap e hotstint. Vale la pena soffermarsi sulle ultime due opzioni; la prima è dedicata alla ricerca del miglior tempo sul giro, la seconda esige dal giocatore la capacità di mantenere tempi costanti nel tempo.
Non manca, poi, la possibilità di essere protagonisti in Eventi Speciali con combinazioni di auto, tracciati e regole già stabilite, quella di creare un Campionato con regole e percorsi personalizzati e infine lei, la Carriera. In tutta sincerità, non sapevamo cosa aspettarci da una modalità del genere in un simulatore di guida che, per sua vocazione, vede nell’online il suo habitat naturale.
In ogni caso, va dato atto a Kunos Simulazioni di aver provato a implementare una qualche narrativa in questa opzione di gioco. Appena iniziata la Carriera, infatti, siamo stati accolti da Mirko Bortolotti, campione 2017 della Blancpain GT Series. Il pilota ha illustrato i dettagli della nostra partecipazione al Lamborghini Youngster Programme, evento ambientato a Monza nel quale siamo stati chiamati a svolgere alcuni test. L’obiettivo era quello di far segnare il tempo più veloce con una Lamborghini Huracan ST in condizioni ambientali differenti. Abbiamo iniziato con la pista asciutta e il cielo terso, per ritrovarci poi sotto la pioggia battente e di notte.
Va detto che questa prima fase della Carriera è probabilmente quella più interessante. Una volta superati i primi test, infatti, siamo stati chiamati a prendere parte alle varie competizioni della Blancpain GT Series, una dopo l’altra. La cosa, tutto sommato, ci ha stancato piuttosto in fretta, anche per l’impossibilità di registrare i nostri salvataggi tra una sessione e l’altra dello stesso evento. E così, ci siamo lanciati in qualche gara in multiplayer.
Questioni scottanti sul multiplayer
Parlando del multiplayer, va detto che forse l’opera comunicativa di Kunos Simulazioni non è stata delle migliori. Se si vanno a spulciare le recensioni del gioco su Steam, infatti, sono in molti a lamentarsi della natura delle gare online. Il termine “matchmaking”, utilizzato dallo sviluppatore per indicare semplicemente la ricerca automatica di partite con utenti dall’abilità simile alla nostra, è stato invece compreso da alcuni come la presenza di un calendario fisso di eventi alla iRacing.
In ogni caso, la nostra sensazione è che la struttura del multiplayer sia realizzata in maniera piuttosto corretta. Chi vuole un’esperienza veloce può lanciarsi nelle partite pubbliche, e lo può fare semplicemente premendo il tasto dedicato. L’ingresso nelle partite, a questo proposito, ci è sembrato piuttosto rapido anche se, in effetti, ci è parso presente un certo lag in occasione dell’entrata di altri piloti mentre noi stavamo già girando.
Nelle primissime ore di prova, inoltre, i crash non solo del server, ma di tutto il gioco, erano abbastanza frequenti, anche se da questo punto di vista la patch rilasciata nei giorni scorsi ha un po’ migliorato la situazione. La presenza di un numero circoscritto di auto e tracciati, poi, ha permesso anche di implementare opzioni di filtraggio piuttosto avanzate, che ad esempio consentono di scegliere quali piste privilegiare.
Sulle partite classificate, invece, è necessario introdurre il concetto di ranking del pilota. Si tratta di un numero che riassume sette diversi parametri, che vanno dalla conoscenza dei tracciati alla costanza di rendimento, passando per la capacità di evitare collisioni o di perdere il controllo dell’auto. Di base, ogni proprio giro in Assetto Corsa Competizione viene valutato proprio in funzione di questi parametri, anche se dobbiamo dire che il sistema non ci ha trovato sempre d’accordo.
Ad esempio, la definizione di “perdita di controllo” dell’auto ci è parsa un po’ troppo restrittiva, specie durante alcuni singoli frangenti. Affrontare la Parabolica di Monza o il settore centrale di Silverstone senza “perdere il controllo” è un’impresa che secondo il rating del gioco ci è riuscita poche volte, e questo ci ha lasciato un po’ dubbiosi.
