Acer Predator Triton 300 SE | Recensione
Tutta la potenza che vi serve per videogiocare alla grande in un dispositivo compatto e leggero
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a cura di Antonello Buzzi
Senior Staff Writer
In passato i notebook gaming erano soprattutto veri e propri desktop replacement con tutti gli svantaggi che ne derivavano, primi tra tutti il peso elevato e la scarsa autonomia in mobilità. L’elevata miniaturizzazione e lo sviluppo delle tecnologie nel corso degli ultimi anni, fortunatamente, hanno consentito di ottenere prodotti molto compatti, ma in grado ugualmente di fornire tutta la potenza necessaria sia per gestire le applicazioni di produttività generale piuttosto pesanti che, ovviamente, anche i videogiochi più recenti al massimo del dettaglio.
Il computer portatile Acer Predator Triton 300 SE appartiene proprio a quest’ultima categoria, proponendo all’interno di un corpo dalle dimensioni piuttosto contenute e dotato di un display da 14”, processori Intel Core di undicesima generazione, nome in codice "Tiger Lake", accompagnati da schede grafiche della serie RTX 30 di NVIDIA, basate sull’architettura Ampere.
Nel corso delle ultime settimane abbiamo avuto modo di testare il prodotto e lo abbiamo messo alla prova sia con diversi titoli che con i software più comuni, apprezzandone il feeling generale e la sua ottima portabilità.
Design
Il notebook gaming Acer Predator Triton 300 SE presenta un aspetto estetico piuttosto pulito, senza eccessivi orpelli estetici che mettano in risalto la sua anima gaming. Infatti, lo chassis offre un'elegante colorazione argentata, mentre l’unico segno distintivo è costituito dal piccolo e discreto logo “Predator” posto in un angolo della scocca superiore a protezione dello schermo. Si tratta quindi di un prodotto che, ad una prima occhiata, può tranquillamente passare inosservato anche in un tipico contesto da ufficio.
Come affermato qualche riga fa, il laptop è estremamente compatto e leggero, pesando appena 1,80 Kg per uno spessore di soli 17,90 mm. Al tatto, la sensazione di solidità è piuttosto buona e sembrano essere stati utilizzati materiali di ottima qualità. Da chiuso, si può notare la presenza di due led nella parte superiore, che andranno ad indicare lo stato di accensione e della ricarica. Una volta aperto, Acer Predator Triton 300 SE continua a presentare linee piuttosto minimali ed eleganti, con un display da 14” circondato da bordi piuttosto sottili (almeno nelle parti laterali) con un logo Predator in bella vista nella sezione sottostante, mentre superiormente sono alloggiati la webcam a risoluzione 720p e il microfono. La tastiera offre una buona corsa dei tasti anche se la distanza tra questi ultimi non è molto elevata, compromesso necessario viste le dimensioni del prodotto.
La dotazione di porte è adeguata. Infatti, nella parte sinistra troviamo un connettore Kensington Lock, l’ingresso per l’alimentatore (incluso nella confezione e in grado di erogare sino ad un massimo di 180W), una porta USB 3.2 Gen 2 Type-A e una Thunderbolt 4. Dalla parte opposta, invece, sono presenti una seconda porta USB 3.2 Gen 2 Type-A, un’uscita video HDMI 2.1 ed il classico jack audio da 3,5mm per le cuffie. Per ciò che concerne la connettività wireless, il notebook è dotato di una scheda di rete Killer AX1650 in grado di supportare le reti 802.11ax WiFi 6 ed integra un modulo Bluetooth 5.1. Peccato per la mancanza di un classico connettore Ethernet, ma molto probabilmente si è trattata di una scelta dettata dalla volontà di mantenere lo spessore il più ridotto possibile.
Schermo e audio
Il display di Acer Predator Triton 300 SE è molto valido. Si tratta di un pannello IPS con diagonale da 14” e trattamento anti riflesso in grado di raggiungere la frequenza di aggiornamento di 144Hz. Data la tecnologia impiegata per la sua realizzazione, il monitor offre angoli di visione piuttosto elevati, mentre la copertura dello spazio colore sRGB è pari al 100%.
