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A Plague Tale: Requiem deve essere una nuova generazione di stealth

Arriva nel 2022 A Plague Tale: Requiem: scopriamo tutti i dettagli sul sequel di A Plague Tale: Innocence, che sarà di nuova generazione.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Informazioni sul prodotto

Immagine di A Plague Tale: Requiem
A Plague Tale: Requiem
  • Sviluppatore: Asobo Studio
  • Produttore: Focus Home Interactive
  • Distributore: Focus Home Interactive
  • Piattaforme: PC , XSX , SWITCH , PS5
  • Generi: Action Adventure , Stealth game
  • Data di uscita: 18 ottobre 2022

Anno 1348. L'Europa sta vivendo una scossa difficilmente affrontabile: certezze, comunità e progetti sfumano sotto il peso inquietante e insaziabile della peste nera. I topi sono ovunque. La contaminazione non fa distinzioni, quando decide chi mietere. Croci che disdegnano chi è stato contagiato nel tentativo di salvare chi ancora non lo è compaiono sugli usci delle case: le persone qui dentro hanno la peste, rimanete lontani.

Lo scenario è apocalittico e sa quasi di fine del mondo, a maggior ragione se pensiamo che la peste va a braccetto con le pile di cadaveri ammassati dalla Guerra dei Cent'Anni. Nemmeno di fronte alla malattia, gli eserciti retrocedono.

La vita che la giovane nobile Amicia de Rune conosceva con la sua famiglia, in Aquitania, si sgretola un orrore alla volta. Le rimane solo il suo piccolo fratellino, Hugo – e la ragazza si promette che lui no, non se lo prenderanno. Né i topi, né la peste, né chiunque altro intenda anche solo provarci.

Dall'innocenza al riposo

Era questa la premessa narrativa di A Plague Tale: Innocence, videogioco di avventura dalle forti tinte stealth che aveva esordito a maggio 2019, facendosi apprezzare soprattutto per l'unicità della sua direzione artistica. Il contesto storico tratteggiato da Asobo Studio, che rappresentava una pestilenza volutamente grottesca, esagerata, con ondate di topi pronti a mietere nuove vittime un boccone di carne viva alla volta, conquistò la critica e il pubblico. Il gioco, di per sé, era godibile ma aveva anche diverse debolezze – soprattutto nell'anima stealth e nello scegliere cosa fare da grande.

Dal contesto storico citato si snodava infatti una narrativa non sempre all'altezza, mentre le meccaniche furtive apparivano ingessate nel lungo corso. Ecco perché, all'annuncio durante Xbox Games Showcase di A Plague Tale: Requiem, davanti agli occhi ci si sono palesate tutte le cose che il team di Bordeaux può andare a rifinire con questo seguito, regalando ai fan dei giochi stealth e a quelli ad ambientazione storica un nuovo viaggio da ricordare nella peste nera del Vecchio Continente.

Il titolo sembra, già di per sé, una dichiarazione di intenti molto chiara, insieme alle immagini che ci sono state mostrate di Amicia: la fanciulla protagonista del primo gioco, a suo modo custode dei talenti unici del piccolo Hugo, si è forgiata nel corso della vecchia avventura e ci viene mostrata con un ritratto di determinazione e combattività.

Una scelta che si riflette nel nome del gioco: se il primo verteva sulla perdita dell'innocenza – e non potrebbe essere altrimenti, quando cresci in un contesto come quello attorno ai fratelli de Rune – in questo caso si punta all'inquietudine ancora più chiara fin dalla scelta del titolo, alludendo al Requiem come augurio di buon riposo eterno.

Un riferimento che, non faremo spoiler a chi non avesse recuperato il gioco precedente, non può non rimandare anche ad alcune delle figure coinvolte in Innocence.