In ogni caso, il giudizio sul multiplayer per ora è tendente al positivo: la futura introduzione della possibilità di confrontare il proprio rating con quello degli altri piloti darà ancora più sostanza a un sistema di ranking che, nella sua complessità, sembra avere un suo senso. Vero è che, al momento, l’esperienza di gioco sembra ancora poco rifinita, e nonostante l’uscita della prima patch qualche bug è ancora presente. Col tempo, però, si spera che questi difetti verranno eliminati.
Va bene, ma come si guida?
Dopo un’ampia e necessaria spiegazione delle modalità di gioco, è tempo di scendere un po’ più sul piano pratico. In apertura di recensione spiegavamo che Assetto Corsa Competizione è un titolo che scava una nicchia nella nicchia, se non altro perché va a concentrarsi su una singola competizione motoristica. La conseguenza primaria di questa impostazione è la natura circoscritta dei contenuti proposti.
Le auto presenti, ad esempio, si rifanno alla stagione 2018 e rappresentano alcuni dei modelli di punta dei brand più noti del settore. Oltre a Ferrari e Lamborghini troviamo Audi, Porsche, Jaguar e BMW, ma anche McLaren, Honda, Nissan, Lexus, Mercedes, Bentley e Aston Martin. I tracciati disponibili, invece, sono dieci, e come detto in precedenza includono grandi classici come Spa e Monza, ma anche Misano, Zolder e l’Hungaroring. Va detto che nel corso dell’estate è previsto un aggiornamento che introdurrà piloti e livree della stagione 2019, oltre che il circuito di Zandvoort. Per maggiori informazioni, in questo senso, è sufficiente visitare la roadmap sul sito ufficiale del gioco.
La prima cosa che abbiamo fatto una volta collegato il nostro fidato G25 è stata riprovare a girare sul Nürburgring con la Lamborghini Huracan GT 3, combinazione di tracciato e auto presente fin dalle prime versioni giocabili. L’esperienza è stata leggermente diversa da quella provata in precedenza, in generale più rifinita e se si vuole accessibile, soprattutto per quanto riguarda l’approccio ai cordoli nel settore centrale e in quello finale.
Nel complesso, la sensazione è quella di trovarsi davanti a una simulazione veramente solida, imponente, che non perdona gli errori ma sa comunque offrire soddisfazioni. La sfida, con questo tipo di auto, è quella di riuscire a rimanere precisi e soprattutto veloci non tanto nei rettilinei, ma in fase di ingresso e uscita di curva. E le sensazioni da auto a auto, in questo frangente, sono le più diverse. Provare a portare una Bentley Continental GT 3, un vero e proprio “transatlantico” su ruote, alla variante Ascari è un’esperienza totalmente diversa dal farlo con una Porsche 911, molto più “selvaggia”.
Piove, è buio, e tutto è bellissimo
Disattivando tutti gli aiuti possibili e immaginabili, l’esperienza che ne deriva è molto appagante, perché va a premiare la costanza e la precisione. L’impressione è che Assetto Corsa Competizione, complice anche il sistema di ranking, sia un gioco che premia la “professionalità” dei vari piloti, il loro essere aggressivi nei limiti imposti dalle auto guidate. La macchina, nel gioco Kunos Simulazioni, è “viva”, nel senso che reagisce in modo diverso alle sollecitazioni delle gomme nuove appena uscite dai box e al tracciato che si va a gommare nel corso dei giri.
E proprio il lavoro sugli pneumatici sembra essere uno degli aspetti migliori del gioco, che influisce anche sulla ricerca del proprio setup. Andare in pista con una delle due impostazioni predefinite, “sicuro” e “aggressivo”, consegna una macchina capace di rimanere su strada, ma per arrivare ad avere prestazioni migliori a volte è necessario agire un po’ sui tanti parametri presenti. E di parametri, in effetti, ce ne sono tanti: tra temperature dei freni, angoli di caster, mappature motore e logiche di traction control, i giocatori più tecnici avranno l’imbarazzo della scelta.