Il comparto audio è affidato a due speaker posti nella parte sottostante che, sebbene siano coadiuvati dal supporto alla tecnologia DTS:X per offrire una maggiore spazialità ai suoni, offrono una qualità solo sufficiente con frequenze basse poco presenti. Proprio per questo motivo, se volete godervi al massimo musica e suoni prodotti dai vostri videogiochi preferiti vi consigliamo di passare ad un buon paio di cuffie.
Tastiera e touchpad
La keyboard di Acer Predator Triton 300 SE offre tasti a isola con una buona corsa, consentendo una digitazione confortevole, sebbene ci si debba abituare un po’ allo spazio più ridotto del solito. Abbiamo apprezzato anche la sua silenziosità, molto utile durante l'uso in mobilità. Non poteva di certo mancare la retroilluminazione, qui RGB e personalizzabile ma suddivisa in tre zone, quindi non è possibile scegliere colori diversi per ogni singolo tasto. Colpisce la scelta di inserire i tasti funzione in una colonna dedicata sulla parte destra, sebbene questo possa condurre a qualche errore (soprattutto relativamente alla pressione del tasto “Invio”) durante i primi tempi. Altra piccola particolarità è data dalla presenza di un tasto “Turbo” dedicato che consente al notebook di esprimere il suo pieno potenziale (se collegato ad una fonte di alimentazione esterna), sebbene questo significhi anche portare le ventole a girare al massimo regime, generando un rumore piuttosto intenso.
Al di sotto della tastiera troviamo un touchpad che lascia scorrere in maniera ottimale le dita, consentendo di effettuare le classiche gesture di sistema che sicuramente semplificano la vita durante la navigazione in rete o l'uso di programmi di produttività personale. Magari, con un piccolo sforzo in più, si poteva farlo leggermente più ampio, ma in ogni caso non presenta alcun problema durante l’utilizzo e, nell’angolo in alto a sinistra, è stato posto un piccolo lettore di impronte digitali, utile per effettuare l’accesso a Windows 10 in tutta sicurezza senza immettere ogni volta la propria password.
Prestazioni
Il modello di Acer Predator Triton 300 SE a nostra disposizione è animato dal processore Intel Core i7-11370H di undicesima generazione della serie Tiger Lake, CPU, con TDP di 35W, dotata di quattro core e otto thread con una frequenza base di 3,3 GHz in grado di arrivare sino a ben 4,8GHz. La GPU integrata fa parte della serie Intel Iris Xe, con una frequenza dinamica massima di 1,35GHz e 96 Execution Unit, ma la userete principalmente per le applicazioni meno impegnative a livello grafico, dato che per videogiocare passerete alla ben più potente NVIDIA GeForce RTX 3060, qui presente nella sua variante in grado di spingersi sino alla frequenza di 1.382 MHz a 75 W e accompagnata da 6 GB di memoria GDDR6 dedicata.
La dotazione di RAM è pari a 16GB DDR4-3200 in dual channel con moduli realizzati da Micron e con timing di 22-22-22-52, mentre il command rate è pari a 1T. Il caricamento di giochi ed applicazioni è davvero veloce grazie all’SSD M.2 NVMe da 512GB, in grado di raggiungere una velocità di lettura sequenziale di circa 3.500MB/s. Purtroppo la capacità di soli 512GB potrebbe costituire un limite nel caso di librerie di titoli piuttosto generose, costringendo l’utente a disinstallare e reinstallare i giochi quando necessario.
Passando ai benchmark sintetici, ACER Predator Triton 300 SE ha ottenuto un punteggio pari a 14.059 nel test FireStrike, 3.712 in Time Spy, 8.705 in Superposition (preset 1080p High) e 3.712 in Port Royale (test che mette alla prova le capacità della NVIDIA GeForce RTX 3060 in Ray Tracing). Si tratta di risultati di tutto rispetto che confermano la bontà della componentistica interna.
Per quanto riguarda il processore, i punteggi ottenuti in Cinebench R23, pari a 5.713 in multi thread e 1.125 in single thread, hanno messo in evidenza la bontà della CPU nei carichi single core, ma la presenza di solo quattro core, sebbene al momento sufficienti soprattutto vista la presenza della tecnologia Hyper Threading, potrebbe penalizzare la macchina in prospettiva futura vista la continua espansione di applicazioni e videogiochi che supportano un sempre maggiore numero di unità di elaborazione.
