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Alan Wake 2: Night Springs | Recensione - Quarta, quinta e sesta parete

Remedy Entertainment espande la narrazione di Alan Wake 2 con Night Springs, il primo DLC che non ci va leggero con la stranezza.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

In sintesi

  • Sceneggiatura sempre più elaborata e profonda.
  • Il Remedy Connected Universe!
  • Gameplay che cede il passo alla narrazione.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Alan Wake 2
Alan Wake 2
  • Sviluppatore: Remedy Entertainment
  • Produttore: Epic Games
  • Distributore: Epic Games
  • Testato su: XSX
  • Piattaforme: XSX , PS5 , PC
  • Generi: Survival Horror
  • Data di uscita: 27 ottobre 2023 - 22 ottobre 2024 (retail)

Night Springs, il primo DLC di Alan Wake 2 uscito lo scorso 8 giugno, probabilmente vi darà delle sensazioni contrastanti e, alla fine, non vi piacerà.

O meglio, non vi piacerà se vi aspettate un contenuto travolgente dal punto di vista del gameplay, con la sola profondità dello stesso tale da giustificare l'acquisto dell'upgrade deluxe del titolo di Remedy (che ora trovate finalmente su Amazon).

Perché è meglio specificare fin da subito che Night Springs ha l'obiettivo di raccontare una storia, o meglio tre storie, e Sam Lake e Remedy lo devono e vogliono fare a discapito di tutto.

Se dovessimo giudicare Night Springs in termini di puro gameplay, sarebbe quasi insufficiente.

Viene limitata la libertà di esplorazione originale, visto che le tre storyline sono estremamente lineari con qualche sparuto momento di più ampio respiro, e in alcune occasioni si ricade in costrutti ed espedienti fin troppo scolastici, soprattutto se paragonati a ciò che ha offerto Alan Wake 2.

Ci sono alcune nuove armi, per altro, ma non è certo nel gameplay che bisogna ricercare l'identità profonda di Night Springs.

Se Alan Wake 2 era tutto meno che un gioco banale, né esattamente per tutti i tipi di videogiocatore e va detto, Night Springs procede su quella stessa strada proponendo quel tipo di esperienza che possiamo aspettarci da ciò che Remedy ha dimostrato finora.

Alan Wake 2 era una storia che parlava del raccontare storie, e i tre racconti della serie TV del mondo di Remedy Entertaiment continuano a fare la stessa cosa.

E il tutto si riassume nell'iconica frase che Jesse Faden diceva a sé stessa e ai giocatori all'inizio di Control, così come nell'episodio di Night Springs a lei dedicato.

«Fair warning: this is gonna get weirder than usual»

Night Springs è esattamente lo show televisivo che abbiamo visto nel primo Alan Wake. Una riproposizione di "The Twilight Zone", ovvero "Ai Confini della Realtà", lo storico programma in cui venivano raccontate storie di fantascienza con note pulp e weird, forieri di un pioneristico tipo di narrativa di genere che oggi si è espansa e fusa sui vari medium di intrattenimento che conosciamo.

In Alan Wake 2, i tre episodi contenuti nel DLC sono canonicamente scritti dallo stesso Alan Wake e introdotti da Warlin Door che, da buon istrione qual è, dona agli spettatori/giocatori il sottotesto narrativo e tematico che serve per entrare al meglio nell'atmosfera del racconto.

Ciascuno degli episodi porta con sé quattro nuovi trofei o obiettivi, aggiungendo un totale di 12 nuove sfide per cacciatori di trofei e completisti. I racconti sono numerati, durano meno di 2 ore l'uno circa, e possono essere giocati in qualsiasi ordine.

Tuttavia vi consiglio caldamente di utilizzare l'ordine suggerito da Remedy perché, dopo lo straniamento iniziale, arrivati alla fine del terzo episodio tutti gli altri assumeranno un senso diverso.

L'unico filo conduttore nella follia di Night Springs è legato alle vicende di Alan Wake 2: lo scrittore sta cercando qualcuno che lo aiuti a uscire dal Luogo Buio.