E poi, ovviamente, c’è la grande variabile che non era presente in Assetto Corsa, ovvero il del meteo. La gestione delle condizioni atmosferiche è ricca di opzioni, personalizzabile e, in alcuni casi, sorprendente. Ci ha stupito, ad esempio, la guida di notte, che restituisce un feeling veramente emozionante (e secondo noi superiore, ad esempio, a quello visto in Project Cars 2).
Guidare con la pioggia, invece, è un rebus: in condizioni di bagnato “normale”, le macchine appaiono piuttosto gestibili. Salendo di intensità, però, la situazione si complica in maniera evidente, con un piacevolissimo effetto aquaplaning che fa perdere il controllo dell’auto nei tratti più colpiti dalla pioggia.
La gestione dei danni, invece, ricalca un po’ quella di Assetto Corsa: sportellate e contatti di poco conto non impediscono di continuare a correre. Anche le “legnate” di una certa entità, d’altra parte, non appaiono così punitive, e questo forse è un aspetto su cui sarebbe necessario un ulteriore intervento da parte degli sviluppatori.
In ogni caso, si tratta di un’esperienza veramente completa, in cui la IA ha un ruolo soddisfacente, ma ancora migliorabile. Agire sui livelli di abilità e aggressività ha ripercussioni notevoli, anche se in generale la tendenza a girare in “trenini”, e la relativa mancanza di duelli tra piloti governati dalla CPU, si fanno sentire. La sensazione è che le gare con la IA rappresentino solo un antipasto per i piloti meno esperti, e in fondo è anche normale che sia così.
Volante in mano
Dedichiamo un piccolo paragrafo alla gestione dei comandi. Assetto Corsa Competizione è fruibile anche con i pad ma, come è giusto che sia, per essere apprezzato appieno va giocato con un volante. Il supporto alle principali soluzioni è presente, anche se avremmo preferito maggiori opzioni per il force feedback.
Quando si parla del ritorno di forza si entra chiaramente in un’area fatta di preferenze personali. La nostra percezione è che il gioco riesca a restituire la maggioranza dei sobbalzi e delle sollecitazioni del tracciato, specie in occasione di leggere perdite di controllo del mezzo. Prima di arrivare a un livello di force feedback soddisfacente, però, abbiamo dovuto smanettare non poco sia con le impostazioni del gioco che con quelle del nostro volante.
Si tratta di un aspetto che, in ogni caso, presumibilmente verrà migliorato o comunque ritoccato nel il corso del tempo.
Interni di gran classe
Sul piano tecnico, Assetto Corsa Competizione cambia tutto: abbandonata la soluzione proprietaria di Assetto Corsa, Kunos Simulazioni si è affidato all’Unreal Engine 4, passaggio che ha portato benefici e qualche problematica.
Ad esempio, il titolo pare piuttosto scalabile e fruibile anche da configurazioni non più giovanissime. La qualità delle texture, dei modelli tridimensionali di auto e tracciati è di alto livello, e anche l’implementazione delle condizioni atmosferiche e delle diverse situazioni di luminosità è ottima. Ci sentiamo di dire che il plauso maggiore va fatto alla rappresentazione degli interni delle auto, veramente di qualità elevata e capace di sopravanzare anche le proposte dei titoli concorrenti in fatto di definizione e qualità delle texture. Per quanto riguarda i tracciati, il giudizio complessivo è sicuramente molto positivo: a differenza degli interni delle auto, però, è possibile notare la qualità altalenante di qualche texture degli elementi di contorno.
I problemi maggiori, in ogni caso, al momento riguardano il mancato supporto alle configurazioni a triplo schermo (cui si può parzialmente ovviare agendo su correzione prospettica, FOV e altri parametri simili), mentre le scarse prestazioni con i visori VR sembrano essere migliorate con l’ultima patch, e l’aggiunta del supporto ai mouse.