Dopo aver ottenuto questi valori che, come di consueto, servono solo per darci un’idea delle performance ottenibili da questo portatile da gaming, abbiamo iniziato a mettere alla prova il notebook con vari videogiochi. Partendo con Shadow of the Tomb Raider e passando a Gears 5 e Forza Horizon 4, per citarne alcuni, ACER Predator Triton 300 SE ha offerto performance ottimali, garantendo circa 60 fps a 1080p con i dettagli al massimo anche con gli effetti di Ray Tracing attivi e usando il DLSS nei titoli compatibili.
Ovviamente, con giochi più leggeri, come possono essere quelli tipicamente eSport, o abbassando qualche dettaglio superfluo, è possibile aumentare ulteriormente il numero di fps generati in modo da sfruttare maggiormente il panello a 144Hz presente nell’unità.
Di seguito riportiamo le specifiche complete del modello in esame:
- Processore: Intel Core i7-11370H a 3.3 GHz, 4 core (12M Cache, fino a 4.8GHz)
- RAM: 16 GB DDR4-3200
- Archiviazione: SSD da 512GB (M.2 NVMe PCIe 3.0)
- Display: 14" con risoluzione Full HD (1920x1080 pixel), tecnologia IPS e frequenza di aggiornamento di 144 Hz, antiriflesso, 100% sRGB
- Scheda grafica dedicata: NVIDIA GeForce RTX 3060 con Boost Clock fino a 1.380 MHz a 75W, 6GB GDDR6
- Connettività: Killer Wi-Fi 6 AX1650i (802.11ax), Bluetooth 5.1
- Batteria: 60Wh
- Dimensioni: 17,9x32,3x22,8 cm
- Peso: 1,8 Kg
- Colore: Argento
- Porte: 1x 3,5mm Combo Audio Jack, 1x HDMI 2.1, 2x USB 3.2 Gen21 Type-A, 1x Thunderbolt 4
Autonomia, temperatura e rumorosità
Uno dei punti di forza del notebook gaming Acer Predator Triton 300 SE è senza dubbio dato dalla sua compattezza, fattore che, per ovvie ragioni, ha portato a qualche compromesso dal punto di vista prestazionale. Inserire componenti potenti all’interno di uno chassis così piccolo, inevitabilmente, ha costretto il produttore ad utilizzare un sistema di dissipazione efficiente, ma, se utilizzato al massimo delle sue potenzialità, davvero rumoroso. Tuttavia, la combinazione tra le due ventole AeroBlade 3D di quinta generazione e la tecnologia Vertex Flow ha consentito di mantenere le temperature a livelli piuttosto buoni quando il computer portatile viene utilizzato per applicazioni di comune uso quotidiano. Sotto sforzo, sebbene i gradi crescano, e di parecchio, sia sulla CPU che la GPU, le temperature riescono a restare ugualmente al di sotto delle soglie critiche non portando al Thermal Throttling, sebbene il rumore prodotto potrebbe risultare un po' fastidioso, quindi vi consigliamo di munirvi di un buon paio di cuffie durante le sessioni più concitate (a tutto vantaggio dell’immersione).
Anche la scelta della batteria è stata influenzata dalle dimensioni, visto che quella installata, con una capacità di 60Wh, è in grado di tenere acceso il notebook circa per circa sette ore durante l’esecuzione di compiti leggeri come la navigazione web e la scrittura di testi, mentre, ovviamente, giocando la sua autonomia diminuisce sino a circa un’ora e mezza. Data la comodità fornita dalla sua maneggevolezza, avremmo preferito una durata maggiore così da massimizzare il suo utilizzo in ambito lavorativo.
Concludiamo parlandovi del software PredatorSense, l’applicazione impiegata da Acer per monitorare il dispositivo, fornendo informazioni importanti come temperature o frequenze di GPU e GPU, personalizzare la retroilluminazione della tastiera o selezionare vari profili per la gestione delle ventole. Ricordiamo, inoltre, che il software è richiamabile direttamente dall’apposito tasto presente sulla tastiera.
Se dopo i dettagli appresi dalla recensione pensate che questo sia il notebook che fa per voi, trovate l'Acer Predator Triton 300 SE in vendita su ePrice.
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
-
Compatto e facilmente trasportabile
-
Buone prestazioni generali
-
Design elegante
-
Display a 144 Hz
Contro
-
512GB di SSD sono un po' pochi
-
Qualità audio degli speaker integrati non eccelsa
Commento
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