Proverò a descrivere i tre episodi senza spoiler (o pochi, almeno), anche se è un delitto, perché è proprio nelle sceneggiature dei racconti che risiede la genialità di Night Springs.

Attenzione: da questo punto la recensione include alcuni piccoli spoiler dai contenuti dell'espansione da Alan Wake 2.

L'episodio uno è "Fan Numero Uno", in cui la protagonista è La Cameriera: ovvero Rose Marigold, cameriera del Oh Deer Diner. La fan numero uno di Alan Wake che, nel suo episodio, sarà chiamata a salvare in un racconto che è letteralmente una fanfiction che prende vita.

Rose è la classica autrice di fanfiction che scrive storie in cui tutto gira intorno a lei. Tutti le vogliono bene, lei è assoluta protagonista di scene del tutto assurde (ha letteralmente un'armeria nel retro della tavola calda), e il suo sogno è che Alan Wake si accorga di lei e la ami follemente.

In uno scenario tinto da un filtro rosa elevatissimo, Rose sbaraglia nemici su nemici, ovvero gli hater di Alan Wake che urlano insulti sui suoi romanzi quando attaccano la cameriera, mentre ridacchia e fa battutine sul fatto che deve ricaricare la sua arma ogni tanto.

La difficoltà è inesistente perché sarete inondati di cure e proiettili, e l'esplorazione non è necessaria perché affronterete un percorso delineato in alcune occasioni dalle fiamme lasciate dagli pneumatici della moto dell'antagonista (ve l'avevo detto che era strano). Ovvero Graffio, ovvero l'alter ego di Alan, che alla fine si ritroverà nel classico cliché della conversione del cattivo in buono, con tanto di confessione dei propri sentimenti da tipico romanzo rosa con lieto fine.

Tutto è completamente e volutamente assurdo. La scrittura è pensata per essere dozzinale e sdolcinata con delle scene, però di assoluto vigore estetico. Una tra queste vede Rose, coperta di sangue dalla testa ai piedi, guardare il cielo con sguardo sognante dopo aver parlato con un cervo che ha la voce di Alan, pensando al momento in cui rivedrà il suo amato scrittore.

Nel secondo episodio, "Stella Polare", Jesse Faden fa il suo ritorno da Control interpretando La Sorella, richiamata ancora una volta all'azione con l'obiettivo di cercare suo fratello.

Con un inizio che ricorda in maniera speculare la prima cut-scene che precede l'esplorazione della Oldest House nel titolo del 2019, dopo lo stesso movimento di camera perpendicolare Jesse sarà chiamata ad esplorare il Coffee World già visto in Alan Wake 2.

Una versione ovviamente distorta e rivista, dove Jesse si ritroverà a sgominare uno strano culto del caffé che plagia le menti delle persone con una particola miscela. La direttrice del Federal Bureau of Control si ritroverà, pistola e torcia alla mano, a indagare nelle stranezze del parco di divertimenti a tema caffè, affrontando le creature dell'ombra e delle mascotte vestite da thermos giganti che vogliono ucciderla.

Anche in questo caso la difficoltà è inesistente e, dei tre episodi, "Stella Polare" è quello che usa l'espediente meno brillante di tutti in termini ludici. In buona sostanza vi ritroverete a fare avanti e indietro in alcune zone del Coffee World per trovare indizi, totalmente arbitrari, per poter sbloccare l'area finale.

Sarebbe bastato già poter premiare il giocatore che esplora prima di proseguire con gli obiettivi principali, permettendogli di scoprire in anticipo gli indizi e usarli per la sezione finale dell'episodio.

Tuttavia ci sono dei documenti che raccontano il mondo di gioco (che, come sapete, spesso sono molto utili) che non si ottengono semplicemente avanzando in maniera lineare, pertanto la rigiocabilità in questo caso è un pochino incentivata.