Alcuni specifici elementi, poi, ci hanno un po’ sorpreso: la gestione degli specchietti retrovisori soffre spesso di uno sfarfallio fastidioso, che già avevamo notato nelle fasi di early access. Il sistema di danni estetici, poi, risulta piuttosto circoscritto, e si limita a mostrare ammaccature e parabrezza incrinati (il confronto con Project Cars 2, in questo caso, appare quasi impietoso).
L’interfaccia grafica propone elementi positivi e negativi. In generale, il sistema è molto più chiuso e strutturato rispetto ad Assetto Corsa, soprattutto per quanto riguarda gli elementi grafici presenti durante le gare. Mancando le mod, allora, è praticamente impossibile cambiare i vari popup, che soddisfano fino a un certo punto (anche se questo è, probabilmente, più un giudizio personale che oggettivo).
Va dato giusto spazio, però, al sonoro, che come in Assetto Corsa rimane su livelli eccellenti. Giocare ad Assetto Corsa Competizione con delle cuffie degne di questo nome regala un’esperienza veramente immersiva, e a tratti sorprendente. Ad esempio, più volte ci è capitato di rimanere stupiti dal rimbombo del motore della nostra vettura durante il passaggio sul rettilineo dei box. L’effetto derivato dalla presenza di muretti e spalti si fa sentire in tutta la sua potenza e lascia un po’ disorientati, almeno le prime volte.
Sono tanti, comunque, i tocchi di classe, come il suono dei detriti ascoltabile quando si esce di traiettoria su una pista particolarmente gommata, o il rumore della ghiaia che sbatte sul fondo della vettura durante le escursioni fuori pista.
+ Ottima implementazione delle condizioni atmosferiche
+ Comparto sonoro eccellente
+ Il sistema di ranking sembra promettere bene…
- Esperienza che in certe occasioni pare ancora poco rifinita, anche se l’arrivo di nuove patch sta risolvendo vari problemi
8.6
Arrivati alla fine di questa recensione enciclopedica, possiamo dire che Assetto Corsa Competizione è un gioco di guida con dei punti di forza evidenti. Il modello simulativo è particolarmente curato, e l’implementazione della guida in notturna e delle condizioni meteorologiche ha dato sicuramente quella marcia in più. Il comparto sonoro, poi, è senza dubbio di qualità molto elevata. Sul fronte dei contenuti, lamentarsi del numero circoscritto di vetture e tracciati non pare avere molto senso, considerato anche l’arrivo già annunciato di aggiornamenti gratuiti. La grande varietà di opzioni in single player, però, fa da contraltare a una modalità Carriera non molto avvincente. E se il multiplayer ha deluso alcuni, è anche vero che il sistema di ranking sembra quantomeno promettere bene, e in generale chi desidera solo giocare una partita rapida ha già da ora a disposizione un sistema che funziona in maniera decente. Non mancano i lati negativi, specie sul comparto tecnico: al momento, i giocatori che posseggono configurazioni con triplo schermo sono un po’ penalizzati, ed è un controsenso abbastanza evidente se si considera la natura del titolo. Probabilmente le cose miglioreranno nei prossimi mesi: nel frattempo, quello che rimane è un titolo che ancora non pare sempre rifinito al massimo, ma che gli appassionati di simulazione di guida dovrebbero sicuramente pensare di acquistare.
Voto Recensione di Assetto Corsa Competizione - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Simulazione particolarmente curata
-
Ottima implementazione delle condizioni atmosferiche
-
Comparto sonoro eccellente
-
Il sistema di ranking sembra promettere bene…
Contro
-
… ma ha deluso chi sperava in un multiplayer ancora più articolato
-
Esperienza che in certe occasioni pare ancora poco rifinita, anche se l’arrivo di nuove patch sta risolvendo vari problemi