Coerenza e innovazioni

Il trailer mostrato durante lo showcase Xbox lascia, purtroppo, con in mano pochissime certezze già definite: vedendo l'età di Amicia e Hugo appare evidente che i fatti si svolgeranno poco dopo quelli di Innocence, in un contesto storico praticamente invariato. Per ovvi motivi, le ondate di ratti sono ancora imperanti, la Guerra dei Cento Anni con soldati in armatura che si tolgono la vita favorendo la malattia continua a imperversare e le città appaiono come decadute e senza speranza.

In una scena vediamo Amicia prona su un mosaico che rappresenta proprio dei topi, non sappiamo se perché provata per qualcosa o se perché sia di fronte a un personaggio (o a una location) di fronte alla quale abbia deciso di chinarsi (o sia stata costretta a farlo). Si tratta dell'unico stacco significativo del trailer, dove i primi piani di diversi personaggi si susseguono in un montaggio alternato con l'orda di topi che invade le vie del villaggio.

L'altro stacco significativo è quello sul piccolo Hugo: la tensione e il pathos del video si interrompono, quando vediamo lo sguardo del bambino. Senza fare troppi riferimenti sul perché di questo cambio di atmosfera, è interessante notare lo scenario completamente differente, che si affaccia in una pacifica landa naturale in cui il mare glauco e cristallino è solcato da una nave che sembra allontanarsi. È possibile che Hugo si trovi ancora nelle spiagge dell'Aquitania, ma la nave suggerisce che potrebbe essere altrove, magari portato al sicuro dai marinai che si allontanano all'orizzonte.

Difficile, per il momento, sbilanciarsi su quali novità vedremo: il trailer promette uccisioni furtive, ma la speranza è che venga migliorato in modo significativo il level design del gioco, davvero troppo lineare e privo di brio. Se alcuni momenti più puzzle riuscivano a tenere il colpo anche nelle fasi abbastanza avanzate, facendovi magari deviare le orde dei topi, alcuni momenti di "infiltrazione" prestavano invece il fianco alla frustrazione per la scarsa IA dei nemici, soprattutto in una struttura in cui venire scoperti si traduceva praticamente sempre in morte certa.

Sarà importante, quindi, per questo sequel assicurarsi di rendere molto più godibili, e non un pesante orpello, le fasi stealth, che devono essere alla base dell'esperienza. Probabile anche che ci siano nuovi attrezzi che Amicia potrà sfruttare, da affiancare alla sua fionda (nel trailer vediamo una balestra), per consentire al giocatore un approccio più eterogeneo alle diverse situazioni, che finivano per peccare abbastanza presto di ripetitività.

A Plague Tale: Requiem è atteso per il 2022 su PC, Xbox Series X e S, PlayStation 5 e, attraverso il cloud, anche su Nintendo Switch. Sappiamo che il gioco sarà disponibile fin dal day-one anche su Xbox Game Pass, dove potete già giocare anche l'originale Innocence per prepararvi al ritorno di Amicia e Hugo.

Asobo Studio è anche autore di un eccellente progetto videoludico completamente diverso: parliamo di Microsoft Flight Simulator, che potete portare a casa a prezzo speciale.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Atmosfera di grandissimo impatto, come sempre

  • Lunga vita ai giochi stealth

  • Interessante l'idea di portarlo anche su Switch in cloud

Contro

  • Attendiamo di scoprire se e come verranno arginate le debolezze dell'originale

Commento

A Plague Tale: Requiem riparte dalle interessanti e fascinose basi di Innocence per portare avanti il viaggio di Hugo e Amicia. Nel farlo, ci aspettiamo che vada a perfezionare quegli aspetti in cui l'opera precedente appariva come una gemma di grandissimo potenziale ma ancora da sgrezzare: un'atmosfera riuscita e dalla direzione artistica di personalità, come quella del titolo Asobo, non è mai facile da trovare e la speranza è che Requiem riesca non solo a replicare quanto fatto dal suo precursore, ma anche a superarlo e diventare un nuovo punto di riferimento per gli amanti dello stealth.
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