In questo episodio Remedy comincia a creare un vero setup narrativo introducendo anche Tim Breaker, lo sceriffo di Bright Falls interpretato da Shawn Ashmore (protagonista di Quantum Break, che Remedy evocherà nel terzo episodio), come spalla di Jesse

Gli episodi di Night Springs, per quanto assurdi e surreali, cominciano ad avere un senso ed è il terzo episodio a rappresentare, di fatto, il terzo atto di quella che si può considerare come una storia unica.

Nel terzo episodio "Time Breaker", il protagonista è l'Attore, ovvero Shawn Ashmore.

Letteralmente Shawn Ashmore, perché in "Time Breaker" (che ha una sola "e" in più di Tim Breaker) Remedy scopre le carte e lo fa anche Sam Lake.

La fittizia (più o meno) Poison Pill Entertainment sta creando un videogioco interpretato da Shawn Ashmore nel ruolo del protagonista, con tanto di FMV e viaggi nel tempo e nel multiverso in cui il detective dovrà scoprire come salvare il tempo e sconfiggere il Maestro di Molti Mondi, con delle leggere suggestioni da Doctor Who con tanto di clone di cacciavite sonico.

Vi ricorda qualcosa?

Con il terzo episodio di Night Springs, Remedy riqualifica lo sfortunato Quantum Break facendolo passare dalla porta di servizio. Non viene mai menzionato direttamente, ma è chiaro che ci si riferisca a lui perché il regista dice ad Ashmore che "non è il primo supereroe" che interpreta (riferendosi al suo Iceman negli X-Men di Bryan Singer), e che "i detective saranno i nuovi supereroi".

La sceneggiatura di Alan Wake 2 si espande ulteriormente e comincia a fornire alcune risposte alle domande lasciate in sospeso dall'ultima storia di Bright Falls, dalle vicende di Control, e non solo.

Il tutto in una sequenza di eventi che alza la posta in gioco, riporta in campo l'orrore e una caccia spietata e brutale, mentre Remedy ripercorre la definizione e la struttura di videogioco, portando il giocatore a vivere, tra le altre cose, anche un'avventura testuale horror.

Night Springs crea una sesta parete, dove il limite tra videogioco e realtà diventa sempre più sottile.

Warlin Door, Marlin Hatch, cloni, versioni, bozze e sceneggiature. Si parla di multiverso e lo si fa con la lucidità che Remedy Entertainment ha mostrato in tutte le sue storie, soprattutto in quella di Alan Wake 2.

Night Springs crea una sesta parete, dove il limite tra videogioco e realtà diventa sempre più sottile e impercettibile, si riflette sulla natura delle storie e su come si può giocare con gli archetipi senza mai uscire dalla coerenza narrativa

Non è un esercizio di stile fine a sé stesso, ma un modo per creare un intreccio complesso, stratificato, ma affascinante ed appagante nel momento in cui si viene (più o meno) edotti di quello che sta accadendo davvero.

Inutile dirlo, per alcune risposte che arrivano ci sono altre domande che vengono lasciate aperte, su cui Remedy sicuramente scriverà altre storie per andare ancora più a fondo nella spirale. Che poi non lo è davvero.

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Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Nessun confine tra realtà, videogioco, il blocco degli appunti di Sam Lake

  • Narrazione totalizzante

  • Fanservice al servizio della storia di Alan Wake 2

Contro

  • Gameplay notevolmente sacrificato

  • Arrivano alcune risposte, ma tante altre domande

Commento

Con Night Springs, Remedy decide di fare esattamente ciò che vuole a discapito di qualsiasi altra cosa. In primis del gameplay, fin troppo ridotto all'osso in questo DLC; poi dei giocatori che hanno preso con leggerezza la trama di Alan Wake 2 finora.
Il Remedy Connected Universe diventa "ufficiale" con le tre storie di Night Springs, diventa difficile tenere il passo della narrazione senza essere stati completamente attenti fino a questo punto, mentre Sam Lake fa un altro passo in avanti verso il suo obiettivo originale: raccontare una storia che parla del significato del raccontare storie. Night Springs offre una narrazione stranissima, totalizzante, e per questo perfetta nel continuare il percorso di Alan Wake 2.
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